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Gli hashtag della comunicazione= Studiare l’”architettura “cognitiva,

il funzionamento di TWITTER , serve a capire cos’è la comunicazione. Twitter

diventa un punto di convergenza tra le routine produttive tipiche delle

agenzie di stampa e la necessità di espressione , confronto e scambio, che la

tecnologia digitali hanno ormai trasformato in un prerequisito fondamentale

dei nostri comportamenti comunicativi. Il link che troviamo postato o che ci

troviamo a condividere ecc , è un po come la citazione (strumento che

sradica un’affermazione dal contesto originario in cui è stato prodotto), così il

link permette di destrutturare l’ambiente e della rete e di creare flussi di

contenuti senza soluzioni di continuità -> perché ottenere un risultato

coerente però, l’utente si serve dell’hashtag (#), uno strumento che consente

Così , per

di organizzare i messaggi secondo specifiche parole chiave .

spiegare cos’è la comunicazione ,un processo analogo consente la creazione

di significati (hashtag) che dialoghino tra loro costantemente per creare una

nuvola semantica.

#comunicazionecomebisogno= Ci sono alcuni assiomi (legge che non

necessita di spiegazione), verità incontestabili riguardo alla comunicazione e

sono cinque--> 1. non si puo non comunicare, 2. si comunica sempre in

modalita analogica o digitale, 3. ogni comunicazione ha una forma,

contenuto, e relazione prestrutturata, 4. tra interlocutori ci possono essere

relazioni simmetriche (io e te) o complementari (io con prof, status diverso da

me, 5.ogni forma di comunicazione è scandita da una punteggiatura che

divide le sequenze comunicatoive della comunicazione. Questo hashtag

riguarda il primo assioma.

NB= la finestra di hoari è un modello che si basa sulla percezione, è frutto di

una percezione di tutti quelli che partecipano. La comunicazione può essere

APERTA (modo in cui ci presentiamo), NASCOSTA (quello che sono è diverso

da quello che gli altri vedono. E' la differenza tra cio che voglio essere e il

modo di come appaio), SEGRETA (togliere qualcosa al processo comunicativo

consapevolmente) e IGNOTA.

Qualsiasi comportamento è una forma di comunicazione e diventa portatore

di un significato. Spesso bisogni ed esigenze dipendono dall’esterno, dagli

altri, come gli altri necessitano della nostra presenza, il mondo che abitiamo,

non sarebbe lo stesso senza di noi. La comunicazione è un bisogno umano

elementare, insito nella nostra stessa natura: Connotato naturale biologico la

morfologia del nostro corpo, la nostra capacità di produrre suoni articolati, di

effettuare movimenti e di attribuirvi un senso sono alla base delle nostre

possibilità di pensiero e di azione. + Connotato sociale antropologico un

bisogno elaborato di relazione, di solidarietà, che conferisce stabilità

all’ambiente che abitiamo. Considerare la comunicazione come un bisogno

non implica che essa rappresenti una dimensione esclusivamente spontanea

e automatica. Sin dagli anni ’60, la semiotica ha dimostrato come la

comunicazione presupponga sempre e comunque un codice, una matrice, che

deve essere appresa e condivisa affinché sia possibile un dialogo -->

L’aspetto spontaneo e automatico è sempre stato affiancato a quello

dell’apprendimento di un codice. Nuove modalità espressive e nuovi

strumenti capaci di ampliare le nostre potenzialità comunicative hanno

supportato il nostro bisogno di comunicazione : ecco perché l’aspetto

tecnologico assume una rilevanza fondamentale al punto di riconfigurare la

visione del mondo , inducendo l’uomo verso un processo di adattamento

rispetto a un radicale e rapido mutamento delle FORME della vita individuale

e collettiva.

#comunicazionecometecnica= Tecnica (dal greco teknè):un’arte,

un’arma, uno strumento, un mezzo tramite cui è possibile ottenere effetti e

raggiungere obiettivi La dicotomia tra apocalittici e integrati si riversa anche

nei cinema con “Matrix”(subordinazione dell'uomo alla macchina, inganno

della coscienza indivduale e conflitto tra reale e virtuale), “V per vendetta”

(ribellione e violenza, omologazione e asservimento, regime dittatoriale

supportato dai media), una visuale che vede le tecnologie perdere il

sopravvento , diventare variabile indipendente nel processo di

condizionamento e una trasformazione degli equilibri sociali, politici,

economici, culturali ecc..è un po’ come l’ostilità da parte di Thamus (dio e

sovrano di tutto l’egitto, nei confronti dell’alfabeto inventato da Theut, perché

secondo lui, causa dell’indebolimento della memoria umana. La tecnologia ha

accompagnato l’uomo verso il progresso, producendo una continua

interazione tra la sfera sociale , culturale ed economica. Da questa

prospettiva la comunicazione appare come una tecnologia (tehnè): in grado

di attivare cambiamenti sia sul versante socio-culturale,sia su quello

cognitivo-individuale. È diventata ciò attraverso un percorso, un evoluzione:

TRE ERE, che segnano lo stretto rapporto tra UOMO e TECNOLOGIE

COMUNICATIVE (graduale domesticazione). Ogni era incarna una serie di

strumenti adatti a soddisfare i bisogni dell’uomo e le sue possibilità materiali

di costruirli. Nell’era del linguaggio la tecnologia dell’oralità è determinata, da

un lato, dalle possibilità tecniche a disposizione dell’uomo (la voce) , in una

specifica fase della civiltà; dall’altro , da una particolare configurazione

sociale, costituita da piccoli gruppi di individui (le tribù) , unità minime di una

comunità ristretta prevalentemente caratterizzata da interazioni faccia a

faccia. La peculiarità di questa prima fase consiste nella netta predominanza

del contesto sul testo: i contenuti degli scambi comunicativi restano

inevitabilmente confinati all’interno dell’ambiente in cui sono stati prodotti.

Nell’era della scrittura gli strumenti erano argilla , pietra, carta, e avevano lo

scopo di archiviare i contenuti, che in quest’era potevano uscire dal contesto

di produzione , così l’effetto conseguente a quindi la trasmissione e alla

circolazione di nuove dinamiche d’istituzionalizzazione e condivisione di

segni, codici, simboli , significati , e seguente all’acquisizione di nuove

competenze come saper scrivere e leggere, è stato quello di estendere il

controllo dell’uomo sullo spazio e nel tempo ( attraverso codificazione di

leggi, la trasmissione e l’accumulazione del sapere, la nascita di nuove

discipline ), consentendo nuove forme di organizzazione collettiva (dalla

Città-Stato allo Stato.Nazione). Nell’era dell’elettricità, infine, vengono

amplificate in modo esponenziale le chance comunicative del soggetto

moderno , attraverso una serie di invenzioni (fotografia, teelfono, cinema,

radio, televisione ) che, soprattutto a partire dalla prima metà dell’800 in poi,

produce una rivoluzione mediale senza precedenti. Questa è la fase in cui la

moltiplicazione dei testi, dei codici, dei linguaggi e dei mezzi attribuisce,

progressivamente, alla comunicazione un ruolo sempre più centrale nello

scenario sociale. Immediatezza= Trasparenza del dispositivo di

interfacciamento / Ipermediazione= Moltiplicazione e visibilità dei segni di

mediazione. Le innovazioni tecnologiche , rapide che hanno portato alla

comunicazione odierna non hanno sostituito quelle vecchie, ma si sono

evolute (la stampa , il giornale: pagina web); integrate (smarphone :

convergenza di pluralità di tecnologie come tv, telefono, integrati in un solo

oggetto) . La manifestazione tangibile della capacità innata dell’uomo di

ideare strumenti , in grado di collocarsi all’incrocio tra bisogni soggettivi e

possibilità tecniche :è la continuità di questi due hashtag :

#comunicazionecomebisogno e #comunicazionecometecnica.

#comunicazionecomeinformazione= (il modo in cui si chiamava la

comunicazione quando era una risorsa di pochi.) ll termine informazione

(dare forma a qualcosa, modellare, plasmare) rimanda a un’idea di

comunicazione come trasferimento di risorse o trasmissione di contenuti da

un soggetto all’altro. Trasmissione di contenuti da un soggetto all’altro. Il

concetto originario prevede una supremazia della fonte sul destinatario

(passivo) . Paradigma informazionale : comunicazione come processo a senso

unico. Paradigma relazionale : scambio condivisione, dialogo e

interpretazione del significato (non più uno solo ed assoluto). Due macroaree

di riferimento per lo studio della comunicazione : questa coppia dicotomica è

il tentativo di sistemare le teorie che caratterizzano i media studies sin dalle

origini, per individuare l’asse su cui l’azione comunicativa , oscillando tra

questi due estremi, possa essere compresa e analizzata . Dal punto di vista

relazionale viene enfatizzato il dialogo, il mutamento della comunicazione ,

nella costruzione di significato. Quello informazionale dalla sua nascita è

stato considerato come soluzione alla distanza tra approcci umanistici e

scientifici , tra l’uomo e la macchina : insieme di teorie del movimento della

comunicazione, per individuare le dinamiche di significazione (oggi), perché

prima se l’informazione rappresentava un gruppo d’elite, una risorsa di pochi,

dalla seconda metà del ‘900 , a seguito della diffusione capillare di un mezzo

come la televisione, fondamentale per la circolazione di dati e nozioni a tutti

i livelli sociali, la società assume la definizione di “società dell’informazione”,

dopo esser cambiata, sempre per lo stesso motivo, la sua stessa portata

semantica , fino al punto di acquisire il significato più generale e

onnicomprensivo di “conoscenza”. “Informazione” (oggi) : parte

fondamentale della comunicazione , si è modificata nel tempo a quasi

polarizzarsi tra un estremo caratterizzato dalla dimensione della

comunicazione di massa , veicolato da sistemi trasmissivi ONE TO MANY, e

dall’altro estremo una dimensione individuale, scambio , ONE TO ONE.

#comunicazionecomerelazione= (in amore vince chi è online ma non

risponde). Due valenze del concetto di relazione: Socializzazione processo di

interiorizzazione di norme, valori, modelli di comportamento + Scambio

sociale processo fondato su meccanismi di interazione e cooperazione con gli

altri .Nasciamo inseriti già in una rete pre-esistente di relazioni attraverso a

nostra esistenza, al tempo stesso ha origine un percorso individuale. Due lati

in termini di socializzazione 1: integrazion

Dettagli
Publisher
A.A. 2018-2019
13 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/08 Sociologia dei processi culturali e comunicativi

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher basileaas di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Sociologia della comunicazione e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Ciofalo Giovanni.