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5. EMPATIA ETNOCULTURALE E PREGIUDIZIO
Nel senso comune, con il termine pregiudizio si intende solitamente un pensiero infondato e con
contenuto negativo rivolto a un gruppo sociale con specifiche caratteristiche. Questa visione del
pregiudizio è parziale. Il pregiudizio è funzionale per orientarsi nel mondo e può avere anche un
contenuto positivo.
Pregiudizio interetnico. Pettigrew e meertens mettono in luce che alle più tradizionali forme di
pregiudizio diretto si sono affiancate forme di pregiudizio che si esprimono in modo più sottile. La
prima di queste forme di pregiudizio viene definita dagli autori pregiudizio manifesto, è plateale e
diretta e caratterizza chi si definisce apertamente e contrariato all'integrazione razziale. La
seconda forma di pregiudizio è definita dagli autori pregiudizio latente. Si esplicita attraverso
modalità comunicative socialmente accettate nelle società occidentali come: la difesa dei valori
tradizionali della propria etnia, un'accentuazione delle differenze tra la propria e altre culture,
eccetera.
Può l'empatia ridurre il pregiudizio? il ruolo delll'empatia nel ridurre il pregiudizio verso gli
immigrati, sembra essere facilitare la loro accettazione e integrazione. L'effetto dell'empatia sul
pregiudizio sarebbe immediato dal percepirsi meno distanti e diversi dall'altro, che cessa pertanto
di essere visto come una minaccia. Batson e collaboratori dimostrano che il perspective taking
attivando una risposta empatica affettiva favorisce atteggiamenti favorevoli nei confronti di etnie
diverse, ma allo stesso tempo è inefficace nella riduzione degli atteggiamenti sfavorevoli verso
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l'out-group. Nella riduzione del pregiudizio, e più in generale nella regolazione delle condotte
sociali e antisociali durante l'adolescenza e la tarda adolescenza, sono particolarmente rilevanti gli
aspetti cognitivi dell'empatia, vale a dire quelli legati all'assunzione della prospettiva e del ruolo
altrui, rispetto a quelli più affettivi, legati alla condivisione emotiva.
Cos'è l'empatia etnoculturale? È l'empatia che si sperimenta nei confronti di persone con retroterra
culturali o etnie diverse dalla propria. Un contributo sull'argomento è rappresentato dal modello
Trifattoriale di ridley, lingle ripreso da wang. Secondo gli autori tre diverse dimensioni definiscono
l'empatia Ethno culturale:
1) L'empatia intellettuale è definita come l'abilità di comprendere il pensiero o il sentimento di una
persona di razza o etnia diversa. È anche l'abilità di percepire il mondo dal punto di vista di
un'altra persona. (Perspective taking + consapevolezza delle differenze etniche e razziali)
2) L'empatia emotiva è definita come l'attenzione ai sentimenti di una o più persone appartenenti
a un altro gruppo Ethno culturale, che è legata alla capacità individuale di provare la
condizione emotiva dell'altro dal punto di vista culturale della razza o dell'etnia di quella
persona.
3) L'empatia comunicativa è definita come l'espressione dei pensieri impatti Ethno culturali
(empatia intellettuale) e sentimenti (empatia emotiva) verso i membri di gruppi etnici e razziali
differenti dal proprio. Può essere espressa tramite pensieri, parole o azioni.
Empatia etnoculturale e pregiudizio. Albiero, bragaglia e matricardi si sono occupati di chiarire se
alti livelli di empatia Ethno culturale potessero essere predittivi di bassi livelli di pregiudizio
interetnico. I risultati della ricerca evidenziano l'esistenza di una forte correlazione negativa tra la
capacità di empatizzare con persone con origini etniche diverse da quella italiana e la presenza di
pensieri pregiudiziali nei loro confronti. Attraverso opportune tecniche e programmi educativi
multiculturali, orientati al miglioramento delle capacità impatti che, è possibile ridurre i livelli di
pregiudizio.
6. EMPATIA NEI CONTESTI ORGANIZZATIVI
Negli ultimi anni si è assistito a un radicale mutamento del mercato e del mondo lavorativo che ha
visto crescere la necessità di un cambiamento di prospettiva che punta sulla competenza emotiva
dei lavoratori. Golemann, padre dell'espressione "intelligenza emotiva", sottolinea la rilevanza
costruttiva di una sana e cosciente e gestione del patrimonio emotivo che le persone portano
dentro di sé, nella vita quotidiana così come nell'ambito lavorativo, dove l'espressione modulata e
positiva dei propri stati d'animo concorre al miglioramento dei rapporti interpersonali e a
un'evoluzione positiva di eventuali conflitti. L'empatia è considerata una capacità fondamentale per
la regolazione dei rapporti interpersonali, anche nei contesti lavorativi e organizzativi. Gestire
adeguatamente la propria emozionalità permette di esprimere i propri vissuti e di farlo in modo
appropriato, pertinente ed efficace così da permettere una serena collaborazione finalizzata al
raggiungimento di obiettivi comuni.
Cap 5 : EMPATIA DELL’EDUCAZIONE ED EDUCAZIONE ALL’EMPATIA
1. EMPATIA DELL’EDUCAZIONE
La risposta empatica, a partire da una tendenza di origine filo genetica, si evolve attraverso la
comparsa di forme di mediazione cognitiva progressivamente più sofisticate, sia grazie all'aumento
di quella disponibilità, primariamente affettiva, a fare propri degli Stati emotivi di un altro. Le
relazioni interpersonali rappresentano un fondamentale terreno di scambio in cui gli individui
ampliano le loro esperienze relazionali, diventando più consapevoli di stimoli che possono
suscitare risposte empatiche.
- Stili parentali e disciplina. Hoffman sostiene che essere genitori empatici, ad esempio
esprimendo solidarietà per gli altri e rilevando le somiglianze con persone con retroterra culturali
diversi dal proprio, può incentivare i propri figli a fare lo stesso nella loro vita. Lo stile educativo
che, secondo hoffman, È più adatto a sviluppare le capacità empatica e dei figli è quello
"induttivo", in cui i genitori enfatizzano la prospettiva dell'altro, fanno attenzione alla sofferenza
altrui e fanno comprendere chiaramente ai bambini quali loro azioni cagionano danni ad altri.
(Genitori tendenzialmente sensibili e non punitivi). Di converso, uno stile educativo che si fonda
sull'imposizione violenta di regole spinge i bambini a ubbidire ai genitori perché attanagliati dalla
paura, ma poi a sfogare la propria rabbia sui più deboli e. Uno stile educativo autorevole è
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positivamente correlato con elevate capacità empatiche e simpatetiche, E un concetto di se è
positivo dei figli. (I genitori autorevoli sono caldi e disponibili ma fermi, e sono coinvolti nella vita
dei figli).
Empatia e legami di attaccamento. Uno dei primi fattori che e stato individuato come importante
nello sviluppo dell'empatia è la relazione che si instaura tra genitore e bambino. Secondo la teoria
dell'attaccamento i bambini manifestano la tendenza innata A stringere legami privilegiati con le
proprie figure di attaccamento, cioè le persone Che si prendono cura di loro (caregivers). Da un
punto di vista evoluzionistico, tale legame risulta ad attivo poiché la vicinanza di qualcuno che
protegge il neonato garantisce una maggiore possibilità di sopravvivenza per il piccolo. La
prossimità alla figura di attaccamento viene mantenuta dal bambino attraverso una serie di
comportamenti innati, Che agiscono o richiamando su di sé l'attenzione dell'adulto (sorriso, pianto,
vocalizzazioni e altro) e, quando lo sviluppo motorio lo consente, determinando l'avvicinamento del
bambino alla figura di riferimento (comportamenti di accostamento). Il comportamento del bambino
è regolato, secondo bowlby, da quattro sistemi di controllo comportamentale: lo schema di
attaccamento, lo schema di esplorazione, lo schema affiliativo, lo schema di paura-attenzione. In
particolare, lo schema di attaccamento viene messo in atto dal bambino quando percepisce una
situazione come pericolosa. Quando invece il bambino sente di trovarsi in una situazione sicura,
mette in atto lo schema di esplorazione. Il correlato interno di questo processo è il sentimento di
sicurezza. Il bambino quando acquista la consapevolezza della permanenza dell'oggetto comincia
a interiorizzare il legame di attaccamento che si è costituito con la madre. Tale legame diventerà
fondamentale nel suo modo di approcciarsi alle relazioni future, poiché influenzerà le aspettative
che i bambini avranno rispetto ai loro partner sociali; tanto più il loro legame di attaccamento sarà
stato sicuro, tanto più saranno fiduciosi nei confronti di chi li circonda e svilupperanno le loro abilità
sociali e interpersonali. Non sono trascurabili tutte quelle figure che i bambini incontrano in altri
contesti interattivi e relazionali che successivamente possono avere un ruolo altrettanto
determinante nel loro sviluppo socio emotivo.
- Empatia e scuola. Gli insegnanti giocano un ruolo determinante nello sviluppo socio emotivo dei
bambini. Nel momento in cui si insegna non si può non veicolare un messaggio relazionale-
affettivo. Un clima positivo in classe facilita l'apprendimento degli alunni e, nella creazione del
clima di classe, l'insegnante gioca ruolo fondamentale.
Cooper: il livello di empatia mostrato dall'insegnante influenza le manifestazioni empatica e degli
studenti e la loro capacità di condividere emozioni e pensieri con gli altri. È in questo senso che
l'insegnante facilita lo sviluppo psicosociale di bambini e ragazzi e si traduce in motivazione ad
apprendere. Caratteristiche dell'insegnante empirico:
A) utilizzano più frequentemente degli altri docenti rinforzi positivi e meno di frequente critiche
negative
B) Accettano maggiormente le espressioni dei sentimenti degli studenti e favoriscono le
discussioni di gruppo
C) Utilizzano meno comportamenti autoritari, contando piuttosto sulla cooperazione tra insegnanti
e studenti
D) Individualizzato i contenuti didattici che propongono
E) Enfatizzano e cercano di far esprimere la creatività dei propri alunni
Empatizzare con i propri alunni conviene? Alla lunga paga sia in termini di rendimento scolastico
sia in termini di sviluppo individuale:
rendimento scolastico: la qualità dell'apprendimento e la motivazione ad apprendere risultano
• accresciute. Meno giorni di assenza e percezione di scuola più positiva
Valutazione degli alunni: gli insegnanti affettivamente più coinvolti sono anche quelli che
• vengono percepiti dagli studenti come più supportivi
Sviluppo individuale: gli alunni hanno una maggiore autostima e un concett