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AGIL
A) sono le risorse strutturali e culturali
G) sono le premure fondamentali
I) sono i ruoli sociali
L) è il modus vivendi, le premure assumono una valenza etica e simbolica, trasformandole in
valori relazionali.
La modernità la rappresentazione del processo di costruzione dell'identità e della relazione tra
identità e ruolo fa capo a due grandi tendenze:
1. Quella integrazionista, il processo di inserimento del singolo nella società è meccanico,
socializzazione per mantenere un ordine sociale; 10
2. Quella conflittualità, vede la socializzazione come strumento per esercitare una
coercizione sulla libertà del singolo e la configura come conflitto fra interessi e culture
diverse (Marx e Weber).
La spinta verso le prospettive post-moderne nasce con lo sviluppo degli approcci interazionisti che
attribuiscono all'individuo un ruolo attivo nella rielaborazione delle risorse. Viene prefigurata
un'identità indebolita a cui è richiesta un'estrema mutevolezza e flessibilità per adattarsi alla
grandissima variabilità dei sistemi sociali. La socializzazione assume la funzione di insegnare
all'individuo a negoziare con altri soggetti, portatori di valori differenti dai suoi.
Si possono individuare due orientamenti distinti:
3. Approcci comunicativi nei quali la comunicazione appare come l'unica possibilità di
ancoraggio del soggetto a un insieme di contenuti simbolici condivisi.
4. Approccio comunicazionale (Luhmann) vede nella massima differenziazione lo strumento
per garantire l'adattamento dei sistemi alla complessità dell'ambiente, perciò rinuncia a
ritenere funzionale alla sopravvivenza dei sistemi sociali l'identificazione di valori comuni.
Il modello relazione riconosce la prevalenza dell'identità personale che eccede l'identità sociale. Il
processo di formazione dell'identità è il frutto di relazioni socio-educative.
Modelli della modernità Modelli della post-modernità Modello relazionale
La socializzazione è fondata su I valori condivisi nascono Riconosce l'esistenza di valori
valori e norme pre-dati che il nell'interazione e sono in alcuni umani comuni che tuttavia
soggetto deve semplicemente casi orientati dalle emozioni. necessitano di una continua
fare suoi. declinazione nelle relazioni.
I valori sono semplicemente La formazione personale si L'intrinseca natura relazionale
trasmessi. traduce in saper trovare la dei valori li trasforma in progetto
soluzione di volta in volta più interpretativo: i contenuti
adeguata. vengono trasmessi e fatti propri
dal soggetto che li cala nella sua
situazione peculiare e li orienta
rispetto alle proprie premure
fondamentali.
Ancoraggio forte ai propri valori. Miraggio tra differenti mondi della Nonostante la pluralizzazione dei
vita. mondi della vita, è necessario
portare allo scoperto il legame
tra ruoli e compiti differenti.
Adattamento per semplice e Adattamento fondato solo Lettura della situazione e ricerca
acritica conformità. cognitivamente ed di un equilibrio sensato,
emotivamente. eticamente corretto.
Integrazione di ruolo che Enfasi sull'auto-realizzazioni e Il benessere non viene inteso in
coincide con la realizzazione benessere dell'individuo. modo individuale ma come
personale scaturente e dipendente dalle
relazioni in cui le persone sono
inserite.
Costruzione di una soggettività Frammentizzazione del soggetto Identità relazionale,
forte. autoriflessiva, che
continuamente sottopone a
verifica il proprio sistema di
valori, ma nella salvaguardia del
senso complessivo.
Il contesto in cui avviene la Massima apertura verso Individua nella distinzione
socializzazione coincide con la qualsiasi forma di cultura. umano/non umano il criterio
cultura dominante. guida per rapportarsi con le
diverse opzioni culturali.
Trasmissione di valori e norme Incessante mediazione tra Chi educa deve sviluppare una
pre-dati. prospettive differenti. competenza cognitiva, affettiva e
morale. 11
Modelli della modernità Modelli della post-modernità Modello relazionale
Continuità fra le agenzie Discontinuità o contraddittorietà Rete di agenzie che lavorino per
(soggetti preposti alla tra le agenzie. raggiungere il bene comune
socializzazione dei giovani) relazionale.
Il processo di socializzazione è La socializzazione famigliare, Considera la famiglia l'unico
articolato in fasi temporali che mira alla costruzione della luogo capace di prendersi cura
successive affidate a soggetti persona, ha un fine anti-sociale della persona nella sua totalità;
differenti. L'agenzia principale è in quanto si richiede massima la famiglia conferisce coerenza
la famiglia. flessibilità agli individui. all'identità personale.
Nell'ambito dei modelli moderni si consolida l'uso del termine agenzia ad indicare i soggetti che
nella società, con compiti diversi, sono preposti alla socializzazione dei membri giovani. Si
distinguono due posizioni di pensiero.
26. Nella prima prospettiva i soggetti appaiono totalmente sottomessi ai meccanismi di
trasformazione della società, del tutto indipendenti dalla loro volontà e capacità di agire; le
agenzie diventano un tramite perché il determinismo dei sistemi sociali si riproduca
27. Nella seconda prospettiva gli individui hanno la possibilità di modificare la società, hanno
capacità di azione (agency); le agenzie svolgono un ruolo attivo nei confronti del soggetto
socializzato che a sua volta non subisce passivamente la loro influenza.
In generale quando si parla di agenzie di socializzazione si fa riferimento a quelle istituzioni che
hanno compiti educativi/formativi, principalmente la famiglia e la scuola. E' riconosciuta
l'importanza anche di un'altra sorgente socializzativa: il gruppo dei pari; esso opera
parallelamente e in modo spesso contrastante con le altre agenzie. Un'ulteriore fonte di
socializzazione, difficilmente controllabile, sono i media che hanno aperto la strada ad una
socializzazione senza mediazioni, dove la trasmissione di valori e norme viene spogliata di
autorità.
Ogni agenzia rappresenta una rete di soggetti che interagiscono entro un medesimo ambito.
Nella famiglia i bambini si relazione al padre e alla madre, si confrontano con fratelli e con i nonni.
La socializzazione è centrata sul principio di gratuità delle relazioni.
Entrando a scuola il bambino sperimenta per la prima volta l'appartenenza ad un'organizzazione
complessa dove i rapporti sono meno personalizzati. La socializzazione scolastica si articola
lungo due polarità, la relazione con gli insegnati (disparità gerarchica) e quella con i compagni
(gruppo dei pari); è centrata sul principio di prestazione per quanto riguarda i rapporti con gli adulti
e su quello di collaborazione/competizione nelle relazioni con i compagni.
L'appartenenza ad un gruppo in cui vigono rapporti paritari o competitivi consente di completare la
costruzione di una personalità autonoma, differenziata dai modelli familiari. La propensione
all'individualismo porta a pensarsi in funzione del proprio io e ha trasformato la natura dei gruppi
in cui il collante consiste nello star bene con se stessi e non più aggregati della comune
tensiooone idealistica o politica.
La socializzazione tra pari non è più confinata non è più confinata alla sola età giovanile: il
fenomeno migratorio e la globalizzazione generano oggi una nostalgia di comunità che in alcuni
casi convergono in associazioni raggruppate attorno a culti effimeri mentre in altri casi in
associazioni con finalità etiche, come il volontariato.
Nell'ambiente professionale i principi di prestazione e competizioni prevalgono essendo
l'organizzazione basata su rigidi rapporti gerarchici.
I media vanno considerati come agenzie sui generis.
Nei modelli della modernità si riteneva che ciascuna agenzia presidiasse fasi distinte del processo
di socializzazione: la socializzazione primaria veniva fatta coincidere con la socializzazione
familiare mentre l'ingresso nel mondo della scuola sanciva l'inizio del periodo di socializzazione
secondaria.
Diversi fattori hanno messo in luce l'inadeguatezza di questa classica scansione. Non è più
proponibile una precisa successione temporale delle fasi socializzative, a fronte di una generale
diluizione dei percorsi biografici classici. Si assiste ad un'anticipazione e ad un allungamento della
socializzazione scolastica e familiare. Il giovane adulto prolunga la permanenza nel sistema di 12
istruzione e dilata i tempi della socializzazione familiare, nella quale la distanza tra socializzatori e
socializzandi si riduce fino quasi ad invertire il senso.
Secondo il modello relazionale è auspicabile continuare ad attribuire un primato alla famiglia, in
quanto è l'unico luogo dove ci si prende cura della persona nella sua globalità (dimensioni
affettive, cognitive e morali).
Si possono delineare quattro principali domini che diventano i potenziali capitoli di un progetto
socio-educativo: il dominio cognitivo, affettivo, etico-simbolico e delle norme sociali. Ciascuna
agenzia interviene in un singolo dominio ma la formazione alla socievelezza è un unicum.
Nell'ambito del modello relazionale si assume la centralità della famiglia nell'impresa educativa.
Essa stipula un patto educativo con le altre agenzie che contribuiscono al progetto famigliare
producendo un valore aggiunto. La formazione alla socievolezza si deve configurare come lavoro
di rete. Il patto educativo si deve basare sul principio di sussidiarietà: i diversi soggetti devono
porsi in termini di servizio affinché ciascuno sia in grado di svolgere bene il proprio compito.
Capitolo terzo: cultura e comunicazione
I due assi della relazione sociali, refero e religo rappresentano rispettivamente l'asse culturale e
l'asse comunicativo.
Grinswold suggerisce di analizzare la cultura attraverso una configurazione quadrangolare (un
diamante) individuando quattro elementi imprescindibili nell'analisi di un qualsiasi fenomeno
culturale:
5. Sull'asse del refero pone la connessione tra gli oggetti culturali e il mondo sociale;
6. Sull'asse del religo pone la connessione tra creatore dell'oggetto e ricevitore
Solo quando gli oggetti passano nel circuito del discorso umano, essi entrano a far parte della
cultura e diventano oggetti culturali. Creatori e ricevitori sono entrambi attivi produttori di
significato, ma operano ancorati ad un determinato contesto sociale.
La parola cultura ha significati vari e difficili da definire: può indicare usi e costumi di un Paese,
nello schema AGIL occupa la L, la latenza