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2. LA PIANIFICAZIONE STRATEGICA DEI SOCIAL MEDIA
Pianificazione strategica e social media marketing
La pianificazione strategica è il processo con cui si identificano gli obiettivi da raggiungere, si decide su come
raggiungerli mediante specifiche strategie e tattiche. Tale processo si sviluppa su tre livelli: a livello aziendale o
corporate, a livello di business unit e infine a livello delle diverse aree funzionali dell’impresa tra cui il marketing.
Un piano di marketing è un documento scritto e formalizzato che descrive nei dettagli il prodotto, i prezzi, le
modalità di distribuzione e le strategie di promozione che consentiranno al brand di raggiungere specifici
obiettivi di marketing.
Perché è importante pianificare?
Per essere consapevoli del proprio mercato e dei propri competitors
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Per essere consapevoli dei cambiamenti che influenzano l’evoluzione del contesto competitivo di riferimento
e «anticiparli»
Per migliorare la comunicazione e il coordinamento intra- e inter-organizzativa con schemi di
«multicanalità»
Per stimolare una maggiore condivisione degli obiettivi tra gli stakeholder dell’impresa e linearizzare i
processi decisionali «accorciandoli»
Le tre fasi della maturità del ciclo di vita del social media marketing
Un piano di social media marketing è parte del piano di marketing a livello corporate, di brand e di prodotto e ha
caratteristiche simili al piano di comunicazione. Nel 2010 Marketing sherpa, società che si occupa di ricerche di
marketing, in un rapporto individua le tre fasi del percorso verso l'adozione del social media marketing:
1) Fase di prova: In questa fase le imprese provano le piattaforme dei social media ma non pensano ancora al
ruolo che questi potrebbero avere nel piano di marketing generale.
2) Fase di transazione: In questa fase le attività con i social media si svolgono ancora in un modo parzialmente
casuale, ma nelle organizzazioni inizia a svilupparsi un modo di pensare più sistematico.
3) Fase strategica: In questa fase i social media sono integrati come componente fondamentale del piano di
marketing complessivo dell'azienda.
Il processo di pianificazione strategica dei social media
1. Analisi della situazione
Si tratta dell'analisi del settore e dei concorrenti di riferimento, delle caratteristiche dei prodotti, della
domanda, del comportamento dei consumatori e della definizione delle opportunità principali.
Analisi dell’ambiente interno: punti di forza e di debolezza dell’impresa; sono gli elementi interni
controllabili che influenzano l’operatività aziendale.
Analisi dell’ambiente esterno: elementi esterni all’impresa (opportunità e minacce) che potrebbero
influenzare scelte e capacità. Quali sono i principali trends (sociali, culturali, legali, politici, economici e
tecnologici) che possono influenzare le nostre decisioni riguardo il social media marketing?
Analisi SWOT: analisi generale della situazione di elementi sia interni che esterni. SWOT sta per
Strengths (punti di forza), Weaknesses (punti di debolezza), Opportunities (opportunità) e Threats
(minacce).
2. Identificazione degli obiettivi di social media marketing e assegnazione del budget
Un obiettivo è una dichiarazione specifica riguardo un'attività pianificata nei social media. È importante
stabilire obiettivi SMART: specifici (cosa, chi, quando, dove), misurabili, definiti rispetto a un punto di
partenza, definiti rispetto a un orizzonte temporale, coerenti e realistici (date le altre attività e le risorse
disponibili). Alcuni esempi di obiettivi di social media marketing:
Aumentare la consapevolezza di brand
Migliorare la reputazione di brand o di prodotto
Aumentare il traffico web
Amplificare o aumentare le attività di PR
Migliorare il posizionamento sui motori di ricerca
Migliorare la qualità percepita del servizio cliente
Generare leads di vendita
Ridurre i costi di acquisizione e gestione della relazione con il cliente
Aumentare il ROI/ROS
Molte aziende definiscono il budget destinato al social media marketing come una percentuale delle spese
pubblicitarie complessive utilizzando uno dei seguenti metodi:
metodo della percentuale di spesa pubblicitaria: una quota del budget pubblicitario viene assegnata
alle attività sui social media.
metodo della parità con la concorrenza: prende a riferimento le spese dei concorrenti.
metodo degli obiettivi: considera gli obiettivi definiti per la campagna e stima i costi per il
raggiungimento di ognuno di essi.
3. Profilazione del pubblico target di consumatori social
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Raccolta delle informazioni, analisi, segmentazione e scelta del pubblico target di consumatori social.
4. Selezione di canali e veicoli di social media
Definizione dei canali/zone di azione attraverso cui raggiungere il target audience (social community, social
publishing, social commerce, social entertainment), seguita dalla definizione degli strumenti/veicoli da
utilizzare (esempio Facebook).
5. Creazione di una strategia dell’esperienza
Costruire un’esperienza che valga la pena di essere vissuta e condivisa attraverso i social media che
coinvolga i diversi ambiti del social media marketing.
Strategia dei messaggi: si riferisce all'approccio creativo da utilizzare per tutta la campagna.
Scelta di posizionamento del brand: documento che esprime la posizione che la marca desidera occupare
nella mente del proprio pubblico target.
Brief creativo: documento che guida la strategia dei messaggi coerentemente con gli obiettivi della
campagna.
Experience brief: simile al brief creativo, ma pensato esclusivamente per i social media che si focalizzano
sulle esperienze interattive, la condivisione e il coinvolgimento. Gli sviluppatori di siti web, per la
progettazione dell'architettura, delle immagini e delle caratteristiche di un sito, tengono in
considerazione l'impatto diretto di questi elementi sugli utenti.
Propagation brief: significa pianificare un'esperienza interattiva con un pubblico di influenzatori che
condivideranno il messaggio del brand e inviteranno altri a vivere l'esperienza.
Il brief dopo la fase di scoperta, ossia di ricerca, del planner passa al team creativo che entra nella fase di
ideazione o concepting per poi procedere con lo sviluppo di prototipi. I planner devono definire come
rappresentare l'immagine social della marca con il fine di sostenerne il posizionamento sul mercato. Possono
scegliere di umanizzare un simbolo (geco di GEICO), di mostrare al cliente una vulnerabilità e di offrirsi
come assistenti al servizio clienti (Dell), di fornire un valore ai clienti: una funzione, un’informazione o una
forma di divertimento (Nike).
6. Integrazione con altri componenti promozionali e impostazione dei tempi della campagna
Per i social media le campagne non hanno necessariamente una data precisa di inizio e fine. Le conversazioni
nella comunità continuano nel tempo, e la presenza del brand nei social media dovrebbe fare altrettanto.
Alcune aziende sono sempre attive nelle loro campagne sui social media, altre utilizzano un mix di social
media di breve termine, altre ancora eseguono campagne di social media marketing per un periodo di tempo
ben determinato.
7. Esecuzione e misurazione dei risultati
Nella fase finale del processo di pianificazione strategica si passa all'implementazione del piano, alla sua
valutazione e alla misurazione dei risultati. Gli errori che si possono commettere qui sono:
Occupare uno spazio virtuale senza aver definito i contenuti e le azioni di mantenimento, quindi senza
occuparsi dei modi per costruire e mantenere traffico e interesse.
I contenuti: ossia l’incapacità di introdurre contenuti nuovi, attuali e significativi e incapacità di
sviluppare interattività e risposte ai feedback.
L'orizzonte temporale: i social media funzionano in maniera diversa rispetto alla pubblicità tradizionale
e può essere necessario una certa dose di pazienza prima che arrivino i risultati.
La focalizzazione degli obiettivi: spesso le aziende adottano un approccio tattico sul breve periodo
invece che sul lungo.
I benefici per gli utenti: i social media vivono e muoiono in base alla qualità del contenuto che deve
aggiungere valore alla comunità social.
La misurazione dei risultati: i risultati della misurazione, in termini di efficacia ed efficienza, assicurano
che l'organizzazione possa imparare da ciò che ha funzionato e dai propri errori.
Sviluppare una struttura per la pianificazione all'interno dell'organizzazione
Definito il contesto entro il quale pianificare una campagna di social media marketing, occorre stabilire come si
realizza il piano e come lo si mette in pratica. Il personale dedicato ai social media può essere trasversale a
diverse funzioni aziendali.
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La politica per i social media
Le aziende devono condividere un documento che spiega le regole e le procedure da seguire per le attività sui
social media da parte dell’impresa e dei suoi dipendenti.
Il WOMMA (Word Of Mouth Marketing Association) ha sviluppato un vademecum con lo scopo di guidare il
modo in cui un'azienda i suoi dipendenti e agenti dovrebbero condividere opinioni convinzioni e informazioni
con le comunità social. Devono essere considerati i seguenti aspetti:
Standard di comportamento: tutte le affermazioni fatte online sull'azienda siano oneste e trasparenti.
Requisiti di divulgazione: la trasparenza è fondamentale nelle comunità online. Bisogna dichiarare
l'appartenenza all'azienda; eventuali compensi o regali vanno dichiarati; i blogger devono usare semplici
frasi (ho ricevuto x prodotto dall'azienda y e penso questo); WOMMA raccomanda inoltre di usare gli
hashtag nei post sui social network.
Standard per post concernenti proprietà intellettuale, informazioni finanziarie, diritto d’autore: WOMMA
raccomanda le imprese di mantenere confidenziali tutte le informazioni che riguardano appunto proprietà
intellettuale e le informazioni finanziarie e prima di postare informazioni sottoposte a copyright si
dovrebbero ottenere tutti gli opportuni permessi.
Una struttura organizzativa a supporto dei social media
I modelli principali di struttura per i social media sono tre:
Struttura centralizzata (riporta ai vertici) il reparto social media si colloca a un livello senior che riporta al
CMO (Chief Marketing Officier) o al CEO ed è responsabile per tutte le iniziative sui social media. Il problema
qui è dato dal fatto che tutta l'attività sui social media potrebbe non essere rappresentata in manie