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L’ATTUALITÀ DELLA SCUOLA: LA PISTA ETNOGRAFICA
Obbiettivi:
Evidenziare alcuni contributi etnografici svolti dai dottorandi del Dipartimento negli ultimi
• decenni
Vedere come quest’orientamento della ricerca è stato “esportato” altrove.
•
L’etnografia secondo Robert Park:
«Vi è stato detto di rovistare nella biblioteca per accumulare
una massa di appunti e un abbondante strato di polvere. Vi è
stato detto di scegliere problemi dove possiate trovare pile
ammuffite di documenti ordinari. Questo viene chiamato
“sporcarsi le mani con la ricerca vera”. Chi ve lo consiglia
sono uomini saggi ed onorevoli, ma c’è un’altra cosa
indispensabile: l’osservazione in prima persona. Andate a
sedervi negli atri degli hotel di lusso e sui gradini all’ingresso
delle flophouse, sui muretti Gold Coast e i letti di fortuna degli
slum; sedetevi all’Orchestra Hall ed allo Star and Garter
Burlesque. Insomma, signori, andate a sporcare i vostri
pantaloni nella ricerca vera».
L’etnografia: una definizione
Martyn Hammersley e Paul Atkinson (2007), ricordano che l’etnografia prevede che il ricercatore
partecipi, in modo palese o nascosto, alla vita quotidiana di un gruppo di persone per un esteso
periodo di tempo. Implica quindi osservare ciò che succede ed ascoltare ciò che viene detto,
facendo domande e raccogliendo direttamente tutti quei dati e quegli elementi che possano fare
luce sul focus della ricerca. 16
L’etnografia a Chicago: alcune influenze
Dottorati dal 1980 ad oggi: molto variabile il numero di tesi sull’argomento Cities,
• Neighborhoods & Communities
Molte tesi su aspetti problematici della città: casi di studio di slum e ghetti, analisi della
• criminalità di quartiere, ecc.
In misura crescente tesi sulla rivitalizzazione dei quartieri e sul ruolo della comunità locale
• in questo senso.
Molte tesi quantitative, che considerano il quartiere ed i movimenti di popolazione
• attraverso l’analisi di dati.
Antropologi di fine ’800 e inizio ’900 (Malinowski e Radcliffe-Brown in primis).
• Correnti letterarie americane come il naturalismo ed il realismo.
• Giornalismo muckraking, specializzato in inchieste sulle realtà depresse ed emarginate
• delle grandi città americane;
lavori come quelli di Jacob Riis a New York (1892, 1970).
• Ruth Horowitz
È professore di sociologia all’università di New York, i suoi principali temi di ricerca sono:
• devianza giovanile e comunità urbane nonché del rapporto tra servizi sociali e utenti.
Molti suoi studi sono caratterizzati dall’osservazione compreso “Honor and the American
• Dream: Culture and Identity in a Chicano Community (1983) e si tratta della sua tesi di
dottorato la quale ha ricevuto anche l’Honorable Mention C.Wright Mills Award.
In questo studio svolge un’osservazione partecipante di tre anni, dal 1971 al 1974,ncon
• un’integrazione nel 1977. Lo studio nella parte centro-sud della città, attorno alla 32ma
strada, in una comunità immigrata ispanica di etnia chicano.
Il progetto fa parte dei compiti previsti dal corso di Urban Sociology, tenuto allora da Gerald
• Suttles.
Grazie all’aiuto dell’Institute for Juvenile Research, Horowitz riesce ad avvicinarsi a quella
• strada ed a fare le prime “esplorazioni” prendendo confidenza con un mondo caratterizzato
da valori contrastanti.
La compresenza e la combinazione di culture diverse è il risultato più evidente della
• ricerca, in un quartiere dove si scontrano continuamente vita di strada e speranze di
ascesa sociale.
Honor and the American Dream: Durante la ricerca Horowitz segue un iter tipico dell’osservazione
partecipante:
Frequentazione feste di quartiere.
• Frequentazione locali, scuole e associazioni.
• Sosta su panchine dei parchi, passeggiate per le strade,
• Conoscenza graduale degli abitanti.
•
C’è attenzione dedicata alle fatiche e resistenze tipiche della ricerca etnografica:
prendere appunti fino a notte fonda su quanto visto e sentito durante la giornata, sopportare il peso
di lavorare sola, superare la barriera linguistica. La Horowitz affronta il problema di essere
“straniera in terra straniera”.
Ruolo da outsider della Horowitz rispetto alla popolazione del quartiere, che le consente di
chiedere cose che a un abitante non sarebbero forse concesse. Questo vale per i membri gang
Lions e per il suo leader
Gilberto, per i contatti con le giovani donne del quartiere che frequentano la gang implica una
negoziazione di identità, chiarendo il suo ruolo di studiosa.
NB: Un territorio problematico e apparentemente disorganizzato nasconde in realtà un ordine, un
sistema di valori, personaggi e istituzioni, proprio come la Little Sicily studiata da Zorbaugh o il
ghetto studiato da Wirth. 17
Ruth Horowitz: altre studi con osservazioni:
Street Kids, Street Drugs, Street Crime: An Examination of Drug Use and Serious
• Delinquency in Miami (1992). È il risultato di uno studio di quattro anni di osservazione
partecipante e più di 600 interviste; il focus è la delinquenza giovanile nei quartieri della
città.
Teen Mothers: Citizens or Dependents? (1995) si concentra sulla relazione servizi
• sociali/utenti. Studio svolto in 1 anno osservazione partecipante con madri che non hanno
finito la high school. Elijah Anderson
Consegue il Dottorato alla Northwestern University, dove segue Howard Becker.
• A Chicago è comunque graduate student ed è in rapporto costante con alcuni personaggi
• di quegli anni come Suttles.
Anderson effettua un’osservazione per la sua tesi di dottorato; la tesi, poi pubblicata con il
• titolo “A Place on the Corner: a Study of Black Street Corner Men (1978)” è ritenuta un
classico della sociologia urbana. Lo studio durato 3 anni di osservazione nel South Side di
Chicago, zona notoriamente povera e malfamata, nel Liquor store frequentato da afro-
americani.
Qualcosa di analogo a Street Corner Society di Whyte; mostrare cioè come i clienti del
• locale creino un sottogruppo ed una subcultura che influenzano il loro modo di vivere e i
rapporti con gli altri.
Streetwise: Race, Class, and Change in an Urban Community (1990)
Si occupa di gente di strada ma questa volta si focalizza sulla sicurezza e sul controllo
• sociale.
Lo studio si basa su materiale raccolto in 14 anni.
• Vengono considerati due quartieri:
•
1. The Village, (giovani professionisti, manager e molti studenti universitari).
2. Northon (ghetto afro-americano: diffusione di alcool, droga, famiglie monoparentali e
dipendenza dall’assistenza pubblica).
Se il primo vive un processo di “gentrification”, il secondo diventa sempre più povero, degradato e
e nero. Anderson fa emergere le strategie degli abitanti per sopravvivere in un contesto difficile.
I risultati sono simili a The Code of The Street e, per certi versi, a The Ghetto di Wirth: aree che da
fuori sembrano solo disordine e degrado hanno proprie regole interne e proprie istituzioni.
The Code of the Street: Decency, Violence, and the Moral Life of the Inner City (1999)
E’ l’osservazione partecipante di un gruppo che passa in strada gran parte della sua
• giornata.
Lo studio considera molti temi: moralità, gravidanza fra gli adolescenti, campagne per
• promuovere opportunità economiche e senso civico
Il risultato principale è la distinzione tra decent families e street oriented families; seppur
• accomunate dalla povertà, le famiglie del primo tipo hanno stili di vita e valori molto simili
alla classe media americana, mentre le seconde si discostano in gran parte.
I due tipi interagiscono costantemente per le strade, parchi pubblici o in altri luoghi come le
• scuole dei rispettivi figli.
Anderson mette in evidenza il rispetto come valore cercato costantemente ed ovunque.
• Loiç Wacquant
18
È Professor of Sociology and Research Associate all’Earl Warren Legal Institute, University
• of California di Berkeley
• Membro del Center for Medical Anthropology e del Center for Urban Ethnography
• Ricercatore al Centre de Sociologie Européenne di Parigi.
Prenderemo in considerazione:
• La tesi di dottorato Urban Outcasts
• Etnografia Corps et âme.
Loic Wacquant: Body and Soul
• Anima e corpo si focalizza su una delle istituzioni principali del ghetto: la palestra di
pugilato.
• la ricerca si sviluppa come un resoconto della sua esperienza di apprendista pugile, iniziata
nel 1988 in un club di Woodlawn nel South Side e conclusasi nel 1992 quando la palestra
viene chiusa
• Dopo le prime difficoltà, riesce ad approfondire la vita dei pugili afro-americani sul ring,
negli spogliatoi e nella vita.
• Fa da tre a sei allenamenti a settimana, svolge incontri e pensa addirittura di diventare
pugile professionista. Ha un rapporto quasi paterno con l’allenatore, DeeDee Armour.
Urban Outcasts. A Comparative Sociology of Advanced Marginality (2007)
• La sua tesi di dottorato dove mette a confronto il ghetto americano e banlieu francese:
South Side di Chicago e Quatre Mile a La Courneuve, sobborgo parigino.
• C’è assonanza con la Scuola per il tema scelto e la combinazione di strumenti qualitativi e
quantitativi: survey, interviste in profondità ed un’osservazione etnografica svolta tra il 1987
e il 1991.
• Ghetto e carcere come due facce di una stessa medaglia: esclusione degli afro-americani
dal resto della società.
• Approccio neo-istituzionalista al ghetto: concatenazione di meccanismi di controllo etnico e
razziale che ha un’origine storica ed una manifestazione geografica nella città.
• In questo senso si distacca dalla tradizione chicaghese, affermando anche di voler rompere
con i concetti di disorganizzazione sociale e underclass.
• Attenzione alla storia del ghetto americano e francese: impossibile comprenderli senza
considerare cos’erano nel periodo in cui sono sorti e tramontati l’industria fordista e il
welfare state keynesiano.
• Advanced marginality: non residuo né fenomeno congiunturale ma tendenza intrinseca
della città moderna, sempre più competitiva e portata a produrre esclusi.
Sudhir Venkatesh
• Professor of Sociology and African-American Studies alla Columbia University
• A Chicago ha ottenuto una M.A. e dottorato, 1992 e 1997.
• Interessi di ricerca: gang, quartieri poveri, economia sommersa.
• Wilson: collabora su un suo progetto per