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Ciò che è simmetrico, proporzionato, ordinato è bello: es. ordine, che ha La moralità è
cosmo, aspetto etico.
un corretto ordine tra le diverse parti della nostra Platone dice che l’anima è divisa in parti e ogni
anima.
parte deve fare il suo mestiere: es. la parte irascibile ha un ruolo, ma essa non deve dominare l’anima, deve
sottostare al dominio della ragione. la nostra anima deve
Armonia del cosmo è armonia dell’anima:
rispecchiare l’ordine del cosmo. Vi è l’idea che vi siano rapporti numerici tra le parti del cosmo, così anche
nella nostra anima: ciò è presente nel Classicismo, ossia l’idea di simmetria e proporzione, elemento
fondamentale della bellezza.
Cosmo, universo, che esiste e partecipa, è ordinato secondo principi divini. Secondo Platone la creazione è
un insieme ordinato secondo idee, e in quanto ordinato è anche bello. La nostra anima deve partecipare e
rispecchiare questo ordine: connessione aspetto metafisico e aspetto etico della bellezza.
Il bello è metafisica, è proporzione o simmetria, oppure è presentato come splendore, luminosità. Questi
attributi verranno presi dalla cultura cristiana: es. chiesa/rappresentazione del divino. Fino al Medioevo
manca la nozione di arte bella, che nasce a partire dal Rinascimento insieme al sistema delle arti belle.
Prg. 5 Arte e struttura
concepisce l’arte come ma una tecnica che ha a che fare con la imitazione della
Aristotele mimesis,
techne
natura. La produzione è secondo regole, ma cerca di imitare la produttività organizzata della natura secondo
che per la natura sono nascita, crescita, riproduzione e morte. Conosciamo questi principi tramite il
principi,
metodo scientifico. Intendiamo imitazione in due sensi:
ristretto, l’arte ha a che fare con la rappresentazione della realtà. Il dipinto cerca di imitare qualcosa
• che esiste realmente;
ampio, l’imitazione della natura è una L’arte deve essere una produzione
produzione finalizzata.
• secondo regole e finalizzata a qualcosa come un che composto da parti con ruoli che non
organismo,
si spiegano se non come riferimento all’organismo stesso. L’organismo è una produzione organizzata
(es. organi interni). Le opere d’arte hanno parti in ci ogni parte ha una funzione e ruolo da svolgere,
devono avere un fine.
L’imitazione porta al concetto aristotelico di l’arte non riproduce la verità, ma qualcosa di
verisimiglianza:
simile alla realtà, che non è ma che potrebbe essere. A. riscatta l’arte dalla condanna platonica, le dà un ruolo
positivo. Per P. l’arte è condannata perché allontana dal vero e turba l’armonia dell’anima: con A.:
l’arte non allontana dal bello, ma è concepita come organismo e riproduce la verità della natura. La
• di A. si occupa della struttura e dei fini della tragedia per essere verosimile: una tragedia fatta
Poetica
ad imitazione della natura non può avere elementi casuali e gli avvenimenti devono essere necessari.
Essa deve riprodurre qualcosa che poteva essere nella realtà e deve seguire delle regole, avere la
struttura come un organismo;
l’arte non turba l’armonia ma fa il contrario. Con intendiamo la
catarsi purificazione delle passioni,
• ottenuta tramite il ricorso di e Nella tragedia ciò che succede è l’identificazione nella
pietà terrore.
storia, quindi le passioni vengono purificate, razionalizzate perché proviamo pietà ed empatizziamo,
riconoscendo nello svolgimento della tragedia qualcosa di necessario. Così la morte dei personaggi
viene riconosciuta da noi come qualcosa di necessario, perché le cose dovevano andare così. Essa ci
insegna qualcosa sulla realtà e su noi stessi perché ci fa provare passioni con ruolo pedagogico, di
insegnamento. La natura è ordinata, essa stessa è e produzione secondo regole: le arti devono
techne
imitare la natura nel produrre secondo regole.
A. riscatta la tragedia dalla condanna platonica: la è più filosofica della perché non ci allontana
poesia storia
dal vero e ci fa conoscere le leggi di funzionamento del mondo umano. La storia è il regno del contingente,
come le cose sono andate, la poesia è il regno di come le cose devono andare o dovevano andare secondo
precise leggi. Per A. l’arte introduce un elemento di universalità e necessità che la storia non ha! La storia è
la pura cronaca, la poesia è un racconto di come le cose dovevano succedere, segue l’idea di un tutto
ordinato.
Prg. 6 Arte ed esperienza religiosa
Dopo Aristotele altra corrente è il la rinascita del pensiero platonico ad opera di
Neoplatonismo, Plotino.
Esso è importante per la nozione di luminosità: la luce è il paradiso ed è contrapposta all’oscurità in
(concezione cristiana). Inizialmente abbiamo il perché vista in contrapposizione
rifiuto della cultura pagana,
al messaggio cristiano. Essa viene recuperata all’interno della nozione di fondamentale nel
creazione,
Medioevo: il mondo è concepito come creazione dal nulla e l’oggetto della creazione è l’opera e Dio è il primo
artista, creatore. Inoltre vi è la siamo stati creati ad immagine di Dio, così la creazione
creazione umana:
umana è importante. La bellezza è qualcosa di visibile nella creazione di Dio: se Dio è perfetto, l’universo
porta in sé in modo visibile le tracce della bellezza del suo creatore. Ma anche l’uomo è divino, quindi il bello
è carattere di opere umane.
Nel medioevo è importante la abbiamo trattati tecnici sulla produzione artistica,
questione della tecnica:
prime forme della scienza moderna.
L’opera è il prodotto dell’arte. Abbiamo diversi tipi di opera a seconda dell’arte, se liberale o servile:
liberali -> nel Medioevo sono le scienze, suddivise in arti del grammatica, dialettica, retorica e
Trivio,
• del aritmetica, geometria, astronomia, musica (teoria dell’armonia musicale).
Quadrivio,
servili -> i mestieri, artigianato (architettura, scultura, pittura).
•
La poesia non è presente in nessuno dei gruppi perché ha a che fare con l’ispirazione, quindi non è un’arte.
Nasce in relazione con l’opera il visto che il mondo è creato da Dio, esso rimanda a dio stesso. La
simbolo:
creazione rimanda simbolicamente a Dio e possiede un significato, valore in quanto rimanda al suo creatore.
Parliamo di opera divina, concezione che confluirà della nozione di arte: l’opera d’arte avrà valore in quanto
opera di un’artista, che rimanda simbolicamente alla mente di quell’artista.
Prg. 7 Poesia e arte tra filologia e scienza
Rinascimento: inizio del sistema moderno delle arti belle. Dal Quattrocento si determina la figura del soggetto
che crea l’arte, l’artista e la figura di colui che gode dell’arte, il Prima l’artista era artigiano
moderno, fruitore.
e non vi era l’idea che si godesse di un’opera in quanto bella, non vi era esperienza estetica, contemplazione:
i greci non contemplavano le statue in modo estetico, ma religioso. Nel Medioevo cattolico neanche, la
funzione primaria era di rimando al divino o impressionare i fedeli.
Poesia e filologia: l’Umanesimo è il richiamo alla cultura e alla poesia dell’antichità greca/latina. Questo
recupero nel Medioevo non sarebbe stato possibile perchè vi era diffidenza verso la cultura pagana, e inoltre
negli studi culminava la disciplina che studia Dio. Nell’Umanesimo agli sulle cose
teologia, studia divinitatis,
divine, si affiancano gli lo studio delle cose umane, delle opere umane, studi umanistici.
studia humanitatis,
La filologia è importante perché il recupero è opera di un lavoro tecnico e metodico sul testo: associazione
di poesia e regole. La viene tradotta in latino e diffonde l’idea che la poesia non è solo frutto di
Poetica
ispirazione divina, ma qualcosa che deve seguire regole. Così la poesia si avvicina all’arte ed è cosa umana.
Arte e scienza: durante l’Umanesimo si sviluppa la studio geometrico. Leonardo, Alberti: l’arte
prospettiva,
è qualcosa che si lega alla scienza e per essere artista nel migliore dei modi si deve conoscere la geometria.
Visto che le scienze erano proprie dell’uomo libero, quando l’arte si avvicina a queste discipline, acquisisce
ruolo sociale più prestigioso: l’artista non è solo artigiano, ma anche con Molti
scienziato, dignità sociale.
artisti iniziano ad essere finanziati e richiesti nelle corti (es. Medici).
Grazie alla scienza l’arte diventa più nobile! Lo statuto scientifico appartiene così alle arti figurative: si imita
(es. disegni di Leonardo sugli uccelli). Dato che la natura è razionalmente
razionalmente la natura
organizzata, l’arte che la imita deve possedere caratteri di razionalità ed ha statuto scientifico. La pittura è
equiparata alla poesia: narra un evento così come la poesia, ha dinamismo, allegorie, è il racconto di una
storia.
Inizia l’idea che pratiche, che prima erano slegate (es. poesia, architettura, pittura), adesso si riuniscono
grazie ad Nasce così il che culminerà
imitazione, creazione, legame con la scienza. sistema delle arti belle,
in un testo del 1746 di teorico francese,
Betteux, Le arti belle ricondotte ad un unico principio.
Se la scienza ha contribuito, alleandosi con l’arte, al riscatto dell’arte di essere considerata mero artigianato.
Ma ricorda che arte e scienza sono due cose diverse!
Prg.8 Separazione dell’arte dalla scienza
Vi è separazione tra arte e scienza, che risale a Francesco Bacone. Differenza:
arte, soggettiva, dipende dal gusto personale. L’arte non è cumulabile, non si possono fare paragoni
• quantitativo. Per poter fare arte ci vuole genio;
scienza, oggettiva. La scienza è controllabile: un esperimento anche se ripetuto mantiene la stessa
• dignità scientifica. Al contrario la riproduzione di un quadro ha meno valore. Inoltre il sapere
scientifico è cumulabile. Per poter fare scienza ci vuole intelletto.
L’arte è vista come qualcosa che non ha a che fare con la scienza, ma è l’opera dell’ingegno, creatività,
ispirazione. La scienza è ragionamento e studio. Si trasforma la figura dell’artista-scienziato (Leonardo): nel
Barocco prevale la figura dell’artista-genio, colui che non si conforma alle regole della nat