Anteprima
Vedrai una selezione di 5 pagine su 18
Riassunto esame Sociologia politica, prof Gritti,libro consigliato La politica del sacro, Gritti Pag. 1 Riassunto esame Sociologia politica, prof Gritti,libro consigliato La politica del sacro, Gritti Pag. 2
Anteprima di 5 pagg. su 18.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Sociologia politica, prof Gritti,libro consigliato La politica del sacro, Gritti Pag. 6
Anteprima di 5 pagg. su 18.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Sociologia politica, prof Gritti,libro consigliato La politica del sacro, Gritti Pag. 11
Anteprima di 5 pagg. su 18.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Sociologia politica, prof Gritti,libro consigliato La politica del sacro, Gritti Pag. 16
1 su 18
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Non era interessato alle teorie religiose bensì alle azioni che la religione influenzava.

Riguardo il tema della religione si rivolgono tre contributi teorici: l’intrerazionismo, lo struttural-

funzionalismo e l’approccio conflittuale.

Interazionismo→ secondo questa corrente teorica tutti gli individui sono socializzati a una forma di universo

di significati di tipo religioso, politico, magico e via dicendo. Sono come delle cosmologie e solitamente ne

governa solo una governata dalle istituzioni religiose. Con la modernità accadono due cose: si sviluppano

nuove credenze di visione del mondo e secondo il pluralismo dei sistemi di credenze distruggono la natura

monolitica del tradizionale modo di vedere le cose. La religione dava un modo di vedere il mondo che era

minato da cose inspiegabili come la morte, le malattie, i disastri e la sofferenza.

Struttural-funzionalismo→ pone al centro la funzione e il significato sociale della religione. Se per

l’interazionismo la religione è un’ideologia, per lo struttural-funzionalismo è un’istituzione. Nella teoria di

Parsons svolge un compito di mantenere l’ordine e continuità nella società. Le istituzioni culturali mettono a

disposizione della società una serie di valori che le persone concepiscono come condivise e che aiutano a

sviluppare la coesione sociale.

La religione è un sistema di credenze e valori, ovvero un quadro ideologico (paradigma) che spiega la natura

del mondo e le relazioni; è differente da altri paradigmi (es. magico) in quanto si basa su una forma di

organizzazione collettiva; richiede l’attivazione di meccanismi e istituzione sociali; si basa sulla venerazione

del “sacro” e comporta un processo di socializzazione e l’adozione di un codice etico di condotta; si fonda su

riti e cerimonie.

Un insieme di credenze per essere definito religioso deve contenere una visione della realtà, dottrina della

salvezza, dottrina del giusto comportamento, dottrina sul destino ultimo di tutte le cose, modalità di

appartenenza alla comunità dei fedeli- e di tipo sociale. Per quest’ultimo FOX ne individua 4: 1. Fornire un

quadro di riferimento; 2. Offrire regole di comportamento; 3. Creare e sostenere le istituzioni finalizzate a

tramandare tali credenze; 4. Legittimare l’agire sociale.

Tipo Chiesa: Weber→ chiese= strutture ufficiali che intellettualizzano la dottrina religiosa e rifuggono

dall’emotività, rappresentano il divino come qualcosa di lontano dalla vita quotidiana. Al contrario le sette

sono emotive, spontanee; il divino è sempre presente e pronto a intervenire nel quotidiano. Le Chiese

posseggono dei tratti comuni che le differenziano dalle altre forme organizzative della religione:

- Organizzazione monolitiche, gerarchiche e centraliste

- altamente inclusive dal punto di vista organizzativo e pongono dei vincoli per entrare a far parte di

esse

- Hanno un ruolo attivo nel mantenimento dell’ordine sociale

- Affiancano i poteri sostenendo gli obiettivi economici e politici

Tipo setta: forma primaria delle organizzazioni religiose, è costituita da un piccolo gruppo di fedeli ed è molto

esclusiva nell’accettazione. Si costituiscono intorno alla figura di un leader che ha una relazione diretta o

comunque speciale con Dio e il divino. Le differenze con le Chiese è il loro rapporto con lo Sato: tendono o a

non avere rapporti o addirittura opporvisi esplicitamente; ascesi intesa come astinenza, austerità e

autodisciplina. Glock e Stark attribuiscono la causa della creazione di sette al malcontento sociale e al

dissenso religioso. Per Wilson invece sono movimenti di protesta religiosa in periodo di profonde

trasformazioni o crisi sociali.

Tipo denominazione: organizzazioni simili alle sette che tendevano ad essere Chiese quindi mantengono

caratteristiche di entrambe. L’appartenenza è una libera scelta individuale e tutti gli aderenti possono

partecipare alla sua gestione. Sono tipiche negli stati uniti con esempi di presbiteriani, battisti e dei metodisti.

Tipo culto: simile a una setta ma ha orientamenti di fondo diversi. Struttura organizzativa molto debole con

individui rifiutano i valori dominanti della società esterna. Privilegia l’esperienza individuale e l’appartenenza

si determina nel seguire determinate teorie, prescrizioni e insegnamenti di un leader carismatico. Non ha una

dottrina chiaramente definita; tendono ad avere una vita breve e soggetta al ciclo delle mode.

In generale diciamo che ne esistono di due tipi: quelli che predicano una religione del tutto nuova VS quelli

che intendono rivitalizzare tradizioni già presenti ma secondo nuove pratiche. In fatto di numeri, questi sono

piuttosto aleatori – alcuni includono anche gruppi religiosi ben radicati tipo testimoni di Geova VS altri si

riferiscono solo alle formazioni minori.

Caratteristiche principali sono natura escludente – forma di conversione per adesione- ingresso coincide con

esperienze primarie fuori dal “normale” – enfasi sulle esperienze – forte obbedienza e devozione – percepiti

come movimenti di protesta.

Capitolo sesto

La sociologia della religione tende a differenziare da un lato la religione intesa come istituzione sociale in cui

l’analisi si concentra sul potere e l’influenza delle istituzioni, sulla loro forza o debolezza; dall’altro vi è la

religione concepita come scelta e pratica individuale. Le ricerche più importanti identificano tre livelli della

religiosità individuale:

a) partecipazione religiosa

b) valori religiosi

c) credenze religiose

Le teorie di secolarizzazione spiegano bene cosa è accaduto in Europa ma non negli Stati Uniti dove si rileva

una popolazione maggiormente religiosa rispetto gli europei con l’eccezione di irlandesi e polacchi. Si ricorre

alla teoria del “mercato religioso” libero e competitivo, c’è una vasta offerta spirituale, ovvero amplio

pluralismo religioso quasi interamente all’interno dell’universo cristiano.

Dalle ricerche emerge che: 1. Sostanziale stabilità nel medio e lungo periodo, ed è rilevante data l’accrescente

modernizzazione; 2. In periodi di acute crisi ci sono notevoli variazioni del tasso di religiosità; 3. Tendenza

comunque a ristabilirsi, dal momento che le Chiese americane offrono una vasta gamma di servizi; 4.

Mantenimento stabilità legato alla cultura americana – non significa immobilismo; 5. Esistono significative

differenze sociali e regionali rispetto alla religiosità – America puritana VS America secolarizzata; 6.

Importanza dei valori religiosi nella sfera pubblica americana nonostante la netta separazione S-C.

EUROPA: crescente fetta popolazione ha smesso di partecipare regolarmente a pratiche religiose – credere

senza appartenere. Paesi ortodossi usciti dall’esperienza comunista hanno i tassi più bassi di religiosità, unica

eccezione = Russia.

Alcuni studiosi hanno provato a spiegare la secolarizzazione europea e la religiosità americana attraverso

l’ipotesi della religione civile. Rosseau spiega con “religione civile” che Stato, diritto e società non esistono

senza religione, ma questa non può essere il cristianesimo. Soluzione: rimpiazzare il cristianesimo con una

“professione di fede puramente civile” -> lo Stato deve creare una propria religione.

Bellah descrive la religione civile come una serie di simboli e riti finalizzati a creare solidarietà e rispetto; è al

contempo cultura politica e una specie di religione popolare. I primi a seguire gli insegnamenti di Rousseau

furono i padri fondatori americani, il che spiega perché la religiosità sia così intrisa nella cultura americana.

Secondo i suoi sostenitori la religione civile americane viene da due fonti: la tradizione giudaico-cristiana da

un lato e il puritanesimo dall’altro.

Divisione del mondo in buoni e cattivi è un’ideologia profondamente radicata nella società americana,

pertanto non devono sorprendere riferimenti alle varie leadership alla “missione sacra” per combattere le

forze del male in tutto il mondo. Alcuni scettici sostengono che una forte religione civile possa essere

d’ostacolo alla crescita del sentimento religioso. La religione civile comunque resta il fondamento

dell’eccezione americana, che si manifesta in un forte dinamismo economico, sentimento patriottico e

appunto una intensa e visibile religiosità.

Si è d’accordo sul fatto che i paesi del Sud del mondo registrino livelli di religiosità superiori a quelli dei paesi

industrializzati. Questa affermazione può essere generica per varie ragioni:

-insieme di questi paesi è molto vasto e si registrano ampie variazioni circa la religiosità simili a quelle del

Nord del mondo

-dati non troppo fondamentalizzati poiché esistono poche ricerche a riguardo

-ricerche scarse quindi non si possono fare paragoni

-si tende a desumere la religiosità da altri fattori come la rilevanza politica e la sfera pubblica

Tuttavia in generale i livelli di religiosità e religione professata sono svariabili sconnesse l’una dall’altra poiché

la vera differenza la fa la società in cui si vive. Le ragioni che spiegano i diversi livelli di religiosità sono di tipo

socio-economici che determinano i livelli di sicurezza/insicurezza reale o percepita delle persone nei diversi

paesi e nei diversi strati sociali.

Capitolo settimo

La distribuzione spaziale delle religioni ci permette di distinguerle tra universali o locali. Le prime sono

cattolicesimo (cristianesimo, protestantesimo, ortodossia) e islam (con tutti i suoi orientamenti). A queste si

aggiungono forme religiose minori ma con continuità storica e rilevanza sociale. Il cristianesimo è dominante

in quattro grandi arre – Nord America, Oceania; America Latina e Europa mentre l’Islam è dominante in Nord

Africa e Medio Oriente.

In assoluto il cristianesimo costituisce il 33% della popolazione mondiale, l’islam il 19% e l’induismo il 13%. A

livello globale una religione può crescere o declinare a seconda delle tendenze demografiche, o processi di

conversione, anche se abbastanza rari; a livello nazionale dipende dai flussi migratori. Inoltre l’atteggiamento

politico degli stati influisce sulle possibilità di sviluppo di una certa religione. Nel Novecento nella dinamica

religiosa si è avuto un incremento più forte delle persone ostili e non appartenenti a nessuna religione e

anche una crescita della religione islamica. Mentre anno avuto perdite: le religioni orientali, in particolare il

buddhismo e anche l’ortodossia e l’ebraismo.

Due sono le tendenze che stanno determinando il mutamento del profilo del cristianesimo: la sua tendenza

alla meridionalizzazione e l’e

Dettagli
Publisher
A.A. 2017-2018
18 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/11 Sociologia dei fenomeni politici

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Laurarafa02 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Sociologia politica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Gritti Roberto.