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RAPPORTO TRA COSTANTINO E IL CRISTIANESIMO

315: mette fine alla persecuzione cristiana, facendo una sorta di propaganda di tipo politico, perché

era appena uscito vincitore dalla battaglia di Ponte Milvio quindi anche una minoranza come quella

cristiana possa essere da lui beneficata per legarla a se e renderla fedele.

Concederà anche dei privilegi alla Chiesa di Roma, che da questo momento in poi, accanto al potere

spirituale avrà anche il potere temporale.

 CONCEDE alla Chiesa la capacità di ereditare dei beni fondiari che possano essere cose

o terreni.

Fin dai tempi di Augusto imperatore c'erano delle leggi che penalizzano il celibato ed erano state

imposte dalle restrizioni per favorire il matrimonio (visto che all'epoca era importante sposarsi e

fare figli).

 ABOLISCE queste restrizioni (in questo periodo i preti non hanno alcun obbligo di portare

avanti il celibato e possono sposarsi liberamente, passeranno 6-7 secoli prima che il Papa

decida di imporre il celibato ecclesiastico e passeranno circa altri 500 prima che si riesca ad

attuare questa imposizione.

 SI FA PROMPOTORE della costituzione della Chiesa tra le più importanti per la

Cristianità

Chiesa di Santa Costanza (Roma) figlia di Costantino

 San Pietro in Vaticano, costruita dove fu martorizzato e sepolto l'apostolo Pietro. (Per

 tutto il Medioevo questa Basilica non fu la più importante per la cristianità a Roma, che

era San Giovanni in Laterano.)

A Gerusalemme fece costruire la Chiesa del Santo Sepolcro (consacrata nel 335)

 perché la madre Elena aveva scoperto le reliquie della croce.

Il RUOLO DI PROMOTORE di questa religione (che sotto il suo regno era in minoranza) fu

molto importante. Lui NON aiutò solo la religione cristiana, ,a volle inserirsi nei dibattiti delle

Chiese cattoliche del tempo.

È stata coniata l'espressione “cesaro-papismo” ovvero il potere spirituale e temporale vengono ad

unirsi in una SOLA PERSONA; in questo caso Costantino, però lui non ha mai pensato di essere

capo della Chiesa cristiana, si definiva Vescovo straordinario della Chiesa cristiana.

314 Costantino convoca ad Arles (Provenza) concilio per mettere d'accordo i Cristiani tra loro

perché si era creato un dissidio nell'attuale Tunisia sempre stata importante per l'Impero perché

insieme alla Sicilia rappresentava il granaio di tutta l'Europa.

Al tempo delle persecuzioni di Diocleziano, dei cristiani per salvarsi la vita tradivano il

cristianesimo. Il termine ”tradimento” nasce proprio da ciò che successe qui; per tradire la propria

consegnavano il proprio libro sacro (Bibbia e Vangelo) il termine “consegnare”

religione i cristiani

in latino era tradotto con il verbo “tradeo” e coloro che consegnavano i libri sacri abiurando la loro

fede erano chiamati “traditores”.

Alla fine delle persecuzioni un gruppo di cristiani dell'Africa del nord, guidati da DONATO, si

oppose al rientro nel cristianesimo di coloro che avevano abiurato. Si crea una forte spaccatura e

Costantino cerca di mediare, si cerca quasi una chiesa se che prende il nome di Donatismo ed è lo

scisma donatista che Costantino cerca si recuperare con il concilio ad Arles, ma: CONCLUSIONE

CONCILIO DI ARLES = NON RIESCE NELL'INTENTO!

325 si ha il concilio di Nicea (città in Asia minore) fu il primo concilio ecumenico, cioè riuniva

tutte le Chiese cristiane.

Dal presbitero del concilio prevale l' idea di Atanasio ed Ario viene dichiarato eretico 1°eresia del

cristianesimo!

ARIANESIMO: ritiene che cristo, in quanto intermediario tra Dio e gli uomini non poteva stare al

pari di Dio, perché per Ario Dio è quello dell'antico testamento degli ebrei, cioè distante dall'uomo.

Ario mette in atto un'interpretazione filosofica del Cristianesimo, infatti lui aveva avuto una

formazione platonica.

Anche se Gesù non era considerato allo stesso modo di Dio, era comunque un intermediario tra

Cielo e Terra, così come lo sarà l'Imperatore, concetto ripreso dagli imperatori bizantini (si ha una

sorta di comparazione tra Cristo e l'Imperatore).

= “Credo

CONCLUSIONE CONCILIO DI NICEA Miceno” che non è altro che la preghiera

recitata all'inizio della messa, dove si dice che c'è un solo Dio, Cristo e lo Spirito Santo e sono

messi tutti e 3 sullo stesso piano: la Trinità.

L'arianesimo NON si esaurisce con il concilio di Nicea, si diffonde nelle aree medio-orientali, e

tramite un mediatore (vescovo Ulfila) intorno al 350 circa viene tradotta la Bibbia in lingua gota;

questo fece sì che tutte le popolazioni barbariche che entreranno nell'impero si avvicineranno alla

religione tramite l'arianesimo ed impiegheranno molto tempo per convertirsi al cristianesimo.

337: pochi giorni prima che Costantino Morisse, si convertì al Cristianesimo e colui che lo battezzò

fu Eusebio di Nicomedia (un vescovo ariano).

Con due decreti imperiali nel 380 (EDITTO DI TESSALONICA proibisce tutte le fedi non

cristiane) e nel 391 e l'Imperatore TEODOSIO (Teodosio I Imperatore d'Oriente: 379-395)

riconosce il cristianesimo come UNICA RELIGIONE DELL'IMPERO!

Il Cristianesimo poté contare sull'appoggio dell'Imperatore e dei vescovi che iniziano ad avere un

ruolo pubblico grazie ai beni fondiari lasciati alla Chiesa da coloro che erano in punto di morte per

garantirsi il Paradiso. Il Cristianesimo si afferma come religione intollerante verso la maggior

parte dei pagani (che vivevano nell'Impero) e contro gli ebrei.

392: viene distrutto ad Alessandria d'Egitto il tempio Serapeo dedicato alla Dea Serapide.

415: una filosofa pagana Ippazia viene assalita da dei cristiani fanatici e il suo corpo smembrato.

Tra III e IV secolo buona parte della popolazione abbraccia il Cristianesimo, l'unico ceto che resiste

fino al V secolo è quello aristocratico e senatorio che per lungo tempo rimangono fedeli al culto

pagano.

L'AVVENTO DEL CRISTIANESIMO NELL'IMPERO

260 302: anni tranquilli per i cristiani perché Diocleziano era impegnato ad arginare l'avanzata dei

barbari e dei persiani. Il 302 fu l'anno in cui Diocleziano indice l'ultima persecuzione contro i

cristiani.

Grazie al monumento di destabilizzazione ed insicurezza che si viveva nell'Impero, ciò che aiuta

il cristianesimo ad espandersi fu il suo senso comunitario .

Il Cristianesimo non mai diventato religione di Stato se non avesse intercettato NON solo la

popolazione povera e bisognosa, ma anche una fascia di popolazione che tra III e IV secolo

diventa quella più importante, ovvero il ceto burocratico della cosiddetta aristocrazia di servizio,

che le riforme di Diocleziano hanno contribuito a rafforzare (attuale ceto medio). La classe

senatoria viene emarginata per la presenza dell'esercito al suo interno.

Ci sono stati dei filosofi cristiani che hanno saputo spiegare la tradizione filosofica greco-romana

alla nascita del Cristianesimo. Importante fu Oligene di Alessandria (185-254) che diventa l'autore

che inventa il “punto di congruenza” tra tradizione greca e cristiana:

 afferma che il Cristianesimo sia una religione naturale, cioè che Cristo ha gettato in ciascuno

un seme che può rimanere lì e non dare frutti ma, se stimolato, può darli quindi può portare i

pagani a convertirsi;

 Ferma la sua attenzione sul fatto che Gesù Cristo ho deciso si incarnarsi come figlio di Dio

in figura umana, in un preciso momento della storia dell'Umanità, ovvero nel periodo in cui

Augusto era imperatore, cioè sotto quell'imperatore che ha dato vita all'Impero e ha

pacificato sotto di se il Mediterraneo (con la Pax Augustea). Con ciò Oligene afferma che il

cristianesimo NON può NON accettare l'Impero romano, significa che il cristiano deve

accettare di essere suddito dell'Imperatore.

 il termine “maestro” viene

Cristo deve essere interpretato come il maestro per eccellenza,

scritto perché convertiti al cristianesimo per un greco o romano che ha alle spalle una

tradizione importante dal punto di vista culturale, vuol dire fare un salto di qualità verso una

civiltà ancora più evoluta che nasce dal connubio dei fondamenti della tradizione greca.

Costantino rappresenta il prototipo di quel ceto medio-agiato che è riuscito ad arrivare al potere

scalzandola vecchia aristocrazia senatoria e proprio perciò è Costantino ad avvicinarsi al

cristianesimo (e non per esempio Diocleziano).

L'ultimo imperatore romano che sceglie di rimanere pagano è Giuliano l'Apostata (360-363).

cugino e successore di Costanzo II si era formato a contatto con l'Ellenismo. Quando diventa

imperatore decide di imporre una svolta all'interno di Costantinopoli: impone un regime di

austerità ai propri cortigiani contro il fasto della corte del cugino e ricorda al ceto aristocratico che

i ricchi, come era nella tradizione romana, hanno dei doveri nei confronti del popolo sulla base di

una tradizione che prende il nome di EVERGETISMO (dal nome Evergete).

Rapporto tra la politica e il popolo, si aiuta il popolo elargendo ciò di cui ha bisogno. Giuliano

crede che il cristianesimo sia per i poveri mentre il paganesimo per le classi colte. Il suo errore fu di

non aver capito che il cristianesimo non ha avuto successo solo perché si avvicinava ai poveri, ma

anche ai ceti agiati della società.

Sotto i suoi anni di regno non ci furono delle persecuzioni ma delle restrizioni rispetto a quelli che

erano i privilegi che Costantino aveva concesso alla nuova religione.

Una delle motivazioni di quest'odio nei confronti dei cristiani è il fatto che Costantino aveva

consentito alla chiesa di ereditare beni che erano sottoposti ad immunità fiscale, cioè non pagavano

le tasse, e i beni della chiesa tranne che per il tentativo di Giuliano L'Apostata ha sempre avuto

questo privilegio.

Non è vero che la Chiesa non contribuiva al bilancio dello Stato, contribuiva in maniera volontaria,

ciò significa che quando c'era da finanziare una guerra o una crociata, il clero poteva elargire parte

dei suoi redditi al sovrano per aiutare ad armare l'esercito e sostenere le spese di guerra.

Inoltre decide che da quel momento non possono essere costruite nuove chiese.

362: emana l'EDITTO DEI RETORI (maestri che formavano le classi dirigenti dell'Impero

Romano; si occupavano dell'istruzione di più alto livello).

L'editto impedisce che all'interno di queste scuole insegnino maestri convertiti al cristianesimo.

Se il suo regno fosse durato per più temo ci sarebbe stata una forte battuta d'arresto del

cristianesimo.

Il cristianesimo per t

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Publisher
A.A. 2017-2018
82 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-STO/01 Storia medievale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher vale_13 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia medievale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università per stranieri di Siena o del prof Sangalli Maurizio.