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Riassunto esame Semiotica del giornalismo, prof. Lorusso, libro consigliato I media: strumenti di analisi semiotica, Carocci editore Pag. 1
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SEZIONI INTERNE DEL GIORNALE  bisogna concentrare l’attenzione sul modo in cui prende forma un

discorso coeso a partire dall’accostamento delle singole componenti, dal “montaggio” delle notizie

all’interno della pagina e dalla sequenza delle varie parti.

TITOLO posto nella posizione di apertura della pagina serve a ribadire la presenza di un punto di vista sugli

eventi.

La funzione dei titoli delle prime pagine è quella di ribadire l’isotopia dominante nella prima pagina del

giornale e nell’editoriale del direttore: “Rai di regime”, “Storie di potere”, “Diritti negati”.

Nel FQ le prime sezioni del giornale non sono organizzate secondo lo schema dei temi classici

(politica interna, estera, economia) piuttosto:

- sezioni sono raggruppate attorno a un tema che viene presentato al lettore come un caso al centro di

polemiche (conflitto di interessi, diritti umani..)

La testata giustifica attraverso i titoli l’urgenza delle notizie, attribuendosi nei confronti del lettore il ruolo

o di opinion leader che ne propone una valutazione!

Il quotidiano superando il modello convenzionale di organizzazione tematica della notizia, costruisce

o attorno a un nucleo di argomenti, al centro del dibattito, un effetto di spettacolarizzazione che nasce dal

superamento delle classiche etichette di genere.

TEMATIZZAZIONE interna del giornale: le prime pagine sono il punto di avvio, l’attacco di un

o percorso che si svilupperà nelle altre.

I titoli del FQ  diventano denotativi, limitandosi a identificare il tema affrontato.

o

IL PERCORSO DI LETTURA del FQ  è del tipo modello della pagina scritta da distinguere dalla pagina

manifesto che presenta al lettore molti eventi, corredati di molte immagini e disposte in modo dinamico.

Nel FQ  il verbale domina sul visivo (no schemi, no vignette!)

2. Apparato iconografico

Esso non riguarda solo le fotografie ma tutte le forme espressive visive per tematizzare un

argomento:

vignette, schemi, diagrammi.

Nei maggiori quotidiani nazionali l’uso dei disegni e delle rappresentazioni infografiche è ampiamente

diffuso.

Nel FQ l’infografica si riduce alle fotografie, alle caricature e alle vignette satiriche.

Approfondimenti in questo giornale sono tematizzati dal verbale.

Sistematizzare le forme del fotogiornalismo a partire da 4 funzioni:

1. immagini – simbolo  fotografie che consistono nel testimoniare un evento per trasformarlo in un

discorso più ampio, di tipo ideologico.

2. immagini – documento  tipica nelle foto in cui è evidente la capacità di testimoniare un evento e dare

visibilità a una notizia. La foto in questo caso serve a confermarne l’esistenza.

3. immagini – emozione  entra in gioco la sfera passionale, l’efficacia di tali foto è data dalla capacità di

restituire allo spettatore la sostanza di un avvenimento: forza emozionale del racconto.

4. immagini – interpretazione  hanno lo scopo di dichiarare una possibile interpretazione, nel ribadire

l’orientamento della testata. La forza di questo tipo di foto risiede nella polisemia, nell’ambiguità di un

significato che viene sciolta dal testo scritto e che richiede al lettore uno sforzo di cooperazione

interpretativa.

Il senso complessivo è il risultato di una logica articolata in cui entrano in gioco:

-livello plastico dell’immagine  stile fotografico che nasce dal modo particolare di inquadrare gli eventi,

uso del colore o del b e n, nitidezza dei dettagli, geometria delle linee e degli spazi.

-Specifiche strategie di comunicazione che si instaurano tra enunciatore (testata) ed enunciatari

(lettori).

-Dimensione interdiscorsiva, relativa al rapporto strategico tra componente visiva e tutte le altre sezioni

del giornale.

Vignette dentro al giornale  funzione di “testo nel testo” in cu si condensa la funzione interpretativa della

testata.

due tipi di impiego: con funzione ludica e argomentativa.

3. Le strategie enunciative

Con strategie enunciative nel giornale si intende: lo stile del discorso, distinguendo i soggetti empirici

dell’atto comunicativo  i giornalisti e i lettori, dai loro simulacri che prendono forma nel testo: narratore

e narratario.

Tipi di contratti enunciativi, 4 modelli:

- Informativo  il giornalista si presenta come un enunciatore il cui ruolo consiste nel dover

informare e nel saper trovare la notizia senza segnalare esplicitamente all’enunciatario il punto di

vista sugli eventi.

- Polemico  l’enunciatore definisce la propria presenza in maniera provocatoria, è in

contrapposizione con un soggetto politico raffigurato come rivale.

- Pedagodico  presenza di un enunciatore che informa e illustra al lettore il senso delle notizie,

descrivendo lo scenario delle conseguenze che interessano gli enunciatari (pubblico lettore).

- Paritetico  enunciatore e enunciatario vengono descritti come soggetti solidali dotati dello

stesso voler sapere e poter comprendere, impegnati nella ricerca della verità dei fatti.

STILE ENUNCIAZIONE, esso segna l’identità di un quotidiano:

Stile soggettivante  l’enunciatore marca in modo evidente la sua presenza all’interno del discorso con il

proprio punto di vista.

Stile oggettivante  l’enunciatore evita di prendere posizione all’interno del suo discorso, no riferimenti

personali, considerazioni, giudizi.

Dettagli
Publisher
A.A. 2016-2017
5 pagine
5 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-FIL/05 Filosofia e teoria dei linguaggi

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher giuslaz di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Semiotica del testo giornalistico e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Lorusso Anna Maria.