Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
EUROSTAT: armonizza le rilevazioni nazionali ed offre dati della ELFS (european labour force survey)
RCFL (criterio rilevazione forza lavoro): classificazione monovalente (unica condizione:occupato, disoccupato,
inattivo) e gerarchica
le condizioni si escludono reciprocamente:
condizione di occupato prevale su quella di disoccupato
quella di disoccupato su quella di inattivo
consente di risolvere contrasti nella posizione (semplificazione)
questionario somministrato a campione di famiglie residenti da un intervistatore professionale (soltanto ora è così
professionalizzata)
per l'ISTAT
gli occupati (coloro che hanno svolgo almeno un'ora di lavoro retribuita nella settimana precedente la
rilevazione (dimensione estensiva).
Misura indiretta della domanda di lavoro a cui andrebbero aggiunti i posti vacanti delle imprese
gli occupati si distinguono in:
1. lavoratori dipendenti: persone con impiego salariato/rapporto di lavoro salariato che hanno un legame
formale con il proprio impiego (inclusi assenti per malattia e cassa integrazione)
2. lavoratori indipendenti: persone che svolgono un lavoro in vista di un profitto/guadagno proprio o
della famiglia
disoccupati:
1. definizione operativa: persone in cerca di occupazione che la ricercano attivamente e sono disponibili a
lavorare (dimensione restrittiva, si eliminano altre forme di vincoli es i lavoratori scoraggiati)
per ricerca attiva si intende aver svolto un'azione di ricerca negli ultimi 30 giorni
disponibili a lavorare: entro la settimana successiva la rilevazione
2. definizione omogenea con le convenzioni internazionali (per molto tempo la definizione italiana è risultata la
più ampia)
- ricerca non necessariamente attiva
- ricerca prolungata nel tempo
vi sono diverse strategie di assunzione e posizionamento nel mercato del lavoro stagionale (diverse politiche
che incentivano o meno le assunzioni)
3. disoccupato con esperienza/in senso stretto: coloro che hanno perso il lavoro
4. in cerca di prima occupazione/senza esperienza di lavoro (sopratutto giovani)
forza lavoro= popolazione attiva: somma di occupati + somma di coloro che cercano lavoro
le forze di lavoro rappresentano l'offerta di lavoro (mettere a disposizione la propria forza lavoro)
inattivi: le non forze lavoro/popolazione non attiva, chi non né occupato né in cerca di occupazione
questo gruppo comprende:
1. non forze di lavoro in età non lavorativa (minori di 15 anni, anziani oltre i 64)
2. non forze lavoro in età lavorativa (15-64): studenti, casalinghe, pensionati, inabili..
indicatore: misura d sintesi dei dati (es tasso di disoccupazione)
i principali indicatori nell'analisi dell'MdL consentono la comparazione nel tempo tra Paesi
nello studio del mercato del lavoro, gli indicatori di base più tipici ed utilizzati sono i tassi/rapporti in percentuale
Popolazione italiana 60 milioni
Occupati italiani 22 milioni
Disoccupati italiani 3 milioni
scoraggiati 1 milione
inattivi 35 milioni
Indicatori classici:
tasso di attività
tasso di occupazione
tasso di disoccupazione
tasso di attività totale: Lordo Netto
Rapporto percentuale tra le forze lavoro e la popolazione Rapporto percentuaale tra le forze lavoro e l popolazione
totale in età lavorativa
T Att = forze lavoro (occupati + disoccupati) x 100/ T Att = forze lavoro (occupati + disoccupati) x 100/
popolazione popolazione (15-64)
Tasso attività: misura del grado di partecipazione al mercato di lavoro di una popolazione, ovvero la sua
propensione a cercare un lavoro (che si riesca o meno a trovarlo)
tasso attività specifico: possono essere costruiti per genere, età, titolo di studio.. (disuguaglianza sociale in
base al settore preso in considerazione)
esempio: tasso di attività femminile (20-25)
[occupate + disoccupate (20-25)] x 100/totale popolazione femminile (20-25)
Dati MdL 2008 Uomini Donne Totale
Occupati 14064 9341 23405
In cerca 820 872 1692
Inattivi 13965 20275 34240
Totale 28849 30488 59336
Tasso attività Totale: 51% Totale: 33% Totale lordo: 42%
Tasso Totale: 5,5% Totale: 8,5% Totale:6,7%
disoccupazione
Il tasso di attività varia notevolmente nel tempo nello spazio
per le donne, i giovani e gli anziani vi sono notevoli variazioni fra i diversi paesi
il tasso di attività totale (lordo) dipende da:
diversa partecipazione al lavoro di donne, giovani ed anziani
diverso peso nella popolazione,
di donne giovani ed anziani
tasso di occupazione:
1. lordo: rapporto percentuale tra gli occupati e la popolazione totale (occupati x 100/popolazione)
2. netto: rapporto percentuale tra gli occupati e la popolazione lavorativa (occupati) x 100/popolazione
lavorativa (15-64)
il tasso di occupazione indica:
il livello della domanda di lavoro da parte del sistema produttivo
il grado di benessere economico, poiché il suo reciproco (pop. Totale/occupati) misura il numero di persone a
carico di ogni occupato
tassi di occupazione specifici per caratteristiche determinate possono essere costruiti per età, genere, titolo di
studio ecc..
indicatore sempre più importante (obiettivi della politica europea espressi in termini di tasso di occupazione)
è fondamentale per l'analisi della domanda nel mercato del lavoro
tasso di occupazione 2008 Uomini Donne Totale
Occupati 14064 9341 23405
Disoccupati 820 872 1692
Inattivi 13965 20275 34240
Totale 28849 30488 59336
Tasso di occupazone % 48,7 30,6 39,4
Vi è sempre una disparità gerarchica di genere (il tasso di occupazione è maggiore negli uomini)
con la crisi il tasso totale scende poiché vi sono minori posti di lavoro, di conseguenza meno lavoratori
tasso di disoccupazione:
è il rapporto percentuale tra le persone in cerca di lavoro e forze dii lavoro (occupati + in cerca di lavoro)
1. tasso di disoccupazione: (persone in cerca di lavoro) x 100/ forze di lavoro (occupati + disoccupati)
2. tasso di disoccupazione: (persone in cerca dii lavoro) x 100/ (occupati + persone in cerca di lavoro)
il tasso indica:
quanti NON trovano lavoro ogni cento che lo cercano
tassi di disoccupazione possono essere costruiti per età, genere titolo di studio (esempio: tasso di
disoccupazione maschi diplomati 19-24)
uomini in cerca di lavoro diplomati x 100/ occupati uomini diplomati (19-24) + persone in cerca di
lavoro diplomate (19-24)
con la crisi (2013) aumenta il tasso di disoccupazione sia per gli uomini che per le donne (la disoccupazione maschile
sovrasta quella femminile)
perché è importante sapere come sono costruiti gli indicatori e cosa significa
esempio di cattivo utilizzo del tasso di disoccupazione: la disoccupazione giovanile
comunicato ISTAT (ottobre 2012): “in settembre si è registrato un tasso di disoccupazione giovanile in
crescita, rispetto al mese precedente:tra i giovani nella fascia d'età 15-24, i disoccupati risultano essere il
35,1%”
i commenti alla notizia nei giornali:
1. più di un giovane su tre (35%) è senza lavoro, record dal 1992
2. in Italia più di un giovane su tre è senza lavoro
3. in Italia un giovane su tre è senza speranza di futuro
questa lettura è scorretta in quanto non tiene conto ad esempio di coloro che stanno studiando e quindi che non
cercano lavoro
se con la crisi si nota un impenno della disoccupazione, vi sono sempre meno possibilità per chi cerca lavoro di
inserirsi
argomenti:
una prima specificità dell'occupazione turistica
altre fonti di dati per l'analisi del MdL
- utilizzo delle fonti di dati per il mercato del lavoro per l'analisi dell'occupazione turistica
area occupazionale: gli occupati in un dato settore
necessaria adeguata definizione del settore
criterio normalmente utilizzato è quello merceologico, ovvero il settore è definito dai beni e servizi che
produce (quando la relazione fra beni e servizi risulta evidente è facile determinare il settore utilizzando
questa definizione)
anche le statistiche sull'occupazione adottano tale criterio (classificazione NACE): esempio gli occupati
nell'industria, nel commercio ecc
è possibile utilizzare il criterio merceologico per definire il settore del turismo (il settore turistico è definibile in base ai
beni prodotti)?
Vi sono diversi tipi di turismo e il turismo impiega diversi settori (trasporto, alberghiero, ristorazione..)
agenzia viaggi + tour operators rappresentano la mediazione fra azienda e cliente
il criterio merceologico è inadeguato per analizzare l'occupazione del turismo:
produzione di differenziati beni e servizi (materiali ed immateriali), non riconducibili ad un'attività economica
specifica
anche i pacchetti turistici all inclusive NON sono prodotti/servizi definiti in senso tradizionale, ma
assemblaggio di prodotti e servizi diversi
un bene/servizio è turistico in base alla finalità ed alla situazione
trascura l'occupazione dell'indotto
il turismo è un settore trasversale che attraversa differenti attività e tocca più campi
All'interno di questo settore c'è una vasta ed alta domanda di lavoro (la maggior parte delle professioni da occupare
non hanno a che fare con l'attività turistica in sé)
risulta più opportuno utilizzare il criterio della funzione turistica, considerare cioè l'insieme delle attività finalizzate a
soddisfare le esigenze ed i bisogni dei turisti
si distinguono in:
1. attività direttamente turistiche (alberghi, pubblici esercizi, ristoranti, agenzie tour operator)
2. attività indirettamente turistiche (trasporti, altri servizi turistici ecc..)
operatori chiave:
ricettività e ristorazione (minore livello di qualificazione rispetto alle altre occupazioni degli altri settori)
intermediazione (TO e agenzie turistiche), qualificazioni richieste di livello medio
trasporti
servizi turistici
diversi tipi di dato:
1. dati statistici:raccolti espressamente per fini statistici (es nel momento in cui un operatore è assunto viene
registrato presso vari enti)
2. dati amministrativi: raccolti per altre finalità possono essere utilizzati per fini statistici, anche se non sono n
grado di cogliere pienamente e precisamente il fenomeno
indagine ISTAT ed EUROSTAT sulle forze lavoro
fonti di dati: forze di lavoro censimento collocamento INPS dati su previsioni ed assunzioni
identificano la componente dell'occupazione turistica diretta, cioè della sola componente alberghi, ristoranti e
pubblici servizi (ricettività turistica) n senso ampio
rileva il numero di occupati nel settore (stock)
cons