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III. EMOZIONI E FORME VITALI

Finora abbiamo parlato delle risposte mirror nel dominio delle azioni perché il meccanismo scoperto è stato scoperto inizialmente nelle aree premotorie del cervello del macaco e perché lo studio delle risposte mirror nel dominio delle azioni ha offerto la base per interpretare le proprietà mirror anche in altri domini, emozioni comprese. Si parlerà ora di studi su risposte mirror durante l'osservazione di espressioni emotive. L'osservazione di un certo tipo di reazioni emotive (disgusto, paura o riso) interessa una pluralità di centri (insula, amigdala, cingolo).

L'Emozione Sul Mio e Sul Tuo Volto:

Nei primi anni Ottanta, riprendendo la teoria di Darwin per cui le emozioni, almeno quelle elementari, tendono ad essere espresse in configurazioni del volto e posture corporee facilmente identificabili, Dimberg verificò se tali configurazioni fossero rilevabili su quello di cui osserva l'espressione.

di un certo tipo di emozione sul volto altrui. Già G. Schwartz e collaboratori avevano mostrato che solo l'immaginare di essere felici o di essere arrabbiati incrementava l'attività elettromiografica (EMG) dei muscoli del volto coinvolti in espressioni di felicità o di ira: per le espressioni di felicità lo zigomatico maggiore o "muscolo del riso"; per le espressioni di ira il corrugatore superiore o "muscolo accigliatore". Il risultato fu che l'osservazione di volti felici determinava un incremento dell'EMG nella regione dello zigomatico maggiore, mentre l'osservazione di volti adirati un aumento dell'EMG nella regione del corrugatore. Negli anni successivi, Dimberg replicò questi risultati mostrando che la risposta EMG è essenzialmente automatica e può essere legata a specifiche variazioni nella frequenza del battito cardiaco o nella conduttanza cutanea e avviene circa 400 ms dopo lapresentazione dello stimolo. Può essere evocata anche da stimoli subliminali. Utilizzando una tecnica di mascheramento, Dimberg e collaboratori hanno presentato a dei soggetti per circa 30 ms l'immagine di un volto arrabbiato, felice o con un'espressione neutra (stimolo obiettivo), seguita per circa 5 s dall'immagine di un volto emotivamente neutro (stimolo mascherante). Pur non avendo consapevolezza dello stimolo obiettivo, la registrazione dell'EMG ha mostrato che l'osservazione di un volto arrabbiato determinava l'attivazione del corrugatore, mentre l'osservazione di un volto felice quella dello zigomatico. L'uso delle tecniche di brain imaging ha consentito di esplorare le attivazioni cerebrali durante l'osservazione e l'imitazione dei volti caratterizzati da espressioni emotive positive e negative. In un esperimento fMRI Iacoboni e collaboratori hanno chiesto a dei soggetti di osservare o di osservare e imitare volti convolto ha comportato un'attivazione del circuito coinvolto nella rappresentazione motoria delle espressioni dei volti, compreso il giro frontale inferiore e la corteccia parietale posteriore. Inoltre, sono state osservate attivazioni dell'insula e dell'amigdala, che sono solitamente coinvolte nelle reazioni emotive personali. Durante l'imitazione, l'attivazione di tutte queste aree è stata maggiore rispetto alla semplice osservazione e c'è stata anche un'attivazione della corteccia motoria primaria. Questi risultati suggeriscono che l'imitazione delle espressioni facciali coinvolge una rete di aree cerebrali che comprende sia le regioni coinvolte nella rappresentazione motoria che quelle coinvolte nelle reazioni emotive.volto dotate di valenza emotiva comportava l'imitazione del giro frontale inferiore destro. Vi era anche una correlazione tra l'intensità dell'attivazione dei muscoli facciali e l'attivazione del giro frontale inferiore e dell'insula durante il compito di imitazione. Un Meccanismo Mirror Specifico Per Le Reazioni Emotive: Varie sono le ipotesi su come interpretare questi dati: 1. Le aree premotorie e motorie dotate di proprietà mirror sarebbero coinvolte in una classica trasformazione sensorimotorie per cui le rappresentazioni visive delle espressioni del volto osservate verrebbero trasformate nelle rappresentazioni motorie che sono responsabili della produzione in prima persona di quelle espressioni. L'informazione relativa alle espressioni del volto osservato raggiungerebbe alcuni centri come l'insula e l'amigdala innescando processi e rappresentazioni con uno specifico contenuto emotivo. Le trasformazioni coinvolte nellerispostemirror indotte dall'osservazione delle espressioni emotive altrui dello stesso tipo di quelle all'operanelle risposte mirror alle azioni altrui, con la differenza che nel primo caso le rappresentazionimotorie attivano centri corticali o sottocorticali che danno coloritura ad una risonanza puramentemotoria.
  1. L'osservazione di volti o movimenti del corpo di norma legati ad una reazione emotiva di uncerto tipo attiverebbero una risposta mirror e una trasformazione specifiche per queldeterminato tipo di reazione. Ciò non esclude che l'osservazione di un volto/movimento del corpoemotivamente connotato possa attivare anche una risposta mirror di tipo puramente motorio. Questotipo di risposta non è però l'unico tipo di risposta mirror possibile. La cattura degli aspettidell'espressione osservata legati alla valenza emotiva dipende dalle risposte mirror di centritipicamente coinvolti nella produzione delle varie reazioni emotive,
che pur essendo collegati alle aree dotate di proprietà mirror nel dominio delle azioni, differiscono da queste per proprietà anatomiche e funzionali. A sostegno di questa ipotesi ci sono studi neurologici che hanno dimostrato l'esistenza di sistemi motori diversi, responsabili dell'esecuzione e del controllo dei movimenti volontari e delle reazioni emotive. Il primo sistema è sotto il controllo della corteccia motoria primaria e del fascio piramidale; il secondo è controllato da centri multipli, tra cui l'insula, l'amigdala e il giro del cingolo. Una seconda ragione riguarda le vie sottese all'elaborazione dell'informazione visiva relativa alle fattezze e alle espressioni dei volti osservati. Sappiamo che gli aspetti invarianti di un volto che permettono di riconoscerne l'identità sono codificati lungo una via visiva ventrale (via ventrale dei volti), che include le aree visive V2-V4 e la.

regione infero-temporale, mentre gli aspetti che consentono di identificarne le diverse espressioni sono codificati lungo una via visiva dorsale (via dorsale dei volti), costituita dall'area MT (medio-temporale) e dalle aree del solco temporale superiore (STS). L'informazione relativa alle espressioni del volto è a sua volta elaborata lungo due vie diverse: l'informazione motoria caratteristica di quelle espressioni viene inviata via il lobulo parietale inferiore e la corteccia prefrontale ventrale alle aree premotorie responsabili dei movimenti del volto; l'informazione delle caratteristiche emotive di quelle espressioni raggiunge vari centri tra cui l'insula, l'amigdala e il cingolo anteriore. Tutto ciò rende poco plausibile l'ipotesi di una risposta puramente motoria. D'altro canto, vi sono prove a sostegno della possibile esistenza di risposte mirror all'osservazione di espressioni emotive, indipendenti dalle risposte

mirror di natura puramente motoria indotte dall'osservazione di azioni. A questo proposito si ricorda che diversamente dal dominio delle azioni, non esistono studi di registrazione da singolo neurone nelle due condizioni classiche di osservazione e esecuzione nel dominio delle emozioni. Esistono per lo più lavori di brain imaging. Lo studio delle proprietà delle risposte mirror nel dominio delle azioni contava sulla possibilità di identificare le proprietà funzionali di un dato neurone analizzandone i profili di scarica tramite specifiche manipolazioni. Per quanto riguarda il dominio delle emozioni invece, il fatto che l'esposizione a stimoli legati a reazioni emotive di un certo tipo determini una risposta emodinamica in un'area cerebrale non è di per sé sufficiente per attribuire a quella area la rappresentazione di quel tipo di reazioni. Perché una porzione di un'area cerebrale possa essere considerata dotata di

Una proprietà mirror selettiva per reazioni emotive di un certo tipo non basta che quell'area cerebrale risulti reclutata durante l'osservazione di espressioni del volto o movimenti/posture del corpo associati a quel tipo di reazioni emotive né è sufficiente che tale reclutamento si sovrapponga con l'attivazione di quell'area cerebrale determinata dall'esposizione in prima persona a stimoli che inducono quel tipo di reazioni emotive. Serve avere dati tra loro indipendenti che attestino le proprietà anatomiche e funzionali in virtù delle quali quell'area cerebrale/popolazioni di neuroni possano fondatamente essere ritenute coinvolte nella rappresentazione di reazioni emotive di quel tipo.

Disgustati Nell'Insula:

In uno studio fMEI, Phillips e collaboratori hanno presentato a alcuni soggetti delle immagini che raffigurano espressioni del volto con una smorfia di disgusto di due diversi livelli di intensità;

dovevano solo osservare. Questo tipo di immagini erano alternate a immagini con espressioni emotivamente neutre o a immagini con volti che esprimevano paura con due livelli di intensità diversi. Si è registrata un'attivazione della corteccia insulare anteriore che non solo era selettiva per le espressioni di disgusto, ma cresceva al crescere dell'intensità di quest'ultime. Anche R. Sprengelmeyer e collaboratori hanno registrato che l'osservazione di volti con espressioni di disgusto attivava selettivamente l'insula anteriore (AI). Similmente, P. Krolak-Salmon e collaboratori, usando elettrodi impiantati nel cervello di pazienti epilettici, hanno registrato dall'insula i potenziali evento-correlati (ERP) all'osservazione di volti con specifiche espressioni emotive, tra cui quella di disgusto. Il risultato è stato una risposta significativa degli ERP registrati dagli elettrodi impiantati nella porzione ventrale della AI durante

l'osservazione divolti con espressioni di disgusto. Un passo importante per l'attribuzione alla AI di proprietà mirror si deve allo studio fMRI di B. Wicker, che ha mostrato per la prima volta un'evidente
Dettagli
A.A. 2020-2021
54 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/01 Psicologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Nobody_scuola_1990 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia e filosofia della psicologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Sinigaglia Corrado.