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PARTE TERZA
LE STRATEGIE DI BUSINESS E LA RICERCA DEL VANTAGGIO COMPETITIVO
VII. Le fonti e le dimensioni del vantaggio competitivo
Se le tre parole chiave per vendere immobili sono ubicazione, ubicazione, ubicazione, le tre parole chiave
per vendere prodotti di consumo sono differenziazione, differenziazione, differenziazione. Robert Goizueta,
ex presidente, Coca-Cola Company.
1. Come il vantaggio competitivo è creato e mantenuto
Per comprendere come il vantaggio competitivo si manifesta, dobbiamo prima capire che cosa sia. La
maggior parte di noi riconosce il vantaggio competitivo a prima vista: Wal-Mart ha un vantaggio
competitivo nella grande distribuzione «discount», Singapore Airlines nei viaggi aerei di lunga distanza,
Google nella ricerca online, Embraer nei jet regionali. Tuttavia, arrivare a una definizione di vantaggio
competitivo è difficoltoso. A un livello base possiamo definirlo così: tra due o più imprese che competono
all’interno dello stesso mercato, un’impresa possiede un vantaggio competitivo sulle altre quando
consegue in maniera continuativa una redditività superiore (o quando ha il potenziale per conseguirla).
Sorge però un problema: se identifichiamo il vantaggio competitivo con una maggiore redditività, perché ci
serve il concetto di vantaggio competitivo? La differenza fondamentale è che il vantaggio competitivo non
si manifesta necessariamente sotto forma di maggiore redditività: un’impresa può rinunciare ai profitti
attuali per investire in quote di mercato, tecnologia, soddisfazione del cliente o lussi per i dirigenti.
La creazione del vantaggio competitivo
Le fonti esterne di cambiamento. Perché un cambiamento esterno determini un vantaggio competitivo, il
cambiamento deve avere impatti differenti sulle imprese, a causa delle loro differenze dal punto di vista
delle risorse e competenze, e del posizionamento strategico. Per esempio, durante l’anno 2014, il prezzo
del Brent è sceso da 108 a 58 dollari al barile. Il risultato è stato un miglioramento della posizione
competitiva di Daimler, Jaguar Land Rover e altre aziende produttrici d’auto ad alimentazione
convenzionale rispetto a Toyota, Honda, Tesla e altri produttori di auto elettriche e a basso consumo. Più
grandi sono la portata del cambiamento esterno e la differenza nel posizionamento strategico delle
imprese, maggiore risulterà la possibilità che il cambiamento generi un vantaggio competitivo, indicata
dalla dispersione di redditività nel settore. Nel settore mondiale del tabacco, l’ambiente esterno è
relativamente stabile e le imprese leader perseguono strategie simili con risorse e competenze simili: le
differenze di redditività tra le imprese tendono a essere trascurabili.
L’impatto del cambiamento esterno sul vantaggio competitivo dipende anche dalla capacità dell’impresa di
reagire al cambiamento stesso. Qualsiasi cambiamento esterno crea opportunità imprenditoriali che
saranno catturate dalle imprese che sfruttano queste opportunità nel modo più efficace. La reattività
imprenditoriale richiede la presenza di una fra le due seguenti competenze cruciali.
pag. 64 RIASSUNTO – L’ANALISI STRATEGICA PER LE DECISIONI AZIENDALI (2016) – M.GRANT
• La capacità di anticipare i mutamenti dell’ambiente esterno. Ibm ha mostrato una mirabile
capacità nel rinnovare il proprio vantaggio competitivo anticipando, e sfruttando, i cambiamenti
più significativi nel settore delle tecnologie dell’informazione: l’avvento del personal computer,
l’arrivo di Internet, lo spostamento del valore dall’hardware al software e ai servizi, e lo sviluppo del
cloud. Al contrario, Hewlett-Packard non ha individuato e risposto adeguatamente a questi
cambiamenti.
• La rapidità. Via via che i mercati diventano più turbolenti e imprevedibili, la capacità di reazione ai
cambiamenti esterni si trasforma sempre più in una fonte importante di vantaggio competitivo. Il
primo dei requisiti necessari per reagire rapidamente è l’informazione. Con il diminuire
dell’efficacia della tradizionale attività di previsione economica e di mercato, le imprese tendono ad
affidarsi sempre di più a «sistemi di preallarme» basati su relazioni dirette con clienti, fornitori e
persino competitori. Il secondo requisito è rappresentato dalla possibilità di disporre di cicli
produttivi di breve durata in modo da adeguarsi velocemente alle informazioni. Nella vendita al
dettaglio di abbigliamento fashion, una rapida risposta alle tendenze emergenti nella moda
rappresenta un fattore critico di successo. Zara, la catena di punti vendita di abbigliamento al
dettaglio di proprietà della società spagnola Inditex, è stata fra le prime a lanciare linee di
abbigliamento all’ultima moda per giovani adulti sensibili al costo, utilizzando una struttura
verticale strettamente integrata in grado di ridurre a meno di tre settimane il tempo tra la
progettazione di un capo d’abbigliamento e la sua distribuzione al punto vendita (rispetto a un
valore tipico di settore che va da tre a sei mesi). Tale enfasi sulla rapidità come fonte del vantaggio
competitivo è stata per la prima volta messa in luce dal Boston Consulting Group, con il concetto di
competizione sul tempo, e si è riflessa nell’interesse mostrato da consulenti e accademici per il
concetto di agilità strategica. I progressi nell’It – Internet, scambio di dati elettronici in tempo reale
e comunicazione wireless – hanno migliorato enormemente le capacità di risposta nel mondo del
business nel suo complesso.
Le fonti interne di cambiamento: innovazione e vantaggio competitivo. Il vantaggio competitivo può anche
essere generato internamente, attraverso l’innovazione: questa crea un vantaggio competitivo per
l’innovatore mentre erode le basi del vantaggio competitivo dei precedenti leader di mercato – l’essenza
del processo definito da Schumpeter «distruzione creatrice». Sebbene l’innovazione venga di solito
immaginata sotto forma di nuovi prodotti o di processi che incorporano una nuova tecnologia, una fonte
cruciale di vantaggio competitivo è rappresentata dall’innovazione strategica – in altre parole, da nuovi
approcci nel soddisfare i clienti e competere con i concorrenti.
Per esempio, nel settore della vendita al dettaglio la concorrenza è guidata dalla costante ricerca di nuove
idee e formati di vendita. Ciò può avvenire sotto forma di: grandi superfici di vendita, in grado di fornire
una maggiore varietà di prodotti (Toys-R-Us, Home Depot); un miglioramento dell’assistenza alla clientela
(Nordstrom); nuovi approcci alla collocazione dei prodotti sugli scaffali e all’organizzazione del negozio
(Sephora nel campo dei cosmetici), o nuovi sistemi di fornitura ai clienti che cambiano la configurazione
della catena del valore (Ikea). Le innovazioni strategiche, specialmente nell’e-commerce, spesso prendono
la forma di innovazioni del modello di business. Il quadro 7.1 introduce il concetto di modello di business
(business model) e fornisce esempi di innovazioni del modello di business. Un approccio alternativo per
identificare il potenziale per l’innovazione strategica è quello sviluppato da Kim Chan e Renee Mauborgne
dell’Insead. La loro strategia di «oceano azzurro» consiste in una ricerca dello «spazio di mercato non
contestato» (v. quadro 7.2)
pag. 65 RIASSUNTO – L’ANALISI STRATEGICA PER LE DECISIONI AZIENDALI (2016) – M.GRANT
QUADRO 7.2.
La strategia dell’oceano azzurro
Kim e Mauborgne sostengono che le migliori opportunità di business per creare valore siano da trovarsi
non in settori industriali esistenti in cui vengono seguiti approcci alla competizione convenzionali (quelli che
chiamano «oceani rossi»), ma in spazi di mercato incontrastati. Questi «oceani azzurri» possono essere
settori nuovi creati dall’innovazione tecnologica (come la telefonia wireless e la biotecnologia) ma con
maggiore probabilità riguarderanno la creazione di nuovi spazi di mercato all’interno di settori esistenti e
attraverso l’uso di tecnologie già note. Questo può significare:
● nuovi segmenti di mercato per prodotti esistenti – è il caso del riconoscimento da parte di Apple
Computer del potenziale per l’uso dei microcomputer a casa e a scuola;
● riconcettualizzazione di prodotti esistenti – per esempio la reinvenzione, ad opera del Cirque du Soleil,
del circo come esperienza teatrale e multimediale;
● nuove ricombinazioni di attributi del prodotto e riconfigurazioni di catene del valore consolidate che
stabiliscono nuove posizioni di vantaggio competitivo – come il sistema integrato di gestione degli ordini,
assemblaggio e distribuzione di personal computer di Dell, che ha permesso una velocità di evasione degli
ordini e una scelta per il consumatore senza precedenti.Il cosiddetto strategy canvas è uno schema per
sviluppare strategie di oceano azzurro. L’asse orizzontale mostra le diverse caratteristiche di prodotto lungo
il quale le imprese competono in un determinato settore; l’asse verticale mostra per ciascuna caratteristica
la quantità che l’impresa offre ai clienti. Iniziando con la linea del valore che evidenzia le offerte esistenti
nel settore, la sfida è identificare una strategia che permetta nuove combinazioni di attributi. Questo
riguarda quattro tipi di scelta.
• Elevare: quali fattori andrebbero elevati ben oltre lo standard di settore?
• Eliminare: quali fattori storici di competizione all’interno del settore andrebbero eliminati?
• Ridurre: quali fattori andrebbero ridotti ben al di sotto dello standard di settore?
• Creare: quali fattori non sono mai stati offerti nel settore e andrebbero creati?
La figura 7.2 mette a confronto le linee del valore del Cirque du Soleil e di un circo tradizionale.
pag. 66 RIASSUNTO – L’ANALISI STRATEGICA PER LE DECISIONI AZIENDALI (2016) – M.GRANT
La difesa del vantaggio competitivo
Il vantaggio competitivo acquisito è soggetto all’erosione da parte della concorrenza. L’imitazione è la
forma più diretta di concorrenza: così, per mantenere nel tempo il vantaggio competitivo, è necessaria la
presenza di barriere all’imitazione. Rumelt utilizza l’espressione meccanismi di isolamento per descrivere
«le barriere che limitano il riequilibrio delle rendite tra le singole imprese dopo l’innovazione»
Per individuare le fonti dei meccanismi di isolamento, dobbiamo esaminare il processo di imitazione
competitiva. Per imitare con successo la strategia di un’altra impresa, si devono so