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 COINVOLGIMENTO IN ATTIVITÀ LECITE;

 UTILIZZO DI SPECIALISTI;

MALATTIA – Capitolo 19

Secondo la ‘teoria del malato deviante’ di Parsons, la malattia è uno stato di turbamento nel

funzionamento normale di un individuo umano nel suo complesso.

Ne consegue che, per quanto concerne il funzionamento del sistema sociale, un livello di salute

troppo basso, cioè un’alta incidenza di malattia risulta disfunzionale e pertanto il malato viene

ritenuto un deviante.

Parsons sostiene che il malato abbia due diritti (esenzione dalle normali obbligazioni di ruolo /

esenzione da ogni responsabilità per il suo stato) e due obblighi (volontà di stare bene / ricerca

di un aiuto competente per stare bene).

Il malato non è malato per sua volontà, quindi è un deviante involontario, che ha il diritto di

deviare dalle normali incombenze della sua vita - > si delinea la figura del medico, a cui viene

assegnata una funzione di controllo sociale.

A causa di patologie di lungo percorso, i rapporti tra medico e paziente sono continuativi e

questo causa un processo di spersonalizzazione del malato, il quale viene considerato una non

persona, quindi, il paziente deve acquisire una nuova consapevolezza di sé.

Le non persone sono quelle che pur presenti vengono considerate come se non ci fossero.

Il malato viene visto quindi come portatore di uno stigma. Lo stigma è la macchia che

contrassegna le persone, le quali sono portatrici di diversità socialmente indesiderabili.

-TIPI DI STIGMA DI GOFFMAN:

1. deformità fisiche;

2. aspetti criticabili del carattere;

3. razza, religione, nazione;

Un individuo portatore di stigma è visto come un deviante, un diverso.

La medicalizzazione è quel processo attraverso il quale un problema non medico viene definito

come se fosse un problema medico, ossia come se fosse una malattia o un disturbo.

Quindi, la medicalizzazione porta a una creazione di malattia, ad una patologizzazione del

fenomeno.

Secondo Illich, il termine ‘iatrogenesi’ si utilizza per indicare patologie, effetti collaterali o

complicanze dovute a farmaci o a trattamenti medici in generale, risultati errati.

- TIPI DI IATROGENESI DI ILLICH:

 si tratta di complicazioni che avvengono all’interno dell’ambito ospedaliero, ad

CLINICA:

esempio le infezioni contratte dai pazienti durante i ricoveri ospedalieri, i farmaci che

spingono l’organismo a produrre specie batteriologiche farmaco-resistenti, ecc.;

21  fa riferimento a danni subiti dalle persone, a causa della particolare condizione

SOCIALE:

sociale della medicina; si riferisce non a danni provocati direttamente da farmaci e

terapie, ma a quelli causati dalla burocrazia sanitaria;

 ha inizio quando l’impresa medica distrugge nella gente la volontà di

CULTURALE:

soffrire la propria condizione reale - > la medicina ha espropriato l’uomo dalla possibilità

di attribuire significati al dolore, in quanto è lei che valuta i dolori autentici,

distinguendoli da quelli immaginari e da quelli simulati;

Foucault attribuisce alla iatrogenesi sia una connotazione negativa sia una connotazione

positiva. Riconosce la valenza positiva delle scoperte e dei progressi nel campo bio-medico,

che hanno salvato migliaia di vite umane, ma riconosce nello stesso farmaco, utilizzato per

curare e salvare vite, un’intrinseca potenza distruttiva nei confronti della vita.

Ad esempio, l’antibiotico ha in sé una doppia valenza in quanto da una parte cura e salva vite

umane, ma dall’altra, abbattendo le difese immunitarie dell’individuo, può far sì che si creino,

all’interno dell’organismo umano, delle forme batteriologiche farmaco-resistenti, quindi

l’antibiotico ha anche il potere di essere portatore di morte.

MEDIAZIONE – Capitolo 20

La mediazione è il processo con il quale un terzo neutro tenta, mediante scambi tra le parti, di

permettere loro di confrontare i propri punti di vista e di cercare, con il suo aiuto, una soluzione

al conflitto che le oppone.

La mediazione è una pratica che tende a promuovere la cittadinanza attraverso la ri-

generazione dei legami sociali e consente un più grande pluralismo dei sistemi di regolazione

sociale attraverso la proposta specifica ed originale di un cammino partecipativo volto a ri-

creare il legame temporaneamente smarrito.

Una delle ragioni della diffusione della mediazione, come di altri strumenti alternativi alla

giustizia, è da ricercare proprio nella crisi dei sistemi di regolazione sociale, crisi che ha

contributo al sovraccarico ed al conseguente collasso del sistema giudiziario.

La mediazione è negoziazione, quindi bisogna avere praticità con le tecniche inerenti ad essa -

> possono essere attuati due tipi di negoziazione:

 i soggetti hanno come unico scopo quello di massimizzare le utilità;

COMPETITIVA:

 si agisce con l’intento di effettuare valutazioni fondate inerenti i limiti

COOPERATIVA:

oggettivi della disputa con la consapevolezza che l’incontro possa essere un’0pportunità

per gli attori presenti;

Le tecniche di negoziazione si possono riassumere in tre fasi:

1. analisi della controversia;

2. preparazione alla negoziazione attraverso l’individuazione oggettiva e razionale dei dati

relativi alla questione in oggetto;

3. realizzazione vera e propria della negoziazione fino alla conclusione positiva o meno;

I modelli di mediazione sono riconducibili a due grandi categorie:

il termine ‘mediazione’ fa riferimento alla posizione

-MODELLO DI MEDIAZIONE FRANCESE:

assunta dal mediatore, il quale si pone tra le parti al fine di aiutarle a trovare l’origine del

conflitto;

Questo procedimento si articola in tre tempi:

 le parti espongono le loro posizioni e il mediatore cerca di farne un sunto

TEORIA:

costruttivo

 si manifestano le reazioni reciproche anche molto forti, seppur non violente;

KRISIS:

 purificazione;

CATARSI: applicato in misura sempre maggiore nei paesi

-MODELLO DI MEDIAZIONE ANGLOSASSONE:

dell’occidente industrializzato;

22  il mediatore cercherà di porre l’accento sul reato,

RICONCILIAZIONE AUTORE-VITTIMA:

sulle sofferenze che il reato ha determinato, sulla possibilità di raggiungere un accordo

di riparazione dei danni causati e di riconciliarsi in maniera tale che gli esiti positivi

possano essere soddisfacenti e duraturi; l’adesione della vittima è sempre spontanea,

mentre quella del reo può essere imposta dall’Autorità; viene attuata per permettere

alla vittima di comprendere il motivo dell’illecito;

In questo modello si utilizzano due stili anche contemporaneamente durante la medesima

mediazione:

a. caratterizzato da un ruolo marginale del mediatore, il quale lascia ampio

NON DIRETTIVO:

spazio alle parti per potersi confrontare e giungere autonomamente alla soluzione del conflitto;

il mediatore tende a circoscrivere i punti del confronto e incanalare lo steso su

b. DIRETTIVO:

binari predefiniti;

I tipi di mediazione sono: si rivolge alla coppia coniugata o convivente, con figli o senza,

 MEDIAZIONE FAMILIARE:

in fase di separazione o già separata o divorziata, con un’esigenza di modificare gli

accordi; agevola la risoluzione delle liti, adegua meglio il valore delle

 MEDIAZIONE AZIENDALE:

stesse, offre una risposta più flessibile alla molteplicità di contenziosi sempre più

complessi, consente di continuare a mantenere le relazioni, avvantaggia il libero

commercio e lo sviluppo economico;

utilizzato per spostare il baricentro dal modello retributivo a

 MEDIAZIONE MINORILE:

quello riparativo; utilizzato in modo tale che aggressore e vittima hanno la possibilità di

costruire la loro verità attraverso una funzione di problem solving;

i programmi possono distinguersi in:

a. di natura extra-giudiziale; coinvolge la comunità su richiesta delle

INDIPENDENTI:

parti (di materializzano quando tra vittima e reo c’è un rapporto di parentela o

conoscenza); intrapresi dopo il ricorso al sistema giudiziario, non

b. RELATIVAMENTE INDIPENDENTI:

comportano alcuna conseguenza sanzionatoria;

disposti dagli organi giudiziari; hanno conseguenza sulla ripresa

c. DIPENDENTI:

dell’azione penale o l’applicazione di una sanzione;

per far conoscere ai ragazzi un modo diverso di affrontare il

 MEDIAZIONE SCOLASTICA:

conflitto, una modalità alternativa alla fuga e all’aggressione; mostra quanto sia

importante imparare ad accettare l’altro, accoglierlo ed essere ascoltati; si concentra

sulle differenze dell’appartenenza culturale soprattutto in relazione alle dinamiche di

prepotenza e bullismo; si occupa dei conflitti di seconda generazione, cioè di vicinato,

 MEDIAZIONE SOCIALE:

quartiere, interculturali, ambientali;

l’avvocato ha l’obbligo di informare l’assistito, per iscritto, della

 MEDIAZIONE CIVILE:

possibilità di avvalersi del procedimento di mediazione e delle agevolazione fiscali

connesse ad esso; il giudice deve fissare l’udienza dopo la scadenza del termine

massimo previsto per l’effettuazione del tentativo, ossia dopo quattro mesi dal deposito

della domanda; l’Organismo di mediazione riceve la domanda, nomina il mediatore,

fissa il primo incontro tra le parti non oltre quindici giorni dal deposito della domanda,

comunica all’altra parte la domanda di mediazione e la data fissata per il primo

incontro, nomina l’eventuale co-mediatore, nomina l’eventuale esperto, quantifica le

tariffe e ne determina i criteri di calcolo sia per i mediatori che per gli esperti, decide in

merito all’istanza di una parte per la sostituzione del mediatore e garantisce il

trattamento dei dati personali nel rispetto del Codice in materia; il mediatore deve

firmare una dichiarazione di imparzialità, deve formulare una proposta di conciliazione;

al termine della mediazione, il mediatore deve redigere il verbale che potrà essere di

mancata partecipazione, di mancato accordo o di conciliazione raggiunta e depositarlo

presso la sede dell’Organismo, il quale dovrà metterlo a disposizione delle parti;

l’esperto viene nominato quando la mediazione prevede il possesso di particolari

conoscenze tecniche;

Tra le tecniche di mediazione più importanti ci sono:

23  consiste tecnicamente in una parafrasi cioè un ‘dire con

RESTITUZIONE DEL MEDIATORE:

altre parole’ ciò che gli attori hanno affermato nella loro narrazione; scopi: favorire un

clima positivo, consentire una verifica di quanto ascoltato e coinvolgere maggiormente

le parti;

 possibilità da parte del mediatore di miscel

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A.A. 2017-2018
45 pagine
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SSD Scienze politiche e sociali SPS/07 Sociologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher BobsK di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Sociologia della violenza e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi Gabriele D'Annunzio di Chieti e Pescara o del prof Cifaldi Gianmarco.