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L'ECONOMIA DI MERCATO COME PROCESSO ISTITUZIONALE

Il termine "economico" ha diversi significati nelle diverse scienze sociali. In riferimento alle attività umane il termine economico combina due significati che hanno origini diverse: il significato sostanziale e quello formale.

Il significato sostanziale deriva dal fatto che l'uomo per sopravvivere dipende dagli animali e dai suoi simili. Il significato formale di economia deriva dal carattere logico del rapporto mezzo-fine, si riferisce a un caso tipico di scelta, quello tra i diversi impieghi cui destinare dei mezzi, scelta resa necessaria dal fatto che tali mezzi esistono in misura insufficiente.

I due significati fondamentali del termine economico, quello sostanziale e quello formale, non hanno nulla in comune. Il primo ha una base fattuale, il secondo logica. Il significato formale implica l'esistenza di un sistema di regole che si riferiscono alla scelta di usi alternativi cui destinare mezzi scarsi.

Il significato sostanziale non implica invece né una scelta né la scarsità. La tesi è che solo il significato sostanziale del termine economico può fornire i concetti di cui le scienze sociali hanno bisogno per analizzare tutti i tipi di economia effettivamente esistiti o esistenti. Il primo ostacolo che si incontra è quel concetto di economia, in cui vengono messi insieme i due significati del termine. La nozione corrente di economia mette insieme il concetto di sussistenza e quello di scarsità senza che ci sia consapevolezza dei pericoli che tale fusione comporta. Questa combinazione di significati va fatta risalire a circostanze non contingenti dal punto di vista logico. Negli ultimi due secoli nell'Europa occidentale e nell'America settentrionale si è sviluppata un'organizzazione delle condizioni della sopravvivenza umana, alla quale le regole della scelta trovavano una sorprendente applicazione. Quarta forma dieconomia consisteva in un sistema di mercati regolatori dei prezzi. Poiché gli atti di scambio fatti in un tale sistema coinvolgono i partecipanti in scelte indotte dalla scarsità dei mezzi, l'intero sistema poteva essere ridotto a uno schema in cui si potevano applicare i metodi derivanti dal significato formale del termine economico. Finchè l'economia era regolata da un tale sistema, il significato formale e quello sostanziale del termine venivano in pratica a coincidere. Il significato formale e quello sostanziale di economia L'azione razionale qui viene intesa come scelta dei mezzi in vista di un fine. Mezzi sono tutto ciò che può servire per raggiungere un fine, sia mediante le leggi della natura sia mediante le regole del gioco. La razionalità non si riferisce quindi né ai fini né ai mezzi, ma piuttosto al rapporto tra fini e mezzi. Qualunque sia il fine, è razionale scegliere i mezzi che ad esso si

addicono meglio; quanto aimezzi, l'unico criterio razionale di verifica è quello in cui chi opera crede, è quindi razionale per unsuicida scegliere i mezzi per uccidersi, se poi è un adepto della magia nera allora sarà razionaleconsultare uno stregone per raggiungere lo scopo.La logica dell'azione razionale si applica quindi a qualsiasi genere di mezzi e fini. Quando siassume che la scelta sia provocata dall'insufficienza dei mezzi, la logica dell'azione razionale sitrasforma in quella variante della teoria della scelta che abbiamo chiamato economia formale.L'economia formale fa riferimento a una situazione di scelta originata da una insufficienza di mezzi.Si tratta del postulato di scarsità. Questa richiede in primo luogo che i mezzi siano insufficienti e insecondo luogo che tale insufficienza provochi la scelta. L'insufficienza dei mezzi in rapporto ai finiviene determinata da una semplice operazione di

assegnazione che permette di vedere se ci sia o notutto il necessario. Perché l'insufficienza produca una scelta dev'essere possibile destinare i mezzi apiù di un impiego, così deve esserci anche una gerarchia dei fini. È facile rendersi conto di come possa esserci scelta di mezzi anche quando non c'è insufficienza edi come posa esserci insufficienza di mezzi senza scelta. La scelta può essere determinata da una preferenza per ciò che è giusto (scelta morale) o a un incrocio, quando esistano due o più percorsi capaci di condurre alla mera e aventi gli stessi vantaggi e svantaggi (scelta indotta da ragioni operative). In entrambi i casi l'abbondanza dei mezzi non diminuisce le difficoltà della scelta anzil'aumenterebbe.

L'analisi economica: questa disciplina nasce dall'applicazione dell'economia formale a una determinata realtà economica, cioè il sistema di mercato.

l'economia si incarna qui in istituzioni, grazie alle quali le scelte individuali originano movimenti interdipendenti che formano il processo economico e questo è legato al generalizzarsi di mercati regolatori dei prezzi. Tutti i beni e servizi, compreso l'uso del lavoro, della terra e del capitale, possono essere acquistati su un mercato e ricevono un prezzo. Qualsiasi forma di reddito ha origine dalla vendita di un bene o di un servizio. I salari, le rendite e gli interessi si differenziano solo in base all'oggetto che viene venduto. L'analisi economica ha dei limiti. L'accezione formale del termine trova nell'economia una serie di atti economizzanti, cioè di scelte dettate da situazioni di scarsità. Questo tipo di situazione si realizza solo in un sistema di mercato. Il rapporto tra l'economia formale e l'economia umana è in realtà contingente. Fuori da un sistema basato su un mercato regolatore dei prezzi,l'analisi economica perde gran parte della sua rilevanza come strumento per la comprensione del funzionamento dell'economia. All'origine del concetto sostanziale stanno i concreti sistemi economici. Questi possono essere definiti provvisoriamente come un processo istituzionalizzato di interazione tra uomo e il suo ambiente, che dà vita a un continuo flusso di mezzi materiali per il soddisfacimento dei bisogni. Il soddisfacimento dei bisogni è materiale quando comporta l'impiego di mezzi materiali per conseguire i fini. L'economia dunque è un processo istituzionalizzato, ciò esprime due concetti: quello di processo e il suo essere istituzionalizzato. Il termine processo suggerisce un'analisi in termini di movimento, questi movimenti si possono riferire a mutamenti nella posizione fisica quanto ad appropriazioni o a entrambi. In altre parole gli elementi materiali possono mutare la loro posizione sia spostandosi fisicamente siacambiando di mano; anche questi due tipi affatto diversi di mutamento di posizione possono combinarsi e verificarsi separatamente. I movimenti fisici comprendono sia la produzione, sia il trasporto per i quali è essenziale il movimento degli oggetti nello spazio. I beni sono di ordine inferiore o superiore a seconda del modo in cui manifestano la loro utilità. Questo ordine dei beni distingue tra beni di consumo e mezzi di produzione a seconda che i beni soddisfino direttamente i bisogni o lo facciano solo indirettamente combinandosi con altri beni. Questo tipo di movimento degli elementi rappresenta un aspetto essenziale dell'economia nel senso sostanziale del termine: la produzione. I movimenti di appropriazione regolano sia la circolazione dei beni, sia la loro amministrazione. Nel primo caso i movimenti di appropriazione derivano da transazioni, nel secondo da disposizioni. La transazione è un movimento appropriativo, che avviene tra una mano e l'altra; la

disposizione invece è un atto unilaterale di una mano al quale fanno seguito determinati effetti di appropriazione. Per mano intendiamo qui organismi pubblici, come pure come pure persone private o imprese: le differenze tra loro sono soprattutto di organizzazione interna. Va notato però che nel secolo 19esimo alle mani private venivano associate le transazioni, mentre alla mano pubblica si attribuivano alti dispositivi. Le attività sociali, nella misura in cui fanno parte del processo, possono essere considerate economiche; altrettanto si può dire delle istituzioni, in quanto rappresentano un concentrato di queste attività. Tutti i componenti del processo possono essere considerati elementi economici. Finchè non sono state indicate le condizioni sociali da cui traggono origine le motivazioni individuali, mancherebbero in gran parte o del tutto, gli elementi capaci di spiegare l'interdipendenza dei movimenti e il loro carattere ricorrente, senza i

quali l'unità e la stabilità del processo verrebbero meno. Gli elementi naturali e umani interagenti non formerebbero una unità coerente. Dal punto di vista istituzionale il processo economico fa riferimento a termini come capitale e lavoro, sindacato e mestiere ecc. La scelta tra capitalismo e socialismo, per esempio, si riferisce a due modi diversi di istituzionalizzare la tecnologia moderna nel processo produttivo. Il fatto di essere istituzionalizzato conferisce al processo economico la sua unità e stabilità, questo dà vita ad una struttura che ha una specifica funzione in seno alla società; trasferisce il processo nel mezzo della società. L'economia umana è quindi inserita e coinvolta in istituzioni di natura economica e non economica. La presenza di istituzioni non economiche è di importanza decisiva. Reciprocità, ridistribuzione e scambio. Lo studio del modo in cui i concreti sistemi economici sono.istituzionalizzati dovrebbe cominciare dalla spiegazione di come essi abbiano acquistato unità e stabilità. Questo può essere fatto combinando un numero limitato di concetti che potremmo chiamare forme di integrazione. Queste forme ci permettono di descrivere i processi economici in termini relativamente semplici e di introdurre così un certo ordine nelle loro inesauribili trasformazioni. In concreto queste forme fondamentali risultano essere la reciprocità, la redistribuzione e lo scambio. La reciprocità indica i movimenti tra punti correlati di gruppi simmetrici; la redistribuzione indica movimenti appropriativi in direzione di un centro e dopo provenienti da esso; lo scambio si riferisce a movimenti bilaterali, tra due mani in un sistema di mercato. Le organizzazioni simmetriche, l'esistenza di punti centrali e i sistemi di mercato potrebbero sembrare solo semplici aggregati dei tipi di comportamento individuale. Il fatto decisivo è che

Una semplice aggregazione di comportamenti personali non può da sola dar vita a queste strutture. I comportamenti di reciprocità tra individui integrano l'economia solo se ci sono strutture organizzative.

Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
20 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/09 Sociologia dei processi economici e del lavoro

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher 4r4ab3ll4 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Sociologia economica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pisa o del prof Villa Matteo.