Anteprima
Vedrai una selezione di 8 pagine su 34
Riassunto esame Storia Moderna, Prof. Bitossi, libro consigliato Un vivaio di storia: l'Europa nel mondo moderno, Biblion Pag. 1 Riassunto esame Storia Moderna, Prof. Bitossi, libro consigliato Un vivaio di storia: l'Europa nel mondo moderno, Biblion Pag. 2
Anteprima di 8 pagg. su 34.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Storia Moderna, Prof. Bitossi, libro consigliato Un vivaio di storia: l'Europa nel mondo moderno, Biblion Pag. 6
Anteprima di 8 pagg. su 34.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Storia Moderna, Prof. Bitossi, libro consigliato Un vivaio di storia: l'Europa nel mondo moderno, Biblion Pag. 11
Anteprima di 8 pagg. su 34.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Storia Moderna, Prof. Bitossi, libro consigliato Un vivaio di storia: l'Europa nel mondo moderno, Biblion Pag. 16
Anteprima di 8 pagg. su 34.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Storia Moderna, Prof. Bitossi, libro consigliato Un vivaio di storia: l'Europa nel mondo moderno, Biblion Pag. 21
Anteprima di 8 pagg. su 34.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Storia Moderna, Prof. Bitossi, libro consigliato Un vivaio di storia: l'Europa nel mondo moderno, Biblion Pag. 26
Anteprima di 8 pagg. su 34.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Storia Moderna, Prof. Bitossi, libro consigliato Un vivaio di storia: l'Europa nel mondo moderno, Biblion Pag. 31
1 su 34
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

CAPITOLO 12: LA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE

Una vera rivoluzione

Tra il 1750 e la prima metà dell'Ottocento, a partire dall'Inghilterra e poi nell'Europa occidentale, si assiste a delle grandi trasformazioni dal punto di vista economico, sociale e nello stile di vita. L'origine fu la trasformazione della vecchia manifattura del cotone in sistema di fabbrica. Un contributo decisivo fu dato dalle innovazioni tecnologiche:

  • Sostituiscono l'abilità dell'uomo con le macchine;
  • Introducono le fonti artificiali di energia al posto di quella umana/animale/naturale (macchina a vapore);
  • Utilizzano nuove materie prime (sostanze minerali).

Le conseguenze furono l'aumento della produttività e del reddito individuale, il miglioramento delle condizioni di vita e l'equilibrio tra popolazione e risorse. Ebbe però dei costi: sfruttamento coloniale; sfruttamento del lavoro di donne e bambini; accentuazione del divario tra paesi.

industriali e no. L'Europa prima della Rivoluzione industriale Olanda: riuscì a contrastare lo squilibrio tra popolazione e risorse, non aumentando di uomini che lavoravano nei terreni ma rendendo più efficiente il loro lavoro grazie alla specializzazione, che consentì agli altri settori della popolazione di occuparsi del commercio e delle manifatture; abolizione degli obblighi feudali; riuscì ad importare derrate alimentari a basso costo, esportando poi prodotti coloniali e manufatti di lusso. Francia: Moderni sistemi di coltivazione e figure sociali articolate come il contadino piccolo proprietario, il salariato, l'affittuario, intorno Parigi. Avevano terre sulle quali gravano imposte, tributi e obblighi feudali in Francia del Nord Ovest e del Sud. Italia e Spagna: arretrate e impreparate al decollo industriale. Germania: grandi proprietà feudali e arretratezza industriale nella parte orientale; agricoltura e proprietà

contadina, mercati cittadini nella parte occidentale.

Inghilterra: la rivoluzione industriale pose qui le sue radici grazie a delle condizioni favorevoli: l'integrazione tra agricoltura e industria; disponibilità e investimento di capitali per migliorare la produzione e per la costruzione di infrastrutture; disponibilità di materie prime (carbone, rame, ferro, stagno); concentrazione di manodopera specializzata grazie all'industria a domicilio (l'imprenditore acquista le materie prime, gli attrezzi, controlla il lavoro e vende il prodotto finito ma il lavoro viene svolto nella casa del lavoratore-artigiano); potere d'acquisto/tenore di vita/società aperta/sviluppo del sistema bancario.

Le precondizioni della Rivoluzione industriale sono: l'aumento della popolazione; la rivoluzione agricola e le manifatture a domicilio; lo sviluppo culturale e tecnologico; la rete di commercio coloniale; la disponibilità di materie prime.

tecnologici e sviluppo industriale in Inghilterra Lo sviluppo del sistema bancario e creditizio furono le condizioni che resero possibili le invenzioni di macchine e metodi per risparmiare lavoro, il loro sfruttamento e la loro diffusione nell'industria. L'organizzazione di una manifattura tessile inglese dei primi anni del Settecento:
  1. Preparazione seguita dalla pulitura e pettinatura del materiale grezzo; disposizione delle fibre parallelamente;
  2. Filatura;
  3. Tessitura: formazione dell'intreccio tra l'ordito e la trama;
  4. Finitura.
Ci furono dei progressi verso la metà del Settecento, ma non furono sufficienti: erano necessarie delle macchine che sostituissero il lavoro manuale e un sistema industriale adatto a soddisfare la domanda. Il primo settore dell'economia che venne rivoluzionato fu quello del cotone: fibra vegetale che sostituì la lana poiché più facilmente lavorabile, più resistente ed omogeneo, ma soprattutto.più disponibile grazie alle colonie americane. Un nuovo convertitore di energia, la macchina a vapore, e lo sfruttamento del carbone fossile al posto del carbone di legno permisero lo sviluppo della rivoluzione industriale. Nel 1776 ci fu la prima applicazione commerciale della macchina a vapore Watt. Cambiò il modo di produrre: venne dapprima impiegata per azionare le pompe che servivano per prosciugare i pozzi delle miniere di carbone. Poi venne impiegata nell'industria tessile, dove forniva una forza motrice molto più potente e più costante di quella umana o idraulica. Altre innovazioni: nuovi sistemi di fusione del ferro; nuovi sistemi di trasformazione della ghisa; introduzione di carrelli sui binari e sistemi di aerazione per l'industria mineraria; applicazione della tecnologia chimica al settore tessile (decoloranti); nesso tra sviluppo industriale e ricerca scientifica: numerosi brevetti. Il sistema di fabbrica: Allo stadio più avanzato della Rivoluzione,

Ci fu:

  • La separazione fra i proprietari dei mezzi di produzione (imprenditori) e dei produttori diretti (lavoratori);
  • La concentrazione dei lavoratori in un unico luogo di lavoro: la fabbrica;
  • Una divisione più accentuata del lavoro;
  • L'impiego delle macchine e la produzione di massa per il mercato.

L'offerta di manodopera proveniente da Scozia e Irlanda crebbe nei primi decenni dell'Ottocento. Essa proveniva però in grande misura anche dalle campagne, dalle vecchie manifatture artigiane. Il lavoro all'interno delle fabbriche era prevalentemente svolto dallo sfruttamento di bambini e donne.

Gli imprenditori del cotone cominciarono a formare le prime associazioni industriali con l'obiettivo di controllare totalmente la manodopera. Tra il 1780-1830 anche i lavoratori cominciarono a organizzarsi e diedero vita ai movimenti di protesta: si formò una classe operaia dotata di un'identità e di interessi comuni (es. movimento luddista).

Leribellioni agirono per ottenere il rispetto della persona, salari più alti e migliori condizioni di lavoro. Nel 1620 i padri pellegrini, a bordo del Mayflower, arrivarono nel Massachusetts, nella terra chiamata New England. A bordo della nave giurano di costituire un corpo politico dotato di leggi che garantiscano il benessere della Colonia. I coloni rivendicano quindi già dal principio un corpo di leggi e istituzioni rappresentative autonome, alla base dell'autogoverno coloniale. Nel 1664 gli inglesi conquistano New Amsterdam ribattezzata poi come New York, che nel 1682, con l'ascesa al trono del duca di York, Giacomo II, lo trasformava in colonia della Corona. Le cause dell'emigrazione inglese in America erano due: - Le lotte politico-religiose: i puritani emigrarono nel New England, e crearono una comunità religiosa di singole chiese senza.

Strutture gerarchiche; i quaccheri emigrarono in Pennsylvania, portando un ideale di vita attivo, di sfruttamento razionale delle risorse e di operosità di lavoro.

La speranza di migliorare le condizioni economiche. Gran parte dei poteri furono concentrati in governi locali autonomi. Ogni colonia si diede ordinamenti, istituzioni, leggi e ordinamenti rappresentativi. Al centro di questi ordinamenti era l'Assemblea coloniale: sede della rappresentanza, per singole comunità non per ceti.

Il rapporto ideale e il rapporto politico tra America e Inghilterra:

  • Il rispetto al rapporto ideale: grande influenza inglese sulle istituzioni Americane.
  • Il rispetto al rapporto politico: inizialmente i coloni si sentono parte dell'impero coloniale inglese, quindi si sentono legati alla corona; inoltre, questo senso di appartenenza e la fedeltà verso la corona erano favoriti dal fatto che la sicurezza dei coloni dipendeva fortemente dalla flotta e dall'esercito.
inglese.

Lo sviluppo economico e sociale del Settecento per le colonie inglesi d'America fu un'età di crescita demografica dovuta a:

  • All'emigrazione europea;
  • All'alta produttività agricola;
  • All'equilibrio tra popolazione e risorse dovuto alla differenziazione produttiva delle colonie, delle tre sezioni: Nord (la comunità puritana era la base economica), Centro (sistema di agricoltura mista e rete portuale) e Sud (piantagione del tabacco).

Le radici del conflitto con la madrepatria:

  • Motivi economici: mancanza di autonomia che bloccava l'espansione commerciale delle colonie.
  • Motivi politici: in Inghilterra dopo la rivoluzione si rafforzano i poteri del parlamento, che affianca il re; le colonie americane interpretano il concetto di sovranità limitata diversamente: dovevano esserci istituzioni e difesa del popolo tramite le quali i governanti potevano esercitare il controllo sullo stesso.

Gli eventi che contribuirono ad

Le cause che approfondirono lo scontro furono tre:

  1. Il Risveglio religioso americano: Si diffuse al Nord e al Centro la speranza di realizzare una società giusta attraverso la vittoria di Dio sul Demonio (la guerra dei sette anni venne vista quasi come una guerra santa);
  2. La guerra dei Sette anni;
  3. I nuovi provvedimenti fiscali inglesi: dopo la guerra dei Sette anni il parlamento di Londra, d'accordo con il re Giorgio III, vuole far pagare le spese della guerra alle 13 colonie americane. E chiesero più coinvolgimento delle colonie nordamericane nelle spese dell'impero.

Tra il 1764 e il 1765 lo Sugar Act (tassa sullo zucchero) e lo Stamp Act (tassa di bollo sui giornali e atti legali) tradussero le richieste inglesi in nuove imposte. I delegati di nove colonie si riunirono a New York nel Congresso dello Stamp Act ed inviarono una petizione al Parlamento. Nel 1766 il Parlamento inglese fu costretto a revocare lo Stamp Act, ma promulgò il Declaratory Act: ribadiva che le colonie erano subordinate al Parlamento inglese.

Le colonie erano soggette all'autorità parlamentare. Successivamente furono boicottate le merci inglesi la cui importazione comportava il pagamento di imposte, e si organizzò un vasto schieramento di opposizione all'Inghilterra.

La guerra d'indipendenza

Nel 1770 i soldati inglesi reprimono una rivolta a Boston. Il parlamento fu costretto ad abolire dazi e imposte ma, nel 1773 approvò il Tea Act: concedeva alla Compagnia delle Indie Orientali il monopolio commerciale del tè. Fu così che coloni mascherati da indiani salirono a bordo delle navi della Compagnia e gettarono in mare il carico di tè. L'episodio, chiamato Boston tea party, inaugurò lo scontro aperto tra le 13 colonie e la madrepatria.

Nel 1774 le colonie riunite nel primo Congresso continentale decisero il boicottaggio del commercio con la Gran Bretagna. L'anno successivo ci furono i primi scontri armati e l'apertura della Filadelfia del secondo Congresso continentale.

icana fu il 4 luglio 1776, quando il Congresso Continentale adottò la Dichiarazione di Indipendenza. Questo documento proclamava la separazione delle colonie americane dalla Gran Bretagna e affermava i principi di libertà e uguaglianza. La guerra di indipendenza americana durò fino al 1783, quando il Trattato di Parigi pose fine al conflitto e riconobbe ufficialmente l'indipendenza degli Stati Uniti d'America. Durante la guerra, le truppe americane guidate da George Washington combatterono contro l'esercito britannico, dimostrando coraggio e determinazione. La figura di Washington, il primo presidente degli Stati Uniti, è ancora oggi considerata un simbolo della lotta per l'indipendenza e della nascita della nazione americana.
Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
34 pagine
8 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-STO/02 Storia moderna

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher a_21 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia moderna e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Ferrara o del prof Bitossi Carlo Paolo.