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Il Cristianesimo nel contesto grecoromano

Mentre c'è Quintiliano, Paolo (padre degli apostoli) e Giovanni fondatori. Diventerà centro della nuova religione e avrà una diffusione urbana. I non cristiani vengono chiamati pagani (paesano, villaggio di campagna). Opera nel contesto urbano dell'impero. Le novità sulla struttura dell'uomo, l'uomo virtuoso contrapposto all'uomo bel riuscito: il santo (per il cristianesimo). Il mondo grecoromano non conosce la concezione del peccato, ovvero totalmente diversa dal cristianesimo. Nel mondo greco, il senso di colpa che gli umani si tengono dentro va oltre ogni responsabilità. In noi sono delle colpe dovute dall'infanzia che ci portiamo dietro ma non abbiamo alcuna colpa che però risentiamo dopo anni. Spiegato da Freud il quale riprende dal mondo greco (Edipo). Edipo non ha colpa, si acceca per non vedere la necessità del suo destino e si acceca. Per la concezione greco classica, la colpa non

è mia responsabilità, ma sta scritto così.

Il libero è colui che non è costretto a lavorare per vivere.

Il cristianesimo: colpa e libertà.

Il cristiano apposto del destino tende a mettere la provvidenza.

Dio quando crea sa già tutto. Dia creando l’uomo a sua immagine e somiglianza, dando agli uomini quello aspetto che ha dio.

L’uomo ha la capacità di scegliere fra l’alternative, libertà di e non da, come nel mondo greco.

Anche se minima la libertà per i cristiani è necessaria, dio sa la risposta ma ti lascia libero.

Come deve essere il cristiano ben riuscito, il santo? Ovvero colui che ha detto come si diventa santo per primo: Gesù, essere come lui.

Il primo grande discorso del cristo sono le beatitudini, beato è colui che è più che felice. Le beatitudini descrivono le virtù del cristo.

Giovanni altro fondatore. Il vero pedagogo ce lo dirà Agostino.

è cristo,presenza in noi dello spirito e del divino. L'educazione si deve rivolgere ad ogni soggetto, ognipersona, che non è solo un'individuo, è una rete di relazioni, riceve in dote l'impronta di Dio.Ognuno di noi ha una valore ontologico e trascendente e quindi tutti meritano di essere educatiperché destinato alla santità, non ci sono essere umani inutili. Dottrina soteriologica predica lasalvezza di ogni singola persona. I greci non permettono che un Dio si faccia uomo. Il cristianesimoviene considerato folle perché predica un uomo che si fa dio, anche che un dio nasce e muore(greci). Per i giudei siccome il messia non può farsi uccidere dagli umani.È un dio che è misericordioso, la sua essenza è l'amore. Il cristiano va educato ad essere amorosocome dio.Sistema di valoriBeatitudine dei miseri, consolati da dio, capacità di sopportazione, attendere la salvezza eQuesto genererà molte ideologie volte alle rivolte. (se si è schiavo aspetta la salvezza di dio). Dio riassumerà in sé tutte le cose e porterà il mondo la sua originale bontà, questo accadrà quando finirà questo mondo. Il cristianesimo è una religione complicata. Gli intellettuali si dovranno difendere dalle accuse dei pagani, ovvero di essere antropofagi. Sistemeranno gli scritti e la dottrina. Formando il nuovo testamento e la bibbia ebraica, il vecchio testamento. Divisioni di chi è Cristo e se l'altro dogma fondamentale, due dogmi fondamentali, natura del cristo e la trinità, Costantino organizza un concilio di Nicea per sistemare le divergenze. Definizione dei testi ufficiali. Questi vangeli sono apocrifi, non sono veri, essendo scritti da molte persone non vengono riconosciuti. Rispetto al mondo degli ebrei si mostra come la liberazione non viene dalla politica. Provvidenza divina e libertà non.

Tiene conto del concetto di tempo, riflessione di Agostino. Misuramobile dell'eternità. Agostino: il tempo non c'è in eterno, dio è l'eterno presente, il tempo c'è quando dio crea, dio è fuori dal tempo ma è nella creazione. C'è tempo finché c'è creazione, nell'atto in cui crea, crea un'azione che si crea nel tempo. Distentio anime, ovvero la memoria. Uno smemorato totale non ha la concezione del tempo e di lui. La memoria è aspetto centrale dell'identificazione. Elemento pedagogico fondamentale che permette di capire chi sei e dove devi andare. L'uomo è immagine e somiglianza di dio --> Agostino tende a dire che contemplando la struttura trinitaria si capisce la struttura dell'uomo. Padre e figlio e spirito santo corrispondono a tre elementi dell'essere: 1) l'uomo è essere 2) l'uomo sa di essere figlio ( logosche sin

dall'origine Dio ; l'uomo è in grado di conoscere l'essenza delle cose perché porta l'impronta di Dio)

Somiglianza dello spirito= la Caritas (distinzione tra eros e agape: la Caritas corrisponde alla forma più alta forma di a, non corrisponde all'eros). Medium è l'amore, ma nella concezione Agostiniana, l'amore no né agape, quel sentimento che ti porta a sentirti uno con Dio e uno come il Dio cristiano, ti chiama a spenderti e a donarti all'intera comunità dei fratelli. Agostino nell'opera la città di Dio distinguerà gli abitanti della città celeste e di quella terrena. I santi sono quelli che amano Dio fino al disprezzo di sé. I dannati sono quelli che amano se fino al disprezzo di Dio. In tutte e due le categorie è l'amore ad operare, la differenza non la fa il sentimento. L'odio è una perversione dell'amore.

Agostino

Agostino insieme

Al figlio non dialoga ma crea un diario su come funziona il linguaggio. Quando sieduca si insegna e la dimensione per insegnare è il linguaggio. Un documento fatto di segni con i quali si formano tante cose, la base per insegnare. Agostino chiarisce la funzione del linguaggio. La funzione del linguaggio è quello di permettere operazioni attraverso segni e linguaggio. La funzione avviene nella mente dell'uomo che codifica i segni. Struttura del linguaggio è tra segno e significato e pone a tema la distinzione. Dove opera la funzione di rinvio del linguaggio? All'interno della mente dell'uomo e funziona decodificando i segni. Come funziona il linguaggio ovvero come l'anima può accedere alla verità. La prima verità di cui siamo certi di essere capaci è l'accorgersi che sbagliamo. Anche quando dubitiamo qualcosa riusciamo ad accorgerci che sbagliamo. Agostino ha una prima fase scettica di raggiungere la verità.

Poi nell'opera dirà che alla verità ci arriviamo all'interno dell'anima. Questa ricerca interiore avviene attraverso i segni, avviene con la stessa struttura che utilizziamo per significare le cose. Il linguaggio insegna e fa ricordare. Nella preghiera spinge noi a ricordarci di Dio. Ovunque c'è parola c'è uno scopo, insegnare o far ricordare. Insegnare istruire mediante i segni. Le parole rimandano a qualcosa, nel nostro ordinato modo di pensare il significato è l'oggetto reale. Agostino dice che quando c'è parola c'è sempre significato. Quando cerchiamo di spiegare il significato di una parola la spieghiamo con un'altra parola. È importante capire ciò che si legge e non semplicemente leggere e ripetere. Si può avere memoria ma non comprensione. Siamo sicuri di aver compreso le parole quando andiamo oltre. Prima parte del De Magister, una riflessione profonda sul linguaggio.

Quando parliamo della parola nulla non è individuabile in un oggetto e il suo significato deve essere decodificato all'interno della tua anima. Agostino impone che suo figlio rifaccia il ragionamento e non che ripeti e basta. Un suo ragionamento. Se le parole rimandassero solo ad altre parole il linguaggio non servirebbe a nulla. Nell'insegnamento non facciamo altro che utilizzare segni, i segni non devono rimandare a segni ma ad esperienze. L'uso delle parole deve portare all'azione diretta. L'ultima parte dell'opera non c'è più il dialogo ma tira le conclusioni. È possibile insegnare senza ricorrere a segni? Non si può fare a meno di apprendere interagendo con le cose. Il segno rimandando ad una cosa. Il linguaggio è un medium. L'insegnante è fare uso del linguaggio che mi deve portare a contatto diretto con le cose. Il linguaggio ha lo scopo di togliersi di mezzo perché se no non entriamo.

A contatto con l'esperienza così come l'insegnamento. Se il linguaggio non si toglie di mezzo ha fallito miseramente. È fondamentale quando si insegna di non considerarsi di più di quello che si è. Il logos interiore cresce e il maestro esteriore aiuta a far crescere e il sistema dei segni funziona quando non hai più bisogno dei segni. La funzione dell'insegnamento è la stessa funzione del linguaggio, dobbiamo essere spinti ad imparare, quindi il maestro è un semplice facilitatore, è un distruttore degli ostacoli, il maestro più bravo è quello che riduce al minimo. L'apprendimento serve per la conoscenza della verità. Per Agostino la massima felicità possibile è la visione diretta della divinità, una volta finita l'esperienza terrena che fa da preparazione. Questo processo è destinato a chiudersi oltre l'esperienza terrena, in questa terra dobbiamo dare il massimo.

Laragione e la fede non sono antagonisti. La fede ci aiuta a credere che ci sarà dato comunque il pieno compimento e sulla terra bisogna fare il massimo per metterci in condizione alla fine dei nostri giorni di arrivare alla visione divina. È nella struttura degli umani comprendere a pieno come stanno le cose in cui siamo immersi. Fede secondo Agostino (fides qua: la fede per mezzo della quale se non crediamo mettiamo in dubbio la fine di questo percorso e fides que: la fede è l'oggetto.)

MEDIOEVO

Viene erroneamente considerata buia e dove si perde il patrimonio classico, in alcuni parti è vero ma in gran parte questo patrimonio è stato conservato. Ad esempio il mondo ecclesiastico mantiene molti testi. In ogni monastero c'era uno scrittorium = giovani monaci che copiavano testi antichi che servivano alla formazione dei monaci. I testi laici non venivano buttati via perché la pergamena costava parecchio. Se non avevano più pergamene

Si usavano le vecchie, raschiandole.

476 d.c. data fondamentale, scontro tra Odoacre e Romolo Augusto che viene deposto dal primo. Con Odoacre si costruiscono regni romano-germanici. La popolazione germanica penetrata in occidente se non si era soffermata a u

Dettagli
A.A. 2019-2020
45 pagine
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SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PED/02 Storia della pedagogia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Eleonora-Bolzani di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia dell’educazione e delle istituzioni scolastiche e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Perugia o del prof Sensi Piergiorgio.