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Riassunto esame Semiotica e Storytelling, prof. Cosenza, libro consigliato "Capire la Semiotica - Pozzato" Pag. 1
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PASSEGGIATE INFERENZIALI

ipotesi sulla base degli indizi a disposizione. → noi scegliamo le interpretazioni non solo in base alla loro coerenza

LEGAME FRA INTERPRETAZIONE E VALORE

logica (se c'entrano con il discorso o con lo sfondo) ma anche a seconda di quanto una possibile interpretazione ci risulti

famigliare, gradita, piacevole, utile; [alla dimensione cognitiva va affiancata quella emotiva]. La variabilità delle

interpretazioni non è arbitraria ma è sempre legata alle caratteristiche del testo che quindi “prevede” di attivare ipotesi

diverse in fruitori diversi.

NARRAZIONE → l'atto, il processo di narrare. La narrativa è un genere, contrapposto alla saggistica. Contiene storie

finzionali. Narratività = la necessità di organizzare i significati sotto forma si storie.

Tutto ciò che ha senso per qualcuno si organizza attraverso le storie, in cui i soggetti hanno delle motivazioni in base

alle quali inaugurano dei Programmi narrativi .

Per iniziare si necessità di un Soggetto e di un Oggetto di Valore (lo scopo dell'azione del Soggetto). Si passa poi ad un

Destinante che, in qualche modo convince il Soggetto (Destinatario) ad intraprendere l'azione (l'azione progettata dal

Soggetto – grammatica narrativa; l'opera di persuasione del Destinante – manipolazione).

[Per Greimas ogni tipo generale di personaggio è definibile con il termine: attante; i personaggi veri e propri invece

sono gli attori].

Infine ci sono l'Aiutante e l'Oppositore .

Lo schema polemico → è la struttura di contrapposizione fra amici e nemici, fra competitori per uno stesso Oggetto o

fra programmi narrativi diversi.

Un altro schema messo a punto da Greimas e la scansione delle storie, lo schema narrativo canonico:

– Manipolazione – inaugura la storia (minaccia, premio, seduzione o provocazione);

– Competenza – acquisizione delle competenze necessarie;

– Performanza – azione che trasforma lo stato narrativo;

– Sanzione – il Destinante giudica se le cose sono state fatte bene oppure no.

→ attribuzione di un valore positivo o negativo a qualcosa. Greimas ritiene che questo sistema scateni nei

ASSIOLOGIA

Soggetti programmi di avvicinamento (se il valore è positivo, o euforico) o allontanamento (se il valore è negativo, o

disforico).

Secondo Peirce le cose che noi dobbiamo fare quando ci troviamo difronte a qualsiasi testo sono fondamentalmente

due: – costruire il significato di qualcosa articolando le parti di questo contenuto concettuale;

– dare un nome alle unità che individuiamo.

Per poter cogliere un concetto dobbiamo possedere il suo opposto. Per questo Greimas organizza le opposizioni nel

quadrato semiotico, dove in alto troviamo i contrari (alto – basso) e in basso i contraddittori/subcontrari (non basso –

non alto) e ciascuno di essi intrattiene relazioni di contraddizione.

→ concepiamo qualcosa mettendo insieme varie componenti di significato.

SEMANTICA COMPONENZIALE

Floch riteneva che l'analisi semiotica, rispetto alla semplice comprensione, incrementa la pertinenza (dare un diverso

grado di importanza per i vari elementi), l'intelligibilità e la differenziazione.

Prova di commutazione – creata da Hjelmslev per capire quanto è importante un elemento, sostituendolo con un altro.

Landowski ha creato un altro quadrato con quattro possibilità, invece che due:

• in alto: congiunzione con l'altro – disgiunzione con l'altro

• in basso: non disgiunzione con l'altro – non congiunzione con l'altro

Il quadrato permette di considerare anche posizioni intermedie.

Termine complesso → quando all'interno del testo avviene l'affermazione di due termini in relazione di contrarietà.

Termine neutro → il testo nega entrambi i termini.

Nell'analisi di un testo bisogna chiedersi:

– le categorie semantiche

– le assiologie

– cosa viene negato e affermato.

→ atto in cui il testo viene portato a realizzazione.

ENUNCIAZIONE

→ qualsiasi cosa venga prodotta da un enunciatore.

ENUNCIATO

Istanze enuncianti → (Coquet) diversi gradi di assunzione, da parte dell'enunciatore, di ciò che dice.

Funzione segnica → (Hjelmslev) chi produce l'enunciato sceglie sia le forme dell'espressione che del contenuto.

Questa distinzione riguarda anche la differenza saussariana tra langue (la lingua intesa come un sistema di segni che

formano il codice di un idioma. È stabile e sociale), parole (l'atto linguistico del parlante, che è "individuale" e

"irripetibile". È soggetto a variabili, occasionale).

Come l'attività linguistica è presieduta da una grammatica rispettata da tutti, anche la produzione di testi presenta una

serie di competenze:

– sostanza dell'espressione – semaforo rosso

– sostanza del contenuto – fermati!

La funzione segnica è presente tra la forma del contenuto e quella dell'espressione.

La significazione è possibile quando sia il veicolo espressivo che le unità semantiche veicolate hanno una propria

struttura.

Forma singolativa → un aspetto temporale che si riferisce solo a quella volta lì.

Forma iterativa → immette un accaduto in una serie.

Ruoli tematici – stereotipi. → elementi presenti all'interno dei testi, che fanno parte della loro organizzazione e

MARCHE DELL'ENUNCIAZIONE

che rimandano alla loro istanza di produzione.

Un simulacro dell'istanza dell'enunciazione → foto in cui viene fotografato qualcuno che fotografa, per esempio.

Esistono due tipi di narratore:

– intradiegetico = interno alla vicenda narrata;

– extradiegetico = esterno alla narrazione (Omero che canta l'ira di Achille).

I debrayage (disinnesco – il testo, l'enunciato diventa indipendente dall'enunciatore) attoriali, temporali e spaziali

installano nell'enunciato attori, tempi e spazi diversi dall'io, qui e ora dell'enunciazione.

Fra i debrayage attoriali, quelli enunciazionali installano la prima persona (narratore; attori che prendono la parola,

come nei dialoghi); quelli enunciativi la terza persona (attori che non parlano ma di cui si parla).

In semiotica i semi si possono suddividere in:

– esterocettivi – legati alla percezione del mondo esterno a noi (concreti);

– interocettivi – concettuali, astratti, legati all'inquadramento concettuale che diamo al mondo (astratto);

– propriocettivi – legati all'esperienza percettiva del nostro stesso corpo, e quindi incaricati di esprimere tutta la

sfera del corporeo e dei sentimenti (passionale).

La figuratività (la metafora) nei testi ha due funzioni :

– specificare in concreto dei concetti astratti (percorsi figurativi che specificano una configurazione discorsiva);

– costruire un piano di significazione (meccanismo metaforico o parabolico, all'interno del quale le figure

veicolano significati diversi da quelli letterali.

Un testo è figurativo quando vi si riconoscono persone, oggetti, paesaggi.

Un testo è plastico quando è astratto; si scorgono solo linee, contorni, colori in una data composizione spaziale.

Saussure riteneva che nella concezione comune il segno linguistico è arbitrario, ovvero che non c'è nessuna ragione per

chiamare “house”, “casa” o “maison” l'oggetto casa. Il senso comune ritiene invece che un'immagina non sia arbitraria

ma motivata da una specie di similarità con l'oggetto rappresentato.

Ipoicone = rappresentazioni di oggetti.

Secondo Greimas il riconoscimento avviene quando i tratti visivi presenti sono sufficienti a riconoscere una certa

configurazione come il significante di un oggetto. Quando i tratti visivi veicolano un significato sono detti formanti.

Tutto ciò avviene se nella rappresentazione vi è una presenza effettiva di un oggetto.

Le immagini possono avere diverse densità:

– grande densità figurativa – producono un effetto di realtà (effetto iconico);

– media densità figurativa – mediamente figurativo → canoni comuni di rappresentazione e riconoscibilità

– scarsamente figurativo → l'oggetto è facilmente riconoscibile (stilizzato, sfuocato)

– bassa densità figurativa – l'oggetto è riconoscibile ma è rappresentato in modo astratto (effetto plastico).

L'analisi semiotica si occupa sia del figurativo sia del plastico.

Il livello plastico comprende:

– categorie eidetiche – impiegate anche per descrivere →

la forma nel senso geometrico

la proprietà della linea

e del contorno.

– categorie cromatiche – colori caratterizzati in vari modi →

radicali cromatici (rosso, giallo, verde...)

grado di saturazione (+ o – bianco)

valore di luminosità (quantità di luce)

– categorie topologiche – posizione nello spazio (alto/basso oppure inglobante). Esistono due categorie →

rappresentato

rappresentante (la superficie dove compaiono le figure).

Categoria = coppia di termini in relazione di opposizione.

SIMBOLISMO → quando un tratto dell'espressione veicola solo uno dei termini di una categoria semantica.

SEMI-SIMBOLISMO → quando si trovano tratti dell'espressione di tipo contrastivo che veicolano una categoria del

piano del contenuto, cioè un contrasto semantico (si indicano quei casi in cui un contrasto espressivo veicola un

contrasto semantico).

In testo sincretico, che comprende cioè linguaggi diversi, il significato complessivo finale è un effetto della relazione

reciproca fra tutti gli elementi e non una mera somma dei significati delle parti verbale, visiva, musicale...

Un testo sincretico dotato di significato coerente presuppone un'enunciazione sincretica che abbia predisposto

strategicamente l'effetto configurativo delle diverse componenti, qualsiasi sia la loro sostanza espressiva.

Sinestesia = effetto di senso testuale o un'esperienza percettiva in cui il dato che ci proviene da un canale sensoriale si

“traduce” in un dato che appartiene a un altro canale sensoriale.

La traduzione intersemiotica = (Jakobson) avviene quando un testo che ha una determinata sostanza espressiva viene in

parte trasposto in un testo che ha un'altra sostanza espressiva.

- La sintassi mitogrammatica = in un testo visivo o verbo-visivo concatena gli elementi su piani spazio-temporale

diversi.

- La sintassi pittogrammatica = in un testo visivo o verbo-visivo concatena gli elementi all'interno di un'unica scena

spazio-temporale.

Jakobson riteneva che il linguaggio avesse diverse funzioni:

– funzione referenziale –

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Publisher
A.A. 2016-2017
4 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-FIL/05 Filosofia e teoria dei linguaggi

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher toni.jacopo di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Semiotica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Cosenza Giovanna.