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L’OTTOCENTO
Nell’ottocento si creano varie correnti di pensiero quali il Romanticismo e il Realismo nella prima metà,
il Simbolismo e il Naturalismo successivamente. Numerosi saranno i trattati e i manuali dediti alla
didattica. E’ nell’ottocento che il teatro si afferma come istituzione civica, imponendosi come luogo di
incontro e di scambio tra le diverse classi sociali, dove i nuovi ideali prodotti dalla Rivoluzione Francese
possono trovare il terreno per agire nelle coscienze. I fermenti romantici si traducono nella rivalutazione
delle tradizioni nazionali e dei soggetti patriottici uniti a ideali etici e libertari. Con il Realismo che
condurrà alla scuola naturalista, la quale si propone ritrarre le classi subalterne, l’universo degli
emarginati e degli oppressi. In Francia si apriranno nuovi teatri, in Italia ci sarà il trionfo del
melodramma. IL ROMANTICISMO
La cultura romantica impone la passionalità espressa nella maniera più viva e coinvolgente, questo
Engel
porterà ad un’esasperazione espressiva del gesto e della declamazione. ritiene che le posture e
la mimica siano catalogabili in un sistema, come un codice gestuale che attraversa tutte le epoche e tutte
le culture, e l’attore deve interessarsi dei segni riconoscibili con cui le passioni sono espresse dal corpo.
Edmund Kean è l’esempio tipico dell’attore romantico, con la sua potenza espressiva dei singoli
momenti che sono scrupolosamente costruiti e premeditati. L’impressione della passionalità è data da
Antonio Morrocchesi
gesti costruiti, “artistici” e ipersignificanti. Anche segue l’idea di Engel, fu un
attore tragico che tenne lezioni all’Accademia di Firenze. Sosteneva che ad ogni passione corrisponde un
gesto preciso e importa che l’attore interpreti il codice, basato sulla parsimonia, eleganza quindi
neoclassica. melodramma
In Francia il genere minore è il , nato sullo spirito romantico che si sta diffondendo.
Napoleone cerca di ripristinare i monopoli del teatro, abilita quattro teatri per le rappresentazioni. Il
melodramma è musica e recitazione, lo stile è molto più patetico, con sottolineature emotive, gestualità
esasperata, mimica fortemente espressiva, parola carica di pathos, esaltazione di languori, tenerezze e
violenze. Nasce il sistema dei ruoli, ovvero che l’attore non è dedito alla psicologia del personaggio ma
solo alle passioni da rappresentare. A questo si opporrà fortemente Gustavo Modena che predilige un
teatro con un ruolo educatore, etico, civile e non un passatempo. La sua recitazione è più comunicativa
che espressiva. Fonda una compagnia con Ernesto Rossi e Tommaso Salvini. Ma la sua utopia non si
realizzò. IL REALISMO
Elemento fondamentale è la ricerca del “realismo storico” che conduce a curare l’esattezza
documentaria sia nei costumi che nella ricostruzione degli ambienti. La scena è il luogo dove l’azione
si svolge e va ricostruito con la massima precisione descrittiva. Lo scenografo attua una ricostruzione
descrittiva dei luoghi dell’azione attraverso conoscenze storiche, archeologiche, geografiche e degli altri
stili. La declamazione, la gestualità, la presenza scenica, l’occupazione del palcoscenico, l’abbigliamento,
il trucco, tutto deve sempre essere espressivo, affascinante, emozionante. Il pubblico deve essere sedotto.
L’attore porge sé stesso, riduce ogni elemento dello spettacolo, diviene il centro.
L’illusionismo scenico
Con l’affermazione del Romanticismo c’è un distacco dalla scena illusionistica a favore di un fondale
pittorico con effetti chiaroscurali e cromatici della prospettiva aerea. Vengono introdotti dei
praticabili che si integrano al fondale e ne accrescono la carica descrittiva.
Successivamente la scena venne chiusa su tre lati attraverso l’impiego di quinte oblique con un telaio sul
soffitto e pavimento dipinto. Con l’uso dei praticabili si cercava di rendere la scena realistica, e con
l’avvento del Naturalismo saranno introdotti anche oggetti prelevati direttamente dalla realtà. Un’altra
innovazione fu il sipario che scandiva i tempi della rappresentazione in modo da eliminare i mutamenti a
vista (svolti a sipario abbassato). L’illuminotecnica
Vennero sviluppati nuovi sistemi di illuminazione. Il sistema a olio venne perfezionato in modo da
aumentare e diminuire la fiamma e cambiare i colori attraverso schermi di vetro. Ma l’invenzione
dell’elettricità sarà la vera rivoluzione, la luce diviene un elemento mobile in grado di modificarsi
d’intensità, colore e direzione. Venne introdotto il buio in sala.
Richard Wagner e l’opera d’arte totale
Richard Wagner sogna di ricondurre il teatro alle vette dell’arte e avverte il richiamo del mito delle
origini. Per Wagner il modello per ripartire è il teatro greco e la tragedia è il termine di riferimento.
Wagner vuole rifondare la stessa istituzione teatrale, in quanto divenuta commerciale e di puro
intrattenimento e ricondurla alle sue originarie matrici festive. Egli sarà autore delle musiche e del
libretto, ma intervenendo anche sulla messa in scena dell’opera. Sviluppa così l’idea dell’opera d’arte
totale scaturita dall’unione di tutte le arti. Il teatro wagneriano nascerà nel 1876 a Bayreuth. L’esterno è
semplice ma l’intero è espressione di perfezione tecnica e formale. La cavia è a semicerchio come un
teatro greco, inserisce file di posti degradanti e elimina i palchetti. Insomma elimina qualsiasi ostacolo
che possa interferire con la visione scenica, compresa l’orchestra inserita sotto il palco e non vista dal
pubblico. Il suono diffuso nello spazio immerge lo spettatore in una situazione di estasi e partecipazione
al mondo ideale evocato dall’artista. L’attenzione è tutta concentrata sulla scena. Wagner è a favore del
fondale dipinto e impone all’attore di muoversi con naturalezza, anche voltando le spalle.
I Meininger e il realismo storico
La compagnia dei Meininger è fondata da Giorgio II von Meiningen principalmente in area tedesca e
che si pose sulla rotta del realismo storico. Egli ha l’ossessione del vero che lo porta a meticolose
ricerche archeologiche, va nel dettaglio. Il repertorio era prevalentemente di classici, Shakespeare e
tragici tedeschi. Abolì in assoluto il divismo, non esisteva un primo attore, tutto è improntato su una
grande naturalezza. Abbandonò l’uso del fondale utilizzando dei praticabili in modo da disporre vari piani
sul palco mettendo in risalto movimenti e posture. Anche i costumi erano improntati sui personaggi. La
scena diventa funzionale all’azione e ne accresce la risonanza drammatica. I caratteri principali sono la
condanna del divismo a favore dell’armonia dell’insieme, la ricerca del dinamismo e di uno stretto
rapporto tra scena e attore, la rottura con convenzioni accreditate , la cura meticolosa dei dettagli
all’interno di un progetto complessivo. IL NATURALISMO
Il naturalismo in sintonia con il Positivismo, si propone lo studio del vero, la riproduzione fedele della
vita in tutti i suoi aspetti attraverso il metodo scientifico. Nato tra il 1870 e il 1880 in Francia, il suo
Emile Zola
caposcuola è influenzato anche dalle teorie di Darwin il quale sosteneva che l’individuo
viene fuori dall’ambiente in cui vive e dalle origini. Zola affida al drammaturgo il compito di analizzare
l’uomo come un oggetto, essendo imparziale e distaccato come uno scienziato. Il palcoscenico deve
essere il più verosimigliante possibile alla realtà, viene introdotta la “quarta parete” come se gli attori
non si rendessero conto di essere osservati e si comportano come farebbero nell’intimità. La scena del
dramma naturalistico deve rappresentare l’ambiente in cui nascono i personaggi e deve essere una
trascrizione fedele del vero, eliminando elementi decorativi per creare “une tranche de vie” (frammento
di vita). Ciascun personaggio è un individuo unico e specifico, inserito in un ambiente preciso, con
caratteri psico-fisici, atteggiamenti propri. Cade la gestualità vuota, tutto è mosso da stati d’animo
particolari. Cala il buio in sala e l’attore deve svanire dietro il personaggio. Attore importante del
Salvini
Naturalismo è in quanto riesce a dare credibilità psicologica ai personaggi e intensità di verità
Zacconi
alle azioni. Salvini è a favore di un teatro più spettacolare, mentre si opporrà con un teatro
basato solo sull’osservazione della realtà. Per l’attore naturalista la cosa più importante è la verità, quindi
un’azione che deve copiare il più possibile la vita quotidiana. Si sposta l’attenzione all’interiorità del
personaggio, alle sue emozioni. Ciò che conta è il pensiero, l’intenzione, l’emozione che sta dietro le
parole e i gesti. Si va affermando la figura del regista che assume il potere nella costruzione dello
spettacolo, guarda dell’esterno e dirige l’attore.
Antoine e il Thèatre Libre
Sarà Antoine, un attore dilettante e la sua compagnia, a realizzare le teorie di Zola a teatro. Nel 1887
fonda il Thèatre Libre, libero dalle convenzioni e dalla censura. Antoine riforma lo spazio scenico
costruendo un’immagine di vita reale. Progetta un ambiente interno concepito come un intero
appartamento, compresi i luoghi intravisti, dispone gli ingressi secondo criteri di verosimiglianza
architettonica e solo all’ultimo decide quale sarà la quarta parete. C’è un’ossessiva e quasi maniacale
ricerca di autenticità. C’è un’intimità domestica, lo spettatore spia e l’attore si muove come se non ci
fosse nessuno. Gli arredi scenici sono della realtà quotidiana, con la luce elettrica Antoine da effetti per le
varie ore del giorno. Ma nel 1894 fu costretto a sciogliere la compagnia e nel 1897 aprì il Teatre Antoine e
nel 1906 nominato direttore dell’Odèon.
Stanislavskij e il teatro d’Arte
Erede di una ricchissima famiglia, adotta uno pseudonimo quando diventa attore professionista.
Nel 1898 Konstantin Stanislavskij e Vladimir Nemiròvic-Dàncenko fondano a Mosca il Teatro
d’Arte con il desiderio di riformare il teatro. Stanislasvskij cerca il contatto con il vero, rifiutando sia
scenografie posticce e artifici sia la recitazione enfatica e declamatoria. Dai Meninger trasse la
concezione della regia come organizzazione unitaria dello spettacolo, la cura dell’esattezza storica basata
su ricerche documentarie, la meticolosa preparazione di scene di massa. Stanislasvskij impone alle sua
co