Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
James Dean è stato l'ultimo dei grandi divi dell'epoca hollywoodiana e il primo dei divi
della nuova era televisiva → un personaggio che rappresentava il bisogno dei giovani di
essere autonomi e di ribellarsi
→ ciò lo ha reso indubbiamente più vicino alle persone comuni, facilitando lo sviluppo di
un processo d'identificazione da parte dei giovani, ma ha contribuito a indebolire
quell'immagine di prestigio di cui i divi godevano sino a quel momento → il mezzo
televisivo ha imposto ai divi di continuare a rimanere giovani e belli ma anche di
umanizzarsi.
Marilyn Monroe ha mostrato a molte donne che dietro la sua immagine luccicante di diva
si nascondevano una grande fragilità e la sensazione di non poter vivere una vita normale,
coronata da una piena realizzazione e da un amore ricambiato.
La televisione promuove se stessa, conferisce l'investitura di personalità a chiunque entri
all'interno del suo schermo ma ciò che conta è soprattutto il suo prestigio. → questa
vicinanza tra i divi della televisione e le persone comuni ha facilitato l'adozione odierna di
un modello divistico da parte dell'intera società → tutti i principali ambiti sociali hanno
cominciato a produrre dei divi.
Se il divo mostra le sue debolezze e le sue difficoltà appare più umano e accresce la sua
vicinanza alle persone comuni, suscitando in queste una maggiore identificazione.
Come funziona il divo
Il divo può essere considerato come una specie di feticcio.
→ come cioè quegli oggetti di varia natura (rocce, gemme...) che venivano adorati presso
molte tribù del Sud America e che sono stati visti con sorpresa dai primi colonizzatori
europei.
Il feticismo è dotato di un legame molto stretto con le pratiche rituali, ovvero con quelle
pratiche sociali codificate che variano a seconda del tipo di cultura, ma che sono sempre
state presenti in tutte le forme di società. → nel rituale i soggetti tendono a perdere la loro
specifica individualità per fondersi in un'unica dimensione collettiva.
→ I rituali possono ad esempio offrire una risposta alla sensazione di angoscia provocata
dagli esseri umani di fronte alla morte oppure suscitare sentimenti di euforia e gioia. Sono
inoltre in grado di trasformarsi adattandosi ai processi di cambiamento della società e
permanendo così costantemente vitali nel corso del tempo.
Miti Di base = narrazione principale di una cultura, quella che presenta e organizza le
• vera fondamenta di una civiltà
Secondari e Terziari = forme narrative che forniscono versioni più semplici e
• accessibili del mito di base
Nelle società contemporanee:
Di base = successo economico, ricchezza materiale. Felicità promessa dai bene di
• consumo
Secondari = narrazioni relative ai divi cioè a coloro che rappresentano gli esempi di
• come sia possibile ottenere il successo economico (i geni della finanza,
dell'industria, dello sport, della musica...)
Mostrano efficacemente i dettagli dell'esperienza privilegiata vissuta dai personaggi
famosi e creano nell'individuo una sensazione di intimità rispetto a tale esperienza,
portando a ritenere che sia possibile viverla.
Terziari = raccontano come attraverso l'acquisto e l'impiego di determinati prodotti i
• consumatori possano entrare nei panni di quei personaggi importanti che sono stati
in grado di avere successo nella società.
→ per essere vicini a quel mondo prestigioso che essi hanno saputo conquistare e
padroneggiare è sufficiente consumare esattamente come loro.
I divi sono in grado di svolgere una funzione sociale fondamentale grazie alla loro capacità
di incarnare la possibilità di raggiungere ciò che costituisce il mito di base di tutta la
società: il successo economico.
Il successo dei divi del cinema americano dipendeva da tre componenti:
1. Fisico
Carattere, personalità profonda
2. Stile, modalità attraverso cui ci si presenta agli altri.
3.
Per rendere straordinaria una persona ordinaria è necessario che tutte e tre le principali
componenti della sua identità siano uniche. →
Il fisico del divo deve avere qualcosa che lo faccia percepire come diverso dalla norma e
dunque lo faccia notare, è necessario però associare al fisico anche un particolare
carattere cioè un insieme di caratteristiche psicologiche in grado di definire una personalità
unica, il fisico e il carattere hanno bisogno però anche dello stile che si può manifestare
attraverso un gesto in grado di trasformarsi in simbolo potente nell'immaginario collettivo.
8. Corpo packaging
Insoddisfazione degli individui per come il loro corpo si presenta agli altri, insoddisfazione
che spesso deriva da un confronto vissuto come perdente tra il corpo a propria
disposizione e i modelli fisici di successo che dominano nella cultura sociale.
I media idealizzano costantemente dei modelli corporei di bellezza ma soprattutto di
magrezza che uomini e donne sono portati a cercare di seguire, pagando spesso questo
sforzo con fatica e sofferenza.
→ il cibo può essere percepito come una gratificante via di fuga, sebbene alla fine si riveli
essere soltanto uno strumento di autopunizione (anoressia, bulimia)
Corpo flusso = un corpo che si trova in uno stato di variazione permanente non ha confini
né identità fisse e tenta di non dover dipendere dalle leggi della biologia.
→ il corpo ha una natura biologica ma è da sempre anche il risultato del lavoro creativo
svolto dalla società.
L'accettazione dell'idea di modificabilità del corpo rappresenta una drastica frattura rispetto
alla tradizione secolare della cultura occidentale e cristiana che lo considerava come
qualcosa che era dato una volta e per tutte → ma le società contemporanee hanno
assolutamente bisogno di questa disponibilità delle persone al cambiamento del corpo,
perché essa consente di abituare gli individui a essere sempre pronti a recepire delle
novità da consumare.
La bellezza con la modernità ha cominciato ad essere vista soprattutto come un risultato
ottenibile attraverso un elevato impegno profuso da parte del singolo individuo → cosicché
tutti possono diventare belli purché lo vogliano ma l'obiettivo è soprattutto di recuperare le
sembianze possedute nella giovinezza, di piacersi più che di piacere agli altri, di sentirsi
sicuri del proprio corpo → adeguarsi inconsciamente a quei modelli giovanili di successo e
bellezza che vengono continuamente proposti dai media e dalla pubblicità come vincenti.
All'obbligo della ricerca della salute si è affiancato anche quello di impegnarsi per
innalzare il proprio livello di bellezza.
Se in passato il modello di bellezza era caratterizzato dall'immobilità e dalla ieraticità oggi
diventa sempre più dinamico e mutevole, la donna ha avuto infatti sempre più bisogno di
muoversi e il suo corpo conseguentemente si è adeguato, liberandosi dal busto.
Democatizzazione della bellezza
permette a tutti di diventare belli ma impone nello stesso tempo a ciascuno il rispetto delle
regole e una continua attività di cura estetica del corpo, richiede cioè di fare
incessantemente ricorso a quelle pratiche impiegate dagli individui per trasformare se
stessi e il proprio corpo → Tecnologie di sé (Michel Foucault)
Anche il corpo dunque è indotto a seguire il modello del packaging e a trasformarsi a sua
volta in un involucro sfavillate che imita i corpi perfetti creati dalle nuove tecnologie
elettroniche di manipolazione dell'immagine, ovvero quei corpo seducenti e quasi
totalmente artificiali che invadono in maniera crescente i canali mediatici.
I problemi odierni del corpo
Un ideale di perfezione estetica è pressoché impossibile da raggiungere.
Una persona bella di solito non si sente mai abbastanza bella e si trova sempre dei difetti.
→ sindrome dismorfica = un abnorme preoccupazione per un elemento del proprio corpo
che viene percepito come gravemente difettoso.
Ma è proprio quella parte che fa sentire l'individuo imperfetto all'interno di tutte quelle
vetrine in cui oggi è costretto continuamente ad esporsi nella sua esistenza sociale.
Da un lato, in quanto produttori di beni e servizi, dobbiamo sublimare, rinviare, reprimere il
desiderio di una gratificazione immediata: dobbiamo coltivare l'etica del lavoro. Dall'altro in
quanto consumatori, dobbiamo esibire una capacità illimitata di cedere al desiderio e
assecondare l'impulso: dobbiamo anelare a una soddisfazione costante e immediata.
→ Questa contraddizione fra repressione e soddisfazione del piacere, rende la
regolazione del desiderio un problema sociale
Tentativo di affermare la propria identità e risolvere così le contraddizioni sperimentate
dagli individui rispetto al loro corpo.
→ La prova procura all'individuo un sentimento potente d'esistenza, una vibrazione di tutto
il suo essere teso verso lo sforzo o la sensazione inebriante del pericolo superato.
Il corpo oggi è impiegato soprattutto come uno strumento di affermazione della propria
identità. Ne consegue che:
le donne esibiscono sempre più frequentemente nella vita quotidiana il contenuto
• erotico del loro corpo
agli uomini non rimane che mettere anch'essi in vetrina il loro corpo, pertanto sono
• sempre più disponibili ad accettare quegli inviti pressanti che ricevono dalla società
per adottare delle tecniche di cura cosmetica del corpo → in apparenza si
femminilizzano ma solo perché cercano di riaffermare il loro ruolo virile utilizzando
quelle strategie seduttive che venivano tradizionalmente impiegate da parte delle
donne.
→ Va considerato che l'intensa produzione mediatica odierna di immagini di corpi ideali
rigurda soprattutto i corpi femminili. → come hanno tragicamente evidenziato molti recenti
episodi di cronaca l'uomo arriva ad eliminarle fisicamente perché non corrispondono alle
immagini seducenti che vengono veicolate dai media.
Sessualità duttile = una forte forma di sessualità che è libera dai vincoli della riproduzione
e che è stata fondamentale per lo sviluppo del processo di emancipazione femminile
→ progressivo indebolimento del potere di controllo esercitato sulle donne da parte degli
uomini che genera per reazione degli atti di violenza.
Il corpo erotico
Il corpo è dunque oggetto di pratiche di manipolazione finalizzate ad adeguarlo ai canoni
estetici prevalenti nell'immaginario mediatico. → il linguaggio della pornografia irrompe nei
messaggi della moda, n