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1) Sistemi Dinamici e Modelli di Stato
Modelli di Stato
Modello che tiene conto delle variabili di stato
- Modelli di Stato Lineari
La conoscenza delle loro condizioni iniziali e dell’ingresso permette la risoluzione delle corrispondenti equazioni differenziali.
Mentre i modelli IO evidenziano solo la relazione tra ingresso e uscita
Possano essere
- Deterministici: noti andamenti di alcune variabili, conosco con certezza come evolverà il sistema.
- Stocastici: descritti tramite variabili aleatorie.
- Causali: ad ogni causa che si manifesta in un istante t corrisponde un effetto che si manifesta non prima di t.
- Tempo Invarianti: leggi che descrivono il fenomeno rimangono invariate nel tempo.
- Statici: l’uscita dipende dall’ingresso nell’istante t (presente).
- Dinamici: l’uscita dipende da passato e futuro dell'ingresso.
- Lineare: uscita dipende solo da una relazione lineare dell’ingresso.
- Non Lineare: uscita dipende da una funzione non lineare dell’ingresso.
es: y(t) = a * u(t) è lineare
y(t) = a * u(t)2 non è lineare
Modelli di Stato - porteranno a tante equazioni differenziali tante quante le variabili di stato, ma tutte del primo ordine (derivata prima).
Distinguere
TEMPO CONTINUO
x(l) ∈ dominio di stato → χ(l) = [X(l), u(l)]
eq. statica di uscita
Y(l) = ψ(l, u(l))
TEMPO DISCRETO
- come prima solo che
Quindi
TEMPO CONTINUO → variabile reale (N) → EQ DIFFERENZIALI
TEMPO DISCRETO → variabile naturale (N) → EQ ALLE DIFFERENZE
CAMBIO DI VARIABILE
Se ho X(t+z) - a · X(t) = b · u(t+1)
2 SISTEMI LINEARI AUTONOMI
SISTEMI AUTONOMI: assenza di INGRESSI che influiscono sul sistema.
SISTEMI LINEARI: tutte le funzioni in gioco sono LINEARI.
Quindi la FORMA MATRICIALE è un sistema LINEARE di:
ẋ = Fx + G u
Y = Hx + J u
CAMBIO DI BASE
ẋ = Fx
Definiamo ẋ = Tx = T·ẋ
3) LAPLACE
Calcolo MATRICE INVERSA A =
1) Per calcolare la cella (1,1) della MATRICE INVERSA tolgo riga e colonna dell'elemento e faccio il determinante della matrice che rimane ovvero det
adj(A)
2) Faccio il passo 1 per tutti gli elementi e TRASPONGO il tutto 3) Cambio segni secondo questo schema:
- + - + + - + - - + - + + - + -
4) Divido tutta la matrice per il determinante della matrice iniziale
Quindi
A-1 = adj (A)/det (A)
det(A)
ORA
La soluzione del x(t) = eFt x(0) deriva dall'equazione differenziale con condizione iniz x(0) quindi si usa pure la LAPLACE.
x˙ = F·x
(sI - F) X(s) = X(0) → X(s) = (sI - F)-1 X(0)
Posso incut. nella JORDAN
Quindi per risolvere un esercizio bisogna scegliere Q e valutare P (Lyapunov 2),
- Non scegliere P e valutare Q ([espressione] curve di livello).
Esempio:
A F=[0 -1 4 -4]
Autovalori det[A-lI]=det [4-l l]=(-l)2=0
Lyapunov 1 (Scelgo P e valuto Q)
Scegliamo P= [0 2] quindi
Q=FTP+ PF
- 0 2 0 0 0 0
- 1 0 0 1 [x 0]=[2x 4x -2x-y] [x -2x 0 0]
- [y 0]
- [0 4 -2]
- Q=[2 12 -2 0]
Quindi valutato per Q la matrice Q risulta definita positiva ∀ x0
- det[A-lQ]= (2-l)(4-l)-0→ det= 2(l-2)Per l=3
- Ricorda!!! non basta neanche
- per le informazioni che voglio
Lyapunov 2 (Scelgo Q e valuto P)
- Scegliamo Q= [0 1] quindi P= [x y] [x -2x -2ey4y] [x -2x -4y]
- Risulta dac equazione di Lyapunov V(1)= x14
- Metodo Giusto
- V(2)= 2x2, x2, x2 per l>0>
Domande
- Stabilità autovalori[4 3]
- Stabilità V(x n)= x1x;
- Stabilitàdeterminare V0 ciò che V0 = 0 >0>
- Quindi [2 5]
- Test stabilità p
- Per l=4 [1 0]
- Attenzione!!!
- non posso stabilire neanche che non aumenta stabilità3
Non posso concludere niente [9 3, 1]
Teorema di Cayley-Hamilton
Per ogni matrice quadrata F il suo polinomio caratteristico è sempre un POLINOMIO ANNULLATORE di F stesso.
Quindi
Fn = an-1Fn-1 + ... + a0I
Pertanto la potenza Fm può essere espressa come combinazione lineare delle potenze precedenti.
SISTEMI A TEMPO DISCRETO
Nel caso DISCRETO uso EQUAZ ALLE DIFFERENZE
x(t+1) = F x(t) + G u(t)
y(t) = H x(t) + J u(t)
CASO LINEARE
- x(t+1) = F x(t) + G a(t)
- y(t) = H x(t) + J a(t)
EQUAZ DI STATO
CONTINUO
x(t) = eFtx(0) + ∫t0 eF(t-σ)G u(σ) dσ
LIBERA: x(t) = eFtx(0)
FORZATA: eF(t-σ) G u(σ) dσ
DISCRETO
x(t) = F x(t) + G u(t)
LIBERA: Fk x(0)
PUNTI DI EQUILIBRIO
CONTINUO
X = FX=0
PongoF X = 0↓
DISCRETO
Devo imporre che NON si vera manzia tra l'istante t e l'istante t+1, quindiX(t+1) = X(t)Per cui
F (F-I)
MINIBLOCCHI DI JORDAN
CONTINUO
et e2t e3t
DISCRETO
λ = 0
Ft
eFt
Ft
λ ≠ 0
6. Identificazione parametrica di sistema
Identificabilità: 2 piani
- Globalmente identificabile
- Localmente identificabile
- Non identificabile
Caso lineare
Metodo del EDT
Esame:
- Xk+1 = AXk + Buk
- Yk = HXk + Juk
Wd= H(SI-F)-1G
Xeq = X(∞)
Siccome il sistema NON ha uscite verso l'esterno deve verificarsi:
X(0) = X(∞)
26 = 26