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Oggi l’attacco al fondamentalismo sta diventando un vero e proprio attacco alla

religione islamica. In Francia si può parlare di una vera e propria “islamofobia”.

Questa sta suscitando una mobilitazione in favore dei valori repubblicani e dei

valori di laicità sedimentati in Francia. L’islam è percepito come una minaccia,

causata dall’immigrazione dei mussulmani nei paesi occidentali. Alcune teorie

affermano che attualmente si sta vivendo quello che il cattolicesimo ha vissuto

un secolo fa, ovvero una ridefinizione religiosa in base ai valori liberali ed

Europei, consoni con le società democratiche. La religione si dovrebbe

riadattare e ridefinire in base a questa realtà politiche moderne. Infatti la

secolarizzazione avviene quando l’elemento religioso smette di essere il centro

della vita degli individui. Il temuto fondamentalismo, in realtà riguarda solo una

ristretta minoranza di credenti e avviene quando una certa religione si

definisce pura e superiore alla altre. La legittimità tra stato e religione, causa la

creazione di nuovi spazi religiosi e la deculturazione di alcuni credo.

CAPITOLO 2 – LA LAICITA’ FRANCESE E L’ISLAM: DOV’E’ L’ECCEZIONE

1. LA SECOLARIZZAZIONE NON è LAICITA’

Per secolarizzazione si intende quando una società si distacca da una

religione, ma non la rifiuta necessariamente. Per laicità si intende uno

stato che espelle la religione. Un paese può essere secolare ma non laico

in quanto riconosce una religione ufficiale (Gran Bretagna, Danimarca).

Ma può anche accadere che in uno stato laico (Turchia) non esita nessuna

distinzione tra società e religione, infatti i funzionari religiosi spesso

fanno parte del governo (gli imam)

2. LAICITA’ FRANCESE: UN PRINCIPIO GIURIDICO E POLITICO

La laicità in Francia è un argomento così infuocato da mettere in crisi la

stessa identità francese. L’islam è colpevole di mettere in discussione

questa identità: per esempio nelle scuole si è stati costretti a rinunciare

ai riferimenti cattolici per far si che la scuola sia adatta anche ad

accogliere ragazzi appartenenti ad un altro credo. Il termine laicità viene

usato con tre diverse accezioni:

a. LAICITA’ COME FILOSOFIA. Essa va oltre la separazione tra chiesa e

stato e implica una concezione dei valori illuministi e un’etica

puramente razionalista, non ancorata alla religione.

b. LAICITA’ COME EFFETTO DEL DIRITTO. Prima di essere un sistema

di pensiero la laicità è un insieme di leggi. L’uso del termine laicità

nella costituzione avviene nel 1946. La laicità è l’insieme dei testi di

legge che compongono il diritto Francese e regolano la collocazione

della religione nello spazio pubblico.

c. LAICITA’ COME PRINCIPIO POLITICO. la repubblica si è costituita

contro la chiesa cattolica e il suo dominio nella scuola e nelle altre

sfere della società. Si può dire che la laicità è prima di tutto un

principio politico e strutture questo spazio sulla separazione tra

religione e società; l’opposizione di questi non sfocia in un conflitto

proprio perché si definisce uno spazio di neutralità. La laicità non si

vuole sostituire alla religione con una nuova etica, ma vuole limitare il

suo controllo.

3. L’IMPENSATO DELLA LAICITA’: LA FASCINAZIONE TEOLOGICA

Alcuni vorrebbero un islam liberale, omogeneo alla nostra società. Anche

se il dogma mussulmano pone un problema che il cristianesimo non

pone, vincolando i propri credenti ad assumere un particolare tipo di

atteggiamento nei confronti della società occidentale. Questa pretesa di

un islam laico vuole svuotare la religione dalla pretesa di dominare sulle

altre.

4. LA TENTAZIONE GALLICANA, UN PALLIATIVO CONTRO LA

COMUNITARIZZAZIONE

La laicità militante, la quale veniva espressa talvolta anche con forme di

violenza, fa il suo ritorno negli anni ottanta, quando l’islam comincia ad

essere una minaccia. Il peso demografico dei mussulmani è rilevante e i

suoi principi potrebbero sconvolgere la società. La figura della donna con

il velo è manipolata ed è rappresentazione dell’inferiorità della donna. La

laicità militante anziché marginare il problema porta questi conflitti di

valori al centro del dibattito, creando un’ossessione per la religione. Si

può affermare che la paura del mondo islamico è presente in tutti i paesi,

ma viene vissuta in maniera diversa in base a come la cultura politica

affronta questo problema di diversità.

CAPITOLO 3 – L’ISLAM E LA SECOLARIZZAZIONE

La storia ci insegna che la religione cristiana si è presta particolarmente alla

costruzione dello stato e della secolarizzazione, bisogna capire se questa

modalità è possibile applicarla in altri contesti, per esempio anche ad altre

religioni.

1. LA LAICITA’ E’ CRISTIANA?

Di fatto non esiste nessuna religione laica, la differenza sta nella religioni

che accettano o meno il principio di laicità. La laicità non propone dei

valori comuni ma l’accettazione di alcune regole di gioco, il cristianesimo

si è convinto nell’importanza di una repubblica e vi si è adattato, in un

certo senso si può dire che la chiesa abbia contribuito alla nascita della

laicità.

2. IL DOGMA MUSSULMANO E’ FORSE UN OSTACOLO ALLA LAICITA’

La polemica sul dogma mussulmano contrappone due scuole di pensiero.

La prima afferma che il dogma mussulmano, in effetti sia un ostacolo alla

secolarizzazione e alla laicizzazione in quanto per l’islam non c’è una

separazione tra stato e religione. La shari’a (la legge di Allah) è

incompatibile con i diritti umani e il credente si si identifica solo in una

comunità di altri credenti. Nella seconda scuola di pensiero fanno parte

dei pensatori mussulmani liberali e moderati che non necessariamente

aderiscono ai valori occidentali ma accettano tutto quello che non è

esplicitamente contro l’islam.

3. IL RIFORMISMO IN TEOLOGIA

Una nuova scuola di riformisti afferma che bisogna separare il messaggio

del Corano dalla sua incarnazione in un determinato spazio e luogo.

L’islam non deve essere adattato ad una nuova cultura ma deve essere

deculturalizzato, è questa la posizione dei nuovi teologi. Lo stato infatti,

non può trasformare una norma religiosa in una giuridica. Un islam

deculturalizzato, sarebbe a favore della laicità e giustificherebbe la

secolarizzazione.

4. LA LAICITA’ DI FATTO : STORIA E SOCIETA’ DEL MONDO

MUSSULMANO

Nell’islam tutti i poteri sono stati secolari e non determinati dalla

religione. Sultani, generali e presidenti, hanno preso il potere in maniera

politica, cercando di controllare il potere degli Ulema (tutori e

rappresentanti della shari’a) e usando la forza delle istituzioni islamiche

non religiose. Nei fatti l’applicazione integrale della shari’a, nel mondo

islamico, è sempre stato solamente un ideale. In un certo senso si può

dire che la secolarizzazione è avventa nel mondo islamico (shari’a non è

una legge giuridica), senza tensione tra potere politico e religioso. In

Europa invece la problematica si è sviluppata proprio sulla base di questa

tensione.

5. LA LAICITA’ FIGLIA DEL DIVORZIO TRA STATO E CHIESA

In Europa la laicità deriva dal confronto con il papa e l’imperatore, con lo

stato e la chiesa: tra due istituzioni. In America invece la laicità è

avvenuta grazie ai padri fondatori, che nella hanno decretato la

separazione tra stato e religione. La laicità francese invece non è stata

accettata dal mondo mussulmano perché non è stata indetta da

esponenti politici o religiosi appartenenti al mondo islamico. La

democrazia, nel mondo mussulmano, sarebbe possibile solo con

l’affermarsi di uno stato moderno, ma uno stato islamico di fatto non

esiste.

6. L’IMMAGINARIO POLITICO DELL’ISLAM: ESISTE UNA CULUTRA

POLITICA MUSSULMANA?

Il credente mussulmano non riesce ad accettare la laicità politica in

quanto ha interiorizzato il concetto che non esiste differenza tra stato e

religione. Bisogna affermare però che le norme religiose, funzionano solo

perché sono state riprese e riformulate per essere funzionali alla società

e presuppongono l’intervento di un sistema normativo. Il dogma religioso

non ha mai un effetto politico ma funziona se viene ridefinito da un

ideologia politica. L’islam costruisce il suo immaginario politico sul potere

degli ulema, ma questi non hanno mai contribuito alla definizione di un

sistema politico. Tutti i mussulmani concordano sul fatto che la società

ideale sia quella del tempo del profeta. Ritenere che il fondamentalismo

sia la riattivazione di una religione è sbagliato, in quanto essi sono il

risultato di una deculturazione che è anche un risultato della

globalizzazione.

7. LA PARENTESI DELLO STATO ISLAMICO E L’ISTITUZIONE DI UNO

SPAZIO DI LAICITA’

L’islamizzazione del XX secolo, in pratica, tenta di creare un’ideologia

della religione che mira a voler tornare al tempo del profeta. Sia gli

islamisti, che i neofondamentalisti, sono d’accorso sul fatto che nessuna

formazione politica mussulmana è mai riuscita a creare uno stato

islamico. Lo stato islamico sarebbe non solo quello che trasforma la

shari’a in legge ma è anche quello che trasforma la religione in

un’ideologia di stato.

CAPITOLO 4 – LA CRISI DELLO STATO LAICO E LE NUOVE FORME DI

RELIGIONE

Sembra farsi avanti un nuova forma del rapporto tra religione, stato e società.

La religione coinvolge una società sempre meno controllata dallo stato. Questa

rinascita religiosa giova dell’indebolimento dello stato dovuto alla

globalizzazione e alla sovranazionalità.

1. LA SECOLARIZZAZIONE RAFFORZA LA SPECIFICITA’ RELIGIOSA. La

secolarizzazione nasce da atti che non sono stati emanati da nessun

decreto e da qui nasce il problema dei rapporti tra i dogmi, le prescrizioni

religiose e l’interiorizzazione di una visione religiosa da parte della

cultura. L’appartenenza religiosa si sta ridefinendo e trasformando in un

qualcosa di minoritario. La religione ha sempre meno visibilità nel quadro

societario; l’appartenenza religiosa sta diventando qualcosa più rigido, e

rende necessario il dichiararsi credenti o non credenti.

2. LA LAICITA’ ORFANA. La pratica religiosa è in declino e la laicità è il

Dettagli
Publisher
A.A. 2017-2018
6 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/11 Sociologia dei fenomeni politici

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Lucas_89 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Sociologia della politica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Gritti Roberto.