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Discorso sulla servitù volontaria !
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“Non vedo alcun bene nell’avere molti signori “!
se si fosse fermato qui Ulisse non avrebbe potuto dire cosa migliore invece aggiunse
poi ,capovolgendo tutto : !
“Che uno soltanto sia il padrone,e che uno soltanto sia il Re”!
ma bisognerebbe scusare Ulisse in quanto un linguaggio del genere gli era utile per
sedare la rivolta dell’esercito e dunque era più una frase di circostanza piuttosto che di
verità.!
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Parlando con cognizione di causa è un’estrema disgrazia essere soggetti al servizio di un
unico padrone della cui bontà non si può mai avere certezza perché potrà essere sempre
malvagio se lo vorrà.!
Già dalle prime pagine la Boètie si chiede come sia possibile che tanti uomini ,tanti
paesi ,tane città ,tante nazioni a volte sopportino un solo tiranno che non ha altra potenza
se non quella che essi gli concedono.!
Vedere milioni di uomini che servono in modo miserabile un unico uomo è una disgrazia
oltretutto perché non costretti da questo ma quasi affascinati.!
Non dovrebbero in realtà temere la sua potenza in quanto è SOLO e non dovrebbero
amarne tanto meno le sue qualità in quanto è INUMANO nei loro confronti.!
La nostra natura dimostra che siamo predisposti ad amare la virtù,stimare le belle
azioni ,riconoscere il bene ricevuto ,limitare talora il nostro benessere per accrescere
l’onore e i privilegi di chi si ama e se lo merita e quindi se gli abitanti di un paese trovano
qualche grande personaggio che ha dato prova in qualche modo di lungimiranza nel
proteggerli,di grande coraggio nel difenderli e di grande cura nel governarli,se da quel
momento in poi decidessero di obbedirgli fidandosi al punto da concedergli qualche
privilegio non so se è esattamente prova di saggezza dice Boétie perché in questo caso si
toglie il bene da una parte per innalzarlo a una posizione in cui potrebbe fare male.!
Infatti,una volta che il vincolo dell’uguaglianza si rompe,non s’è più amicizia e ci si può fare
del male.!
la Boétie sostiene che per ostacolare l’Uno non sono necessarie le armi ma basterebbe
non obbedirle e non servirlo più.I servi sono volontari per questioni di comodo.!
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Ma,l’uomo ha bisogno di riappropriarsi dei propri diritti non dovrebbe mai
dimenticarsi della propria libertà nonostante sui popoli sembra essere caduto
l’oblio dimenticandosi davvero del bene più prezioso,DELLA LIBERTà.!
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Ma che disgrazia è questa? vedere un numero infinito di persone non obbedire MA
SERVIRE,essere non governate ma TIRANNEGGIATE,SUBIRE
RAPINE,SACCHEGGI,CRUDELTA’ non da parte di un esercito ma da parte di uno solo; da
parte di un ometto che nella maggior parte dei casi è il più vigliacco ed effeminato della
nazione.!
Ora,sembra che non ci si dispone più della propria vita perché l’abbiamo donata ad un
unico uomo ,LA PERDITA DELLA LIBERTà CI FA DIMENTICARE IL FATTO DI ESSERE
ATTORI DEL NOSTRO TEMPO,DEL NOSTRO DESTINO.!
Il popolo è ora complice del tiranno,siamo traditori di noi stessi.!
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Tutto questo dunque come si può chiamare?!
Certo, un uomo può temere un altro uomo e perfino 2 uomini possono temere un unico
uomo,ma esiste un limite che non deve essere superato.!
Se un milione di un uomini non si difendono da un unico uomo non può essere per
codardia.!
Quale vizio mostruoso sarà mai questo?!
è il popolo che sceglie da solo di farsi servo,che si taglia da solo la gola, che avendo la
scelta tra essere servo ed essere libero preferisce essere servo e prende il giogo.!
E’ IL POPOLO CHE SI FA SERVO DA SOLO ANCHE SE DIVENTARE UMANO
DOVREBBE ESSERE LA COSA CHE GLI INTERESSA DI PIU’,MA NON GLI INTERESSA
AFFATTO.!
Ma egli,non ha tanto coraggio,preferisce la vaga sicurezza di una vita miserabile alla
dubbia speranza di vivere felice.!
MA COME?!
se per vivere la libertà basta desiderarla,se non è necessario altro che un semplice volere
come fa a trovarsi un’intera nazione ai piedi di un unico uomo?!
I tiranni tanto più saccheggiano tanto più pretendono,tanto più devastano tanto più loro si
concede e più li si serve quando basterebbe esattamente la sola volontà di non servirli più.!
La libertà è un bene così grande e piacevole che una volta perduto ne derivano tutti i mali
ma la libertà è la sola cosa che gli uomini non desiderano affatto o così sembra, per
la semplice ragione che se la desierebbero l’avrebbero.!
Tutti questi mali,tutta questa rovina deriva da UNO SOLO reso così forte e vigliacco solo
da voi!!
Chi vi domina in tale misura ha soltanto 2 occhi ,2 mani e un solo corpo.!
COME DISPORREBBE MAI DI TANTE MANI PER COLPIRVI SE NON LE PRENDESSE
DA VOI?!
Ma,se decidete a non servirle più,eccovi liberi !!
Lo vedrete precipitare sotto il suo peso e andare in frantumi nel momento in cui decidete a
non sostenerlo più.!
La Boétie dimostra che la natura stessa ci fa desiderare la libertà ma che poi è perduta e
come detto sopra,una volta persa è la causa di tutti i mali.!
Il non sentire più il proprio male può far pensare al medico che sia incurabile e che porti
dunque alla morte.La Boétie deve capire bene se questo male di non desiderare la libertà
sia chiuso per sempre oppure se possiamo salvarci.!
Il popolo non sente il suo male e questo lo porterà dunque alla morte.Perciò ci vuole un
medico che cerchi di capire per tentativi come questa ostinata volontà di servire abbia
potuto così radicarsi. Si è radicata in modo profondo fino ad arrivare ai nostri giorni.
Bisogna capire e trovare le cause che originano questo male. La Boètie ci spiega in primo
luogo il concetto di natura e ci dice che se vivessimo secondo i diritti che la natura ci ha
dato vivremmo anche secondo le sue leggi che sono l’obbedienza ai nostri genitori
soggetti alla ragione e servi di nessuno. La ragione ci rende liberi e schiavi perché
ubbidiamo ad essa e questa è una cosa naturale. Ma l’uomo non nasce con una ragione
forte ma razionabile che si conquista e si guadagna alimentandola attraverso buone
azioni; non bisogna dunque cadere nei vizi. La Boètie avverte l’importanza di rimanere noi
stessi ma soprattutto di restare uniti perché la natura non ha messo nessuno in condizione
superiore ad un altro.Dunque la servitù è contro ragione e contro la natura.!
La natura ci ha creato tutti fratelli. Se noi siamo servi è perché abbiamo deciso di donare
tutto ad un unico uomo, ad un tiranno. La schiavitù ci rende infelici e questo porta ad
ignorare la natura stessa di quel male oscuro che ha snaturato l’uomo. La Boètie individua
tre tipi di tiranni: !
1)tiranni che ottengono il potere con il consenso del popolo (vir bonus)!
2)tiranni che ottengono il potere per successione dinastica!
3)coloro che ottengono il potere con la forza cioè con armi ed eserciti!
La boètie sottolinea che chi conquista il potere con le armi fa capire che conquista quella
terra con la guerra; mentre chi prende il potere per successione si sente già tiranno e
considera quindi il popolo già come suo servo trattando il proprio regno con avarizia.!
Il suo popolo diventa un oggetto. Infine, chi ha ottenuto il potere dal popolo è più
sopportabile. Concludendo però questi tre tipi di tirannia non raggiungono mai una
soddisfazione in quanto alla fine il fine ultimo è quello di regnare.!
Il modo di regnare rimane lo stesso perché chi è al potere userà comunque strategie per
rimaner al potere , rendendo il popolo sempre più schiavo e facendo si che la libertà piano
piano svanisca. Il popolo è trattato come una bestia.!
Gli uomini nati sotto il giogo, nutriti e cresciuti in servitù, incapace di guardare più lontano
si accontentano di vivere come sono nati, non pensano di avere altro bene ed altro diritto
prendendo così per naturale la loro condizione di nascita. E’ l’abitudine che esercita in ioni
cosa un grande potere su di noi, non possiede altro che una grande forza nell’insegnarci a
servire; come si racconta di Mitridate che si abituò a bere il veleno, l’abitudine ci insegna a
trangugiare la sostanza letale della servitù senza trovarla amara. Non si può ceto negare
che la natura abbia buon gioco nel trascinarci la dove vuole ma bisogna comunque
ammettere che essa esercita su di noi meno potere dell’abitudine: l’impronta naturale
infatti si perde se non viene coltivata; è l’educazione il nutrimento che ci plasmano sempre
a loro modo nonostante la nostra natura.!
I semi di bene che la natura pone in noi sono così fragili e minuti da non poter resistere al
minimo impatto con un educazione e un nutrimento contrari.!
Questi semi non si coltivano così facilmente.!
La funzione dell’educazione può coltivare il seme che la natura pone in noi ma può anche
uccidere.!
Educare alla libertà e ubbidire alle leggi naturali si riassume nella figura di Catone che
sosteneva già da fanciullo di aver capito che cosa fosse la libertà; egli infatti non voleva
sottostare al suo tiranno Silla ma voleva ucciderlo e vendicare il popolo qui la Boètie è
come se volesse insinuare che il tiranno può essere ucciso poi dice che Catone è nato
nella Roma libera).!
La natura ci fa nascere liberi; noi viviamo in una società che ci educa e se questa
educazione non favorisce la natura si ha un educazione artificiale.!
La causa prima della servitù volontaria è l’abitudine e consuetudine.!
Perciò come accade ai migliori cavalli da battaglia che all’inizio mordono il freno e poi ci
prendono gusto così gli uomini dicono di essere stati sottomessi perché così hanno
vissuto i loro padroni ma poi gettano loro stessi al potere di chi li tiranneggia.!
Lo scorrere degli anni però non conferisce a nessuno il diritto di fare del male ma ne
aggrava solo l’ingiustizia.!
Ci sarà sempre qualcuno che non si lascerà mai addomesticare dalla sottomissione e che
come Ulisse non può mai trattenersi dal pensare ai suoi privilegi naturali.!
Sono spesso individui del genere dalla mente lucida e dallo spirito chiaroveggente che non
si accontentano come fa il grosso della plebe.!
Questi individui ricordano le cose passate per giudicare quelle del tempo avvenire per
trovare quindi la misura di quelle presenti; sono coloro che avendo già una bella testa
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