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Implicazioni della nuova teoria del commercio internazionale

La nuova teoria del commercio ha importanti implicazioni: suggerisce che le nazioni possono beneficiare del commercio anche quando non differiscono nella dotazione di risorse o nella tecnologia. Il commercio consente a uno stato di specializzarsi nella produzione di certi prodotti, ottenendo EDS che abbassano i costi di produzione, e di comprare i prodotti che essa non produce da altri paesi che si sono specializzati nella loro produzione - la varietà di prodotti disponibili ai consumatori in ogni paese aumenta, mentre i costi medi di quei prodotti dovrebbero diminuire così come il loro prezzo; ciò dovrebbe liberare risorse per la produzione di nuovi beni e servizi. La teoria suggerisce che un paese può dominare nell'esportazione di un bene semplicemente perché ha avuto una o più imprese tra le prime a produrlo. Visto che quelle imprese sono capaci di ottenere EDS possono

essere capaci di scoraggiare le altre imprese dall'entrarvi. La capacità della prima impresa di avvantaggiarsi delle EDS genera una barriera all'entrata. (il commercio aumenta la specializzazione della produzione dentro un'industria, accresce la disponibilità di prodotti per i consumatori e riduce i prezzi medi)

Forse l'implicazione più di rilievo della nuova teoria del commercio riguarda l'intervento del governo e le politiche economiche strategiche. Economisti di tale scuola sottolineano i ruoli di fortuna, imprenditorialità e innovazione nel dare a un'impresa i vantaggi della prima mossa. In tale teoria sembra esservi spazio per un intervento positivo del governo se esso può incrementare, con i sussidi, la probabilità che le sue imprese divengano prime entranti in industrie emergenti e la teoria dice che è possibile.

IL VANTAGGIO COMPETITIVO NAZIONALE: IL DIAMANTE DI PORTER

Porter (1990) voleva capire

Perché alcuni paesi hanno successo in un particolare industria a livello internazionale. Egli afferma che sono 4 le caratteristiche di un paese che influiscono sulla concorrenza tra imprese nazionali e che queste promuovono o impediscono la creazione di un vantaggio competitivo nazionale. Queste caratteristiche sono:

  1. La dotazione dei fattori della produzione:
    1. lavoratori qualificati o infrastrutture necessarie
  2. La natura della domanda interna (riguardo ai prodotti servizi considerati)
  3. La presenza di industrie collegate e di supporto (fornitrici e collegate che siano internazionalmente competitive)
  4. La strategia d'impresa, la struttura e la concorrenza in quel settore industriale

Queste costituiscono il diamante di Porter - afferma che imprese hanno più probabilità di successo in quelle industrie e segmenti dove il diamante è più favorevole. Esso è un sistema autorinforzante. Porter individua altre due variabili che l'effetto di 1.

Il vantaggio nazionale dipende dalla presenza e dalla natura delle altre 4 dipendenze. Queste possono essere influenzate dal caso e dall'azione del governo, che con le sue politiche può diminuire o aumentare il vantaggio nazionale.

1. La dotazione dei fattori di produzione: Le diverse dotazioni dei fattori di produzione sono alla base del commercio nel modello di H-O. Porter riconosce la presenza di una gerarchia tra i fattori di produzione, distinguendo tra fattori di base (es. risorse naturali, clima, geografia e demografia) e fattori avanzati (infrastrutture per la comunicazione). I fattori avanzati sono i più importanti per il vantaggio competitivo perché a differenza dei primi sono frutto dell'investimento da parte di individui, società, governi. Gli investimenti del governo, ad esempio in istruzione, possono migliorare i fattori avanzati di una nazione. I fattori di base possono costituire un vantaggio iniziale successivamente rinforzato ed esteso dall'investimento nei fattori avanzati.

2. ...

LA NATURA DELLA DOMANDA INTERNA

Porter pone l'accento sul ruolo della domanda interna nel migliorare il vantaggio competitivo di una nazione. Le imprese sono tipicamente più sensibili ai bisogni dei consumatori più vicini e quindi le caratteristiche della domanda interna sono particolarmente importanti nel determinare le caratteristiche dei prodotti realizzati localmente e nel creare pressioni per l'innovazione e la qualità. Porter afferma che le imprese di un paese acquistano un vantaggio competitivo se i loro consumatori nazionali sono sofisticati ed esigenti. Questi consumatori incentivano le imprese a raggiungere alti standard qualitativi e a realizzare prodotti innovativi.

3. LE INDUSTRIE COLLEGATE E DI SUPPORTO

La terza caratteristica funzionale al vantaggio nazionale in un industria è la presenza di aziende fornitrici e collegate che siano competitive a livello internazionale. I benefici dell'investimento nei fattori avanzati realizzati in

Settori industriali collegati e di supporto possono estendersi a un'altra industria aiutandola così a migliorare la sua competitività internazionale. Una conseguenza è che le imprese di successo nel paese tendono ad essere parte di gruppi (cluster) d'industrie collegate. Tali raggruppamenti sono importanti poiché conoscenze di un certo valore possono diffondersi tra imprese in un raggruppamento in una certa regione.

4. STRATEGIA D'IMPRESA, STRUTTURA E CONCORRENZA

La quarta determinante del vantaggio competitivo nazionale nella teoria di Porter è la strategia, la struttura e la concorrenza tra imprese in una nazione. Egli afferma che in paesi diversi sono presenti mentalità manageriali differenti che possono aiutare un paese a garantirsi un vantaggio competitivo o essere d'ostacolo in tal senso. Il secondo aspetto che sottolinea Porter è che secondo lui c'è un legame vigoroso tra competizione domestica e

creazione e la persistenza di un vantaggio competitivo in un settore. Una forte concorrenza interna spinge le imprese a cercare processi che migliorino l'efficienza rendendole più competitive a livello internazionale oltre che domestico. La concorrenza interna porta a innovazione, miglioramento della qualità, riduzione di costi e all'investimento nei fattori avanzati. Tutto ciò aiuta a creare concorrenti capaci a livello internazionale. Porter afferma che questi elementi sono alla base del successo internazionale di una nazione in un'industria. È necessario che siano presenti tutte e 4 le caratteristiche affinché il diamante sostenga la performance competitiva. I paesi dovrebbero esportare i prodotti realizzati in settori dove tutte quattro le componenti sono favorevoli e importare in quelle aree in cui esse non lo sono. Implicazioni per l'impresa: 1. Scelte logistiche: dispersione delle attività produttive nei paesi in cui

possono essere svolte in modo più efficiente. Vantaggi della prima mossa: investire notevoli risorse finanziarie per costruire un vantaggio della prima mossa o per anticipare i concorrenti. Politiche governative: la promozione del libero scambio è la scelta ottima del paese, non sempre però lo è per l'azienda, anche se molte imprese sostengono l'apertura dei mercati.

LA STRATEGIA DI ESPANSIONE GLOBALE

Fondata in Arkansas nel 1962 la Wall Mart è diventata il maggior retailer del mondo, nel 2004 ha fatturato 280 miliardi di dollari, 1,5 milioni di dipendenti e più di 4500 negozi. Fino al 1991 era solo in Usa con vantaggio competitivo basato su efficienza nelle vendite, potere contrattuale e un'appropriata politica delle risorse umane. Tra i primi nella distribuzione di prodotti e fu una delle prime a dare azioni a dipendenti. Questo le consentì di ridurre i costi sui prodotti diventando leader alimentare. Nel

1990 capì chedoveva espandersi anche fuori gli Usa. La Wal-Mart si rivolse verso altri paesi per tre ragioni:
  1. Le opportunità di crescita interna stavano diventando limitate
  2. Riteneva di poter creare valore trasferendo il suo modello di business nei mercati esteri
  3. Desiderava battere sul tempo gli altri venditori al dettaglio che stavano iniziando ad espandersi a livello globale
Inizialmente la Wal-Mart gestiva i mercati esteri come quello USA, ma scoprì che non era l'approccio corretto. Iniziarono ad esserci differenze dei gusti, nelle preferenze dei consumatori e nelle infrastrutture locali, le quali costrinsero l'azienda a cambiare la localizzazione di alcuni negozi e il layout dei punti vendita. Per avere successo all'estero, la Wal-Mart ha dovuto adattare la sua offerta alle condizioni locali, mantenendo le sue strategie e operazioni chiave immutate in ogni mercato in cui compete. Continua a perseguire riduzione dei prezzi e a focalizzarsi.sul raggiungimento di elevata efficienza operativa grazie a una gestione logistica e innovativi sistemi informativi. Wal-Mart ha scoperto che diventare globale ha portato anche benefici addizionali, come un maggiore potere contrattuale con i fornitori e la capacità di trasferire valide idee da un paese all'altro. Wal-Mart sta diventando un'impresa multinazionale. La strategia e l'impresa La strategia può essere definita come l'insieme di azioni che i manager devono intraprendere per raggiungere gli obiettivi dell'impresa. Per la maggior parte delle imprese, lo scopo principale è massimizzare il valore d'impresa per i suoi proprietari, ovvero i suoi azionisti. Per fare ciò, la redditività aziendale, ovvero il tasso di crescita dei suoi profitti nel tempo, deve aumentare. La redditività può essere definita come il tasso di rendimento che l'impresa realizza sul suo capitale investito (ROIC), che è calcolato.

Rapportando i profitti netti dell'impresa al capitale totale investito. La crescita del profitto è misurata dall'aumento percentuale dei profitti netti nel tempo:

  • Maggiore redditività e un alto tasso di crescita dei profitti aumentano il valore di un'impresa e quindi i rendimenti conseguiti dai suoi proprietari.
  • Si può aumentare la redditività perseguendo strategie che riducano i costi o che aggiungano valore al prodotto, permettendo di aumentare i prezzi.
  • L'aumento del tasso di crescita dei profitti può legarsi a strategie per incrementare le vendite nei mercati esistenti o per entrare in nuovi mercati.
  • L'espansione a livello internazionale può aiutare ad aumentare entrambi.

LA CREAZIONE DEL VALORE

Il modo per incrementare la redditività di un'impresa è creare maggior valore. L'ammontare di valore che un'impresa crea è misurato dalla differenza tra i suoi costi

di produzione e il valore che i consumatori associano ai suoi prodotti. Michae

Dettagli
Publisher
A.A. 2019-2020
62 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/08 Economia e gestione delle imprese

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher violina_4e di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Strategia di Corporate e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Graziano Hermann.