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Modelli idealtipici di regimi migratori
regimi migratori → insieme delle procedure che regolano la possibilità di accesso dei migranti. Sappiamo che le politiche di migrazioni sono dettate da diverse ragioni: esigenze del mercato, retoriche populiste, ragioni politiche, identitarie.. gli orientamenti della popolazioni influenzano particolarmente le scelte in questa materia.
Gli idealtipi non corrispondono esattamente alla realtà ma servono come schemi/fenomeni cognitivi per leggere fenomeni complessi
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Modello di insediamento
PAESI: Australia, Canada, Nuova Zelanda, Stati Uniti
- Immigrazione come elemento costitutivo della storia e dell’identità nazionale
- Si riconoscono come paesi di immigrazione=>paesi dove l’immigrazione è vista come qualcosa di stabile, in questi l’immigrazione fa parte dei elementi costitutivi della storia.
In questi paesi c'è il mito del migrante che da condizioni umili riesce a ottenere successo
1. Ascalare socialmente.
Politiche:
- Politiche continue di pianificazione degli arrivi → sono considerate come naturali.
- Normativa aperta nei confronti della cittadinanza.
2. Modello del lavoratore temporaneo
PAESI: Germania e Svizzera
- Modello del “lavoratore-ospite”
- Non ci si riconosce come paesi di immigrazione
Sono paesi che hanno attuato le politiche degli “stop” per diminuire le importazioni di manodopera regolare, nonostante ciò i flussi migratori non sono rallentati.
Quando i migranti temporanei iniziano a portare i familiari aumenta il tasso di immigrazione, questi accedono ai sistemi di welfare e vengono percepiti come una minaccia. Vengono considerati semi-cittadini, hanno acquisito alcuni diritti, ma non tutti quelli che spettano ai cittadini dell'Unione Europea.
Politiche:
- Regime restrittivo per la cittadinanza (jus sanguinis)
- Accesso limitato al welfare, ostacoli ai ricongiungimenti familiari
- Politiche ad hoc e restrittive.
3. Modello
della residenza permanente PAESI: Francia, Regno Unito e Paesi Bassi - Passato coloniale -> primo tentativo di fornire pari diritti. - Uguaglianza formale ma disuguaglianza sostanziale - Svantaggio strutturale dei migranti -> in termini di discriminazione, inserimento nel mondo del lavoro, risultati scolastici. 4. modello di immigrazione mediterraneo PAESI: Italia, Spagna, Portogallo L'Italia a partire dagli anni 80 si è trasformata da paese di emigrazione a paese di migrazione, per questo era sprovvista di norme date. - Da paesi di emigrazione si trasformano in paesi di immigrazione, a partire dagli anni '80 e '90 - Nessuna politica di reclutamento attivo -> per questi motivi questi paesi si sono trovati in difficoltà nel fronteggiare la crisi migratoria degli ultimi anni Italia Il concetto di integrazione in Italia L'immigrazione è un fenomeno relativamente recente e a lungo sottovalutato. Il concetto di integrazione si è affermato conuna certa facilità nel dibattito pubblico, pur senza avere un significato specifico e condiviso da tutti (contiguità tra livello descrittivo e normativo)
Prima riflessione scientifica: Commissione per l’integrazione degli immigrati (2000).
Integrazione definita normativamente: salvaguardia dell'integrità personale, parità di intrattenimento, integrazione positiva.. 21-10-2020
Assimilazione integrazione?
L'Europa si è trasformata in una società di migrazione, questa diversità culturale, religiosa ed etnica è stato un avvenimento imprevisto, avvenimento che ha spesso generato una diffusa ostilità da parte dell’opinione pubblica nei confronti dei migranti.
A partire dagli anni 70 in Europa si è iniziato ad usare il termine integrazione, mentre in america era maggiormente diffuso il termine assimilazione
Europa: una società multietnica- In europa vivono insieme diversi gruppi etnici, ma come mai? Le
migrazioni immaginate come temporanee si sono trasformate in stabili, il migrante ospite ha iniziato a ricongiungere i suoi familiari.
L'Europa, inoltre, è soggetta a migrazioni per ragioni umanitarie, causate da sconvolgimenti politici nelle aree geografiche limitrofe che hanno causato una migrazione forzata, in particolare tra il 2014 e il 2015 con la cosiddetta crisi dei rifugiati.
L'Europa diventa società multietnica anche per via dei processi di decolonizzazione, molti cittadini delle ex colonie si trasferiscono nei paesi europei.
I migranti però non hanno le stesse possibilità di accesso alle risorse della società, queste discriminazioni vengono ereditate anche dalle seconde generazioni.
Assimilazione fino agli anni 70 si parla esclusivamente di assimilazione, il termine integrazione è più recente.
Nasce nella Scuola di Chicago all'inizio del '900. Perché a Chicago? All'inizio del 900 sta subendo
profonde trasformazioni, vedel'arrivo di numerosi migranti dall'Europa.
Per assimilazione si intende un processo unilaterale e individuale nel corso del quale imigranti abbandonano tutte le proprie caratteristiche, usanze e culture e finiscono peridentificarsi con la società di arrivo. L'assimilazione è completamente a carico dei migrantied è una cosa inevitabile.
"Processo di interpenetrazione e fusione in cui persone e gruppi acquisiscono le memorie,i sentimenti e gli atteggiamenti di altre persone e gruppi e, condividendo la loro esperienza ela loro storia, sono incorporati con loro in una vita culturale comune"-Park e Burgess 1924- implicita la superiorità della cultura del paese di arrivo- l'assimilazione nelle società di arrivo viene considerata come esito auspicabile, ilegami con il paese d'origine sono da interrompere.
Mito del self-made man e del melting-pot- La velocità
Il processo di assimilazione dipende dalla somiglianza etnica e culturale.
Fenomeno:
DESCRITTIVO: ciò che avviene quando i migranti arrivano in un determinato paese, per studiare la realtà e i processi di inclusione.
PRESCRITTIVO: ciò che è opportuno che si verifichi, "che cosa si deve aggiungere".
Critiche all'assimilazionismo:
La de-socializzazione rispetto ai propri usi e costumi non è per niente un processo automatico.
L'assimilazionismo:
- esclude il transnazionalismo e doppia appartenenza
- non tiene conto del fatto che la doppia appartenenza in alcuni casi rappresenta un valore aggiunto, immigrati perfettamente integrati portano avanti progetti nei paesi d'origine.
- è caratterizzato da un approccio deterministico, lineare ed etnocentrico → presuppone la superiorità di una società rispetto ad un'altra.
- porta al nazionalismo metodologico → assume come unica unità d'analisi la società d'arrivo.
maggioritario, ciò si può vedere particolarmente nel passaggio intergenerazionale. Si parla quindi di Neo-assimilazionismo.
Differenze tra il paradigma classico dell'assimilazionismo e il neo-assimilazionismo:
- Il neo-assimilazionismo: non considera l'assimilazione un processo necessariamente desiderabile, cade del tutto l'aspetto normativo.
- I percorsi di integrazione dei migranti possono essere vari!
- Integrazione come processo bidirezionale, la società d'arrivo svolge un ruolo fondamentale.
- Tiene conto della natura socialmente costruita delle differenze etniche che di per sé non esistono ma sono l'esito di processi di valutazione sociale.
- La cultura del paese di arrivo non è omogenea e neppure statica in Europa si parla sempre di integrazione ma che cos'è?
Le caratteristiche dell'integrazione:
- Processualità: è un processo che richiede tempo e si sviluppa nel corso del tempo.
Es:imparare la lingua. multidimensionalità → si declina a livello economico, culturale, sociale e politico, non sipuò immaginare l’integrazione limitata ad un solo ambito.
bidirezionalità → bisogna considerare due attori:- migranti.- società ricevente che in base alle sue caratteristiche favorisce o nol’integrazione.
Ruolo del contesto: struttura di opportunità politica
Il ruolo del contesto a volte è più decisivo delle caratteristiche individuali dei migranti
critiche al concetto di integrazione
integrazione in una esistente società che si immagina «integrata», quindi integrazione vista ancora in modo unilaterale all’interno di una cultura percepita come omogenea: ogni società è composta da tanti campi autonomi e indipendenti, le culture sono insiemi disomogenei, dinamici e ricchi di contraddizioni!
politiche degli ingressi e politiche di integrazione
POLITICHE DEGLI INGRESSI:
→ chi fa entrare e per quanto tempo
POLITICHE DI INTEGRAZIONE DEI MIGRANTI: → diritti (sociali, politici) da accordare agli immigrati e provvedimenti per la convivenza tra nativi e migranti.
Modelli di integrazione in Europa: tre idealtipi
- Modello inclusione differenziale (Germania)
- Non ci sono immigrati, ci sono Gastarbaiter (lavoratori ospiti): concezione di una immigrazione temporanea.
- Inclusione differenziale: inclusione nel mercato del lavoro vs esclusione socio-culturale
- Concezione etnonazionale dell'appartenenza alla nazione
- Dal 2001 la Germania si riconosce come paese di immigrazione
- Modello assimilazionista (Francia)
- «francesizzazione» degli immigrati: processo unilaterale di adattamento culturale =>