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• CONDIZIONI STORICHE E MATERIALI
Il periodo gotico va dal 1150 circa al 1450 (anche se in alcuni luoghi questo stile sopravvisse fino a oltre
la fine del XVI secolo).
Si può affermare che tra 1150 e 1250, periodo di formazione dell’architettura gotica, due grandi fatti
politici dominassero la storia d’Europa: la lotta per l’organizzazione dell’Impero e per il predominio in
Occidente condotta dagli Hohenstaufen e l’interpenetrazione territoriale e politica di Francia e
Inghilterra, frutto della conquista normanna.
Nel XIII secolo si modifica l’equilibrio, soprattutto dopo la morte di Federico II e del figlio Corrado, che
mette fine all’ambizione di un imperium europeo: la Germania conosce un’anarchia politica che apre le
sue frontiere a tutte le importazioni artistiche; in Italia gli stati e le repubbliche urbane prendono
coscienza della loro vocazione politica ed artistica. Dopo il successo di Filippo Augusto e di Luigi VIII nel
Mezzogiorno, il regno di Francia attraversa un’epoca di accresciuto prestigio e di incontestabile
espansione economica e politica. L’arte francese e soprattutto l’architettura gotica si diffondono
rapidamente; le reazioni nazionali contro questa egemonia incominciano a delinearsi dalla fine del XIII
secolo, in Catalogna e in Aragona, in Inghilterra, in Toscana, in Germania: un po’ dappertutto
cominciano ad apparire interpretazioni nazionali, particolari, del gotico francese.
Nel XIV secolo, sul piano monumentale, oltre ad un deciso rallentamento dell’attività (peste del 1348,
guerra dei Cento anni), si constata una vera e propria dispersione delle tendenze, a cui rimedia, in una
certa misura, la frequenza dei contatti internazionali.
L’affermarsi rapido e trionfale del Rinascimento italianizzante a nord delle Alpi o nella penisola iberica
non cancella il gotico, anche se lo arricchisce di elementi decorativi disparati e qualche volta ne altera
le forme generali contaminandole con elementi di tipo italiano. Sarà solo la Controriforma, nel XVII
secolo, a imporre definitivamente i modelli italiani nell’architettura religiosa francese e tedesca.
Nel Medioevo forze politiche ed economiche così molteplici e contraddittorie ebbero l’effetto – a parte
un breve periodo di egemonia francese – di diversificare le situazioni, di confondere le linee di
un’evoluzione omogenea; nondimeno si impose all’Occidente un’arte gotica comune, sia pure nella
sua notevole varietà: questa apparente unità si deve certamente alla continuità e alla coerenza della
religione. La Chiesa, nonostante notevoli crisi, non ha mai perso in età gotica la sua profonda ed
essenziale unità, ed il suo “internazionalismo”, fondato non solo sugli innumerevoli contatti tra i
membri del clero, ma anche su una fittissima rete di istituzioni gerarchizzate o parallele: gli ordini
religiosi (Benedettini, Cistercensi, Domenicani, Francescani, ordini militari) e l’organizzazione
centralizzata della Chiesa, che fa capo a Roma.
L’ARCHITETTURA GOTICA NEL SECOLO XII
• LE ORIGINI
L’architettura gotica come stile pienamente costituito appare nell’Ile-de-France alla fine della prima
metà del XII secolo; ma le esperienze che hanno preparato la sua formazione sono molto più antiche.
L’arte sasanide impiegava abitualmente l’arco acuto, e lo trasmise sin dal VII secolo all’arte islamica;
stessa cosa vale per le volte a nervature. Ma è particolarmente nell’architettura romanica anglo-
normanna, una delle più vigorose del XI e XII secolo, che si verificano le esperienze costruttive e
plastiche che portano al gotico francese. È in questo contesto che si iniziano ad alleggerire le volte e i
supporti e a immaginare l’adattamento della copertura a nervature alle nuove piante. Inoltre inizia a
diffondersi il cosiddetto “muro spesso”: una galleria aperta nello spessore del muro, che gli garantisce
una solidità maggiore e produce un effetto di svuotamento, di diafanità notevole, soprattutto quando
le aperture sulla navata sono adorne di colonnette divisorie. In Francia questo elemento diventerà un
tipo classico della Borgogna di XIII secolo, e contribuirà all’effetto di leggerezza e di ricchezza plastica in
tutta l’arte gotica. È in Normandia, inoltre, che nasce il sistema formale all’origine del principio del
grafismo dei supporti, delle divisioni murali, della plasticità del muro, che sarà sviluppato dal gotico e
diverrà uno dei suoi caratteri dominanti.
• SENS E SAINT-DENIS
Tutti gli storici concordano nel vedere in questi due edifici i primi grandi monumenti del gotico, quelli
in cui gli elementi e i caratteri elaborati soprattutto in Normandia durante l’età romanica acquistano
un nuovo significato e danno vita ad un nuovo stile. Sens: 1130-1164. Saint-Denis: 1130-1140; 1140-
1144.
A Saint-Denis c’è grande differenza tra le parti. L’atrio, per la struttura a tre sale superiori, deriva dai
complessi preromanici o ottoniani del “corpo centrale” (Westwerk); per le due torri di facciata, segue i
modelli romanici normanni; l’impostazione e la disposizione delle volte seguono un ordine “grafico”
che va molto al di là delle esperienze anglo-normanne; l’abside appare minuta, raffinata, di eccezionale
sottigliezza; al doppio deambulatorio sono intimamente incorporate sette cappelle radiali e due
cappelle rettangolari. In questa architettura è sorprendente l’intensità dell’illuminazione.
• LA PRIMA ARCHITETTURA GOTICA NELL’ILE-DE-FRANCE E NEL NORD
Per tutta la seconda metà del XII secolo, nei paesi a nord della Loira, fra la Borgogna e la Normandia, si
verificò un’intensissima attività edilizia, come se l’adozione dei nuovi metodi costruttivi avesse
stimolato il rinnovo totale o parziale delle chiese più antiche. Il problema capitale, tecnico e formale
insieme, rappresentato dall’equilibrio di edifici coperti da volte sempre più alte, venne risolto con l’uso
di archi rampanti.
• SENLIS, NOYON, LAON, PARIGI
Senlis: pianta senza transetto, forte alternanza dei supporti, elevazione a tre piani, tribuna
interamente coperta a volte ogivali; deambulatorio e cappelle presentano una rete molto fitta di
colonnette e nervature. Per il ricco grafismo, e per l’illuminazione molto più abbondante, questo
monumento si situa molto più avanti di Sens nell’evoluzione del gotico.
Noyon: pianta con transetto a bracci arrotondati, forte alternanza dei supporti nella navata principale,
copertura a volte esapartite, tribune abbondantemente illuminate con un riuscito effetto di diafanità.
A Laon un’idea architettonica più grandiosa, più sistematica, presiede all’organizzazione della pianta e
della soluzione generale: coro molto allungato a terminazione rettilinea traforata da finestre molto
alte e da un grande rosone. Come a Noyon, ritroviamo il muro doppio nel transetto, nelle due cappelle
orientate con un piano superiore; se è scomparsa l’alternanza dei sostegni, la scrittura delle campate
conserva lo stesso carattere grafico e chiaro, grazie all’impiego di colonnette in controvena.
Notre-Dame di Parigi: pianta a cinque navate e a doppio deambulatorio; elevazione a quattro piani
senza triforio, sostituito da oculi a forma di rosoni; sul piano spaziale la divisione delle campate è
complessa, soprattutto a causa della moltiplicazione delle campate laterali. La cattedrale fu costruita
secondo il principio del muro sottile, e lo spessore ridotto delle pareti è reso evidente, a tutti i piani,
dalla scarsa profondità delle strombature, degli archi delle tribune ecc. Le tribune, voltate, potevano
sostenere bene la costruzione nella parte mediana dell’elevato, ma la ricaduta delle loro volte non
poteva essere rafforzata da contrafforti esterni: vennero perciò usati gli archi rampanti.
• L’ESPANSIONE DELLA PRIMA ARCHITETTURA GOTICA IN FRANCIA
La prima provincia francese ad essere interessata dall’architettura gotica, per ragioni geografiche,
politiche ed economiche, fu la Champagne: qui apparvero, a cominciare dal 1160-1165, imitazioni delle
chiese dell’Ile-de-France, che testimoniano il perfezionamento tecnico e formale della prima
architettura gotica, in tutta la sua raffinatezza e sottigliezza grafica e spaziale.
In Borgogna, l’architettura romanica aveva raggiunto nel corso del XII secolo un altissimo livello di
elaborazione plastica e tecnica. Edifici con volta a botte (spesso a sesto acuto) su archi trasversali, o
con volte ogivali, ornati da pilastri di tipo classico o da colonne incassate nei muri e nei supporti,
definiscono uno stile coerente in tutte le sue parti, e non suscettibile di improvvisi rinnovamenti
formali. Ad esempio la cattedrale di Langres, cominciata verso il 1160, è contemporanea di Laon e
Noyon, ma nonostante l’impiego sistematico della copertura a volte ogivali la sua composizione
spaziale non tende verso il gotico, perché la continuità del muro si oppone alle divisioni lineari delle
campate e annulla l’effetto di diafanità o la tendenza allo svuotamento. La vera architettura gotica
arriverà in Borgogna solo verso il 1170; il capolavoro di questa tendenza è il coro di Vézelay:
l’elevazione è a tre piani, con una tribuna voltata sopra il deambulatorio; l’equilibrio è garantito da
muri di contrafforte sotto il tetto e da archi rampanti. Ci sono evidenti arcaismi e particolari sgraziati,
ma l’effetto interno è di grande bellezza per l’esilità dei supporti e per la libera circolazione dell’aria e
della luce: le pareti che separano le cappelle radiali sono state svuotate.
La Normandia è un caso ancora diverso. Dopo aver fornito la prima ispirazione alla costruzione gotica e
alle sue forme generali, essa non dà seguito alla tendenza. È solo con il coro di Saint-Etienne a Caen,
agli inizi del XIII secolo, che si manifesta l’alta qualità dell’architettura normanna nel suo adattarsi alle
invenzioni gotiche: tre piani, con tribuna non voltata, ampiamente aperta sulla navata centrale
mediante arcate doppie con timpani traforati; modanature sovrabbondanti nelle arcate principali e ai
piani; un deambulatorio a cappelle intercomunicanti, rivestite di numerose colonnette in controvena.
Ma per Caen bisogna anche tener conto dei contatti con il primo gotico inglese degli anni 1180-1210.
• MAINE, ANGIO’, POITOU. LO “STILE PLANTAGENETA”
Che la creazione del gotico francese non fosse il solo rinnovamento possibile dell’architettura romanica
lo si comprende facilmente considerando l’arte dell’ovest della Francia, complesso territoriale unito
politicamente al regno anglo-normanno. Gl