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E
doveri verso la prole. In apparenza quest’aspetto è del tutto rimorso solo quest’esempio a darne ancor oggi la misura di lavoro d’impegno
dalla musica. Essa ha toni da tripudio. etico, civile, politico. Un impegno che prende forma, oltreché dal
L’atmosfera da lieto fine è netta: il modo è maggiore, il canto disteso, testo, dalla ricercatezza dell’assetto musicale.
l’andamento spedito e solenne, mentre un coro angelico sottolinea la
felicità del momento.
Un siffatto tripudio è senz’altro funzionale a rendere più lacerante il GLI SPIRITI LIBERI DI “ANIME SALVE” (1996)
precipitare degli eventi nella seconda parte: tanto maggiore sarà il
senso di gioia vissuto dall’ascoltatore alla fine della prima parte, tanto Dopo la Buona novella, De Andrè continuò a pubblicare album e a
mettere al centro della propria poetica le tematiche dell’impegno
più egli sarà turbato dai tragici avvenimenti della seconda. Eppure, il civile e i cosiddetti “ultimi”. Nel 1984, la sua ricerca, mai stagnante,
significato di questo episodio potrebbe non esaurirsi in ciò. s’orientò verso un orizzonte musicale nuovo: nacque così
I coretti del Sogno di Maria e di Ave Maria assomigliano fin troppo Creuza De
ai cori finali delle favole animate, suggellati dal cartello “e vissero nel quale De Andrè riversò suggestioni musicale all’intero bacino
Mä
felici e contenti”. Insomma, questo tratto musicale così favolistico mediterraneo e usò il dialetto genovese.
In esso, attraverso un gioco dialettico fra testo e musica, l’attenzione
potrebbe essere meno ingenuo di quanto non sembri. Coi suoi all’uomo tipica di De Andrè
caratteri dolciasti e retorici, anzi, sembra incrinare il trionfo di Maria acquista un nuovo volto e si fa al
e d’ogni donna con lei, mettere in discussione la realtà della bellezza contempo particolare e generale investe uomini e donne dipinti nella
dell’avvenimento narrato. loro concretezza e allo stesso tempo si fa testimonianza per quanti in
Un ulteriore elemento musicale contribuisce a smontare dall’interno tutto il mondo ne condividono la sorte.
l’Ave E’ l’arpeggio pianistico. In tutto l’album esso torna solo
Maria. Anime salve prende il nome dal soggetto su cui verte. Per De Andrè
le “anime salve” sono gli “spiriti solitari”: sono quanti vengono
in Tre madri. Tre madri è il lamento delle donne che vedono i figli
morire sulla croce. La canzone presenta profonde relazioni coi brani emarginati dalla società perché rifiutano gli usi e le regole comuni.
del lato A. Queste persone e le relazioni che intrattengono fra loro e col potere
Una relazione è data, da metà canzone in avanti, dall’enunciazione sono l’argomento dell’album.
Le “anime salve” sono ancora una volta gli “ultimi” cantati sempre
melodica strumentale e da un controcampo già ricordato a proposito
dell’Infanzia da De Andrè. La condizione di queste “anime salve” è contraddittoria:
di Maria, quasi a riunire sotto il medesimo destino di
dolore i tre membri della sacra famiglia. L’altro motivo di relazione è è dolorosa ma anche libera. Afferma De Andrè: «Queste persone,
proprio l’arpeggio pianistico. Esso crea all’ascolto un legame nella difesa dei loro diritti, tentano di somigliare semplicemente,
retrospettivo fra lo strazio del momento, con Maria solo e isolata senza fare del male a nessuno, a se stesse e così facendo difendono la
davanti al figlio morente, e lo stato d’esaltazione d’Ave Maria. Così, loro liberà».
L’argomento dell’album è sviluppato canzone per canzone attraverso
esso parrebbe denunciare cosa possa voler dire veramente essere
donne ed essere madri, al di là delle celebrazioni e dei luoghi comuni. nove situazioni diverse, senza un piano narrativo comune e senza il
riferimento ad un’area
Il trattamento musicale, insomma, fa trapelare dalla Buona novella geografica privilegiata, come invece avveniva
in Creuza De Mä. La prima canzone Prinçesa, parla di un
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transessuale: Fernanda è una donna nata in un corpo d’uomo che si con le parole attraverso strumenti di diversa provenienza e mediante
ritrova a vivere prima come prostituta e quindi come amante segreta precise scelte ritmiche e musicale.
d’un avvocato di Milano. La seconda canzone, è la prima canzone dell’album. Inizia con i rumori e le
Khorakhané, verte Prinçesa voci
d’una strada: un’immagine sonora della realtà in cui Prinçesa è
sugli zingari Khorakhané e sul loro continuo peregrinare per
l’Europa. La terza canzone, Anime salve, tratta delle persone che costretta a vivere. Nella prima metà della canzone troviamo elementi
hanno come unica compagna la solitudine. La quarta canzone, che potrebbero anche risultare rappresentativi del Brasile, ma con un
effetto complessivo senz’altro spiazzante. l’insieme ha un
Dolcenera, è la più complessa: è la storia di due amanti durante Infatti,
un’alluvione, ma è difficile dire chi sono i due e che cosa veramente carattere di tango accentuato dal suono del bajan, che richiama quello
accade loro. La quinta canzone, La acciughe fanno il pallone, del bandoneon. Così, nella canzone è inserito un ulteriore ambito
racconta il sogno d’un marinaio genovese: pescare il pesce d’oro e geografico, con un curioso ed efficace effetto di straniamento spaziale
sposarsi. La sesta Disamistade, riguarda una tragica tradizione geografico. In Dolcenera, il contesto giovanile nel quale si svolge la
siciliana e sarda chiamata “faida” o appunto “disamistade”. La è ampliata a dismisura. Il coro d’apertura è in dialetto
vicenda
è un dialogo tra il padre d’una ragazza e genovese, ma l’emissione vocale e la struttura ritmica richiamano un
settima canzone, Â Cùmba,
l’uomo che la vuole sposare; i due sembrano aver a cuore il bene della contesto vagamente africano; questo, a sua volta, si trasforma in un
giovane, ma alla fine ci accorgiamo che la vita della sposa sarà quella ulteriore contesto latino-americano in virtù delle scelte ritmiche e
d’una schiva. L’ottava canzone, Ho visto Nina volare, è la controparte strumentali che gli fanno seguito.
il suono a mo’ di scacciapensieri e la ripetizione di
della canzone precedente: un giovane contadino sogna il proprio In Disamistade,
amore; ma suo padre lo contrasta e così a lui non resta che il sogno di un preciso pattern ritmico rievocano la Sicilia piuttosto che la
volar via. L’ultima canzone, Smisurata preghiera, è una riflessione e Sardegna. Non pare un caso che le due canzoni dal carattere più
di preghiera sulla maggioranza e sulle “anime salve”: la
una sorta generale, Anime salve e Smisurata preghiera, presentino il contributo
maggioranza è “come una malattia” e le “anime salve” sono tutte le di un famoso strumento popolare sardo, la mankosedda.
non c’imbattiamo in una
persone che non vogliono fare ciò che fanno tutti, sono perciò rifiutate Così nello spaziare di Anime salve
dalla società e per questo meritano almeno un momento di fortuna. superficiale fascinazione esotica ma in una specifica idea del mondo
In sei canzoni gli ambienti geografici sono ben definiti: Prinçesa e delle persone, che prende corpo mediante la relazione tra mezzi
chiama in causa il Brasile e in conclusione Milano. Dolcenera, Le musicali e testuali.
acciughe fanno il pallone, Â Cùmba si riferiscono in varie maniere Le scelte musicali proiettano persone e situazioni geograficamente e
alla Liguria e a Genova mentre Disamistade alla Sardegna; Ho visto culturalmente connotate nei testi in spazi e luoghi diversi da quelli
De Andrè volge l’attenzione ad un’area
Nina volare prende lo spunto da un uso dei contadini delle campagne loro propri. In Anime salve
che tocca molte regioni del globo: l’Italia, l’Africa, l’America
attorno a Matera. Ovviamente Khorakhané non può essere collocata
in un’area geografica definita. Più sfuggente è la connotazione centrale e meridionale, l’Asia.
culturale e geografica di Anime salve e Smisurata preghiera, che Il messaggio che De Andrè lancia attraverso le sue canzoni è sempre
hanno un significato più ampio. incardinato nel proprio tempo ma poi non è prevedibile, inquadrabile,
A prima vista tutte le canzoni sono in italiano; fa eccezione  Cumba, schematico. Per questo può rivelarsi ancora attuale, perché è il
messaggio d’uno spirito libero. Di un «solitario
che è in genovese. Ma troviamo paesaggi portoghesi, in romanes, in osservatore del
genovese. A fronte di questa ricchezza testuale, la musica gioca un mondo» la cui opera si fonda «sul versante di una responsabilità civile
ruolo in primo piano. In molti casi essa instaura un rapporto dialettico che la fa stare dentro di esso, dentro il conflitto, non a sostegno di una
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Il disco non era privo di implicazione concettuali d’una qualche
parte politica di un movimento di lotta, ma a sostegno della ragion
critica, lucida e chiarificatrice che le fa condividere la parte giusta. complessità; tutta via esso si prestava ad una fruizione ludica, in linea
d’evasione del “riflusso”.
Che insegna a trovarla». con lo spirito
La musica del “nuovo” Battiato s’articolava sempre più in forme,
strutture e sonorità diverse da quelle del periodo sperimentale e affini,
invece, agli usi correnti; in taluni casi le scelte del musicista potevano
risultare addirittura banali. Eppure, proprio esaminando questa
GIOCHI CON LE FORME, GIOCHI CON LA STORIA. I VOLI adesione a strutture consuete, si può cogliere la personalità innovativa
IMREVEDIBILI DI FRANCO BATTIATO del cantautore. In questi album “commerciali” egli mostra d’aver
interiorizzato le forme e le convezioni tanto in profondità da poterle
GIOCHI CON LE FORME manipolare a proprio gusto, sì da instaurare attraverso esse con
l’ascoltatore un gioco ricco di sfumature, implicazioni e sottintesi.
Franco Battiato è presente sulla scena canora italiana da più di un L’era del cinghiale bianco presenta caratteri multiformi, tanto per
quarantennio. Ha esordito nel 1965 come interprete di cover di l’aspetto musicale quanto per l’assetto testuale. La canzone che dà il
canzoni più o meno celebri e ha attraversato una pluralità d’esperienze titolo al disco è per&o