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Lo sviluppo delle parrocchie

Tra XI e XII secolo si assiste al passaggio tra pievi e parrocchie. La Pieve, e poi la

parrocchia, non si definisce come comunità di fedeli, ma come territorio delimitato da

confini al cui interno i residenti gravitano attorno a quella chiesa. Le parrocchie hanno in

seguito una circoscrizione meno ampia, questo permette di consolidare e di affermare

l'identità del singolo villaggio e definisce così quadri territoriali minori.

La formazione delle signorie territoriali

I castelli sono centri di raccolta della popolazione di una regione, funzione di difesa e

centri amministrativi. La piena funzione di controllo di queste signorie si ha con le signorie

di banno.

In linea generale si assiste alla creazione di signorie che hanno nel loro centro un castello

– villaggio

Entrambi i processi sono fondamentali per la creazione di un forte nucleo centrale nel

villaggio che porta alla formazione di una forte identità.

La società

Si assiste ad un processo di più chiara formalizzazione e definizione giuridica delle

differenze sociali. La società si struttura in tre fasce, domini, comandando, milites, fascia di

mezzo, rustici, sottomessi ai primi. Progressivamente i primi due livelli convergono sullo

stesso piano e in unico gruppo sociale, che, benché non identico, è unito dalla sua

ideologia cavalleresca. Questa unione sul piano militare porta ad evidenziare la

predominanza della cavalleria che diventa il nucleo fondamentale di ogni armata. La

frattura sociale con la terza classe non si esaurisce però solo sul piano militare, essere

milites significa infatti:

- Solidarietà di mestiere con gli altri milites.

- Obbedire a un preciso codice comportamentale.

- Avere precisi privilegi.

- Poter trasmettere ai propri eredi condizione e privilegi.

L'accesso a questo gruppo non è affatto libero, bensí ha precise regole. Per sancire la

superiorità di questo gruppo sociale è possibile usare la parola nobiltà, trasformazione

ultima e definitiva del termine aristocrazia che non presentava difatti uno status giuridico

particolare e definito.

Espressione simbolo dell'identità del nuovo ceto é quella dell’addobbamento cavalleresco.

L'affermarsi delle signorie è un importante fattore che determina la separazione

dell'aristocrazia dal resto della società ma non spiega la solidarietà tra i primi due livelli

della società, spiegazione da ricercare in altri fattori.

I lignaggi

Nell'altro Medioevo l'individuo si caratterizza per un appartenenza a un determinato

gruppo parentale, molto importanti sono i legami cognatizi. Successivamente muta

questo quadro e divengono più importanti i legami agnatizi e vengono così a definirsi in

modo più chiaro le linee dinastiche. La mancanza di un poter centrale cui fare affidamento

porta queste grandi famiglie ad essere più autonome e a dover trovare in vari modi come

far sì che il loro patrimonio non si disperda ma rimanga all'interno della loro dinastia nel

tempo; il lignaggio, ovvero la linea di discendenza, diviene oltremodo importante. Questa

trasformazione può essere seguita in due diverse fasi:

- Le modalità di trasmissione del patrimonio.

- La scelta dei nomi assegnati ai figli e l'assegnazione dei cognomi.

Il patrimonio

È possibile individuare tre fasi:

- Divisone di quote ideali, ogni elemento patrimoniale è diviso in funzione

corrispondente al numero di eredi.

- Divisioni in quote reali, ogni erede riceve una diversa percentuale, ogni possesso

diventa così autonomo.

- Accorpamento,il patrimonio di ogni ramo familiare è arruolato separatamente.

I nomi

Verso il XII secolo, accanto ai nomi si affiancheranno anche i primo cognomi, anche in

questo caso vi sono tre fasi:

- Doppi nomi, accanto al nome familiare un nome che li identifica meglio.

- Soprannomi, inizialmente individuali si trasmettono poi agli eredi.

- Stabilizzazione del soprannome agli eredi nelle forme del cognome.

5.2- La solidarietà aristocratica

L'alta consapevolezza del proprio carattere di gruppo socialmente eminente e la grande

solidarietà di ceto presente al suo interno, sono alle basi di una serie di legami più

personali all'interno dell'aristocrazia divisibili in due ampi settori:

- Rapporti vassallatici.

- Forme non vassallatiche di solidarietà.

Rapporti vassallatici

L'evoluzione dei legami vassallatici e stata già precedentemente affrontata, questi legami

nel tempo si sono stabilizzati a favore del vassallo, concedendogli più libertà e minor

controllo da parte del signore.

Gli esiti di questa evoluzione furono molteplici. In primo luogo questa rete di rapporti era

estremamente complessa e contraddittoria, non si gerarchizzava mai; secondo, questi

rapporti erano spesso molto elastici; terzo, questi rapporti sono ottimi strumenti di

ricomposizione territoriale, un esempio è la pratica del feudo oblato. Bisogna poi

ricordarsi sempre che un legame vassallatico è sempre un rapporti di solidarietà, non è

solo un rapporto contrattuale e gerarchizzato, infine questo legame avvicina molto le due

parti o anche gli altri vassalli, facendo spesso vivere molte parti della giornata in comune e

creando un legame personale più forte.

Le forme non vassallatiche di solidarietà

Oltre ai legami vassallatici, esistono una serie di legami informali e che non fanno sistema

ma che si rivelano efficaci nel limitare e regolare conflitti e nel favorire la pace sociale.

Tra questi vi troviamo i legami matrimoniali tra le varie famiglie e la solidarietà tra i miles

castri, ovvero la piccola aristocrazia insediata nel castello. Queste solidarietà famigliari

avranno la loro massima incidenza con la nascita delle consorterie, queste associazioni

hanno un fondamento patrimoniale basata attorno ai castelli, le selezioni e gli inglobamenti

al loro interno non avvengono tra consanguinei ma in relazione al comune possesso di

quote di uno stesso castello o patrimonio.

Le consorterie sono un superamento delle solidarietà familiari, poiché si aprono anche ad

estranei benché siano limitate, ovvero al loro interno avveniva una selezione.

Al suo interno nel tempo si avranno due tipi di consortili, uno di sangue e uno di castello.

5.3- La giustizia signorile: il controllo dei conflitti

La frammentazione del potere rese anche molto complicato per i vari signori locali

l'attuazione di una norma giudiziaria uniforme. Nel tempo questi poteri riuscirono a trovare

un modo di risoluzione dei conflitti attraverso quelle che vengono definite le vie

extragiudiziarie, con questo termine si cerca di identificare appunto un modo informale, da

parte del signore, di risolvere i conflitti affermandosi così come potere in grado di

promuovere i propri diritti attraverso il mantenimento dell'ordine. Il signore opera in due

direzioni:

- Parziale ricomposizione dei poteri.

- Profonda compenetrazione con la società locale e con le sue forme di risoluzione

dei conflitti.

La ricomposizione del potere

L'impossibilità di riportare la frammentazione a unità, ridefinendo in modo preciso un

territorio in vari distretti giudiziari, porta a cercare di dare un ordine a questa

frammentazione. Ad esempio al signore territoriale verrà lasciata competenza su tutti i

reati maggiori, mentre ai signori fondiari saranno lasciate prerogative sui reati minori.

Le forme di risoluzione dei conflitti

All'interno dei singoli villaggi, dove i comportamenti individuali sono ben conosciuti, il

controllo sociale e ben più efficace. Qui il signore può tentare di inserirsi, non tramite la

forza, ma ergendosi come arbitro e punto di equilibrio nelle dispute: la sua azione è

efficace quando, anche con la violenza, pone il suo comportamento in linea con il giudizio

della comunità.

Riassumendo, è possibile affermare che la giustizia signorile è:

- Arbitrale: poiché il signore é punto di compresso tra le due parti e tende ad

esprimere una volontà collettiva della comunità più che una vera verità processuale.

- Impositiva nelle forme: questo per imitare il potere regio e per evidenziare il

potere aggiunto che il potere signorile offre a questi processi.

5.4- La funzione economica delle signorie

La vita economica delle campagne medievali é riassumibile nel complicato rapporto tra

produttori, ossia color che coltivano la terra, e parassiti, coloro che combattono, pregano

e sfruttano il lavoro contadino.

Il rapporto tra queste figure non si ferma ovviamente solo a questi rapporti come è

possibile evincere dalla struttura organizzativa della curtis. Queste funzioni esercitate dai

signori sono principalmente tre:

- Esazione: le case signorili sono tutte centri di lavoro agricolo e quindi centri di

organizzazione del lavoro. La componente fondiaria del signore è fondamentale

nell'economia signorile.

Generalmente la pressione esercitata sui contadini non è mai troppo elevata, ciò

avviene solo nelle signorie di banno, dove i diritti detenuti dal signore gli permettono

di effettuare un efficace controllo. Questa pressione signorile viene poi integrata

dall'azione degli agenti signorili che sfruttando la propria posizione e cercano di

ottenere il maggior profitto possibile.

- Redistribuzione: secondo Georges Duby l'economia signorile era una economia

di spreco. Benché la sua tesi non avesse falsi presupposti, è vero infatti che i

grandi signori non erano buoni amministratori e spendevano ingenti capitali, negli

ultimi decenni si è rigettata nel complesso la sua tesi. Infatti tutte queste spese

contribuivano a tenere elevato il suo prestigio sociale e ad assicurarsi l'appoggio

dell'aristocrazia militare.

- Rapporti con circuiti economici più ampi: la capacità di queste signorie di

polarizzare attorno a se la produzione della comunità, permette di reindirizzare

verso il mercato il surplus della produzione contadina. Uno sbocco di questi prodotti

diventano sempre di più i mercati delle grandi città, ciò porta ad una

specializzazione della produzione locale che ora si concentra di più sui prodotti

richiesti dalla città. La signoria diventa quindi il tramite tra città e comunità rurale.

5.5- Un ordine signorile

Possiamo classificare come ordine violento e contraddittorio la ricerca di questi equilibri

instabili, di ricomposizione del potere e di sperimentazioni istituzionali.

Frammentazione e ricomposizione

È possibile individuare due aspetti distinti nella frammentazione del potere:

- La parcellizzazione del territorio, una sua partizione in distretti di limitate divisioni.

- La

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A.A. 2016-2017
25 pagine
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SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-STO/01 Storia medievale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher diego2800 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia Medievale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Covini Maria Nadia.