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Capitolo 2 – Gli elementi primari e l’area: affronta due elementi fondamentali: gli elementi

primari e l’area. Il concetto di area (o sito): l’elemento fondamentale dal quale partire per

conoscere i fatti urbani, luogo in cui questi si manifestano, è considerata come un’opera civile e

anche dato naturale, essendo parte dell’architettura della città; può essere la proiezione della

forma della città su un piano orizzontale, se vista d’insieme, o vista per singole parti. Area-studio:

una porzione minima definita dell’area urbana, un’astrazione dello spazio della città, descritta

ricorrendo ad altri elementi dell'area urbana presa nel suo complesso (caratteristiche aree vicine,

caratteristiche storiche); essa intende definire a quale intorno urbano ci riferiamo. L’importanza

dell’area-studio è: 1. per lavorare su un pezzo di città definito avendo maggiori criteri di

concretezza; 2. una città non può essere ricondotta ad una sola idea base. Le aree sono definite

dalla loro localizzazione, possono emergere come unità dell’insieme urbano o quartieri e parti della

città con carattere proprio. Punto di vista morfologia urbana comprende le regioni urbane definite

da caratteri di omogeneità fisica e sociale. ~Area e quartiere: Il quartiere (~area) è un momento, un

settore, della forma della città, legato alla sua evoluzione e alla sua natura, costituito per parti e a

sua immagine. Per la morfologia sociale, il quartiere è caratterizzato da un certo paesaggio

urbano, da un certo contenuto sociale e da una sua funzione; un cambiamento di uno di questi

elementi è sufficiente per fissare il limite del quartiere, che non sono tanto subordinati uno all'altro

ma sono relativamente autonomi; i loro rapporti sono riportati all'intera struttura urbana. Zoning:

tendenza della città a disporsi per quartieri concentrici attorno a un quartiere centrale. Questo

comporta una visione urbana parcellizzata e divisa in parti che possono essere riassunte in aree

residenza ed elementi primari. Il termine area residenza designa un quartiere dove è preminente

la parte residenziale e questa con i suoi aspetti ambientali cambia notevolmente nel tempo

caratterizzando l'area su cui insiste. I quartieri di una città sono ben distinti gli uni dagli altri, con i

loro centri, i loro monumenti e il loro modo di vita, nella città antica; queste caratteristiche non sono

diverse nella città moderna, come nelle grandi città d’Europa (sia dove si è cercato di chiudere la

città in un grande disegno unitario come a Parigi, sia in forma emergente nella città che è

conformata da luoghi e situazioni diverse: Londra), ma soprattutto in US città come Boston e NY.

~La residenza: (fatto urbano che è di per sé preminente nella composizione della città) la forma

con cui si realizzano i tipi edilizi residenziali, l'aspetto tipologico che li caratterizza, è strettamente

legato alla forma urbana. La casa è ciò che meglio caratterizza i costumi, i gusti e gli usi di un

popolo; il suo ordine, come la sua distribuzione, non si modifica che in tempi molto lunghi.

Nell'antica Roma la residenza era suddivisa tra il tipo della domus e il tipo dell’insula, diverse in

base sociale in altezza. Già sull'insula, residenza di massa, si esercita una delle forze più

importanti della crescita della città: la speculazione. In base a ciò possiamo comprendere il

sistema degli edifici pubblici, la loro dislocazione, il meccanismo di crescita della città. Un rapporto

analogo esiste nella città greca; la forma di Vienna nasce da un problema residenziale; le città

americane hanno una tendenza verso un tipo di residenza sparsa di carattere unifamiliare. Il

successo dei complessi residenziali è collegato all'esistenza di servizi pubblici e attrezzature

collettive e si rileva l'importanza di questo fatto, ma non è un aspetto caratterizzante. Ne risulta

infine che lo studio della residenza può essere un buon metodo per lo studio della città e

viceversa. ~Il problema tipologico della residenza a Berlino: A. Il particolare interesse della

residenza a Berlino risalta dall'esame della carta della città. Herbert distingueva in 4 grandi tipi

(zoning) le costruzioni di Berlino; queste distinzioni appartenevano a 4 zone definite dalla loro

distanza dal centro storico. 1. Costruzione uniforme e continua con edifici del tipo "grande città”,

con almeno 4 piani; 2. Costruzione diversificata di tipo urbano. distinta in 2 classi: a) nel centro

della città, con costruzioni mescolate con quella molto vecchie e basse di 3 piani e meno; b) ai

margini del complesso urbano vi è un continuo inframmezzarsi di case alte e basse, spazi aperti,

campi e terreni lottizzati. 3. Grandi aree per l'industria. 4. Aree residenziali aperte ai margini

estremi della città che comprendono ville e costruzioni unifamiliari. Tra la zona 4 e l'esterno vi è un

continuo miscuglio tra zone industriali, zone residenziali e i villaggi in trasformazione. B. La

struttura dei complessi residenziali risale ai seguenti tipi fondamentali: a) costruzioni a blocco,

composte da diverse corti disposte alla facciata su strada (le corti ora sono giardini); b) corpi liberi

(la loro disposizione che richiede una divisione del terreno del tutto libera, la loro costruzione è

completamente svincolata dalla strada); c) case unifamiliari. Esempio castelli per rilevare come la

concezione della "villa" si presti a offrire un modello tipologico adatto per una città come Berlino,

perché la diffusione di queste modifica deeply B. Schumacher: la divisione tra zona a "ville" e

"caserme d'affitto" (2^ metà dell’800) rappresenta la crisi dell'unità urbana delle città del centro

Europa; la villa si pone con l'intento di un più stretto rapporto con la natura, di rappresentazione e

divisione sociale, con il rifiuto o l'incapacità di inserirsi in una immagine urbana continua; la casa

d’affitto, diventando casa di speculazione, si degrada e non recupera più il valore dell'architettura

civile. Osservando il piano della Grande Berlino si può affermare: 1. tale piano non si basa sulla

autonomia delle Siedlungen, concependo una città fatta per settori; 2. è falso affermare che i

razionalisti tedeschi non videro il problema della grande città, l'immagine metropolitana; 3. il

problema della residenza non ebbe qui una soluzione del tutto autonoma rispetto ai modelli

fondamentali relativi alla residenza ma che al contrario rappresentò una sintesi, felice e importante,

del problema stesso. ~Garden-city e Ville radieuse: modelli fondamentali: GC e VR;

Rasmussenm: «GC e VR rappresentano due grandi stili contemporanei dell'architettura moderna».

Le Siedlungen berlinesi in generale rappresentano un tentativo di fissare il problema della

residenza in un sistema urbano più complesso che risulta dalla conformazione concreta di una

città e da una visione ideale della città moderna, basata sui modelli ricordati. Cioè la Siedlung, che

possiamo conoscere e descrivere attraverso gli esempi berlinesi, non rappresenta un modello

autonomo. ~Gli elementi primari sono elementi fissi della vicenda urbana che possono essere

definiti come monumenti, vale a dire processi di trasformazione spaziale del territorio. Le aree e

l'area-residenza non sono sufficienti a caratterizzare la conformazione e l'evoluzione della città; a

queste deve accompagnarsi il concetto di un insieme di elementi determinati che hanno funzionato

come nuclei di aggregazione, ovvero gli elementi primari, in quanto essi partecipano

dell'evoluzione della città nel tempo in modo permanente identificandosi spesso con i fatti

costituenti la città. Se prendiamo uno studio sulla città vediamo che l'insieme urbano è suddiviso in

3 funzioni principali: residenza, attività fisse, circolazione; gli elementi primari comprendono anche

le attività fisse (la residenza sta all'area-residenza come le attività fisse stanno agli elementi

primari). Il rapporto tra elementi primari e le aree-residenza corrisponde, in senso architettonico,

alla distinzione operata dai sociologi tra sfera pubblica e sfera privata come elementi caratteristici

della formazione della città. Un edificio storico può essere inteso come un fatto urbano primario:

risulta slegato dalla sua funzione originaria, o presenta nel tempo più funzioni, mentre non modifica

la sua qualità di fatto urbano generatore di una forma della città. Gli EP sono elementi capaci di

accelerare il processo di urbanizzazione di una città e, riferendoli a un territorio più vasto, degli

elementi caratterizzanti i processi di trasformazione spaziale del territorio; non sempre essi sono

dei fatti fisici, costruiti, rilevabili: possiamo considerare per esempio il luogo di un avvenimento che

per la sua importanza ha dato luogo a delle trasformazioni spaziali. L’interazione tra area

residenza e gli elementi primari permette la dinamica e lo sviluppo della città. ~Tensione degli

elementi urbani: Esempio citato da Rossi riguarda la città di Arles (~Vila Vicosa) in cui un grande

anfiteatro romano, poco alla volta occupato e costruito al suo interno, è divenuto il simbolo della

teoria architettonica della città: da elemento permanente nella storia della città francese ha subito

delle trasformazioni in aree-residenza, diventando una città dentro ad un teatro. La città cresce, il

nucleo originale, racchiuso tra le mura, si protrae con una sua individualità; al di fuori si sviluppano

i borghi; essi sono i borghi della città italiana, i faubourgs delle città francesi. Il monumento inteso

come elemento primario è una permanenza perché è già in posizione dialettica all'interno dello

sviluppo urbano, concepisce la città come qualcosa che cresce per punti (elementi primari) e per

aree (quartieri e residenza) e mentre nei primi è preminente la forma compiuta nelle seconde

compaiono in primo piano i valori del suolo urbano. Questo rapporto non porta sempre a delle

unificazioni; talvolta determina dei contrasti come negli esempi di Londra e Berlino in cui si ha la

percezione della città divisa in settori. Tuttavia mediante gli elementi primari, catalizzatori della

dinamica urbana, la città presenta in se stessa tutte le possibilità di evolversi. ~La città antica: Nel

mondo classico la vita urbana si confondeva con la vita nazionale; il sistema municipale si

identifica dunque nell'antichità con il sistema costituzionale. Pirenne: Roma, estendendo il suo

dominio, fa delle cit

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A.A. 2014-2015
9 pagine
1 download
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/03 Storia dell'arte contemporanea

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Rig_Ce di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia dell'arte contemporanea e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Tordella Piera Giovanna.