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LA RICERCA SOCIALE E I MEDIA DIGITALI
L’aumento dell’importanza della vita sociale online fa spostare lo sguardo della ricerca sociale sui media digitali usandoli per lo
sviluppo di metodi di studio. Uno dei possibili approcci è quello “big data”, cioè l’analisi di grandi insiemi di dati da cui si estraggono
nuove informazioni e di predicono trend. La “network analysis” o studio delle reti usa software per rappresentare i pubblici, per
individuare lo spazio che occupano online e le connessioni tra gli individui, e per scoprire chi sono i personaggi più influenti. L’
“analisi semantica” permette di studiare i discorsi che si sviluppano in rete. Si parla di “sentiment analysis” quando si cerca di capire
se un prodotto o un politico sono associati a termini positivi o negativi sui social. Altro approccio è l’“etnografia digitale” usata per
comprendere le culture che caratterizzano alcune forme di vita online, per capire in profondità i modi di ragionare e comunicare.
Si tratta di un adattamento degli studi etnografici tipici dell’antropologia. Studiare le culture e le forme di interazione che si
sviluppano online non significa studiare le persone che vi partecipano. 7
2- I MEDIA SOCIALI
I hanno delle definite “social o “media I media sociali sono siti web
media digitali piattaforme network sites” sociali”.
basati sulla costruzione e il mantenimento di rapporti sociali con altri utenti del servizio. Essi hanno avuto un’esplosione
nel corso degli anni 2000 come tra gli individui in rete e i contenuti della rete.
principali intermediari
I media sociali sono servizi web che permettono di:
• Creare un profilo pubblico o semipubblico
• Costruire una rete di contatti di cui si possono vedere i contenuti e le informazioni dei profili
• Scorrere la lista dei contatti dei propri contatti
Molti media sociali permettono di creare o aderire a comunità tematiche, gruppi di discussione o reti che non sono
strettamente legate alla propria cerchia di contatti. I siti di social network permettono agli utenti di pubblicare e
condividere coi propri contatti contenuti mediali di vario tipo. Gli utenti possono interagire con tali contenuti
commentando, dimostrando apprezzamento o condividendoli. Alcuni sono dedicati a scopi o tipologie mediali
social
Le piattaforme dei media sociali integrano servizi che permettono agli utenti di comunicare tra loro in forme
specifici.
non legate alla condivisione e alla pubblicazione di contenuti, ma chat, instant messaging, email, VoIP e sistemi di
commenti. Questa fusione li ha resi competitivi coi come gatekeepers, cioè strumenti coi quali gli
motori di ricerca,
individui accedono ai contenuti online, e coi per quel che riguarda la messaggistica. Molte
fornitori di servizi email
piattaforme sono state create per facilitare l’organizzazione di relazioni sociali intorno ad interessi comuni.
I diversi servizi e le piattaforme hanno che possono anche sovrapporsi: Facebook è molto diffuso tra
pubblici diversi
gli adolescenti ma lo frequentano anche gli adulti; Myspace è usato principalmente da giovani e adolescenti. I social
network ma spesso si articolano su base territoriale e linguistica.
non sono globali
I media sociali sono gestiti e sviluppati principalmente da aziende private. Queste aziende hanno sviluppato modelli
economici che permettono di assicurarsi a partire dalle che gestiscono. Queste sono poi
guadagni informazioni
aggregate da software di profilazione e possono anche essere vendute a terzi. Le piattaforme dei media sociali si
basano sulla loro capacità di inserire pubblicità compatibili con gli interessi e gli stili di vita di un utente come
componenti naturali degli ambienti comunicativi in cui si svolge la sua vita relazionale.
Gli studi sui social network tentano di capire come essi possano addirittura strutturare nuove forme di relazioni sociali
e possano contribuire alla che avvengono in rete. I media sociali hanno
costruzione della identità personali e di gruppo
il potere di strutturare il tipo di azioni che gli utenti possono mettere in atto, visto che le tecnologie che li costituiscono
offrono la possibilità ma anche limiti entro i quali è possibile utilizzarli.
3- INSIEME GRAZIE ALLA RETE
Spesso l’arrivo di nuove tecnologie di comunicazione genera ondate di critica e addirittura di panico morale.
Il non è una novità e le critiche maggiori sono rivolte alle tecnologie digitali. Queste affermano che
tecnopessimismo
la natura immersiva dell’esperienza online tende ad assorbire le persone in un mondo parallelo, ad isolarle. La
psicologa statunitense Sherry Turkle afferma che la diffusione di internet, in particolare l’accessibilità che può avvenire
ovunque ai social media, crea una situazione in cui gli individui non interagiscono più con coloro che hanno accanto
ma sono assorbiti da quel mondo parallelo. I media sociali ci proietterebbero in un mondo in cui saremmo insieme ma
ed in questo quadro includerebbe anche la robotica. Le interazioni umane diventerebbero sempre più scarse per
soli,
essere sostituite da interazioni uomo macchina che cercano di simulare il calore e l’autenticità dell’affettività umana.
Le effettuate fin dagli anni 90 concordano nel tracciare un le persone che usano la rete
ricerche quadro differente:
tendono ad avere reti sociali più estese e diversificate rispetto alle persone che non usano le tecnologie digitali. L’uso
di internet non tende ad allontanare le persone dallo spazio pubblico, ma può essere considerato un fattore che
alimenta la ricchezza della vita sociale delle persone così come il loro capitale sociale. I media non impoveriscono la
vita sociale delle persone, è piuttosto il modo in cui le persone interagiscono tra loro a cambiare l’uso di queste
tecnologie.
4- IDENTITA’ E NATIVI DIGITALI
Nei media sociali gli individui mettono in atto attive di costruzione della propria identità. I rituali di
strategie
presentazione del sé studiati da Goffman, devono essere ricalibrati per adattarsi ai media digitali e alle possibilità
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offerte dalle piattaforme sociali. Il tipo di può variare all’interno di cioè
informazioni pubblicate contesti diversi,
piattaforme rivolte a scopi e pubblici diversi. Nei media sociali dell’informazione pubblicata può essere
il contenuto
rispetto in cui avviene la comunicazione.
meno rilevante al contesto
I media sociali di una persona, non la determinano completamente. Oggi la maggior parte degli
incorniciano l’identità
utenti della rete usa il proprio anche grazie alle politiche delle piattaforme. Oggi c’è la tra
vero nome continuità
identità online e offline e cercare di distinguerle può essere velleitario. Le sono spesso più radicate di
relazioni online
quelle offline.
I sono quei giovani della generazione che non ha mai conosciuto il mondo prima della diffusione di massa
nativi digitali
delle tecnologie digitali. Essi sono nati a stretto contatto con le nuove tecnologie nati intorno agli anni 2000, quelli nati
negli sono una poiché hanno avuto un’alfabetizzazione digitale precoce ma non
anni 90 generazione intermedia
immediata. La definizione di nativi digitali tende a non rendere noto il modo in cui le persone usano internet e i media
digitali. Anche le differenze di classe sociale, tradizione culturale, area geografica di appartenenza sono legate ai modi
diversi in cui le persone usano i media digitali.
I sono le persone nate prima dell’avvento di internet che hanno dovuto in età adulta migrare nel
migranti digitali
mondo delle tecnologie digitali e in qualche modo imparare un linguaggio e dei modi di agire a loro estranei. I nativi
sono anche portatori di nuove forme di socialità e identità fortemente marcate dalle caratteristiche di queste
tecnologie. Essi esibiscono inoltre un’identificazione totale fra la propria identità online e quella offline.
5- L’INDIVIDUALISMO IN RETE E I NUOVI PUBBLICI
La distingue
teoria sociologica due forme di relazioni sociali:
Le che sono caratterizzate da alti livelli di fiducia e conoscenza reciproca. Nella comunità il
1. relazioni comunitarie
gruppo viene prima dell’individuo e le norme che regolano la vita sociale sono molto forti e a volte oppressive.
Le che sono caratterizzate dall’importanza di associazioni dotate di regole
2. relazioni sociali tipiche della modernità
formali ed esplicite. I diritti e i doveri sono regolati da leggi e regole formalizzate e l’equilibrio tra autonomia
individuale e norme sociali è più bilanciato. Il senso di identificazione con la comunità è meno intenso e le forme di
interazione meno opprimenti. I livelli di solitudine sono anche più alti.
La diffusione dei media sociali ha fatto emergere una forma di cioè l’individualismo
terza relazione sociale, in rete:
risultato di e offerte dai media digitali. In ogni rete sociale l’individuo può mostrare o
opportunità scelte individuali
sviluppare un aspetto particolare della sua identità.
evidenzia come l’esperienza individuale della modernità è caratterizzata dalla contemporanea appartenenza
Simmel
a Le persone costruiscono la propria dimensione identitaria sull’appartenenza a gruppi anche molto
diverse cerchie.
differenti tra loro ma caratterizzati da codici e norme distinti. Le basate sui media digitali
nuove forme di socialità
sono state descritte come invece che come comunità. Però non tutte le persone appartenenti alla
pubblici connessi,
stessa cerchia si conoscono, ma condividono solo interessi o comportamenti.
ha chiamato queste forme di comunicazione ognuno comunica col pubblico che lo
Castells mass self-communication:
circonda, generando un’opinione e informazioni comuni.
Il termine “pubblico” indica che queste collettività sono meno dense e totalizzanti rispetto alle ma allo
comunità,
stesso tempo i pubblici connessi sono più densi delle I pubblici offrono ai propri membri la possibilità di
reti.
identificarsi con una causa comune e di ottenere dagli altri membri un riconoscimento del proprio contributo a questa
causa comune. Le comunità tendono a durare nel tempo conservando gli stessi membri e uscirne può essere difficile
a causa di questi legami profondi. I pubblici connessi possono essere più fluidi e transitori.
Nell’individualismo in rete l’identità viene costruita tramite una serie di scelte. La natura debole e poco vincolante del
legame che un individuo può intrattenere con un pubblico fa sì che questi legami non siano necessariamente
determinanti. L’i