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Andrea Zorzi - le signorie cittadine in Italia
Sviluppo signorie: fenomeno a partire dal comune
Possedente e popolare già nel '200 → non è la
conseguenza del comune, ma si sviluppa di pari
passo
Gestione politica diversa a seconda dei casi:
- Potente esterno
- Un cittadino con poteri speciali
- Verso dalla città
- Origine pseudo-nepotistica
Con partecipazione del cittadino → principio elitario
Alternanza di governo:
- Non uguaglianza sociale
- Riconosciuta ma positiva
- La società e no
- Tirannide
Difficle univoco lo signoris x gli storici
Si contiene la conclusione
della storia politica italiana
"Storia della repubblica italiana" di De Sanctis
Difense ed esclude la figura del comune
1860 Burckhardt → comune = urbato politico
Signoria = tirannide
Ricerche sulla signoria del XX secolo
nel 1900 Ernst Shilsur individuò nella "natura"
mento comunale l'avvio della signoria
Alcuni stati le intenderanno come un elemento
di continuità con le comune (base democlinica).
All'inglese esaurano e rensano la
natura legittima
delle signorie 1950
suggeroni
dal 1961 il studo sulle signorie ripiurono
con una maggiore attenzione al Ernesto Seesuni
profilo delle signorie
analisi del caso ferranese degli estensi
Lo sviluppano di un potere oligarchico
Comune intcrio come dinastia soccale (G.Tabacco)
il identificamento delle strutture portiche
- Le signorie e le forme oligarchiche ne
appacettonno una conserlzza
secondo capitani il comune era una forma di
governo insensile di dalla dicinini, le signinia non
fu perciò esselec viono come conseguenza delle
conu comunale, non conforniz e penntativo di
(ungenza ad un equilranio
ancora G. Tabacco e le signorie firnoxno en tiro
eran sopra de nodos cirni nano
CREMONA DIVENTA RE, CITTÀ FANNO DELLA SUA AZIONE
GIÀ DAL 1202 (POI PIACENZA E PARMA)
GESTI AMMIRASSIMO → UNA ZONA DOVEVO
VOLO AMPIATO ... LOMBARDIA ... ZONA + DEL PO’
DOMINO → CAPO AMPIO E DIFFICILE DA CONTROLLO
CHE SI SFILDA PIAN PIANO → BATTAGLIA DI TAGLIACOZZO
NEL 1268 UN CIMENTATI
TEMPITA: OSIATO
MUNTA’ 11 MONS SUCCESSIVO
A CREMONA UN SUO
LOCUPOLENTE IMPORTANTE
FU BUOSO DA DOVARA → CAPITALI DEL POPOLO INCENSO MA
DIVIENNE PODESTÀ E
SI LIVOL PEREREPO
ALBO estau’ E MANFREDI IL LANCIA "DA PADOVANI"
CESTAR LUCCA X 3 ANNI DAL 1253
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AFFERMAZIONI SILENZII PUS SMBILI? E FORMALITA’
DOPES MORTO DI FEDERICO II → SI PASSA ALIII INFLUENZA
ANCORIA
TANTE Società CONSIDIRANO LO SPAZIO POLITICO E
REGERATORE DEL POTERE
- ORGANIZZAZIONI DI POPOLO → MOTTO KARRIALE
- SIGLAURI
- ISTITUZIONI DEL COMUNE
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IL POPOLO PARTECIPA DIRETTAMENTE AL POTERE
APPROFITANDO DELLA DEBOLITA DELLE ISTITUZIONI
P0DESTABILS COMUNALI → della cus’ dei; Signan?
→ SAPORANDO... MENIL’ITALIA cennialale
dopo una serie di difficoltà e condizioni oppressore il governo
comunale passa nel 1313 a giurisdizione della famiglia
inaugurano un sistema di
signorie personali
pulsioni signorili in alcune città di diramazione
comunale:
- bologna i merlante rosso pepoli guida la città
dal 1385 al 1321
padova: enrico scrovegni ricco banchiere
• la cappella nel 1304 con narrazione
dell'infanzia di impersonali esibizioni
(rappresentazione positiva linee dello
sfondo che si passano come diversi -
soli della giustizia)
nel 1320 uscì padova ai da carrara e
va a venezia (vi muore nel 1336)
la presenza di carlo d'angio in italia nel regno di
sicilia porta l'influenza angioino in molte città italiane
la lombardia e toscana
tante città passano anche sotto il suo controllo diretto
- alcune città toscane (anni'60)
gestiscono con forme e ruoli diversi un'italia angioina
MANTOVA
SIGNORIA DINASTICA DEI BONACOLSI
- Due rami e controllo della città dal 1272
- Dopo aver cacciato Ludovico da Sanbonifacio (aveva retto il comune con Azzo VII d’Este e Paola di Elezetto)
- Pino Orlando Bonacolsi svincola Mantova e la sua aristocrazia da poteri esterni
- Assume la carica di “capitano del popolo”, dando il via alla propria signoria
- "Tenuto come il diavolo" invece negli anni 70 e 80 del XIII secolo tutte le fazioni rivali il rilevano
- Descritto così da Salimbene de Adam
A differenza degli Scaligeri i Bonacolsi non riuscirano ad agire con coesione → tanti dissidi
Nel 1294 il controllo e la gestione di Mantova passano al figlio Bardellone ("capitano e signore personale")
- Aveva cacciato il fratello nel 1291
- Fu scalzato dal cugino Guido detto Bottesella, al ritorno da Alberto della Scala nel 1299
Capitano generale della città
Gli succedette nel 1308 il fratello Rainaldo
Alleanza con Firenze e Venezia vs gli Scaligeri nel 1337
Nel 1338 alla morte di Azzone sono Luchino e Giovanni ad esercitare il governo
(solo Giovanni dal 1349) Anni 40
Nove conquiste con Brescia, Lodi, Asti, Tortona, Alessandria, Alba, Cesena fino a Bologna
e nel 1350 Bologna e nel 1353 Genova dietro pagamento in denaro
Sviluppo di signorie all’ombra di Alvisi Signorie da Carrara a Padova
Famiglia influente all’interno della città, che si allea con gli Scaligeri ➔ nel 1318 Giacomo da
Carrara ottiene l’elezione a capitano del popolo e signore di Padova per conto degli Scaligeri
Diventa Vicario degli Scaligeri con compiti militari e di governo nelle città estine degli Scaligeri ➔ gli cede Padova (all’alba)
(Accanto nominativi nuovi)
Il nipote di Giacomo Marsilio da Carrara nel 1337 notando le difficoltà scaligere vs Venezia e Firenze si alleano con le 2 città e entramo in campo Padova
Da quel momento alleanza col governo veneziano e zona di protettorato
es. gli statuti di Cangrande della Scala nel 1327 a Verona, confermano il funzionamento delle istituzioni comunali pur adeguandosi al mutamento di regime → es. giuramento del podestà al signore
→ anche a livello di sistema documentario non c'è allontanamento da quello già in atto → sia come uffici sia come tiporie di documentazione es. nel 1291 nella cancova di Bonacolsi "ei libri privilegiorum comunis Mantue"
Ch Bardellone → opera di notai attivi nel comune
Rapporto tra i signori e le elite cittadine finalizzato è costruito nella corte → con ingresso di notabili delle famiglie allogate
con ruoli, cariche e privilegi affiancandolo
valori cavallereschi e impronanda militaire del signore e del regno → accresci dei balli delle ronde degli anche delle feste Salieghi
Il rischio per il signore in questo quadro era di perdersi il consenso dell'ela cittadina che poteva sentirsi pian piano estranea e sottomessa