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Il Monachesimo: fenomeno monastico

Il Monachesimo ha avuto origine in Egitto alla fine del III secolo e si è diffuso anche in Siria, Asia Minore e Palestina a partire dal IV secolo. Nell'Occidente, invece, ha subito un solito ritardo.

Nell'Oriente, già nel mondo giudaico erano presenti esempi di vita comunitaria per motivazioni religiose. Tuttavia, all'origine del Monachesimo Cristiano c'è stato l'Anacoretismo, ovvero il ritirarsi nel deserto per condurre una vita solitaria.

Sebbene ci fossero precedenti in Egitto di persone che si ritiravano nel deserto per sfuggire al fisco e alla giustizia, il monaco desidera invece rompere con il mondo civile e religioso per vivere autenticamente l'ideale di vita evangelica.

È importante sottolineare che cercare la perfezione cristiana tra le privazioni e le tentazioni del deserto rappresentava un'interpretazione molto parziale dell'ideale di vita evangelico, che va invece ricercato e realizzato nell'intimo della coscienza.

Il Monachesimo si trova quindi tra i due estremi del realizzare l'ideale di perfezione cristiana e dello sfuggire la realtà del mondo.

Giustizia e dedicarsi all'brigantaggio varie e diverse erano le motivazioni che spingevano alla vita solitaria nel deserto, e la contestazione al mondo poteva assumere forme svariate, a volte soltanto esteriori, quanto al modo di vestire e di comportarsi.

Quando il monachesimo diventa un fenomeno di massa - molti lo facevano per salire poi sulla scala sociale. Antonio, padre del monachesimo orientale, con la sua attività epistolare dà a vedere la conoscenza e l'influsso di Origene. E questo influsso si manifestò poi anche in tutto l'ambiente monastico - il monaco un po' acculturato, che volesse praticare l'ascesi non come fine a sé stessa ma come mezzo per introdurre a un modulo di vita spiritualmente informato, sentiva l'esigenza di una guida in questo senso, ed erano disponibili solo gli scritti di Origene. Alienò i suoi beni e andò a vivere nel deserto in solitudine fissando il cliché.

dell'anacoreta - monaco eremita.

ANACORETISMO culmine dell'ideale monastico.

Morì nel 356 MA lasciò uno scritto che appunto favorì la diffusione dell'ideale monastico. - EPIFANIO CAMPAGNA CONTRO ORIGENE - sospetta per lui la sua fortuna tra i monaci d'Egitto. - Uno degli aspetti negativi del fenomeno monastico INTOLLERANZA - anche manifestata con la violenza. Poi anche - ESASPERAZIONE e RADICALISMO. - Monaci erano inflessibili difensori dell'ortodossia, cioè la posizione dottrinale di chi sapesse convincerli e trarli dalla sua parte. Nei decenni centrali del IV secolo sono tutti per ATANASIO, poi CIRILLO. - Nella massa dei cristiani comuni il sentimento prevalente all'indirizzo dei monaci era di ammirazione in forza del radicalismo con cui essi vivevano l'ideale di vita evangelica. - TEOFILO DI ALESSANDRIA mirò ad estirpare l'antropomorfismo molto diffuso tra i monaci d'Egitto.

– ciò provocò reazioniviolente.- PACOMIO nel 323 fondò nell’Alto Egitto il MONASTERO DI TEBENNISI – dando inizio al CENOBITISMO vita monastica di tipo®comunitario. Morì nel 346 e ormai aveva già dato vita ad 11 monasteri. Per organizzare la vita associata di tanta gente era necessaria una DISCIPLINA DURISSIMA – ora et labora benedettino era giàanticipato dalla REGOLA PACOMIANA – preghiera + lavoro manuale. 20- Il monachesimo di Siria e Asia Minore si presenta inizialmente con i monaci che vestivano in modo pittoresco destandoscandalo, e fenomeno del SARABAISMO – monaco girovago riluttante a ogni controllo e a ogni disciplina.- BASILIO volle creare una regola per regolare la vita monastica di tipo cenobitico – tra 365 e 370 redò COMPLESSANORMATIVA.- In Palestina monaci originari dell’occidente – PELLEGRINI diventati monaci associandosi ai luoghi santi. In occidente:- Il monachesimomeno estremista.

meno vagamentespiritualista – in contrasto quindi con una chiesa in piena fase di mondanizzazione. Quindi i monaci erano laici e non chierici e all’inizio non visto bene il chierico che abbracciava la vita monastica. Invece l’ISTITUZIONEEUSEBIANA era ad uso dei chierici – il vescovo e il suo clero praticavano vita comune (come i monaci del monastero).

PRASSI LITURGICA E PECULIARITÀ DELLA VITA CRISTIANA Attività che differenzia il cristiano dal pagano o giudeo CULTO con i momenti forti del:

  • BATTESIMO (nella notte precedente la Pasqua) solitamente i battesimi riguardavano persone adulte – mentre in Africa da®tempo usanza di battezzare i bambini subito dopo la nascita e si generalizzò sempre di più.
  • Poi ci sono i catecumeni che ritardavano il battesimo facendolo in punto di morte – per le difficoltà inerenti alla penitenza, quindi non volevano rischiare di essere esclusi dalla chiesa e tardavano il battesimo per

Essere purificati delle colpe. Ormai molti si facevano cristiani senza forti motivazioni - quindi si potenzia il periodo di preparazione al battesimo - CATECUMENATO - articolato in 2 momenti:

  1. Per 3 o + anni - preparazione remota - istruzione di carattere più morale e disciplinare che non dottrinale, durante la quale i catecumeni ammessi con limitazioni per la partecipazione alla liturgia. Il catechista è convinto che il catecumeno sia adeguatamente preparato durante il tempo della Quaresima - quindi riunioni giornaliere con istruzioni in merito alla professione di fede in uso nella loro chiesa, con deciso approfondimento di carattere dottrinale.
  2. Dopo il battesimo istruzione di tipo mistagogico - relativa alla prassi liturgica interpretata nel suo significato simbolico.

EUCARESTIA

In oriente la celebrazione della messa viene limitata alla domenica e a un certo numero di festività.

In occidente le occasioni si moltiplicano.

– in quaresima per esempio celebrazioni quotidiane.

L’anno liturgico di organizza con al centro la celebrazione pasquale – mobile – in quanto dipende dall’equinozio di primavera. Alle FESTIVITÀ MOBILI si aggiungono le FESTIVITÀ FISSE: Natale.

Aspetto più appariscente della vita cristiana CULTO DEI SANTI – iniziato con Vergine e martiri e poi con aggiunta di CONFESSORI -®coloro che hanno testimoniato la fede in Cristo non col sangue ma con una vita rigidamente ispirata alla morale evangelica (monaci e vescovi).

Nel corso del IV secolo il CULTO DEI MARTIRI diventò puro fanatismo con esiti imprevisti e sconcertanti:

  • Ricerca delle reliquie si fa retroattiva – si ricercano anche reliquie di santi del passato.
  • Dilatarsi della LETTERATURA MARTIRIALE – dedicata a conservare e diffondere il ricordo delle gesta dei martiri.

SCADIMENTO MORALE si accentua nel IV secolo.

Ancora accentuato il divaricamento fra pagani e cristiani.

Però per quanto riguarda la vita privata probabilmente il divario tra cristiani e pagani si era ridotto di molto – a volte addirittura annullato – in quanto la pratica religiosa si andava a limitare all'esteriorità dellafrequenza alle liturgie e alla superstizione del culto dei santi. VITA PRIVATA CRISTIANI si aveva una pratica sessuale limitata: nel legittimo matrimonio, alla procreazione e veniva loro sconsigliato®di frequentare terme oppure di tenersi al loro interno uomini e donne separati. Ma questo era l'obbligo solo "sulla carta". Ciò che succedeva nelle famiglie miste con membri cristiani e pagani non si sa. Ruolo della donna più rilevato rispetto ai giudei e pagani. CRISTIANIZZAZIONE DELLO SPAZIO E DEL TEMPO 21 COSTRUZIONE DELLE PRIME CHIESE (situate non in zone centrali della città) promessa da COSTANTINO e così ha inizio la CRISTIANIZZAZIONE DELLO SPAZIO. Queste chiese si differenziano in quanto sono.edifici di più ampie proporzioni e all'interno variamente ornate, anche con pitture che ritraevano episodi del NT o AT. Problema a riguardo norma della Scrittura giudaica che vietava la raffigurazione umana e animale in generale. Inizialmente le chiese identificate col nome del fondatore MA poi con il nome di una divinità o santità. La chiesa era adibita alla celebrazione eucaristica, il battesimo per tempo ottenne un locale proprio. COSTRUZIONE DI CIMITERI sia sopra che sotto la terra. Secondo il tradizionale costume romano, erano situati fuori dall'abitato – dal V secolo invece verso il centro cittadino. Anche qua presenti ornamentazioni pittoriche di vario genere. Erano amministrati direttamente dalla chiesa. MA molte famiglie IPOGEO PRIVATO. CRISTIANIZZAZIONE DEL TEMPO fin dal tempo delle origini vi erano 2 festività cristiane: la PASQUA annuale, la DOMENICA settimanale. Ambedue commemoravano la risurrezione di Cristo. Concepironoinizialmente la domenica come un giorno uguale agli altri – ignorando la distinzione tra giorno sacro e profano, per lui ogni giorno era il giorno del Signore e quindi giorno di festa. Solo successivamente la domenica acquisirà degli aspetti del sabato giudaico (divieto del lavoro). PENTECOSTE celebrativa della fondazione della chiesa. Periodo di tempo particolarmente idoneo a un'intensa attività ecclesiale: preparazione finale dei catecumeni, amministrazione del battesimo, riconciliazione dei pentiti, istruzione postbattesimale, digiuni vari. Poi si aggiunse il NATALE coincidente con la festa pagana del dies Solis. ASCENSIONE DEL SIGNORE quaranta giorni dopo Pasqua. Poi si aggiunsero le celebrazioni di martiri e santi. Il carattere significato della Pasqua cristiana sancito da VALENTINIANO I nel 367. Gradualmente il calendario cristiano si sostituì a quello pagano. LE LETTERE CRISTIANE Lettere cristiane hanno grande fioritura nel IV secolo. È ancora

Conosciuta la letteratura di disimpegno, a destinazione meramente personale – scarsa diffusione della poesia rispetto allaprosa.- Amb

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A.A. 2022-2023
23 pagine
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SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-STO/07 Storia del cristianesimo e delle chiese

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Marydf00 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia del cristianesimo e delle Chiese e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Udine o del prof Colombi Emanuela.