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ACCESSORI: I COPRICAPI DISTINGUEVANO I BORGHESI RICCHI , GLI UOMINI DI LEGGE,

I DOTTTORI E I MERCANTI.

- MAZZOCCHIO: copricapo costituito da un cerchio ricoperto di panno che girava intorno

alla testa

- La FOGGIA che simile al mazzocchio, pendeva sulla spalla e copriva la guancia sinistra.

- BECCHETTO: copricapo in panno in lunga appendice ripiegata sulla spalla destra

Il quattrocento segnò l’avvento delle scarpe e il progressivo disuso dell calze solate.

Frequente per gli uomini era l’uso di gioielli.

ABBIGLIAMENTO FEMMINILE

La veste di tipo più aderente rimase la GAMURRA O CAMORA conosciuta come zupa o socha:

con vita alta, aderente, scollo rotondo e apertura sui fianchi. Subisce un evoluzione diventando

più ricca con maniche. Queste erano vesti da portare in casa mentre per uscire veniva indossata

la pellanda o cioppa. Tessuti come velluto e damasco, colori come il rosso nei capi più pregiati e

mormorino-colore mescolato al nero- al cilestrino.

- Nel corso del quattrocento le manica si staccò e fu congiunta alla veste con lacci finiti con

puntali preziosi, aghetti che lasciano sbuffare tra l’uno e l’altro la camicia , e furono tagliate

con un altro tessuto a volte più ricco, diverso dall’abito. Pag. 88 fig. 5,42

- Intorno al 1470 il busto della veste si allungò portandosi al punto vita naturale, mentre la

gonna si aprì a campana, sostenuta da un rinforzo conosciuto in Italia come FALDIA O

FALDIGLIA costituito di bambagia o stoppa usate per tenere la veste leggermente

allargata.

- Cioppa, pellanda e veste o sacco, si definiva il capo di abbigliamento più importante per

foggia e ricchezza. la pellanda nel corso del Quattrocento divenne fondamentale.

- GIORNEA: veste femminile priva di maniche o con maniche staccate e pendenti a scopo

ornamentale. aperta sui fianchi

- ACCESSORI: i capelli si portavano aderenti al capo, raccolti in trecce e

in cerchi intrecciati con nastri e fili di perle. Acconciature importate dalla

Francia.

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- BALZO: copricapo a forma sferica. Più largo verso l’alto , impreziosito da nastri o altri

ornamenti, portato all’indietro lasciava la fronte scoperta.

- COAZZONE: grossa treccia di capelli

avvolta in un velo, trattenuto da nastri o fili

di perle.

- SCARPE: LE PIANELLE potevano

avere una sorta di zeppa a seconda del

numero di strati di cuoio.

Il cinquecento la nascita dell’età moderna 1500

ITALIA

ABBIGLIAMENTO MASCHILE

Gli abiti maschili risultano simili a quelli dell’Quattrocento: la camicia, il farsetto, il casacchino, il

giubbone (o zupone), il saio (saione), le calzebrache e come sopravvesti

o mantelli la guarnacca, il lucco, il tabarro, la veste o toga, il robone, la

gabbanella, a seconda delle regioni.

- Si usa imbottire alcuni indumenti come per esempio il giubbone

sul petto e sulle spalle con feltri o cartoni in maniera da dilatare la

figura in senso orizzontale. Anche le calzebrache venivano

imbottite in maniera più leggera. Riprendevano molto come punto

di riferimento l’abbigliamento militare.

- COLLETTO O COLLO: sorta di corpetto

confezionato in robusta pelle, che copriva il busto, il cui nome

deriva da “cuoietto”. Restò in uso fino alla prima metà del XVII

sec.

- La CAMICIA divenne un indumento molto pregiato, decorata,

ricamata con fili d’oro, scollata, e messa in evidenzia grazie alla

scollatura del giubbone.

- Verso il 1510 CALZEBRACHE: vengono modificate, tagliate

all’altezza del ginocchio dove erano trattenute da giarrettiere e la parte superiore, che

proteggeva le cosce, prese il nome di COSCIALI che, soprattutto in area tedesca vennero

imbottiti per diventare più ampi. Mentre in spagna, verso la metà del secolo, diedero

origine ad una sorta di calzoni chiamati

- BRAGHE : COSCIALI CHE INIZIALMENTE ERANO ADERENTI POI DIVENNERO

GONFI.

- BRAGHETTA: in uso fino al 1400 assunse una determinata forma con un evidente

11 simbologia fallica.

- In Italia si ebbero influssi di modelli germanici che si notano nell’adozione di tagli

longitudinali e orizzontali praticati sugli abiti. Questo uso deriva dalle divise dei

lanzichenecchi: i vari tagli avevano lo scopo di agevolare i movimenti delle articolazioni. Il

costume tedesco era caratterizzato da colori vivaci posti a contrasto

- In Inghilterra lo SCHAUBE: ampia sopravveste aperta davanti, rivestita spesso di

pelliccia, la cui lunghezza giungeva alle ginocchia, dotata di ampio colletto ribaltato sul

dorso e di maniche a palloncino.

- in Italia ciò può essere considerata LA ROBA O ROBONE: sopravveste confezionata con

stoffe pregiate , provvista di larghe e imponenti maniche e da un grande bavero rovesciato

sulle spalle.

- SAIO O SAIONE: indumento utilizzato fuori casa, giubbone con maniche con

abbottonatura sul davanti, lungo fino a metà coscia.

- Il TABARRO assunse due diverse connotazioni: 1) sorta di ampia giacca aperta davanti

con maniche, 2)una sopravveste utilizzata da individui di basso rango

- Influenza di fogge orientali come il vestito all’ungaresca

- O la ZIMARRA : sopravveste di origine orientale di foggia ampia, ornata di galloni con

maniche aperte all’altezza del gomito.

ACCESSORI:

COPRICAPI: TOCCO : copricapo di forma rotonda senza bordi.

BERRETTA A TOZZO: copricapo con cupola piuttosto alta e con piccola falda

- CALZTURE: quelle più usate erano a punta larga, chiamate a becco d’anatra o a muso di

bue

- I GUANTI, segno di distinzione della classe levata, speso profumati.

- L’OROLOGIO TASCABILE

ABBIGLIAMENTO FEMMINILE.

Negli abiti l’effetto di espansione orizzontale è suggerito

dall’attaccatura delle maniche posta piuttosto bassa , dalla

scollatura prevalentemente quadrata, dal punto vita segnato in

posizione naturale e dall’accentuato volume dei fianchi.

- Le maniche assumono ampiezza volumetrica,

accentuata da imbottiture, concentrate nella parte

12 superiore del braccio. a partire dal 500 l’abito viene diviso in due : nella parte superiore ci

sarà il CORPETTO/CORSETTO/BUSTO, nella parte inferiore la gonna.

- CAMORA/gonnella, un abito caratterizzato dal punto vita posto leggermente in alto, le cui

maniche erano rifinite da BRIONI, una sorta di spalline imbottite e da MANEGHETTI cioè

polsini.

- - nella metà del secolo si modificano alcune parti della camora: lo scollo diventa più

contenuto, il corpetto si irrigidisce e allunga punta che scende un poco oltre la linea vita, gli

spallini diventano di forma più contenuta.

- SOTTANA: indumento simile alla camora, con spallini e polsini che veniva indossata di

solito sotto la sopravveste.

- SOPRAVVESTI:

- 1) vestito: indumento aderente al busto, scollato e dotato di colletto, con linea vita

terminante a punta sul davanti.

- 2) soprana: sopravveste confezionata in tessuto pregiato, foderata in seta. Poteva essere

aperta dalla vita all’orlo in maniera da mostrare la sottana.

- 3) zimarra: ampia e sontuosa sopravveste con maniche spesso pendenti, aperta davanti,

lunga fino ai piedi.

- 4) il robone: per le classi elevate e giungeva fino a terra foderato di pelliccia o di stoffe

pregiate.

- La BASCHINA: in Francia e spagna indicava un busto dotato

di piccole falde attorno alla vita, in Italia un aveste intera

provvista di maniche.

Intorno alla metà del 500 una moda francese diffuse l’uso di un

corpetto d’acciaio con la punta molto allungata davanti. Questo

modello però fu abbandonato in favore di busti irrigiditi con stecche di

metallo o di legno, collocati tra fodera e tessuto del corsetto. Un

usanza particolare fin verso il 1530 fu quella di portare una pelliccia

di ermellino o altro animale sulla spalla .

Durante la fine del XV secolo ,CON L’INFLUENZA SPAGNOLA

risale infatti l’uso del VERDUGALE UNA STRUTTURA DI

FORMA CONICA BASTATA SU CERCHI DI LEGNO CUCITI

ALL’INTERNO DELL’ABITO IN DIMENSIONI CRESCENTI

DALLA VITA ALL’ARTO.

- CALZONI ALLA GALEOTA: calzoni dalle line morbide

che giungevano fino sotto il ginocchio e venivano

indossati sotto alla gonna, riccamente decorati e guarniti

di merletti. Molto simili a quelli maschili

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- La moda italiana del primo ventennio del XVI – sotto l’aspetto cromatico- fu caratterizzata

dall’abbinamento di forti contrasti di colore e dal prevedere di tinte scure rispetto al secolo

precedente. ACCESSORI

COPRICAPI

CALZONI

CAPPELLI

INTRODUCIONE DEI COLLARI: dopo la prima metà del secolo

LATTUGHE: piccole strisce di stoffa increspata che ornavano il colletto e i polsi delle camicie.

GORGIERA: colletto di forma circolare realizzato in tessuti finissimi, pieghettato a nido d’ape e

increspato.

CAPELLI : arricciati e rialzati per formare due corna. BIONDO VENEZIANO

GUANTI: profumati, ricamati, tagliati

VENTAGLI: con piume di struzzo, con manici in oro e argento e pietre preziose.

GIOIELLI E PROFUMI SPAGNA

CARATTERISTICHE GENERALI:

- Adozione di line rigide

- Il modello maschile tendeva ad enfatizzare i caratteri volumetrici dell’abbigliamento militare.

- Uso del colore nero, come valore di distinzione. Il nero per motivi legati alla morale religiosa

- Giallo e rosso piano piano aboliti.

ABBIGLIAMENTO MASCHILE

Tra il 1560 e il 1570sopraggiunsero alcune modifiche.

- Anche in spagna si adottò una nuovo modello di farsetto imbottito sulle spalle e sul torace,

ma in particolar modo sul ventre. Il farsetto imbottito nel torace termina a punta sul davanti.

Provvisto di allacciatura che giunge fin sotto il mento, questo indumento ha il collo

montante da cui fuoriesce il colletto della camicia, o un collaretto di tessuto finissimo, lino o

tulle, increspato a nido d’arpe chiamato gorgiera. Le BRAGHE furono modellate più corte e

14 con una forma più tondeggiante. La linea tende alla verticalità. L’attaccatura delle maniche

viene guarnita da alette imbottite chiamate PICADILLOS.

- Tra i mantelli ricordiamo il FERRERUELO: corto mantello a forma di cappa circolare, che

arriva alle cosce.

Verso la metà del secolo , in tutta Europa una

novità importante è costituita dalle CALZE AD

AGO: calze lavorate ai ferri che conferiva

elasticità. FILIPPO II con corazza fino

al bacino. Si notino le

braghe alla sivigliana e gli

alti stivali provvisti di

speroni sorretti da cinghie.

ABBIGLIAMENTO FEMMINILE : la caratteristica più

significativa è quella di imporre una profonda alterazione delle

linee naturali del corpo, tramite una sovrastruttura basta su

forme geometriche riconducibili a due coni contrapposti

costituiti dal rigido corsetto e dalla gonna a campana.

- Il CORSETTO con la sua forma conica appiattisce il

volume del seno, e termina con una punta pronu

Dettagli
Publisher
A.A. 2015-2016
41 pagine
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SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-STO/01 Storia medievale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher twistte di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia del costume e della moda e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Muzzarelli Maria Giuseppina.