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Mete e motivi:

  • Il 60% si dirige negli USA, le restanti destinazioni non superano il 10%.
  • Guerre, persecuzioni, ragioni economiche spingono le persone ad emigrare: l'aspetto passivo del fenomeno è la creazione di una massa di persone disposta a spostarsi.
  • Ma lo spostamento effettivo dipende dai fattori di attrazione; l'idea di avere un posto dove la vita sarà migliore.

Fattori di attrazione:

  • Si migra per una speranza di vita migliore. I migranti non sono i più poveri, ma sono impoveriti; sono quelle persone che hanno un minimo di risorse per pagare il viaggio, facendo così un investimento sul futuro (per raggiungere una vita migliore).
  • Sono principalmente contadini, che sognano di restare tali e di poter avere terre di proprietà e salari più elevati.
  • Un ruolo molto importante che incentiva la migrazione è svolto dai primi migranti, che garantiscono un punto d'appoggio dall'altra parte dell'oceano.
che creano reti di solidarietà nei paesi di destinazione, perché si sono creati istituti di solidarietà. Si creano comunità legate ai paesi d'origine. - Attratti dalla pubblicità positiva delle nuove condizioni di vita. - Supporto e aiuti economici per il viaggio, da parte delle persone che restano nel paese di partenza. - Vengono ridotti gli ostacoli legali (servitù della gleba che vincolava la servitù alla terra, costo dei passaporti...). - Crollo dei costi di viaggio e miglioramento dei trasporti. - C'è una migliore circolazione di informazioni o sostegno burocratico. Gli effetti sono positivi sia per l'Europa sia per i paesi di destinazione: - In Europa vi è minore pressione sulla terra, in misura minore crescono i salari industriali. - Nei paesi di immigrazione, grazie a questa manodopera, si possono mettere a coltura nuove terre, e si riescono a far fruttare gliinvestimenti dell'industria • In alcuni momenti, un'immigrazione molto forte, può rallentare la crescita dei salari dei lavoratori non specializzati: nascono quindi rivolte contro i nuovi arrivati o contro alcuni gruppi etnici disposti a lavorare per bassi salari. Occasionalmente all'interno dei paesi di immigrazione, qualcuno può risentire di un influsso troppo forte dei migranti, e questo crea malcontenti e pressioni per tener fuori alcuni gruppi, perché ultimi arrivati e disposti a lavorare per qualsiasi salario (cinesi che invadono la California, irlandesi che si spacciano per inglesi ma non lo sono, sono gli italiani che sono mafiosi e violenti). La mobilità di beni e fattori: anche il capitale si sposta perché non ci sono più ostacoli; gli investimenti esteri diventano a lungo periodo, in particolare per la costruzione di infrastrutture (realizzate direttamente da imprese europee o acquistando debito pubblico emesso dagli stati),nelle compagnie minerarie (si investe alla ricerca di materie prime e dicanali per accedervi). Si investe portando anche imprese private all'estero (siderurgia,chimica) per risparmiare sui trasporti e sulla manodopera, e per evitare i dazi. Oppure siinveste nelle piantagioni per produrre prodotti che in Europa non si possono produrre osono troppo costosi per poterlo fare.Il denaro arriva dalla GB e dalla Francia, poi anche Germania e Usa (più ricchi, che dannopiù certezza e più garanzie). I capitali vanno in Europa e Nord America, dove è in corsouna fase di sviluppo.Per i paesi esportatori vi sono diverse conseguenze:• Chi esporta capitali può fare grandi affari e grandi fallimenti;• Mancato servizio del proprio debito da parte di alcuni paesi (la Francia sarà il piùgrande finanziatore delle ferrovie russe, ma quando la Russia diventa URSS il debitopubblico viene rinnegato= investimento perso);• Dibattito sulla

scelta migliore: investire denaro per rinnovare gli impianti in patria o cercare la ricchezza all'estero.

Nei paesi destinatari le conseguenze dipendono dall'impiego:

  • I capitali possono aiutare la crescita ed essere fattore di modernizzazione: realizzazione di reti ferroviarie, sfruttamento di miniere, nascita di imprese industriali, accesso all'interno dei territori.
  • Possono anche avere effetti negativi: possono sfruttare risorse esauribili, senza lasciare risorse sul territorio; in alcuni casi anche peggio, la tecnologia tedesca che viene impiantata nella bergamasca che da vita ad un'impresa siderurgica.

Per alcuni paesi quell'indebitamento legato agli investimenti esteri può diventare un forte peso per il paese, soprattutto se il capitale viene usato per spese poco produttive o per spese eccessive rispetto all'economia del paese, e diventa quindi necessario ripagare il debito aumentando il carico impositivo; si creano problemi di

bilancio: è impossibile dieffettuare investimenti pubblici necessari.

L'evoluzione della borsa e della banca: emerge il sistema delle banche centrali, in alcuni paesi prima, in altri dopo, e alcune di queste banche vedono allargarsi i loro compiti diventando la banca delle banche.

Tutti i paesi che si modernizzavano crearono una banca centrale, che divenne presidio di uno dei più indiscussi beni pubblici, la moneta. La prima fu la banca di Svezia, poi la Bank of England; l'ultimo paese fu l'America che crearono la Federal Reserve.

La banca centrale aveva il monopolio dell'emissione di cartamoneta e del mantenimento delle riserve auree e di altre valute; altre responsabilità: doveva fissare il tasso di sconto, che fa da riferimento di tutti i tassi bancari e segnala politiche monetarie restrittive o espansive; supervisiona i rapporti con il tesoro e il sistema bancario. La più importante è la funzione di prestatore di ultima istanza.

Svolge questa funzione quando vi è una crisi, interveniva offrendo liquidità con larghezza a un tasso d'interesse fisso, bloccando la tendenza a vendere titoli. Organizzazione del sistema finanziario accanto alla borsa: diversificazione dei tipi di banca. Nella seconda metà del 700 furono le casse di risparmio ad essere create (impero asburgico). Sono banche non profit, create per raccogliere piccoli risparmi allo scopo di abituare la gente al risparmio remunerato. La gestione dei depositi di queste banche era molto prudenziale e gli avanzi che queste banche realizzavano venivano destinati a beneficienza e alla realizzazione di opere sociali. Le casse di risparmio diventarono banche di grandi dimensioni. Si diffusero le società per azioni bancarie, che assunsero due configurazioni: - Istituti di credito a breve termine (banche commerciali) che contavano molto sui depositi, - Istituti di credito a lungo termine che davano prestiti sulla base del capitale.sottoscritto. A metà 800 nascono in Germania le banche cooperative, in due versioni:
  • Urbana: banche popolari;
  • Rurale: a responsabilità illimitata.
Anche queste banche si diffonderanno sul continente europeo, e sono più orientati verso il sostegno di attività locali di piccola dimensione. Si creò un potente reticolo di riciclo finanziario del risparmio, che da un lato eliminò il tesoreggiamento e dall'altro riuscì a coprire le più diverse esigenze di credito. Per quanto riguarda le grandi imprese l'importanza relativa della borsa o della banca nel loro finanziamento ha configurato l'esistenza di due sistemi finanziari alternativi. Il primo è quello anglosassone orientato al mercato, dove la borsa ha un primato assoluto e la banca svolge un ruolo secondario di supporto: le grandi imprese rispondono singolarmente al mercato borsistico senza forme di collaborazione al di fuori di quelle rese note al sottoscritto.

Il secondo sistema è quello tedesco orientato sulla banca, dove la banca mista era contemporaneamente una banca commerciale che raccoglieva i depositi da una vasta clientela e davano credito a breve termine, e banche d'investimento, che incanalavano verso il credito a lungo termine non solo i propri capitali, ma anche parte dei depositi dei loro clienti. Queste banche sono dette anche universali perché offrono alle imprese loro clienti numerosi altri servizi. In questo sistema la borsa è di dimensioni più ristrette e di importanza secondaria.

Il gold standard è il sistema internazionale dei pagamenti che entra in vigore in questa fase di globalizzazione. La moneta si può distinguere in reale (metallo prezioso, che ha un suo valore intrinseco) e fiduciaria (banconote nascono come promesse di pagamento, per non portare in giro l'oro); per reggere questa fiducia vi deve essere la certezza che la moneta fiduciaria possa essere

convertita in metallo prezioso. Se la carta si espande troppo, diminuisce la fiducia perché non è più sicura la possibilità della conversione in oro. Le banconote possono essere convertibili (se funziona il gold standard), oppure a corso forzoso (un paese esce dal gold standard, e le banconote iniziano a circolare a corso forzoso, sono solo carta, non convertibili in oro). La Gb annuncia la convertibilità della sterlina, e diventa il paese leader. Il funzionamento di un'economia internazionale che diventa sempre più complessa è reso possibile grazie alla generalizzazione di un sistema monetario internazionale noto come gold standard. Fin dal medioevo in vari paesi europei vi era uno standard misto di circolazione monetaria metallo prezioso/banconote. Alcuni paesi utilizzano due metalli (oro e argento) e questo standard si chiamava bimetallico, altri usavano solo l'argento o solo l'oro e si parlava di monometallismo. Si fa risalire

Al 1717 iniziò il gold standard in GB, quando Isaac Newton, responsabile della zecca, fissò il prezzo dell'oro. Poiché il paese leader preferì l'oro, andò in funzione nella seconda metà dell'800 il monometallismo aureo.

In origine vi erano solo monete metalliche in circolazione, ma il diffondersi delle pratiche bancarie di uso di cambiali, quindi banconote, aveva reso il metallo una riserva in lingotti nelle casseforti delle banche, che non copriva la circolazione cartacea.

Uno dei cardini del sistema restava il diritto di convertibilità della cartamoneta in metallo prezioso a una parità prefissata; serviva a impedire l'eccessiva emissione di cartamoneta, obbligando le autorità a mantenere la quantità di banconote in circolazione pari a un multiplo fissato della riserva di metallo prezioso.

Le regole del gioco: se si vuole aumentare la circolazione cartacea oltre quanto permesso dalla riserva esistente,

occorreva acquisire pi&ugra;
Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
46 pagine
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SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/12 Storia economica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Rebecca.Pala di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia economica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Martinelli Nicola.