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- PERCEZIONE PURA DIVERSA DA CONOSCENZA, DA PENSIERO E DA DIFFERENZIAZIONE: nella
sensazione pure si ha una visione bidimensionale in cui alla luce corrisponde una sensazione di luce
in quanto tale, al colore una sensazione di colore in quanto tale, tutte le altre caratteristiche
percettive (grandezza, forma, distanza …) si ottengono grazie al raziocinio(pensiero) .
KEPLERO E IL PROBLEMA DELL’IMMAGINE INVERTITA: anche Keplero si interessa della questione
dell’immagine invertita ma egli non la considera un problema, anzi gli sembra assai normale e lo dimostra
scientificamente. Diede una completa dimostrazione del fatto che in una camera oscura si ha un’immagine
completamente rovesciata ma che riproduce perfettamente l’oggetto osservato.
2.5 IL CAMBIAMENTO DELLA CONCEZIONE DELL’UOMO CON RINASCIMENTO E UMANESIMO
in questo periodo soprattutto in Italia e in particolar modo a Firenze inizia un capovolgimento della
concezione cristiana medievale, avvengono grandi cambiamenti ed aperture nei confronti della scienza
rispetto all’età medievale. Vi p una nuova concezione dell’uomo non più in ottica trascendentale ma come
essere partecipe degli attributi della divinità. La natura è qualcosa di divino, superiore all’uomo e che
possiede una forza tale da far interagire le sue diverse parti (vedi ad esempio l’importanza che davano agli
astri). L’uomo però è più “libero” rispetto a prima nel senso che non è più la sorte a governarlo
completamente ma egli possiede un certo raggio d’azione.
In questo periodo vengono riscoperti i classici greci e in parte quelli arabi per quanto li conoscessero.
Avviene una così detta NATURALIZZAZIONE DELL’UOMO.
2.6 CARTESIO
NON SI CAPISCE UN TUBO LEGGERE DA LIBRO FILOSOFIA LICEO
2.7 RAZIONALISMO ED EMPIRISMO
Al razionalismo si contrappose si da subito l’empirismo che fiorì soprattutto nei paesi di lingua inglese e che
aveva molte cose diverse da dire riguardo alla percezione.
l’empirismo sostiene:
- assoluta dipendenza delle strutture dell’intelletto dall’esperienza passata.
- La percezione è la chiave attraverso cui l’esperienza arriva alla nostra mente e di conseguenza è la
chiave per leggere il mondo, essa si struttura in base all’esperienza e il nostro pensiero si struttura
in base all’esperienza.
NULLA è NELLA MENTE, CHE NON ABBIA LA SUA ORIGINE NELLA PERCEZIONE SENSORIALE.
è
Tra i maggiori esponenti troviamo Lock:
- Non esistono idee innateà la mente dei bambini quando nascono è una tabula rasa che
l’esperienza deve plasmare.
- Senza apprendimento si può avere solo una visione bidimensionale della realtà.
- La percezione inizia sin da quando il bimbo sta nell’utero della madre.
- La vera conoscenza però inizia quando il bambino nasce e fa esperienza della luce.
2.8 DA CARTESIO AGLI “IDEOLOGUES”
La nascita della dicotomia tra scienza della natura e scienza dello spirito: siamo agli inizi del XVII secolo, il
secolo della rivoluzione scientifica che vede Cartesio come uno dei massimi esponenti. In questo periodo ci
si inizia a usare in maniera combinata sensi e ragioneà uniscono esperienza con matematica iniziano ad
à
avere una visione scientifica e matematica della natura, la scienza diventa dunque QUANTITATIVA e non più
qualitativa e si crea una sorta di gerarchia tra le scienze.
Le scienze vengono infatti classificate come scienze della natura Vs scienze dello spirito. Le prime erano
fisica, biologia, fisiologia, chimica etcc…, le seconde invece erano tutte quelle cose/facoltà dell’uomo che
non si potevano spiegare con razionalità-à la mente-anima era diventata per loro una sorta di pattumiera,
sgabuzzino dove sbattere la orba che non sapevano spiegare scientificamente. Questa dicotomia tra le
scienze deve probabilmente la sua origine ad un’altra distinzione: quella tra qualità primarie e qualità
secondarie.
1. QUALITA’ PRIMARIE: grandezza, peso, figura, movimento, numero qualità intrinseche nelle
àsono
cose anche se io non le vedo
2. QUALITA’ SECONDARIE: colore, odore, gusto, ruvidezza, morbidezza, sono qualità fisiche che
à
necessitano degli organi di senso per essere percepite.
Con la rivoluzione scientifica inizia la scienza moderna che vede i suoi padri fondatori in: Cartesio, Galileo;
Newton.
Il materialismo di La Mattrie: operò in Francia nel XVIII secolo, egli rifiutò decisamente il dualismo a favore
di una soluzione materialista (l’unico modo per studiare la mente è ridurla a materia perché tutto è
materia). Fu un isolato che si creò problemi da solo con le sue stesse idee. Si rifaceva agli empiristi.
Dal sensismo agli “Ideologues”: nel ‘700 la Francia era i paese scientificamente più evoluto e potente grazie
a una serie di personaggi.
Nella prima metà del ‘700 si sviluppò una filosofia piuttosto originale che si avvicinava molto all’empirismo
inglese : IL SENSISMO il cui massimo esponente è Etienne Bonnot de Condillac che sosteneva che il pensiero
si costruisce solo sulla base delle afferenze sensoriali.
Ci sono altri personaggi che cercarono di raggruppare in un’unica enciclopedia tutto il sapere dell’epoca.
E poi abbiamo la corrente dell’IDEOLOGUES (ideologi) intendendo con questo termine “la scienza che
studia come si formane le idee”. Cercavano di costruire una psicologia scientifica.
2.9 L’INTENZIONE KANTIANA
vedi su libro filo che magari si capisce di più
IL FARSI DELLA PSICOLOGIA SCIENTIFICA: TEMPO DELLA MENTE E DELLA PSICOFISICA – CAP 3
3.1 IL SUPERAMENTO DELL’INTERDIZIONE KANTIANA
Tra il XIVVV e il XIX secolo si pensava che il problema di costruire la psicologia come una scienza naturale
sperimentale si fosse superato perché si era trovato un modo per misurare gli eventi psichici al contrario di
quanto sosteneva Kant (le grandezze psicologiche non sono suscettibili a matematicizzazione).
Alla filosofia Kantiana si contrapposero si da subito gli idealisti (hegel) in Germania. In generale gli idealisti
si accanivano contro tutti coloro che ritenevano che si potesse costruire una psicologia come una scienza.
Oltre agli idealisti però vi erano anche gli Anti-idealisti tra cui troviamo anche Herbart.
HERBART: seguace di Fichte avversario dichiarato dell’idealismo, si ispirava a Leibniz, si pone come
obiettivo di superare quanto detto da Kant del quale si dichiara suo seguace.
il concetto chiave del suo pensiero è la RAPPRESENTAZIONE: la vita mentale è vista in termini di
rappresentazioni che interagiscono tra di loro inibendosi, modificandosi, unendosi. Esiste però l’IO che a
differenza delle rappresentazioni non varia mai. Le varie rappresentazioni s’incontrano nella mente e le più
forti tendono a schiacciare le più deboli anche se in generale le rappresentazioni hanno una certa tendenza
all’autoconservazione. Le rappresentazioni più forti restano salde nella nostra consapevolezza quelle più
deboli invece scenderanno al di sotto di UN LIVELLO SOGLIA che è molto importante perché rappresenta
quel confine che una rappresentazione supera quando passa da uno stato di inibizione a uno di
rappresentazione nel reale, oppure quando si inibisce. Quando una rappresentazione viene inibita però non
è che va sotto e poi scompare, ma resta li nelle vicinanze dal valore di sogli pronta per essere ripescata non
appena risulti utile o veritiera. non si può parlare di rappresentazioni negative
à
uno dei principali obiettivi di Herbart è quello di matematicizzare la psicologia, il suo calcolo però non si
limitava a una bilancio di somme e sottrazioni ma il suo approccio era in senso DINAMICO: quello che conta
per Herbart sono le rappresentazioni nei loro rapporti reciproci e nei complessi che formano quando
interagiscono che possono essere di due tipi: fusioni quando le rappresentazioni sono omogenee;
complicazioni quando sono eterogenee. Il calcolo di Herbart permette di calcolare il variare delle forze nel
tempo.
3.2 LE CONQUISTE DELLA NEUROFISIOLOGIA
1571: Whyatt arriva ad affermare che le congiunzioni tra ramo afferente ed efferente si potevano avere a
livello spinale e che quindi non era necessario l’intervento del cervello.
LEGGE DI BELL E MEGADINE: nei nervi periferici le vie sensoriali sono diverse dalle vie motorie. Questa
scoperta fu un notevole passo avanti per l’epoca, ci troviamo nella prima metà dell’800!!!!era la prima volta
che si affermava un’attività non indifferenziata nel SN e si ponevano le premesse per determinare una serie
di funzioni specifiche3 dell’attività neurofisiologica. In quel tempo si pensava che il SNC fosse fatta da un
tessuto indifferenziato incapace di creare specializzazioni funzionali plausibile che fosse la sede di
àpoco
processi mentali diversi.
La velocità dell’impulso nervoso: vi erano due scuole di pensiero opposte:
- Non si può misurare la velocità di trasmissione di un impulso nervoso: tra questi MULLER
- Si può misurare, un francese penso che il miglior modo fosse cronometrare il tutto ma per poter
mettere in pratica questa idea si deve aspettare Helmholtz che riuscì a dimostrare che la
conduzione ha un tempo definito al contrario di quanto sosteneva Muller.
Gall e la frenologia: tutte queste scoperte nel campo delle neuroscienze portarono ad un maggior sviluppo
della psicologia scientifica. A favore di ciò fu molto importante la figura di Franz Joseph Gall il quale propose
una PSICOLOGIA DELLE FACOLTA’: la mente è divisa funzionalmente in base alle attività psichiche svolte; è
una suddivisione verticale perché il pensiero logico piuttosto che quello artistico sono separati
completamente con le altre facoltà psicologiche. Egli cercò di combinare la psicologia delle facoltà con la
ricerca neuro-anatomica FENOMENOLOGIA. Secondo Gall ogni facoltà ha una sua sede anatomica e più
à
uso una facoltà più la sua sede anatomica si svilupperà andando a formare delle bozze sul cranio. Il suo
pensiero non fu mai accolto positivamente dalla comunità scientifica del suo tempo, e alla sua morte nel
1828 i sui nemici iniziarono a ridicolizzare la sua fenomenologia.
3.3L’EQUAZIONE PERSONALE
teoria proposta dall’astronomo Bessel. Nei suoi studi sulla determinazione della posizione degli astri egli
osservò che le rilevazioni subivano delle piccole modifiche dovute al soggetto che le faceva influivano
à
anche aspetti considerati irrilevanti per il calcolo, come ad esempio il momento della giornata, il grado di
attenzione e sta