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SOCIOLOGIA RELAZIONALE

La SOCIOLOGIA RELAZIONALE è un approccio nato all’inizio degli anni ‘80 quando ci si è resi conto che la sociologia non è né una cosa materiale tantomeno una cosa ideale. LA SOCIETÀ È RELAZIONE SOCIALE e la relazione in questo caso non è il prodotto di variabili ma una realtà “SUI GENERIS”.

Nessuno dei sociologi e dei suoi preti si è posto il problema di partire dalla RELAZIONE SOCIALE per spiegare temi e processi.

Il primo punto di cui si occupa la sociologia relazionale è il distanziamento fra umano e il sociale, questo perché:

  1. Il soggetto umano nelle teorie post-moderne non viene più considerato come fattore che spiegano la dinamica sociale e culturale.
  2. Il sociale non ha più qualità umane. (Il sociale sembra non essere più il luogo dove abita l’umano)

L’umano viene identificato con bisogni, desideri e sogni ed è visto come un qualcosa di esterno rispetto al sistema sociale.

Questo distanziamento è visto per la maggior parte come evento negativo ma ha anche reazioni positive, infatti citrebbe (..incomprensibile..) troppe di umanità significerebbe citrebbe regressione.

LE RELAZIONI FRA UMANO E SOCIALE NON SONO PIÙ IMMEDIATE COME IN PRECEDENZA. LA NOSTRA SOCIETÀ PRODUCE FORME SOCIALI AGITE DAGLI UOMINI MA RESETE E VISSUTE COME NON UMANE.

La SOCIOLOGIA RELAZIONALE è la risposta alla distinzione fra umano/non-umano nel sociale. Per cogliere il senso dell’umano nel sociale, la sociologia deve adottare una prospettiva relazionale.

  • La SOCIOLOGIA RELAZIONALE non è da considerarsi una “terza via” rispetto all’approccio atomista o sistemico. È una PROSPETTIVA NUOVA ed AUTONOMA definita “TEORIA RELAZIONALE della SOCIETÀ”
  • È la risposta alla crisi teorica della disciplina sociologica perce chi oltre ai limiti della tradizione sociologica.

La sociologia relazionale fa uso di un atteggiamento di fondo che Donati chiama REALISMO ANALITICO, CRITICO E RELAZIONALE

  • ANALITICO --> perché la realtà osservata è conosciuta attraverso categorie astratte della realtà.
  • CRITICO --> perché tra osservato e osservatore si instaura un'interazione fatta di distacco e coinvolgimento.
  • RELAZIONALE --> perché la conoscenza avviene attraverso relazioni.

Attraverso l'adozione del realismo critico, analitico e relazionale la sociologia evita il problema del sociologismo, ovvero la tendenza a spiegare un'azione o evento sociale attraverso fattori deterministici.

LA SOCIOLOGIA COME SCIENZA È INTERAZIONISTA e NON DETERMINISTICA

La sociologia relazionale non impone valori esterni e non dice nulla circa il dover essere, ma chiarifica le possibilità di scelta presenti in una situazione data e gli effetti che seguiamo in base a quella scelta.

La sociologia ha degli assunti gnoseologici (che sono realismo critico, analitico e relazionale)

  • un oggetto
  • un metodo --> analisi oggettiva

L'oggetto d'indagine è la RELAZIONE SOCIALE

è quella REALTÀ IMMATERIALE che sta nello spazio-tempo fra i soggetti agenti e costituisce il loro agire reciproco

è il tramite che connette AZIONE SOCIALE e SISTEMA SOCIALE e non si trova in opposizione né all'uno né all'altro.

Per Donati ci sono 4 modelli paradigmatici di agire -> che corrispondono rispettivamente alla A-G-I-L della Scheda AGIL

  1. agire per utilità o profitto
  2. agire per comandi o obbligazione
  3. agire per reciprocità
  4. agire per donazione

A -> agire motivato al perseguimento dell'utile per l'attore

G -> agire in risposta alle norme, da qualche attore o autorità

I -> agire che realizza uno scambio simbolico per affermare il valore di una relazione

L -> agire in cui l'ego afferma il valore di dare domandando qualcosa, indipendentemente dal fatto che esista una relazione sociale tra i due.

RAPPORTO TRA MORALE e DIRITTO

Varie ipotesi

  1. MAX WEBER sostiene che non vi sia relazione e così che diritto e morale siano due modì alternativi per regolare le relazioni, per cui se si usa uno si deve abbandonare l'altro.
  2. Esiste una relazione di subordinazione gerarchica del diritto alla morale o viceversa della morale al diritto.
  3. Esiste una relazione di complementarietà tra diritto e morale per cui il diritto rafforza il senso morale e viceversa.
  • Nella modernità l'ipotesi che va per la maggiore è la prima ma questa visione è nociva per la società intesa come bene comune

Quali sono i diversi stili e contenuti di trasmissione nelle diverse generazioni?

Emerge con chiarezza la presenza di un compito educativo congiunto tra le diverse figure familiari sia i contenuti culturali materiali e di rinforzo dell'autostima del giovane-adulto seno unicamente di competenza genitoriale.

Le relazioni amicali sembrano svolgere una funzione complementare, sono molto affidabili poiché scelte in base a delle affinità selettive che accomunano i soggetti ed esperienze?

Esistono due tipi di credibilità

CREDIBILITÀ INFORMATIVA è quella che attribuiamo a chi ci comunica sul modo di essere della realtà, si identifica con la conoscenza scientifica. Essa è una CREDIBILITÀ SPECIFICA.

CREDIBILITÀ NORMATIVA è quella credibilità riferita ai valori ed alle norme, questa è una CREDIBILITÀ GENERALIZZATA.

Possiamo classificare ulteriori forme di credibilità in base al tipo di relazione tra i due soggetti:

  • LA RELAZIONE COMPLEMENTARE è quella in cui i soggetti detengono ruoli diversi e non possono scambiarsi i ruoli. È una relazione basata sulla DIFFERENZA, ed è proprio questa che secondo Linton genera credibilità.
  • LA RELAZIONE SINTETICA è quella basata su un rapporto di uguaglianza. Esiste una credibilità basata sull'UGUAGLIANZA (di tipo orizzontale).
  • LA RELAZIONE RECIPROCA è una combinazione tra quella simmetrica e complementare. In questa relazione c'è uno scambio di credibilità reciproca tra loro e verso terzi.

Nei gruppi primari la prima condizione che genera credibilità è L'APPARTENENZA ad UN TIPO DI SOLIDARIETÀ COMUNE, mentre nei gruppi secondari la forma di garanzia è la REPUTAZIONE.

La reputazione presenta 4 caratteristiche:

  1. è una credibilità basata su aspetti profondi e comportamenti agiti.
  2. è una credibilità che si forma solo col passare del tempo e che ha trovato numerose conferme.
  3. è una credibilità pubblica.
  4. è una credibilità resistente.

La reputazione di una persona si basa sulla sua storia personale, la biografia, la discendenza, l'appartenenza ad un gruppo sociale.

La credibilità presenta una proprietà transitiva perchè può esser trasferita da un agente sociale ad un altro.

Goffman osserva come l'immagine dell'io che rappresentiamo agli altri oscilla tra SINCERITÀ e CINISMO.

Questo fa una parte per un tutto.

Metodo Quantitativo

Possiamo definire ricerche quantitative quelle ricerche che consentono di raccogliere informazioni che permettono di comparare un oggetto con l'altro. Esiste una serie di procedure che costituiscono le varie fasi di una ricerca:

  1. Formulazione della ipotesi
  2. Predisposizione del piano di osservazione
  3. Costruzione della variabile
  4. Analisi delle relazioni tra variabili

1) La formulazione delle ipotesi può essere fatta a priori, oppure il sociologo può trovarsi nell'impossibilità di raccogliere per conto suo le informazioni che desidera ed è quindi obbligato a fare ricorso ai dati delle statistiche ufficiali raccolti dagli uffici di statistica. Oppure il sociologo effettuerà delle ricerche esplorative / inchieste pilota esplorando il territorio cercando di liberarsi dalle sue idee preconcette e dalle nozioni a priori.

2) Una volta formulate le ipotesi occorre verificarle attraverso un piano d'osservazione. (Un piano d'osservazione è costituito da dei dati e tipi d'inchiesta.) In base ai problemi il sociologo utilizzerà dei dati differenti (es. statistiche ufficiali o documenti biografici); è necessario poi effettuare un'analisi di questi documenti e qui si incontrano i problemi dell'analisi del contenuto poiché bisogna effettuare una valutazione critica delle fonti, l'ideale alla fine di quest'analisi sarebbe ottenere sempre dei dati confrontabili. Questo tipo di dati ha la caratteristica di essere imposti al ricercatore, mentre i dati che possono essere costruiti da sua iniziativa sono prodotti da inchieste fatte con sondaggi.

In sociologia queste inchieste sono predilette a livello metodologico poiché permettono da una parte di ottenere info standardizzate che permettono di comparare vari elementi e dall'altra ci riesce a prendere in considerazione tutte le variabili e metterle in relazione tra loro.

  • È utile distinguere due tipi di sondaggi: Sondaggio atomistico che è quello che consente di stabilire relazioni su variabili individuali (esempio i sondaggi elettorali)
Dettagli
Publisher
A.A. 2011-2012
25 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/07 Sociologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Patrizia.B di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Sociologia generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Scalon Francesco.