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Reinterpretazione scrittura ebraica duplice:

1. Pluralità trinitaria all'interno dell'Uno

2. Farsi uomo da parte di Dio

Dottrina della reincarnazione

E in forza di questo la storia assume una valenza particolare intensificando la posizione del giudaismo - storia luogo privilegiato del rapporto fra Dio e l'uomo.

Il cristianesimo e la nascita del pensiero critico

Riflessione sugli effetti devastanti delle guerre di religione fra XVI e XVII secolo nasce la critica testuale biblica.

- Tractatus Theologico-Politicus di Baruch Spinoza 1670 - posto all'origine della critica biblica - essendo ebreo a causa di ciò fu escluso dalla sua sinagoga.

- Histoire Critique du Texte de Nouveau Testament di Richard Simon 1689 - prima monografia sulla tradizione di un testo antico - era un prete oratoriano e fu espulso dalla congregazione.

La nascita del pensiero storico critico inestricabilmente connessa allo studio.

scientifico della Bibbia e ciò ha una inevitabile ricaduta a ampio raggio sulla storiografia del cristianesimo. Il dialogo con gli storici pone i teologi davanti a nuove sfide. Il nostro storico deve essere consapevole che il cristianesimo ha una peculiarità tutta sua – in quanto la fede in un Dio il quale sceglie di manifestarsi in modo ultimo nel crocifisso contiene in sé la potenzialità di superare le forme istituzionali e culturali in cui viene irrigidito e storicamente determinato il vangelo. PERCHÉ UNA NUOVA STORIA DEL CRISTIANESIMO? Negli ultimi anni crescente ANALFABETISMO RELIGIOSO riguarda sia cristianesimo che religione islamica.

INTRODUZIONE AL PRIMO VOLUME 1

CONTENUTO E STRUTTURA

Per 3 secoli i cristiani vivono una situazione ambigua, precaria o di pericolo, di riconoscimento di fatto o come nella metà del III secolo subiscono le cruente persecuzioni di DIOCLEZIANO. Nel IV secolo tutto cambia il

cristianesimo sostituisce i culti tradizionali dell'Impero Romano.®

Nel VII introdotta una nuova religione – l'islam – nei territori dell'Impero bizantino e persiano.

Nel IV introdotta la variante cristiana dell'arianesimo.

IL P R O B LE M A S TO R IO G R A FIC O D E LLA N A S C ITA D E L C R IS TIA N E S IM OGESÙ DI NAZARET non concepiva in quanto ebreo la sua missione nei termini di “fondazione” di una nuova religione – quindi si deveindagare sull'avvenuto distacco dei cristiani dagli ebrei, sui motivi che hanno portato a compiere ciò.

Bisogna stare attenti a non cadere nell'anacronismo.

LE FO N TI P E R LA S TO R IA D E L C R IS TIA N E S IM O A N TIC ONumerose fonti per quanto riguarda Gesù segno dell'impatto della figura sui contemporanei.®

Non vi sono fonti degli storici romani della giudea sotto PONZIO PILATO dal momento che se non fosse stata trovata una frammentariaiscrizione romana

a Cesarea Marittima che ricorda quest'ultimo, non avremmo nemmeno saputo nulla di lui e disporremmo solo ed esclusivamente di fonti giudaiche FLAVIO GIUSEPPE e FILONE.® Con il passare del tempo i cristiani ebbero un particolare interesse per la propria storia: - VANGELI per ricostruire tappe della vita di Gesù; - CREDO alcuni dati dal legame di Gesù con la sua esistenza umana, funzionale alle esigenze della dottrina; - GENERE CRONOGRAFICO - si giustifica con il possesso di una chiave ermeneutica forte – attesa della venuta di cristo come evento decisivo in una prospettiva compiutamente universalistica che conduce a stabilire i rapporti temporali fra gli eventi. - STORIA ECCLESIASTICA sviluppo dirompente fra IV e VI secolo interrompendo il genere cronografico - importanza e originalità risiede nell'organizzazione degli elementi in una struttura specificamente pensata che ha il momento iniziale in Gesù e un'apertura indeterminata per quanto riguarda il futuro.

Riguarda la fine dei tempi.

PARTE PRIMA – COME NASCE IL CRISTIANESIMO

GESÙ DI NAZARET

La morte di un inviato divino scandalizzava quindi si decise di raccontarlo in forma tale da mostrare che corrispondeva a profezie contenute nelle Scritture – quindi secondo volontà di Dio.

Gli altri ricordi trasmessi sotto forma di brevi unità un miracolo, una controversia, un detto o una parabola. Accadeva che le parole di Gesù fossero talvolta inventate per servire da norma.

- 70 VANGELO DI MARCO il più antico libro, di un collaboratore di Pietro.

Inizia con “inizio del vangelo di Gesù Cristo” dove VANGELO = l’annunzio di Gesù in senso soggettivo e oggettivo. In seguito, veniva a significare il libro di Marco e di altri.

- 80 VANGELO DI MATTEO discepolo di Gesù, libro scritto secondo l’influenza del vangelo di MARCO.

- 90 VANGELO DI LUCA discepolo di Paolo, libro scritto secondo

L'influenza del vangelo di Marco, Matteo e Luca cospicua materia in comune (tolta quella relativa a Marco) detti di Gesù per lo più. Da qui si pensa che i due utilizzarono una seconda fonte - FONTE Q. - 100 VANGELO DI GIOVANNI DI ZEBEDEO discepolo di Gesù che richiama la testimonianza del "discepolo che Gesù amava". Discreto numero di dettagli storicamente attendibili, ignoti ai sinottici + reinterpretazione molto elaborata della figura di Gesù. - VANGELO DI TOMMASO raccolta di 114 detti di Gesù - ritrovata una traduzione copta nel 1945 in Egitto. - VANGELO SECONDO GLI EBREI restano solo frammenti riportati da autori cristiani. - VANGELO DI PIETRO resta una parte con un racconto leggendario della passione, morte e resurrezione.

NASCITA E INFANZIA GESÙ sappiamo solo ciò che afferma PAOLO: "nato da donna, nato sotto la Legge" (Gal 4,4) = ERA UOMO

EBREO.®Anche MATTEO e LUCA parlano della nascita e infanzia di Gesù (Mt 1-2; Lc 1-2) con qualche elemento comune ma con anche fortidiscrepanze.

2- NASCITA A BETLEMME giustificata dai due in modi totalmente diversi – quindi probabilmente frutto dell’invenzione creata inquanto patria del RE DAVIDE.

NOMI DEI GENITORI confermati da MARCO per la madre (Mc 6,3) e GIOVANNI per il padre (Gv 1,45).

FRATELLI e SORELLE in MARCO appaiono 4 fratelli di Gesù: GIACOMO (trascrizione di Giacobbe), JOSES (forma abbreviata®di Giuseppe), GIUDA e SIMONE; e 2 sorelle. GESÙ nome del successore di MOSÈ (forma abbreviata di Giosuè – famiglia fedeleall’identità nazionale e religiosa d’Israele.

Si assumono come figli di primo letto di GIUSEPPE per giustificare la verginità di MARIA ma non reggono all’analisi filologica-comparativa.

DISCENDENZA DI GESÙ DA DAVIDE raccontata nel 56 nella Lettera ai Romani (1,3) di

PAOLO e le notizie leggendarie di EGESIPPO 170®– verosimile. Per MARCO Gesù come tekton (Mc 6,3) – realizza lavori di pietra e legno. Questo passo viene modificato da MATTEO che lo definisce “figlio di tekton” (Mt 13,55) – per non attribuirgli un modesto mestiere manuale – così nasce l’immagine del falegname Giuseppe. G E SÙ IL G A LILE ONAZARET mai nominata né nella Bibbia ebraica, né nelle fonti giudaiche non cristiane prima del III secolo. Si presuppone avesse sui®400 abitanti. Dopo il distacco di Gesù dalla famiglia, la tradizione sinottica registra una sola visita a Nazaret (Mc 6,1-6 e paralleli) e in questa occasione gli abitanti tengono nei suoi confronti un atteggiamento critico.- MARCO “da Nazaret di Galilea” Gesù andò a farsi battezzare da GIOVANNI (1,9) nel Giordano – designandolo come ®NAZARENOS (Mc 1,24; 10,47; 14,67). Presuppone che Gesù sia

nato a Nazaret (Mc 6,1).- MATTEO lo qualifica di NAZORAIOS (2,23; 26,71).®- LUCA usa sia Nazarenos (Lc 4,43; 24,19) che Nazoraios (Lc 18,37 e negli Atti).®- GIOVANNI usa Nazoraios. Presuppone che Gesù sia nato a Nazaret (Gv 1,45).®- FONTE Q non contiene né il nome di Nazaret né l’appellativo in alcuna forma.®MATTEO e LUCA connettono il termine con NAZARET = luogo dal quale Gesù ha cominciato (Mt 21,11).Attività di Gesù si svolse largamente nei villaggi della Galilea.- MARCO, MATTEO e LUCA distinguono due periodi:1. Attività in Galilea2. Pochi giorni a Gerusalemme in occasione della Pasqua dove fu arrestato e condannato a morte.- GIOVANNI fa agire Gesù in Galilea MA include almeno 3 Pasque a Gerusalemme.Il fatto che Gesù svolse attività in Galilea attestato dunque da MARCO (1,21; 2,1; 6,45; 8,10.22; 15,40.47; 16,1), dalla FONTE Q (Q/Lc10,13-15), LUCA (Nain, 7,11-16) e GIOVANNI (Cana, 2,11).Fra

le località visitate da Gesù intorno al lago di Genesaret: Cafarnao (Mc, Q/Lc, Mt). L'identità che i Galilei si attribuivano era giudaica e rispettosa delle norme di purità. Gesù non è cresciuto in un clima di opposizione a Gerusalemme e al Tempio. Il periodo dell'attività di Gesù non sembra però aver visto particolari agitazioni sociali, nemmeno in Galilea. LA CRONOLOGIA DI GESÙ LUCA insieme a MATTEO concorda nel far nascere Gesù sotto ERODE IL GRANDE MA per Luca ci fu un censimento indetto dal legato SIRIA QUIRINIO (che avvenne 10 anni dopo la morte del re - 4 a.C.) - perché parla del CENSIMENTO? Per far trasferire i genitori di Gesù da Nazaret a Betlemme MA INCONGRUENZA. ATTIVITÀ PUBBLICA INCERTA L'inizio dell'attività per LUCA (Lc 3,1) intorno al 26 fino al 30 e per GIOVANNI (Gv 2,20) intorno al 27-28. MORTE combinando le

Possibili date di inizio attività con la diversa durata si ottiene una forbice che va dal 27 al 34 (PILATO® incaricato dal 26 al 36).- SINOTTICI morte venerdì 15 Nisan (giorno successivo alla cena pasquale).- GIOVANNI morte venerdì 14 Nisan (prima della cena pasquale di quel giorno). PREFERIBILE.G IO V A N N I IL B A TTISTAMolte fonti indipendenti connettono l'inizio dell'attività di Gesù con GIOVANNI IL BATTISTA:- Informazione cristiana: FONTE Q (Q/Lc 3,7-9.16-17), MARCO (Mc 1,4-8), GIOVANNI (Gv 1,6-8.19-34), IL VANGELO SECONDO GLIEBREI.- Informazione non cristiana di FLAVIO GIUSEPPE che non lo collega con Gesù. 3Le fonti concordano sul RITO DEL BATTESIMO secondo la FONTE Q – Giovanni ha annunziato la venuta imminente del giudizio di Dio®su Israele che non disponeva nessun privilegio sui non ebrei e che a tutti Dio offriva un'ultima possibilità di sottrarsi alla condanna.Convergenza della FONTE Q, MARCO e

GIOVANNI

Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
13 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-STO/07 Storia del cristianesimo e delle chiese

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Marydf00 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia del cristianesimo e delle Chiese e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Udine o del prof Colombi Emanuela.