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Nel caso in cui si voglia utilizzare l’azzurro oltremarino, esso deve essere temperato allo stesso

modo di quello della Magna, e essere steso su quello per due o tre volte. Per fare le pieghe nel

caso dell’azzurro oltremarino, consiglia di prendere della lacca e del nero, temperato con rosso

d’uovo, ma di passare poco su queste in quanto a questo azzurro non piace la vicinanza con altri

colori.

LXXXV – Colorire una montagna in fresco o in secco: bisogna fare un colore verdaccio

preparato con una parte di nero e due parti di ocra. Bisogna unire i colori in fresco con il bianco

e senza tempera, in secco con biacca e con tempera e trattare la figura nelle sue parti scure e

in rilievo come già spiegato. Le montagne più lontane devono essere realizzate con colori più

scuri, quelle più vicino con colori più chiari.

LXXXVI – Alberi, erbe e verdure in fresco o in secco: se si vogliono adornare le montagne

con dei boschi, bisogna fare i corpi degli alberi di nero puro, le foglie in verde scuro o verde

azzurro (ma non in verdeterra), per le parti più diradate, come ad esempio le cime, si deve usare

un verde ottenuto per mescolanza con il giallorino o addirittura le parti più in rilievo con il

giallorino stesso. Successivamente, bisogna aggiungere dettagli come le foglie, i frutti, i fiori e

gli uccelli.

LXXXVII – Casamenti in fresco o in secco: bisogna campeggiarli con il verdaccio o il

verdeterra sia in fresco sia in secco, che sia ben liquido. Bisogna poi aggiungere tutti i dettagli

dell’architettura e prestare attenzione alle parti in rilievo e in ombra in modo da renderle nel

modo corretto.

CXLIV – Come contraffare il velluto, la lana o la seta in muro (o in tavola): Velluto – fare

il vestito del colore che si vuole ma temperato con rosso d’uovo, poi bisogna imitare i peli del

tessuto con il colore temperato a olio. Panno che presenta il pelo rovesciato o lana – dopo aver

colorato tutte le altre parti prevedere e delimitare ciò che dovrà essere dipinto alla fine (la

pratica consigliata tende alla riproduzione dei materiali non mediante il chiaroscuro e il colore,

ma imitando matericamente l’oggetto), si dovrà lasciare la calce ruvida e mal pulita e colorarla

senza renderla liscia, si cerca in questo modo di creare l’illusione del panno di lana alterando la

texture dell’intonaco. Seta: velare con uno strato leggero e uniforme di colore, tracciare

decorazioni a linee sottili per riprodurre certi motivi presenti nei broccati.

CLXXVII – Del lavorare camere o logge a verdeterra in secco: lavorare su una superficie

precedentemente intonacata, uso del verdeterra ben macinato e temperato con una colla non

troppo forte che deve essere stesa due o tre volte su tutta la superficie e fatto asciugare. Poi

si può disegnare sulla superficie con carbone, come su tavola, e ripassare il tutto o con inchiostro

nero ottenuto da carbone di viti tritato bene con uovo (rosso e albume). Poi bisogna mischiare

dell’acqua in un recipiente con del miele, con una spugna premerla sulla superficie e poi con una

soluzione di inchiostro diluito in molta acqua fare le ombre. Con la biacca macinata e temperata

con uovo, devono essere fatte le parti a rilievo. Sopra alle figure possono essere stesi colori

come ocra, cinabrese e orpimento e azzurro. Nota: è possibile lavorare con un fondo verde anche

in tavola, in muro e in fresco intonacando e campeggiando con il suddetto verdeterra (in questo

caso però si deve usare il bianco sangiovanni).

7. Pittura murale – OLIO su MURO

XC – Bisogna preparare il muro allo stesso modo che se si volesse lavorare a fresco, ma invece

che lavorare a giornate puoi smaltare direttamente tutto il muro. Consiglia di disegnare i

soggetti con il carbone, ripassarli con inchiostro o con verdaccio temperato. Prendere della colla

ben annacquata oppure dell’uovo sbattuto con latte di fico in una scodella e aggiungere dell’acqua

chiara: prendere la soluzione così ottenuta e stendere su tutta la superficie con una spugna o

con un pennello morbido – lasciare asciugare per almeno un giorno.

XCII – Come fare l’olio cotto al sole: prendere olio di semi di lino e metterlo in un catino di

bronzo o di rame, esporre al sole tra il 21 luglio e il 20 agosto (quando il sole è più caldo) e

lasciare a scaldare per poi usarlo come tempera con i colori.

Umidità

CLXXV – Come rimediare all’umidità del muro dove si deve dipingere: l’umidità rovina l’intonaco

(così come l’olio rovina il gesso delle tavole). Il modo migliore per lavorare su muro è in fresco

perché essa è una tecnica resistentissima, ma solamente sulla superficie, infatti, nel caso in cui

ci fosse dell’umidità sulla faccia del muro dipinto non accadrebbe nulla, mentre l’umidità dietro

al muro è in grado di rovinarlo notevolmente. Per ovviare a questo problema, suggerisce di fare

una buona analisi del muro prima di iniziare il lavoro e nel caso in cui esso sia soggetto a umidità

consiglia di stendere sul muro dell’olio di semi + mattone pesto da lasciare seccare per qualche

mese. Poi, bisogna intonacare il muro con calce + polvere di mattone fino a ottenere uno strato

ben compatto. Quando si vuole lavorare in fresco, su questa base è possibile stendere

l’intonachino e procedere allo stesso modo spiegato per la pittura in fresco.

CLXXVI – Altri due buoni modi per ottenere lo stesso effetto: i. imbrattare il muro con la pece

bollente, mischiare la pece con polvere di mattone e creare un fondo su cui stendere l’intonaco

che sia isolato dall’umidità; ii. Prendere della vernice liquida bollente e mescolarla con della

polvere di mattone, stenderla sul muro da isolare e poi stendere sopra lo strato di intonaco

preparatorio.

8. Olio

LXXXIX – Come lavorare a olio in muro, tavola, ferro o pietra.

XCI – Come fare l’olio per la tempera o per mordenti bollito con il fuoco: prendi dell’olio di semi

di lino, mettilo in un recipiente e ponilo in una buca con accanto del fuoco facendo attenzione

che non siano a contatto perché altrimenti rischia di bruciare. Far bollire l’olio lentamente in

modo che sia perfetto per le future preparazioni. Per fare il mordente all’olio di lino deve essere

aggiunta della vernice liquida.

XCII – Come fare l’olio cotto al sole: prendere olio di semi di lino e metterlo in un catino di

bronzo o di rame, esporre al sole tra il 21 luglio e il 20 agosto (quando il sole è più caldo) e

lasciare a scaldare per poi usarlo come tempera con i colori.

XCIV – Come lavorare l’olio in tavola, ferro o pietra: dopo aver incollato si opera allo stesso

modo che in muro.

9. Mordenti – lamine metalliche su muro

XCV – Come decorare un muro con stagno dorato o con oro fino, sconsiglia l’uso dell’argento e

della foglia d’oro sottilissima saldata su lamina d’argento perché tende a diventare nero con il

tempo a causa del processo di ossidazione. Al posto dell’argento consiglia di usare dello stagno

in lamine sottilissime.

XCVIII – Come si fa lo stagno verde per decorare: prendere del verderame e tritarlo con olio

di semi di lino, stendere questo composto su una foglia di stagno puro in modo che assuma un

bel colorito verde – fare asciugare al sole. Sull’asse stendere della vernice, poi, con un coltellino

o con altri strumenti creare le decorazioni volute sulla tavola, ricoprirle con la vernice. Se si

vuole aggiungere dell’oro fino ad esempio per le aureole dei santi, consiglia di metterlo sopra

allo stagno dorato.

XCIX – Come si fa lo stagno dorato e come su questa doratura si applica l’oro fino: lo stagno

dorato si prepara stendendo su dello stagno un liquido dorato – fare asciugare al sole. Quando

è quasi asciutto bisogna appiccicare l’oro fino sullo stagno, poi pulire con la bambagia.

C – Come fare e tagliare le stelle per metterle su muro: imparare a tagliare le stelle con il

righello, mettere sull’azzurro del cielo dove si vuole collocare la stella una pallottolina di cera e

lavorala per formare dei raggi che corrispondano alle stelle tagliate.

CI – Come fare le aureole dei santi su muro con lo stagno dorato: dopo aver fatto la figura in

fresco grattare la forma dell’aureola intorno alla testa con un punteruolo, poi in secco, coprire

questa con la vernice e porvi sopra lo stagno dorato – battere bene con la mano in modo che

escano in rilievo i segni prodotti con il punteruolo. Togliere il materiale in eccesso e conservarlo

per i lavori successivi.

CII – Come fare un’aureola a rilievo in calce su muro: delineare la circonferenza con la calce in

modo che rimanga a rilievo, si possono fare altre decorazioni es. raggi con una bacchetta di

legno forte.

CLI – Come fare un buon mordente per mettere l’oro in tavola, in muro, in vetro, in ferro…:

prendere l’olio di semi di lino cotto al fuoco o al sole, tritarlo con un po’ di biacca o di verderame

e poi aggiungici un po’ di vernice – lasciare bollire tutto insieme. Porre il tutto in un vasetto

invetriato, quando si voglia fare delle decorazioni o dei vestiti, stendere il mordente con un

pennello di vaio sulla superficie da dorare. Sarà possibile applicare con delle pinzette la foglia

d’oro nel moneto in cui toccando con il polpastrello il mordente si constati che esso sia

appiccicoso. La foglia dovrà poi essere passata con un batuffolo di bambagia in modo che

aderisca bene e dopo qualche giorno togliere l’oro in eccesso (conservalo per altri scopi). Alla

fine, brunire l’oro così applicato.

CLII – Come temperare il mordente per mettere l’oro più in fretta: non aggiungere il verderame

nella preparazione del mordente (ha effetto siccativo nei confronti dell’olio) se vuoi che duri

otto giorni, aggiungine un po’ se vuoi che ne duri quattro, mettine molto se vuoi farlo da un giorno

all’altro.

10. Rilievi su muro

CXXVI – Come smaltare i rilievi su muro: ci sono alcuni lavori su muro rotondi o foglie che non

possono essere intonacati con la cazzuola. Allora, bisogna prendere della calce e della sabbia

ben setacciate e unite con dell’acqua chiara in un catino. Stendere questa pasta sulla parte in

rilievo.

CXXVII – Come fare i rilievi con la calce in muro e con il gesso in tavola: tritare la calce sulla

pietra di porfido.

CXXVIII – Come preparare degli stampi per elementi in rilievo da mettere in muro o in tavola:

intagliare la pietra con la figura desiderata, ungere la pietra con grasso, prendere dello stagno

e batterlo sull’impronta nella pietra con un martello di salice. Prendere gesso grosso macinato

con colla, riempire lo stampo – con questi rilievi si può ornare il muro o tavola. Posso

Dettagli
Publisher
A.A. 2018-2019
22 pagine
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SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/02 Storia dell'arte moderna

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher clizia02 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia delle tecniche artistiche e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Laskaris Caterina Zaira.