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4. LA “POLITICA TRATTA DALLA SACRA SCRITTURA” DI BOSSUET (1627-1704)
In Francia orrore per la rivoluzione inglese che aveva portato all’assassinio del re.
Richelieu rinforza la monarchia assoluta di Luigi XIV.
Accordo del popolo in un uomo (realizzazione di Hobbes).
1660: Bonneau traduce il De Cive per Luigi XIV.
Bossuet scrive per il Delfino di Francia di cui è precettore.
Opere pedagogiche “la Politica” e “Discorsi sulla storia universale”.
Non esiste la sorte. La provvidenza divina governa tutto.
Politique:
- 6 libri per educazione
- 4 libri aggiunti dopo + conclusione non sua perché muore nel 1704)
Politique è un manuale coerente di insegnamento. Ogni proposizione apparentemente è tratta
dalle Scritture.
Bossuet attinge anche da Aristotele e Hobbes.
Bossuet è terrorizzato dalle guerre civili come Hobbes.
Israele (Giosè, Salomone) = Francia (Luigi XIV). Hanno portato ordine. Fine dei conflitti.
Dio ha creato gli uomini socievoli (Aristotele).
Con il peccato originale si arriva all’homo homini lupus di Hobbes.
Uomini dominati dalle passioni possono vivere insieme solo sottomettendosi allo stesso governo
diritto di proprietà.
Ogni individuo guadagna: forza del sovrano è maggiore di quella a cui ha rinunciato.
Sull’origine del potere Bossuet è evasivo: dice solo che nasce dall’interesse degli uomini a vivere
in pace.
Monarchia: forma di governo migliore.
È la forma più antica e più naturale.
Deve essere assoluta (no divisione di potere) ed ereditaria.
Interesse del sovrano è conservare lo Stato per i suoi figli.
Ereditarietà. Governo stabile e duraturo (il popolo si affeziona alla famiglia regnante).
Tutte le forme di governo derivano da Dio.
Ogni popolo deve seguire la forma di governo stabilita per il suo paese. Rispetto dell’ordine
stabilito legittimo che Dio ha stabilito.
Caratteri della monarchia:
1. Sacra
Principi = ministri delegati da Dio. È obbligo di coscienza obbedire. Obbedire anche ai principi
pagani.
Questione di ortodossia: la Chiesa non dice che il potere è trasmesso da Do al re, ma attraverso il
popolo.
Ma la Politique non poteva esporre sottigliezze teologiche.
2. Assoluta
Re non sono vincolati da leggi. Il loro è il massimo giudizio e ultimo.
Sono sottoposti all’equità delle leggi (devono essere giusti e dare l’esempio) ma non sono
sottoposti alle pene previste per i trasgressori.
Governo assoluto non è governo arbitrario. Principe deve temere solo Dio.
3. Paterna
Re sono creati sul modello dei padri. Vivono per i loro figli/sudditi.
Il tiranno è diverso.
Amano e sono amati dai loro figli.
4. Sottomessa alla ragione
Governo razionale.
Priorità è parlare dei doveri dei sudditi, più che di quelli del sovrano.
Servire lo stato = servire il principe.
Eccezione: quando il principe comanda contro Dio. Ma smorza l’eccezione.
4 libri di interesse minore. Sui doveri dei re, sui mezzi del potere.
Doveri riguardo alla religione e alla giustizia:
- Religione
Religione falsa: serve a fare ammettere l’esistenza di Dio e serve per fondare l’autorità.
La verità però dà allo stato solidità. Principe deve distruggere le false religioni ma solo in casi
estremi.
- Giustizia
Governo non è arbitrario perché ci sono persone libere.
Hanno diritto alla proprietà (Bodin, non Hobbes).
Mezzi del potere: armi e ricchezze. Il principe non deve opprimere con imposte.
Capitolo sullo splendore del regno di Luigi XIV al suo apogeo.
Regno alla perfezione è destinato a decadere pensatori contro l’assolutismo da Inghilterra e
protestantesimo.
Parte seconda: L’ASSALTO CONTRO L’ASSOLUTISMO
5. I “DUE TRATTATI SUL GOVERNO” DI LOCKE (1632-1704)
Locke individualista liberale. Sferra colpi all’assolutismo.
Nato nel 1632.
Padre puritano abbraccia il partito del parlamento durante la guerra civile.
Locke all’inizio entusiasta per Cromwell e i puritani. Poi stufo come Hobbes delle rivalità.
1660: felice della restaurazione di Carlo II Stuart.
È medico e filosofo.
Conosce lord Ashley.
Carlo II rovina i rapporti con il Parlamento.
Whig vs. Tory Locke e Ashely si schierano con Whig.
Locke accusato di cospirazione contro il re va in Olanda.
Il calvinismo sembra in pericolo.
1685: revocato l’editto di Nantes
1885: muore Carlo II Giacomo II si dichiara cattolico sfidando i sentimenti inglesi.
Locke vs. tiranni di diritto divino (Luigi XIV e Stuart che vogliono ristabilire il cattolicesimo in
Inghilterra).
Guglielmo d’Orange è protestante.
1688: Guglielmo attacca l’Inghilterra e diventa re.
“Trattato sul governo civile”
Desiderio di Locke: antiassolutismo, desiderio di autorità limitata sostenuta dal popolo e dal diritto
naturale.
Demolire teoria del diritto divino.
Inglesi si chiedono se era legittimo cacciare un sovrano legittimo. Lui vuole placare le loro
coscienze.
Locke parte da uno stato di natura e dal contratto originario ma ne dà una nuova interpretazione.
Distinzione: Potere legislativo/potere esecutivo. Limitazione umana del potere. Diritto di
insurrezione.
L’esistenza dei diritti naturali proteggerà il suddito dagli abusi di potere nello stato di società.
Lo stato di natura è regolato dalla ragione.
I diritti di natura nello stato della società non vengono ceduti.
Stato di natura = libertà e eguaglianza, no guerra perché uomini hanno la ragione.
Tra i diritti naturali:
- diritto di punire chi tenta di nuocere all’innocente
- Diritto alla proprietà privata ognuno se ne appropria secondo i suoi bisogni
Perché gli uomini allora hanno lasciato lo stato di natura?
Perché ognuno è giudice di se stesso e per debolezza si rischia che siano commesse ingiustizie.
Uomini vogliono stare meglio.
Servono:
- Leggi stabilite
- Giudici imparziali
- Potere di costrizione
Governo legittimo nasce solo dal consenso di uomini liberi, non dal potere paterno, non dalla
conquista armata del potere.
Governo assoluto quindi non è legittimo perché nessun uomo può aver dato il consenso odio per
gli Stuart e per Luigi XIV.
Distinzione dei poteri civili: uomo nello stato di natura ha 2 poteri diversi:
- Legislativo supremo e sacro. Bodin lo aveva detto
- Esecutivo posizione subordinata ma molto è a sua discrezione
+ confederativo
Devono essere divisi perché:
- Esecutivo è sempre in funzione, legislativo no
- Perché chi ha entrambi i poteri sarebbe tentato di abusarne
Il legislativo supremo è il Parlamento inglese.
Locke sta passando il potere assoluto dal re al Parlamento? No.
Uomini conservano i diritti naturali. Legislativo non è arbitrario.
Nessuno avrebbe potuto dare al legislativo il potere sulla vita e sulla proprietà perché nessuno
nello stato di natura aveva così tanto potere.
Anche l’esecutivo non ha potere arbitrario.
Legislativo = esecutivo: se non perseguono il bene pubblico possono essere destituiti dal popolo.
Popolo delega, non si sottomette.
Il popolo ha diritto all’insurrezione.
Obiezione: se si riconosce questo diritto si incoraggiano i continui disordini. No!
- Inerzia del popolo lo porta a insorgere solo in estremi casi
- Se assolutismo è insopportabile nessuna teoria dell’obbedienza resiste.
Il saggio pone le basi della democrazia liberale individualista (dichiarazione dei diritti delle colonie
americane e della Francia rivoluzionaria).
Locke preannuncia la laicizzazione dello stato moderno.
Illuminismo
Dalla morte di Luigi XIV (1715) a scoppio della rivoluzione francese (1789).
Movimento dei lumi: porta avanti concetti come:
- Ragione
- Natura
- Esistenza e uguaglianza di diritti naturali
- Diritto alla critica: tolleranza nei confronti di chi critica
- Libertà
Concetti che da subito appassionarono e divisero i lettori del pensiero illuminista.
Scritti redatti per lo più in Francia e a Parigi.
Nasce in Francia (della monarchia borbonica) ma si espande in Europa e America.
1750 a 1765 in Francia: fu redatta l’Enciclopedia diretta da D’Alambert e Diderot.
A Parigi sorgono i salotti: luoghi privati dove i filosofi discutevano.
In Francia conflitti fra potere politico e religioso a cui gli illuministi partecipano.
Volevano costituire una repubblica intellettuale che mira a divenire internazionale.
Forte legame identitario che tiene insieme gli intellettuali: comune ricerca di una verità razionale,
antropocentrica, non dogmatica. Interrogarsi sulla esistenza di una verità.
Periodo in cui le grandi monarchie europee sono impegnate in uno sforzo di razionalizzazione
delle proprie strutture amministrative.
Tentativi di eliminazione di ogni retaggio basato sul privilegio di ceto.
Sovrani e i governi sono in conflitto con ceti aristocratici. Illuministi partecipano con le loro idee a
questo sforzo.
In Italia pensatori illuministi furono anche funzionari di stato. Illuministi nel 700 finiscono per
giocare un duplice ruolo: all’opposizione rispetto ai regimi costituiti (Rivoluzione francese), al
governo della cosa pubblica quando è abbandono dei retaggi medievali.
Criticano o assecondano processi politici in atto.
Reclamano diritto a intervenire pragmaticamente in questo processo di revisione di strutture
istituzionali.
Contro visione religiosa del potere politico e contro visione della società come gerarchia immobile
di ceti sociali che pretende di vedere ancora divisi i compiti politici in forma ineguale.
Questa trasformazione può anche essere guidata dai governi in carica ma che deve tendere verso
forme di uguaglianza di diritti, attenzione agli individui singoli e non ai ceti.
Non si deve cercare un unico sistema illuminista. Dibattito sulla possibilità di riformare la
convivenza umana secondo spirito antropocentrico, mai dogmatico.
La realizzazione dell’Illuminismo fu sicuramente l’Enciclopedia a cui concorsero i maggiori filosofi
di questa corrente intellettuale (Montesquieu, Voltaire) affiancati da altri giovani filosofi (Rousseau,
D’Holbac, Turgot).
Scopo dell’Enciclopedia descritto da Diderot: riunire le conoscenze ed espanderle per non rendere
vane le scoperte passate.
Visione cosmopolita: illuminismo ha l’ambizione di aprirsi a tutti.
Esporre il sistema generale e trasmetterlo ai posteri: condivisione democratica del sapere.
Per progredire è necessario espandere l’istruzione
La felicità di un popolo è data dal suo gradi di istruzione.
Rifiuto nei confronti di una vita parassitaria che era pro