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Lezione 28

Il libro prova a ricostruire la storia delle comunità ebraiche nel complicato spazio politico italiano in un arco di tempo che va dalla fine del medioevo fino alla restaurazione post-Vienna. L’Italia ha due complicazioni: 1) multipolarità delle esperienze politiche 2) presenza fisica del potere temporaneo ma centrale della cristianità > PAPATO Si possono individuare 3 fasi nel rapporto complesso tra potere politico e componente ebraica: 1) tentativi non sempre lineari di integrazione in epoca rinascimentale 2) età dei ghetti, che in Italia inizia nell’anno 1555 (Roma) e si conclude nel 1870 3) meccanismi di emancipazione che cominciano con l’arrivo di Napoleone Temi generali: - tema della mobilità > la storia ebraica di età moderna è una storia di continui spostamenti da un luogo all’altro, questi spostamenti sono frutto di divieti di residenza in un luogo, ma anche una

Strategia di alcuni gruppi ebraici che si spostano in uno spazio commerciale più ampio

MIGRAZIONE CONTINUA

● La profonda conflittualità a due livelli, di fatto gli ebrei descrivono il loro mondo come in continuo movimento alla ricerca di un luogo = apolidi (= incapaci di trovare un luogo in cui risiedere).

Primo livello di conflittualità: piccoli gruppi contro istituzioni per ottenere privilegi

Secondo livello: anche all'interno del mondo ebraico che è diviso a livello regionale

● Network (o rete) questa è una strategia consolidata dei gruppi familiari ebraici che hanno costantemente il bisogno di costruire una rete di relazione che sia il più grande possibile di rapporti commerciali per affari > obiettivi di entrare nei circuiti del grande commercio internazionale e nel frattempo è anche una forma di garanzia nel caso in cui vengano cambiate le politiche (dei posti in cui risiedono) nei loro confronti

● Immagine che viene fornita

della capacità degli ebrei di inserirsi o no, nel tessuto economico e sociale dei luoghi in cui arrivano, che viene descritto con un ossimoro = concetto di estraneità familiare (ebrei chiamati stranieri interni) si intende un processo continuo di oscillazione tra processi di integrazione, collaborazione sfruttamento, di scambi personali e tutti questi convivono con forme coercitive, proibizioni, e senso di ostilità nei confronti della componente ebraica. Stereotipi antiebraici che iniziano a svilupparsi dopo il medioevo e che sussitono anche nella società contemporanea - accusa che viene fatta agli ebrei di infanticidio rituale c'era una tradizione accusatoria che attribuisce agli ebrei una ritualità malefica (in chiave anche cristiana) che si basava su una tradizione cioè quella di impastare il pane con il sangue di un neonato cristiano. 15 anni fa c'è stata una profonda discussione internazionale, perché (NON

HOCAPITO IL NOME) uno studioso di storia ebraica in età moderna ha scritto un libro incui dava conto del fatto che questa mitografia aggressiva in alcuni casi specifici,potrebbe essere stato un rituale vero e proprio.

CASO DI SIMONINO DA TRENTO (1475): venne trovato un cadavere di un neonato, dietroal palazzo che era sede della sinagoga di Trento, e parte l’accusa alla comunità ebraica.Simonino da trento diventa simbolo per il mondo cristiano e viene benedificato- accusa che viene fatta agli ebrei di diffondere volontariamente la peste (ebreiconsiderati sempre gli untori)- capacità degli ebrei di mascherare la propria identità, si nascondono all’interno dellasocietà- presenza di un grande complotto anticattolico

CAPITOLO 1 dedicato a qualche indicazione numerica e spaziale

Quanti sono gli ebrei che vivono nella penisola italiana nel tardo medioevo, che cosa fannodi quali mestieri svolgono.Tra il 15 e 16 secolo, numericamente parlando siamo

di fronte alla massima espressione della presenza di ebrei sul territorio italiano - circa 50.000 nel 600 - è l'anno di diffusione dei ghetti in Italia. Ci sono diverse direttrici migratorie:
  1. 300 dal sud al centro
  2. un flusso migratorio dall'est al centro europa
  3. l'arrivo dalla Spagna e Portogallo
Di cosa si occupavano gli ebrei:
  • Attività feneratizia - prestito ad usura. Questa è una delle principali attività perché negli stati cristiani non era possibile guadagnare attraverso il prestito, ma c'era bisogno di gruppi che potessero garantire gli investimenti economici.
  • Venivano create delle "CONDOTTE", quindi dei contratti pluriennali nel quale gruppi ebraici garantivano il prestito attraverso delle soglie di interesse che venivano stabilite e ciò garantiva agli ebrei un diritto di residenza temporanea.
A partire

Da metà del '400 molte autorità pubbliche affiancano, nelle città in cui erano presenti i banchi ebraici, una struttura concorrenziale i Monti di Pietà = uffici di microcredito morale pubblici in cui si garantivano piccole/medie somme di denaro da prestare, con una chiara funzione antiebraica. Erano gestiti dalla Chiesa - molto forti anche nell'attività agricola - proprietari di terreni, imprenditori nel settore agricolo-commercio, ci sono gruppi mercantili che hanno una centralità riconosciuta all'interno dei grandi traffici internazionali - artigiani, piccoli commercianti - medicina. Tutte queste attività vengono riconosciute, attraverso un sofisticato bilanciamento tra concessioni: residenza temporanea, monopolio sul prestito, possibilità di avere luoghi di culto (sinagoghe e cimiteri), espressione pubblica delle pratiche rituali, possibilità di unirsi in gruppi corporativi (Universitas) e discriminazioni/obblighi:

forme di tassazione straordinaria, fenomeni di pressione per la conversione (battesimi forzati), impossibilità di matrimoni con cristiani, esclusione dalle cariche pubbliche, vivere in quartieri separati, identificazione con segno distintivo

CAPITOLO 2

tentativo di costruire una specie di atlante delle presenze ebraiche nel territorio

Quali suoni i luoghi di residenza e quali sono le reti di relazione?

Gli ebrei utilizzano una strategia di radicamento territoriale, il network si sviluppa attraverso la possibilità di avere un luogo dove poter ricevere accoglienza, aiuto, in caso in cui ci si debba spostare (causa discriminazioni).

Questo radicamento lo costruiscono attraverso i matrimoni endogamici, matrimonio che legano rami diversi della stessa famiglia > per costruire gruppi familiari allargati che abbiano basi di appoggio in città diverse che possano ottenere dei vantaggi attraverso attività economiche, e gruppi di mutuo soccorso.

Divisione penisola italiana in spazi,

perdere importanza. Inoltre, l'espulsione degli ebrei da Spagna e Portogallo nel 1492 e nel 1497 ha portato ad un aumento delle migrazioni verso l'Italia centrale e settentrionale. Nel corso del XVI secolo, gli ebrei sono costretti a vivere in ghetti, aree delimitate all'interno delle città dove erano confinati. Il ghetto di Roma, istituito nel 1555, diventa uno dei più famosi e popolati d'Europa. Gli ebrei sono soggetti a restrizioni e discriminazioni, come l'obbligo di indossare un distintivo giallo e di pagare tasse speciali. Nonostante le difficoltà, gli ebrei riescono a mantenere una vita comunitaria e culturale attiva. Sono presenti sinagoghe, scuole ebraiche e una vivace produzione letteraria e artistica. Nel corso del XVIII secolo, con l'arrivo delle idee illuministiche e l'apertura verso l'emancipazione degli ebrei, le condizioni migliorano gradualmente. Nel 1848, con l'arrivo delle truppe napoleoniche, vengono abolite le restrizioni e gli ebrei ottengono la piena cittadinanza. Tuttavia, la situazione degli ebrei in Italia rimane complessa anche nel corso del XIX e XX secolo, con l'ascesa del fascismo e le leggi razziali del 1938. Gli ebrei sono nuovamente discriminati e perseguitati, molti sono costretti a fuggire o a nascondersi per sfuggire alla deportazione. Solo dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, con la caduta del regime fascista, gli ebrei italiani possono finalmente godere di pieni diritti e libertà. Oggi la comunità ebraica italiana è ancora presente e attiva, contribuendo alla vita culturale e sociale del paese.essere marginale e allora ci si sposta. (Il centro dei traffici internazionali diventa l'Atlantico) A Bologna, città comunale ma all'interno dello Stato della Chiesa, i prestatori arrivano nel corso del '300 e da lì si svilupperanno in tutta l'Emilia > ci saranno molti banchi ebraici, come nel corso del '600 ci saranno molti ghetti. Milano avrà sin da subito un atteggiamento ostile > processi, tentativi di espulsione sarà uno delle poche autorità politiche che chiuderà il confine all'arrivo dei sefarditi nel 1492. Nell'area Lombarda la città con un atteggiamento più favorevole agli ebrei sarà a Mantova con la dinastia dei BOH. Genova, Venezia, Toscana dei Medici e gli stati Estensi. A Venezia viene creato il primo ghetto (non è coercitivo) dove viene garantito un quartiere per tutti i mercanti ebrei che arrivano in città e che devono risiedere per i commerci. Risponde ad unesigenza di controllo e non risponde ancora ad esigenze segregazioniste Nella fase successiva del 16 secolo la situazione inizia ad oscillare, perché i grandi mercanti vengono visti come delle spie. La Toscana: - I medici capiscono che l'accoglienza o la chiusura può essere una carta politica da poter giocare con Roma. - Firenze all'inizio del '400 arrivano gli ebrei che aprono i propri banchi. - L'atteggiamento dei medici cambia intorno alla metà del '500 quando nel conflitto con l'est e nell'obiettivo di avere un riconoscimento di maggior prestigio rispetto alle altre dinastie, battezzano il Papa come grande alleato politico internazionale, mostrando di essere bravi nel seguire le direttive papali (patteggiamento antiebraico). - La presenza dei grandi mercanti ebrei è una garanzia di sviluppo economico per il Granducato di Toscana, vengono creati due porti franchi (Pisa e Livorno). - A Livorno la libertà di spostamento e di.

culto sarà sempre garantita (no presenza di ghetta) c'è piena libertà per tutti i gruppi stranieri che sono nella rete del grande commercio internazionale.

Nel pieno '600 la città con il maggior numero di ebrei arrivati dalla Spagna è Amsterdam (città più importante per il commercio), al secondo posto c'è Livorno. Genova è un caso particolare perché nel 1492 è il naturale luogo di approdo per tutti gli stranieri che sono costretti a scappare dalla Spagna e Portogallo.

Nel molo viene creato una sorta di hub di smistamento per tutti i profughi, molti invece che rimanere in Italia andranno in Nord Africa o nell'impero ottomanno.

L'obiettivo di tutti però era l'arrivo a Costantinopoli perché le garanzie di tolleranza erano superiori a qualsiasi altro luogo.

1492 decreto che stabilisce l'espulsione dalla Spagna di tutti gli ebrei che non si sono convertiti (90 giorni per andarsene).

Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
10 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-STO/02 Storia moderna

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher didi.collu di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia moderna e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Ferrara o del prof Bitossi Carlo Paolo.