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Estratto del documento

1. TEORIA ELLE CONTINGENZE STRUTTURALI

Nasce da vari studi empirici messi insieme:

 Sistemi di management meccanicistici e organici:

Esistono 2 sistemi di gestione

MECCANICISTICO ORGANICO

Le organizzazioni Le organizzazioni organicistiche

meccanicistiche operano come hanno bisogno di adattarsi alle

macchine circostanze (che sono sempre

mutevoli) perciò hanno meno

specializzazione e formalizzazione

In ambienti stabili hanno

prestazioni superiori rispetto alle In ambienti instabili hanno

organicistiche prestazioni superiori rispetto alle

meccanicistiche

 Integrazione e differenziazione: le organizzazioni di maggior successo sono quelle il cui grado di

differenziazione e integrazione di accordano alle richieste dell’ambiente (essi variano a seconda

dell’organizzazione e dell’ambiente nel quale si opera).

Ambienti instabili > grado di differenziazione (poiché + complessi e variabili)

→ 10

 Dimensione, specializzazione, centralizzazione: + grande è l’organizzazione, + alto è il livello di

specializzazione e centralizzazione.

Nelle organizzazioni decentralizzate, + alto livello di comunicazione, coinvolgimento e

soddisfazione (ma coordinamento e controllo sono + difficili da ottenere).

2. CICLO DI VITA ORGANIZZATIVO

crisi della leadership

5 fasi: Imprenditoriale ( ) Ciascuna fase si conclude con una crisi che

crisi di autonomia

Della collettività ( ) minaccia la sopravvivenza del sistema.

crisi di controllo

Della delega ( ) Quando una crisi viene superata si passa alla

crisi della burocrazia

Della formalizzazione ( ) fase successiva dello sviluppo

crisi di rinnovamento

Della collaborazione ( ) Conduce o a una nuova forma o al declino

dell’organizzazione

3. MODELLO DEI SISTEMI APERTI

Un primo nucleo tecnico viene elaborato con strutture di sostegno fino a che non si sviluppano:

Strutture di mantenimento Strutture di adattamento

- contabilità - processo decisionale

- personale - pianificazione strategica

- gestione delle infrastrutture - ricerca e sviluppo

- relazioni pubbliche

4. TEORIA DELLA STRUTTURAZIONE

Le strutture sociali sono definite da piccoli movimenti complementari, che hanno luogo grazie alla

complicità di individui che occupano posizioni diverse in luoghi diversi.

TEORIE SIMBOLICHE

1. LOGICA ISTITUZIONALE

Sono degli schemi mentali di riferimento che configurano il pensiero, vincolano i ragionamenti e

organizzano i sistemi.

2. COMUNITA’ DI PRATICHE

Si basano sull’idea dell’autorganizzazione, che si realizza attraverso il coordinamento delle attività

Si formano quando dei gruppi di persone condividono delle idee e delle conoscenze che permettono

di sviluppare nuove pratiche. 11

TEORIE POSTMODERNISTE

1. TEORIA DELLA DEDIFFERENZIAZIONE

Nelle organizzazione si integrano le attività permettendo alle persone di autogestire le proprie attività.

2. TEORIA DELLE ORGANIZZAZIONI FEMMINISTE

In queste organizzazioni si manifestano strutture più eque e flessibili, nelle quali le decisioni vengono

prese in modo più partecipato.

Si riscontrano condizioni di maggiore uguaglianza.

3. TEORIA DELL’ANTIAMMINISTRAZIONE

Gli amministratori invece di imporre una giustizia basata sulla razionalità, potrebbero concentrarsi

sulla rimozione dell’ingiustizia.

CAPITOLO 5: LA STRUTTURA FISICA DELLE ORGANIZZAZIONI

Relazioni spaziali (e temporali) tra gli elementi fisici di un’organizzazione.

ELEMENTI DELLA STRUTTURA FISICA

1) GEOGRAFIA ORGANIZZATIVA:

Riguarda l’analisi della distribuzione spaziale dell’organizzazione.

I luoghi riguardano interpretazioni date a territori dello spazio.

2) LAYOUT O SCHEMA STRUTTURALE:

Riguarda la sistemazione spaziale degli oggetti fisici e delle attività umane.

3) ARCHITETTURA PAESAGGISTICA, DESIGN, STILE:

Riguarda l’organizzazione degli spazi: colori, stile, luci...

MODERNISTI

La struttura fisica ha scarsa rilevanza, ma dà dimensione spaziale.

Vi è relazione tra struttura fisica e comportamento degli individui

Le performance migliorano con l’interazione di persone e la condivisione di spazi e strumenti

SIMBOLICI

La struttura fisica dà dimensione culturale e si basa sulla tradizione antropologica (associare

esperienze e spazi per evocare significati)

POSTMODERNISTI

L’attenzione si sposta dalla struttura fisica agli spazi che si lasciano vuoti.

Gli edifici generano controllo. Assimilano lo spazio ad un testo da decifrare e decostruire. 12

CAPITOLO 6: LA TECNOLOGIA

Secondo le definizioni moderniste, ogni organizzazione impiega una tecnologia specifica per

trasformare fattori produttivi in beni e servizi.

A livello dell’INTERA ORGANIZZAZIONE A livello della SINGOLA UNITA’

La tecnologia designa il nucleo tecnologico Si possono identificare diverse tecnologie che

operano all’interno di una stessa organizzazione

(assicura un flusso ininterrotto di risorse) a supporto del nucleo tecnologico (t. degli

acquisti, t. delle vendite...)

Bisogna distinguere tra TECNOLOGIE DI PRODUZIONE

TECNOLOGIE DI SERVIZIO

- I servizi vengono consumati non appena

vengono prodotti

- sono intangibili

- non possono essere immagazzinati e

inventariati TEORIE MODERNISTE

1. TIPOLOGIA DI WOODWARD Da bassa a alta complessità tecnica

Ha messo a punto la tipologia di complessità tecnica utilizzata per:

singole unità piccole quantità Controllo ridotto

- Produzione o manageriale

→ Poco management

→ Decentralizzazione decisionale

massa grandi quantità Controllo esteso

- Produzione di o manageriale

→ Compiti sequenziali, routinizzazione del lavoro

→ Centralizzazione decisionale

Processo continuo

- Prevede più trasformazioni del prodotto

2. TIPOLOGIA DI THOMPSON Si basa su 3 sistemi aperti Tecnologie intensive

Tecnologie “long-linked” / a Tecnologie di mediazione

collegamento lineare (Coordinamento delle competenze

specialistiche di più esperti, es.

(Servono i clienti coinvolgendoli

(Catene di montaggio pronto soccorso)

in uno scambio, es. banche)

automobilistiche, tecnologie per la

produzione di sostanze chimiche) 13

3. TIPOLOGIA DI PERROW Definisce 2 dimensioni delle tecnologie

Analizzabilità dei compiti Variabilità dei compiti

Dipende dalla possibilità di spiegare con metodi Si identifica il base al numero di eccezioni alle

analitici noti un’eccezione nel momento in cui procedure standard che si incontrano

sopraggiunge. nell’applicazione di una determinata tecnologia.

Alta se attività di routine Bassa se attività di routine

TEORIE SIMBOLICHE

1. NUOVE TECNOLOGIE

Categoria che comprende tecnologie a base informatica.

Sono un costrutto sociale richiedono nuovi processi interpretativi perché comprendono dati che

implicano rappresentazioni simboliche.

2. COSTRUZIONE SOCIALE DELLA TECNOLOGIA (SCOT)

BIJKER e PINCH proposero una teoria evolutiva dell’innovazione tecnologica

Effettuarono uno studio sullo sviluppo della bicicletta: i comportamenti sociali influenzavano le

tecnologie e viceversa (es. donne che indossavano abiti pretesero certe modifiche alle biciclette)

TEORIE POSTMODERNISTE

HEIDEGGER

La tecnologia offre nuove possibilità ma può imprigionarci può venire usata per il controllo

sociale

LYOTARD

La tecnologia è la radice di ogni cambiamento in una società le future lotte non saranno per i

territori ma per il controllo informatico

1. CYBERORGANIZZAZIONE tipo di sé

I punti di contatto tra uomini e macchine vengono enfatizzati dall’idea del cyborg (“

postmoderno disassemblato, collettivo e personale ”) per mostrare come il corpo umano incorpora il

contesto.

2. ACTOR NETWORK THEORY (ANT)

Studia come la conoscenza viene prodotta e studia le strutture organizzative considerandole dei

network composti sa elementi umani e non. 14

TECNOLOGIA E AMBIENTE

La tecnologia modifica le relazioni con l’ambiente (es. nuove tecnologie riducono prossimità fisica).

WOODWARD E ROUTINIZZAZIONE DEL LAVORO:

Tecnologie di produzione in piccole unità e Tecnologie di produzione di massa

tecnologie di processazione continua Funzionano meglio in presenza di strutture

Funzionano meglio in presenza di strutture meccanicistiche

organiche (uomo) Elevata routinizzazione

Bassa routinizzazione

THOMPSON E L’INTERDIPENDENZA DEI COMPITI

creano

T. long-linked interdipendenza sequenziale dei compiti

I compiti lavorativi vengono svolti secondo una sequenza fissa

(Es. catene di montaggio).

creano

T. di mediazione interdipendenza generica dei compiti

Gli output sono sforzi di singole unità.

creano

T. intensive interdipendenza reciproca dei compiti

Occorre uno scambio di informazioni tra gli addetti durante lo

svolgimento dei compiti.

GALBRAITH

La complessità tecnica porta alla complessità strutturale. Perché questi fattori aumentano la

L’incertezza promuove forme organiche. comunicazione nell’organizzazione

L’interdipendenza accresce le esigenze di coordinamento. 15

CAPITOLO 7: LA CULTURA ORGANIZZATIVA

SUBCULTURA: sottoinsieme di membri di un’organizzazione che si identificano come un gruppo

distinto all’interno della stessa e agiscono abitualmente sulla base di convinzioni collettive

Le subculture di una stessa organizzazione possono rapportarsi in 4 modi diversi

Subculture Subculture contro culturali

dominanti Subculture ortogonali

Subculture valorizzanti Introducono valori e

È la cultura Introducono valori e convinzioni che mettono

Sopportano in modo

aziendale convinzioni che non in discussione la cultura

entusiastico la cultura interferiscono con la aziendale

aziendale cultura aziendale

TEORIE MODERNISTE

1. INFLUENZE CULTURALI NAZIONALI SULLE ORGANIZZAZIONI

4 dimensioni:

- Distanza di potere quanto i cittadini accettano l’ineguale distribuzione di potere.

- Elevata distanza di potere organizzazione gerarchica

- Bassa distanza di potere atteggiamento democratico

- Elusione dell’incertezza modi in cui le società umane affrontano l’incertezza.

- Elevata elusione dell’incertezza controllo e regole + accettati

→ opposizione alle regole, standardizzazione,

- Bassa elusione dell’incertezza → formalizzazione

- Individualismo vs collettivismo in che misura ci si aspetta che i singoli individui agiscano in

modo indipendente.

- In org. di culture individualiste le attività hanno priorità sulle

relazioni

- Mascolinità vs femminilit&ag

Dettagli
Publisher
A.A. 2017-2018
24 pagine
1 download
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/10 Organizzazione aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher ambra135 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Organizzazione aziendale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bergamo o del prof Basaglia Stefano.