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Il Rinascimento a Venezia - e la pittura del nord ai tempi di Bellini, Durer, Tiziano.

  • Catalogo sulla mostra a cura di Bernard Aikema e Beverly Louise Brown.
  • La mostra fu a Palazzo Grassi a Venezia.
  • Per il ministero per i beni culturali e le attività culturali Giovanna Nepi Scirè.
  • In copertina: "San Girolamo nello studio" di Antonello da Messina.
  • Mostra del 1998 sulla pittura rinascimentale con un focus su quella veneziana.
  • Questa mostra voleva evidenziare gli influssi, i collegamenti tra le tendenze veneziane, della Fiandre e della Germania.

Venezia: crocevia fra nord e sud

  • Questo catalogo studia il rapporto che vi fu tra il 1450 e il 1600 tra l'arte veneziana del Rinascimento e quella dell'Europa settentrionale.
  • Erano abbastanza antitetica ma non separabili.
  • Durante il Rinascimento per motivi politici, economici e culturali, gli scambi tra queste due realtà si intensificarono.
  • In particolare si instaurò una fitta rete di rapporti con la Repubblica di Venezia.
  • A differenza dalla tradizione rinascimentale italiana non ne può tracciare una omogenea per quella nordica.
  • Per questo la mostra è divisa in sette sezioni che trattano i vari rapporti tra Venezia/Veneta con Germania/Paesi Bassi.
  • Il maggiore scambio avveniva grazie ai mercanti che, durante i loro viaggi commissionavano dipinti.
  • Per questo Venezia non era l'unica città ad avere interessi per l'arte oltre le Alpi.
  • La mostra decide di focalizzarsi su essa per vari motivi:
    • era uno dei centri economici e culturali più grandi d'Europa
    • aveva una posizione strategica per gli scambi e, di conseguenza, le influenze
    • La scuola pittorica veneta era più
  • Come già detto, gli scambi non erano solo commerciali.
  • Le città dei Paesi Bassi e di Venezia, infatti, essendo molto simili, stimolavano anche lo scambio culturale.
  • Quando degli artigiani italiani portarono nei Paesi Bassi nuove tecnologie, vi si sviluppò un'industria di lusso in grado di soddisfare la domanda interna e di esportare.
  • Bruges divenne una delle principali produttrici di illustrazione dei manoscritti.
  • La situazione si ribaltò quando si diffuse la stampa e Venezia prese il monopolio.
  • I legami tra Paesi Bassi e Venezia si intensificarono a metà del 500.
  • Nella Laguna, infatti, una colonia di fiamminghi era diventata spesso mancante dagli artisti che soggiornavano lì a Venezia.

Venezia e la Germania: contatti commerciali e stimoli intellettuali

  • La pittura del nord e l'Umanesimo veneziano
  • Venezia fu una delle città più sensibili alla produzione artistica dei fiamminghi e della Germania.
  • Ne seppe anche acquisire tecniche e strumenti come:
    • pittura a olio (fiamminghi)
    • xilografia (Germania)

Tiziano e il nord

  • Sono pochissime le opere nordiche che influenzarono il maestro e che son giunte a noi.
  • Spesso si tratta di paesaggi di primo '500 che facevano da cornice a scene religiose senza sovrastarle.

Tra gli artisti nordici che lo influenzarono di più ci sono due casi:

  • Bosch → coi suoi mostri, le chimere e le fiamme
  • Dürer → con le sue xilografie

Del primo troviamo traccia nel:

  • Orfeo e Euridice
  • Madonna e il bambino in gloria con i santi e donatore

Del secondo invece se ne trova traccia nel “Trionfo della fede”.

  • Inoltre si sa che Tiziano ebbe modo di studiare Luca di Leida, che per lui fu maestro nelle scene pastorali, e

Tiziano tenne poi presso la sua bottega parecchi collaboratori d'oltralpe.

Questi lo aiutarono a far fronte al numero ingente di commissioni.

Lo scelse di avere un numero elevato di uomini del nord era per la loro capacità di dipingere paesaggi.

Dettagli
A.A. 2019-2020
13 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/03 Storia dell'arte contemporanea

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher gisellapiccolis di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia dell'arte contemporanea e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Tordella Piera Giovanna.