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Le fonti della storia

Alla base della conoscenza del passato ci sono le fonti → la fonte più importante della storia che possiamo indagare è la nostra esistenza

Le fonti possono:

  • avere origine da fenomeni naturali (eventi climatici, terremoti) o umani (battaglie, trattati, ma anche creazioni artistiche o culturali)
  • distinguersi in fonti dirette (giungono a noi senza filtro interpretativo e con un alto grado di soggettività) o indirette (non riportate da testimoni diretti)
  • essere scritte (fonti documentarie, quindi documenti pubblici e privati, e narrative, quindicronache, diari) o non scritte (fonti orali, iconografiche, fotografiche, virtuali, fiabe)
  • essere fonti volontarie (narrative o documentarie) e involontarie (avanzi o manufatti, usi e costumi)

Le fasi che lo storico ripercorre nella sua ricerca sono: SELEZIONARE, INTERROGARE e INTERPRETARE LE FONTI, a cui si aggiunge il RACCONTO, cioè la scrittura della storia esterna, cioè

Per stabilire l'autenticità di una fonte bisogna rapportare la fonte ad una critica esterna (mettere in relazione la forma del documento con le procedure utilizzate all'epoca in cui il documento è stato prodotto) e ad una critica interna (coerenza con fatti conosciuti) e riconsiderare la fonte alla luce del processo che le ha dato vita.

Scienze come l'araldica, l'archeologia, l'archivistica, la cartografia, etc. analizzano documenti necessari alla conoscenza della storia con lo scopo di rintracciarvi le fonti.

La storia ha creato numerosi falsi, come ad esempio la Donazione di Costantino.

I miti più antichi esprimono il rapporto con gli uomini e la natura e con essi hanno cercato di spiegare i fenomeni osservati. In seguito, con l'evolversi della civiltà, sono nati miti che celebravano la nascita di popoli e città. A popoli diversi corrispondono miti simili. È un genere narrativo che ha la funzione di insegnare precise regole di comportamento.

e convivenza e si riferisce ad una realtà lontana con tempi e luoghi indeterminati; il linguaggio in cui si esprime cambia a seconda della sua origine. La fiaba è un documento di cultura popolare, contiene insegnamenti su come affrontare le ansie e le paure della vita quotidiana, non descrive fisicamente o caratterialmente i protagonisti e si caratterizza sempre per il lieto fine. Nelle leggende il reale si mescola alla fantasia, si differenzia per una conclusione tragica e drammatica, è stata cambiata nel tempo a differenza della fiaba. La protostoria è la storia più antica e difficile da conoscere perché non si hanno documenti scritti e si ricostruisce la civiltà solo in base ai rinvenimenti archeologici. La etnologia studia le organizzazioni socio-culturali delle comunità umane, dei loro aspetti comportamentali e simbolici e delle loro relazioni. L'archeologia è la scienza che studia le civiltà e culture.

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umane e le relazioni con l’ambienteattraverso la raccolta e l’analisi delle tracce che hanno lasciato

L’iconografia è lo studio e l’interpretazione delle immagini nell’arte attraverso l’analisi dei dettagli, valuta quelle immagini che possono essere fonte documentaria per la ricostruzione di eventi storici

Per quanto riguarda il cinema si distingue una didattica con il film, in cui le immagini sono altre materie, e la didattica del film, in cui prevale l’attenzione al utilizzate come supporto per testo e vengono fatte analisi di tipo semiotico, tese ad indagare il funzionamento dei codici

Si possono distinguere 6 categorie di film storici, quelli che:

  1. Propongono un racconto veritiero o che ambiscono ad esserlo
  2. Hanno una precisa intenzione apologetica
  3. Descrivono la storia secondo la volontà e il pensiero politico corrente
  4. Includono e sviluppano implicazioni morali
  5. Dopo una guerra sono il migliore strumento di spiegazione della stessa
Le situazioni storiche vengono riproposte con un nuovo rilievo Criticità:
  • La fonte filmica si stanzia sul piano della verosimiglianza più che su quello dellaricostruzione accertata
  • È un'opera collettiva, costruita da una pluralità di linguaggi

STORIA E PATRIMONIO

Nelle epoche antiche era la presenza del sacro a segnare uno spazio di rispetto e conservazione; nel periodo romano si sviluppa una particolare sensibilità per il concetto di monumento inteso come testimonianza della memoria collettiva del passato fino a che questo stesso passato non andava a minare l'immagine, la cultura e il diritto romano; durante il cristianesimo il reimpiego e il recupero divennero necessari quando dovevano essere costruite nuove chiese cristiane; durante il Medioevo fu grazie all'opera dei monaci che si salvaguardarono testi antichi; durante il fenomeno dell'incastellamento (X-XI sec) ci fu un

profondo rivolgimento strutturale che provocò la perdita di numerose testimonianzea tutela del patrimonio furono emesse dal Papa tra il XV e XVI sec → nel 1471

Le prime legginascono i Musei Capitolini a Roma, 1759 il British Museum, 1769 Uffizi a Firenze

Dalla Rivoluzione francese il concetto di patrimonio assume un significato politico che resistefino ai giorni nostri

Il termine bene culturale compare nella legislazione italiana nel 1999 ed è inteso cometestimonianza materiale avente valore di civiltà ed è oggetto di un processo di selezione: è ilrisultato di una decisione

Il concetto di patrimonio, inteso come insieme di lasciti e risorse nel quale confluiscono e sisedimentano i caratteri, i beni, i valori e i saperi delle comunità umane, si è ampliato nel tempofino a includere anche la natura e i componenti immateriali del sapere; nasce durante laRivoluzione e la Restaurazione francese per definire la nazione come unità

culturale e giuridica in un periodo di grandi saccheggi da parte dell'esercito francese: Parigi era considerata la nuova Atene, patria delle arti e dell'uguaglianza. Dopo i Borboni restituirono i beni ai paesi depredati. La Convenzione europea del paesaggio del 2000 afferma che il paesaggio è una parte del territorio il cui carattere deriva dall'azione di fattori umani e naturali e dalla loro interrelazione. Le origini della migrazione africana sono da ricercarsi nella geografia di un ambiente arido, difficile da coltivare, con animali ostili che non hanno favorito l'allevamento (mosca tse-tse) → non riuscendo ad addomesticare la fauna locale, gli abitanti locali provarono ad addomesticare buoi, pecore e capre importanti dall'Oriente. Endemica infettiva di origine batterica che annientò più di un terzo della popolazione → la peste nera; ebbe origine dai topi che si annidavano nelle carovane dei mercanti; nei.

Secoli ci furono vari momenti in cui la peste fece numerose vittime: tra il 160 e il 189 e con la "peste di Giustiniano" ne 540-542 → è considerata la prima grande pandemia che causò la morte del 25% della popolazione mondiale; poi ci furono vari momenti in cui comparì la peste bubbonica.

La storia dell'uomo di può dividere in divergenze (civiltà che si allontanano diversificandosi) e convergenze (contaminandosi).

La globalizzazione è antica almeno quanto le civiltà commerciali, non è una produzione del XX secolo.

In 50 mila anni abbiamo occupato tutto il pianeta.

PART 2: APPRENDERE LA STORIA

L'USO DELLE FONTI NELLA DIDATTICA DELLA STORIA E DEL PATRIMONIO

I documenti sono tracce lasciate dall'uomo, l'azione dello storico fa diventare le tracce fonti di informazione per un orientamento generale all'argomento storico (prima fase della ricerca) si.

Gli strumenti dividono per consultazione bibliografica.

in:
  • Enciclopedie, dizionari e atlanti
  • Repertori bibliografici
  • Bibliografie
  • Periodici e collane
Per consultazione documentaria si dividono in:
  • Inventari
  • Collezioni di fonti
  • Dizionari
  • Manuali di cronologia e metrologia
È solo partendo dalle proprie radici che si arriva a comprendere la ricchezza culturale dell'altro. Fasi di un percorso di ricerca storica in classe:
  1. Scelta del campo d'indagine → presuppone anche un'analisi da parte dell'insegnante
    1. delle preconoscenze sul tema
  2. Ricerca di informazioni
  3. Approccio metodologico con le fonti → prevede la formazione dei gruppi di lavoro, la selezione delle fonti e l'interpretazione dei dati
  4. Comunicazione degli esiti della ricerca → comprende la verifica della corrispondenza tra finalità iniziali e informazioni ricevute
La differenza con una ricerca svolta da uno storico è nel criterio di selezione delle fonti che a scuola risponde a logiche didattiche.

RACCONTO DELLA STORIA E L'AUTOBIOGRAFIA

Le narrazioni si possono dividere in 4 categorie:

  1. Autobiografie e memorie - storia raccontata vicina all'autore
  2. Biografie di personaggi - distante dal narratore
  3. Sintesi storiografiche
  4. Narrazione storica fatta dal museo

Il pensiero narrativo è il pensiero più antico nella storia umana e tende al particolare, a differenza del pensiero paradigmatico che tende all'astratto, lavora per immagini che non seguono una logica lineare.

Proporre ai bambini di costruire la loro genealogia è importante per far comprendere il presente nel contesto del passato. La comprensione del concetto di sequenza è particolarmente difficile per i bambini della scuola dell'infanzia: può essere d'aiuto creare delle sequenze di svolgimento della giornata scolastica.

Sollecitare la realizzazione di linee del tempo sia personali che a più ampio respiro storico.

Secondo le Indicazioni nazionali, la

La scuola primaria ha il compito di costruire sistemi di conoscenze riguardanti quadri di civiltà o quadri storico-sociali (fino alla tarda antichità), mentre la scuola secondaria di primo grado riguarda i processi, le trasformazioni e gli eventi che hanno portato al mondo di oggi (fino agli inizi del XXI secolo); ad ogni ciclo di istruzione la scuola viene proposta con forme, metodi e contenuti differenti.

La geostoria è il naturale intreccio tra storia e geografia e considera i dati spaziali e temporali inscindibili tra loro.

Il territorio fa capo ad un centro, una specifica area geografica o geologica, è un ambito spaziale senza determinazione di tempo, mentre il paesaggio è uno stadio provvisorio di un processo evolutivo di modellamento e organizzazione dello spazio e del tempo in cui lo si legge.

Per la didattica della storia con bambini con disabilità si può far uso di immagini e schemi, come fonti ic

Dettagli
A.A. 2019-2020
9 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-STO/01 Storia medievale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher donatellateatro di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia antica e medievale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Borghi Beatrice.