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– LA DIVISIONE DELLE FUNZIONI
– L'ALLUNGAMENTO DELLA CATENA DI AZIONE SOCIALE
Il risultato è una condotta corporea civilizzata.
Sono più importanti le regolazioni dei gesti: ora, ogni singola azione, ha un peso maggiore, un
significato più profondo e non si fermano quindi al gesto in sè.
I cortigiani, ad esempio, sapevano valutare il linguaggio del corpo e, durante una conversazione,
regolare i gesti, i toni, le parole, per giocare a loro modo.
Da qui il loro rifiuto della volgarità, la quale permea nella loro condotta quotidiana.
Nell'Ottocento, diventa un vero e proprio codice di condotta, ereditato.
Secondo Marx, il lavoro funge da importante processo di definizione di sè. Può portare all'armonia
o al rifiuto di sè e all'alienazione più totale (come succede nel sistema di lavoro capitalistico).
Con lo sviluppo delle manifatture, l'uomo omologa tutto il suo corpo e le sue azioni a ciò che gli
viene richiesto, meccanocamente e all'infinito, nel suo lavoro.
Il corpo diventa quindi unicamente lo strumento atto a quelle determinate azioni.
Il lavoro alla macchina intacca il sistema nervoso ed ''atrofizza'' alcune funzioni che non vengono
più utilizzate, sopprime ogni attività fisica o mentale libera.
Questo è il risultato di un uomo che agisce solo ed unicamente nelle sue funzioni animali
(mangiare, bere, respirare), mentre nelle sue funzioni umane non si sente altro che una bestia
(perchè ormai è forgiato e manipolato dal capitalismo, e quindi ciò che non è meccanico è
innaturale e bestiale)
I confini di animalità e naturalità sono definiti socialmente, e sono il risultato di una forma di
dominio.
Anche secondo Weber il lavoro scompone l'uomo e lo riordina in base a cosa serve
meccanicamente, per una miglior combinazione forza-lavoro.
Questa disciplina, istituita da apparati burocratici, organi essenziali della modernità, è considerata
uniforme, perfetta, esatta, addestrata, ed è stata completamente abbracciata dagli individui,
perchè vista come forma di progetto esistenziale e strumento di mobilità sociale.
Le nuove forme di governo del corpo possono essere viste come repressive (di controllo sociale) od
emancipative (individualmente) e possono quindi, visto il secondo motivo, essere abbracciate come
seconda alternativa alla vita dell'individuo, accessibile a tutti.
Nelle metropoli, l'individuo cambia e con sè anche i suoi sentimenti ed emozioni. La vista, il
primo approccio, dominano, facendo passare l'individuo da un essere sensoriale ad un essere
sensibile.
L'aspirazione all'igiene, crescente negli ultimi anni, si basa sul voler il totale controllo delle cose,
piuttosto che su una visione scientifica.
Gestire il corpo diventa tratto essenziale della società, e con questa gestione si distinguono le classi
sociali. Esso è la posta in gioco, in un gioco fatto di mercati, merci e consumo, i quali determinano
anche il tempo libero.
Dovendo contenere i propri istinti ed emozioni, gli spazi organizzati per lo sfogo di queste
diventano essenziali (sport e passatempi emozionanti e piacevoli) per sostituire ciò che manca nella
vita quotidiana.
Il capitalismo inoltre si è strutturato sulla divisione di consumo e produzione in base al genere ed è
andato di pari passo con la messa in luce progressiva del ruolo delle donne.
Gia nel Medioevo e nel Rinascimento, l'utilizzo dei beni e della ricchezza era finalizzato ad un
carattere estetico delle cose. Si aprono le porte al raffinamento dei piaceri, e mentre l'uomo
investiva capitali per armare le navi, la donna investiva capitali per dare valore al lusso suscitando
interesse nell'intera società, e giocare anch'esse un ruolo (di genere!) importante.
Le donne della borghesia lasceranno la loro routine domestica e animeranno per molti anni le città,
andando alla ricerca delle merci nel grandi magazzini e nei negozi, per esaltare il valore della
domesticità raffinata e femminilità estetizzata.
Nonostante le donne dell'Ottocento fossero ancora legate e vincolate al diritto dell'uomo di
amministrare all'interno della famiglia, esse potevano esprimersi come consumatrici in modo
corretto dando inizio ad una serie di pratiche addomesticate, come ad esempio il cucito, il tè, il
ricamo. La cura del proprio corpo e della propria estetica resta comunque un modo per valorizzare
l'immagine del marito.
Nel Novecento, la riconquista di sè come singolo individuo inizia ad avere un forte valore.
Benessere soggettivo e ben apparire individuale.Questo spinge il soggetto non a contenersi, bensì ad
espandersi in tutto il suo essere, in tutti i modi possibili, tramite le sue potenzialità.
Genere e sessuazione del corpo
Il corpo che la modernità ha costruito non è, al contrario di come pensiamo, neutro ed
indifferenziato, restano ancora differenziazioni, in base a dei confini fondamentali, come nelle città
Orientali in quelle Occidentali. Parliamo della differenziazione uomo/donna e bambino/bambina.
Le differenze di genere restano tra le piu importanti sia per la riproduzione della struttura socialem
sia per la gestione delle nostre identità.
Mettere a tema il genere, quindi, ci aiuta a capir il modo in cui istituzioni e cultura danno forma ai
corpi e come attraversi i corpi distinti in base al genere interazione e cultura funzionino.
Il genere è una struttura di relazioni, e per comprenderlo bisogna distinguerlo dal corpo.
Le relazioni che hanno un' interazione con altre relazioni, diverse da quelle del modo riproduttivo,
ci fanno capire l'ordine di genere, e dà vita a conflitti tra uomo e donna.
Trattare le differenze uomo/donna, ci impone di rivedere il passato e il modo in cui la
definizione di essi sia stata costruita nel tempo. L'ordine di genere va comunque oltre i rapporti
tra uomo e donna.
Il soggetto, infatti, non può essere considerato nè assolutamente strumentale, nè totalmente
determinato, rispetto al genere.
Si tratta invece di una dimensione dell'identità che viene modellata di continuo in base a contesti
diversi a seconda dell'organizzazione sociale. Le pratiche sociali di cui parliamo a volte accentuano
le differenze (i vestiti premaman), altre volte le negano (spesso nei contesti lavorativi,??!), altre
volte le mitizzano (giochi al pc), o le complicano (moda del terzo genere).
Ma la distinzione di genere ci ha permesso anche di modificare le nostre chiavi analitiche, come
accade nei gay and lesbians studies o nei queer studies.
Il concetto di maschilità e femminilità pone il focus sul corpo perchè il sesso (genitale) e la
sessualità (in base al desiderio erotico).
Genere, sesso e sessualità sono elementi legati tra loro, infatti è impossibile parlare di uno senza
citarne in giudizio un altro.
Nell'emisfero australe e nelle culture africane c'è meno rigidità di genere: in alcuni periodi si passa
una fase di omosessualità, o l'esistenza di un terzo sesso.
Nelle culture Occidentali invece, è proprio genere sesso e sessualità a presentare la necessità di
definire normale e moralmente giusto la distinzione uomo/donna.
Agiamo con la certezza morale che i sessi siano due, e che se una persona si comporta da donna in
modo convincente, allora è donna.
Infatti, il processo di attribuzione di un sesso, non funziona tramite un'assegnazione di una categoria
sessuale alla nascita, nè l'applicazione al criterio di assegnazione reale.
Le società hanno in comune delle distinzioni tra uomo e donna, ma le percepiscono diversamente.
Il corredo biologico insomma è plasmato socialmente anche da pratiche ed istituzioni.
Le varie cornici istituzionali che continuano a portare avanti queste distinzioni, sono ad esempio i
bagni pubblici, i quali distinguono il genitale e non la materia che si va ad espellere, escludendo
altre identità che si situano tra le due categoriee confermando gli stereotipi.
La norma sociale dell'accoppiamento selettivo ci fa pensare che sia strano vedere una donna più alta
o muscolosa di un uomo. Maggiore quindi è il peso sociale, maggiore è la differenza tra i corpi.
La sessuazione
Un esempio di identità sessuale lo ritroviamo già nell'educazione dell'infanzia.
Ci vengono dati diversi modi di operare e giocare in base al genere. Ai bambini è permesso fare a
pugni e inscenare battaglie, alle bambine no.
Comincia quindi molto presto, e ci da standard ai quali aderire, aggiungendo elementi man mano
che cresciamo, e facendo assumere alla donna una posizione subordinata.
Secondo Guillaumin sono tre i modi in cui fabbrichiamo il corpo sessuato:
1 interventi diretti sul corpo: moda, gestione del cibo, modificazione del corpo, controllo delle
dimensioni (relative).
2 il corpo per sè: pratiche di gestione del corpo, postura, tono della voce, uso di utensili, mobilità.
3 il corpo per gli altri: l'identificazione di sè avviene in rapporto a chi abbiamo accanto. Alle donne
viene imposto di prepararsi e preservarsi con devozione alla cura dei bambini, dei malati, invalidi,
anziani, e le isola in questo genere di pratiche.
CAPITOLO 2
POLITICA DEI CORPI
La politica dei corpi indica i processi con i quali si regola l'uso del corpo e il controllo sociale o
individuale. (NESSO TRA POTERE E CORPO)
In passato l'analisi della politica del corpo riguardava esclusivamente il sovrano, nell'epoca moderna
riguarda tutta la popolazione: la conseguenza è stata che si è data più importanza al contrapporsi di
diverse forme nel corpo, motivo di conflitti tra uomo e donna, giovani e vecchi, bianchi e neri.
Focault
L'opera di F. È un tentativo di illustrare il funzionamento del potere nella modernità.
I rapporti di potere non reprimono il corpo, ma lo producono, lo marchiano, lo addestrano,
l'obbligano a delle cerimonie.
Secondo F. Il potere non appartiene ad un gruppo specifico, ma circola di continuo e funziona a
catena: non è una proprietà o una potenza, ma è una relazione.
Esso lavora sul corpo passando via piccole prassi quotidiane.
F. vede il corpo come uno strumento utile e docile nella comunità, ospedali, scuole. E pensa che il
potere possa funzionare nel momento in cui l'individuo sia consapevole di essere controllato di
continuo. (il potere funziona automaticamente).
Denuncia l'inclusione del Governo nel processo di governamentalità, ovvero che le condotte di
vita vengono amministrate dalle autorità e che esse stesse mettano il limite al concetto del
Normale (es. Regolazione dell'alcool o prassi mediche).
Fra le diverse pratiche di controllo sulla