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“FREEDOM” E L’ANARCHISMO INGLESE
1. Nascita e sviluppo dell’anarchismo inglese
Difficile percorrere il percorso di nascita e sviluppo dell’anarchismo inglese.
È un pensiero autonomo solo nel XIX sec.
Antecedenti: in Inghilterra frange estreme del radicalismo protestante.
Max Nettlau: “La storia dell’anarchismo” ci dà suggerimenti.
Primo libro libertario: di Godwin nel 1793 considerato il primo teorico dell’anarchismo da Tolstoj e
Kropotkin.
Riflessione teorica e tentativi pratici di Robert Owen.
Nel XIX sec in Gran Bretagna: agitazioni sociali e rivendicazioni.
Il Cartismo (movimento che vuole ottenere il suffragio universale maschile) ha ruolo fondamentale.
1867: con la Reform Act aumenta la attività dei circoli radicali.
Proliferano i club operai. Hanno lo scopo di incoraggiare l’educazione della classe operaia.
I club hanno un ruolo importante nello sviluppo dell’anarchismo inglese.
Communist Club centro organizzativo per la preparazione del Congresso Internazionale
Socialista Rivoluzionario. Tra i membri: Johann Most, editore del primo giornale anarchico
“Freiheit”.
Autonomie Club secondo i giornali e la polizia era il centro di cospirazioni e attentati in Europa.
I club forniscono aiuti agli esuli e sono punto di incontro per gli anarchici dei vari paesi.
L’Internazionale e i primi passi
1864: fondata a Londra la Prima Internazionale (Associazione Internazionale dei Lavoratori). Ha lo
scopo di collegare le società operaie dei vari paesi.
Ne fanno parte molti rifugiati, fra cui Marx e Mazzini.
Scontro Marx vs. Bakunin Parte marxista vs. parte antiautoritaria.
Lo scontro porta alla Conferenza di Londra in cui si decide di organizzare il proletariato in un
partito politico.
1872: Prima Conferenza delle Sezioni Interazionali Italiane (Rimini) data di nascita del
movimento anarchico internazionale.
Frank Kitz e Joseph Lane creano un legame fra la Prima Internazionale e il socialismo.
Kitz è impegnato nella formazione di un movimento rivoluzionario e internazionalista a Londra,
aiutato da Jhon Neve.
Joseph Lane: uno dei due delegati mandati al social Revolutionary Congress nel 1881.
I delegati stranieri sono: Kropotkin, Caikovskij, Malatesta, Louise Michel…
Alla fine del congresso si decide di creare l’Internazionale Nera scopo: completare la propaganda
scritta con la propaganda del fatto, diffondere l’idea rivoluzionari attraverso gli atti. È l’annuncio
dell’era degli attentati.
Il periodo di attentati contro i regnanti dura fino a che la propaganda del fatto non iene rifiutata da
parte del movimento anarchico. Malatesta: dice che è inevitabile la rivoluzione violenta ma questo
non significa che debbano essere fatti atti terroristici.
Il terrorismo non produce cambiamenti reali e allontana il popolo dalle idee rivoluzionarie.
La Labour Emancipation League e oltre
1881: viene fondata la Democratic Federation.
Lane e Kitz non ne sono affascinati.
Nel 1882 formano il Labour Emancipation League inizio della penetrazione delle idee socialiste
nell’East End di Londra. Diventa la più importante organizzazione operaia del movimento
socialista.
Programma: suffragio universale, voto segreto, legislazione tramite referendum, abolizione
dell’esercito permanente, diritto a educazione laica e libera, libertà di parola, stampa e riunione +
rivendicazioni socialiste (espropriazione della classe capitalista, socializzazione della produzione)
Ruolo. Offrire un luogo di discussione ed educazione dei lavoratori.
Democratic Federation si sposta verso posizioni più radicali e adotta un programma socialista.
Dissidi all’interno della federazione sui metodi di lotta.
Scontro sulla questione della rappresentanza parlamentare.
La federazione diventa Social Democratic Federation e adotta il programma della Labour
Emancipation League e assorbe parte della leadership.
La federazione si divide.
Si forma una nuova organizzazione: la Socialist League.
Lega che contiene sia parlamentari che antiparlamentaristi.
Presenza numerosa di anarchici preoccupa Engels.
I conflitti sulla questione parlamentare non sono risolti.
Joseph Lane rifiuta il riformismo attraverso il parlamento e sprona all’attività rivoluzionaria di
massa.
Ide anarchica è già diffusa grazie a due giornali americani naturalizzati inglesi: “The Anarchist” e
“Freedom”.
Le tensioni sociali aumentano: nel 1887 con il Bloody Sunday il dissidio fra parlamentari e
antiparlamentaristi diventa più acuto, fino alla rinuncia all’attività parlamentare.
Esuli e rifugiati politici
Sviluppo dell’anarchismo in Gran Bretagna è influenzato dall’afflusso di molti rifugiati politici.
Inghilterra è terra d’asilo dove è possibile continuare la propria azione politica.
Londra fornisce ospitalità alla comunità anarchica.
I principali esponenti anarchici dei vari paesi organizzano a Londra conferenze per discutere e
dibattere le loro idee, con influenza sullo sviluppo delle analisi teoriche.
Esuli anarchici sono attivi anche nella Social Democratic Federation e nella Socialist League.
Sono organizzate cerimonie per commemorare la Comune di Parigi (ospite d’onore la comunarda
Louise Michel) e per ricordare Gaetano Bresci.
Esuli importano e fondano sul territorio i primi periodici anarchici.
I primi periodici anarchici su suolo inglese
L’unico periodico di lunga durata è Freedom (1886-2014).
- Primo periodico in Gran Bretagna è “Freiheit” di Johann Most, diffuso clandestinamente.
Quando Most trova asilo negli USA, il periodico continua a uscire fino al 1910.
- “Liberty” di Benjamin Tucker.
Vengono fondati molti giornali nella lingua madre degli esuli da diffondere nelle comunità
linguistiche.
- “Arbeter Fraint” (L’amico dei lavoratori) giornale della comunità yiddish.
- 1885: “The Anarchist” di Seymour. I suoi collaboratori si considerano socialisti di
impostazione libertaria.
Intorno alla redazione si incontra un piccolo gruppo di anarchici (tra cui Charlotte Wilson).
Da questo gruppo nasce il Freedom Group con il rispettivo periodico.
- “The Herald of Anarchy” di Albert Tarn.
- “The Torch” da cui esce il numero “L’anarchia” di Malatesta che costituisce un rifiuto
dell’anarchismo che usa la violenza fine a se stessa.
“Freedom”, un mensile anarchico
Il Freedom Group, nato dal The Anarchist, ha lo scopo di pubblicare scritti di propaganda e di
organizzare conferenze.
Kropotkin si unisce al gruppo appena si stabilisce a Londra nel 1886.
Il gruppo è formato inizialmente da: Charlotte Wilson, Kropotkin, Gibson, Dryhurst, Frank Hyde,
Agnes Henry.
All’inizio il gruppo collabora con The Anarchist.
1886: il Freedom Group si separa a causa di contrasti tra le idee individualiste di Seymour e le
posizioni comuniste anarchiche degli altri.
Nasce il periodico Freedom.
Gli articoli sono in genere anonimi, quindi è difficile attribuirli a uno specifico autore.
Il principale teorico è Kropotkin.
Freedom è il principale giornale anarchico in lingua inglese.
Deve sempre confrontarsi con problemi economici.
All’inizio sfrutta per la stampa la tipografia e la sede del The Socialist.
Dopo l’ingiusta condanna a morte di 7 anarchici a Chicago, aumenta l’interesse nei confronti
dell’anarchismo e il Freedom Group si espande. Questo comporta qualche cambiamento nello stile
e nei contenuti.
1890: Kropotkin si ritira dall’attività militante.
Una parte del Freedom Group dà vita a un altro giornale: il “Voice of Labour” obiettivo: infondere
lo spirito d’azione nel movimento operaio.
1914: scoppio della prima guerra mondiale.
Freedom si divide sulla questione dell’antimilitarismo:
sostenitori dell’Intesa (Kropotkin) vs. antimilitaristi (Malatesta).
Si decide di continuare a stampare il giornale come organo della maggioranza antimilitarista.
LA CRITICA DELL’ESISTENTE
2. Il concetto di rivoluzione
Sul primo numero di Freedom: motivazioni e aspirazioni politiche del periodico.
Critica alla società contemporanea e inutilità di partecipare alle strutture politiche esistenti
(antiparlamentarismo). Richiamo al socialismo anarchico.
Anarchici di Freedom propugnano un cambiamento della società tramite una rottura rivoluzionaria
che abbatta lo Stato.
Kropotkin sul tema della rivoluzione:
sostiene che i movimenti rivoluzionari stanno per esplodere a causa della crisi economica che
provoca aumento dei poveri.
Per contrastare la tendenza all’impoverimento bisogna modificare il sistema di produzione e
organizzazione politica.
Rivoluzione = non implica necessariamente gesti violenti. È piuttosto un cambiamento radicale
delle istituzioni economiche e politiche.
Non basta un cambio di governo, serve un lungo periodo in cui il popolo si renda consapevole
della necessità del cambiamento.
Problema principale del XIX sec questione economica. Per risolverla bisogna riorganizzare la
produzione e una equa distribuzione dei beni.
Il cambiamento per funzionare deve coinvolgere tutti gli interessati e deve crescere gradualmente
da forme più semplici.
Il mutamento della produzione porterà a una nuova organizzazione politica che tenderà a limitare il
potere dello Stato.
Kropotkin lamenta la mancanza socialista di un programma politico in vista dell’imminente
rivoluzione.
Non vuole proporre un programma d’azione che non lascerebbe spazio alla libertà dei singoli.
Bisogna però esprimere gli obiettivi del movimento rivoluzionario.
Nessun governo è in grado di espropriare i capitalisti, quindi i lavoratori devono emanciparsi da sé.
È inutile attendere la creazione di una maggioranza socialista in Parlamento Kropotkin non ha
fiducia nel Parlamento e la formazione della maggioranza richiederebbe troppo tempo.
Il sistema parlamentare è legato al sistema capitalistico e va quindi eliminato.
Kropotkin è convinto del legame fra organizzazione economica e politica.
Due conclusioni:
1. Rivoluzione non coincide con un cambio di governo. Consiste nel cambiamento attuato
dall’iniziativa popolare.
2. La libera azione popolare porterà all’abolizione del monopolio sui mezzi di produzione.
Sarà favorita dai moti rivoluzionari che scoppieranno a breve in Europa.
Le rotture rivoluzionarie avranno diversi caratteri a seconda del paese.
Rischio: scivolare in una semplice nazionalizzazione delle terre che non risolverebbe nulla.
Bisogna ragionare su come appropriarsi della terra e dei macchinari.