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DEMOCRAZIA MISTA IN CONCLUSIONE
Democrazia presidenziale: la sopravvivenza del governo NON dipende da una maggioranza legislativa
Democrazia parlamentare: la sopravvivenza del governo dipende SOLO da una maggioranza legislativa
Democrazia mista: la sopravvivenza del governo dipende SIA da una maggioranza legislativa SIA dal presidente
In generale nel mondo le democrazie parlamentari sono la maggioranza, seguite da quelle presidenziali e poi da quelle miste
Ora analizziamo meglio come i governi si formano e sopravvivono.
- DEMOCRAZIA PARLAMENTARE:
- Il governo in una democrazia parlamentare è costituito, in sostanza, da un PRIMO MINISTRO e da un GABINETTO.
- (PM) è il CAPO politico dell'esecutivo e il LEADER del governo.
- Il primo ministro può essere primo sopra ineguali (UK), primo tra ineguali (Germania), primo tra uguali (Italia).
- Il gabinetto è composto dai ministri, il cui compito consiste nel partecipare al gabinetto stesso e nel DIRIGERE
fase di negoziazione.- I cittadini NON eleggono direttamente il primo ministro o i membri del governo; eleggono solo i membri del LEGISLATIVO. Ogni governo proposto deve godere della “FIDUCIA” del legislativo, sia per arrivare al potere che per rimanerci. In alcuni paesi può essere richiesto che il governo dimostri di disporre di tale sostegno prima di entrare in carica, attraverso ciò che è noto come voto di investitura (se non lo ottiene non può entrare in carica). Anche se non c'è questo tipo di voto il governo deve godere del sostegno IMPLICITO del legislativo.
Se un unico partito controllasse la maggioranza dei seggi legislativi, ci si potrebbe aspettare che questo partito formi un governo di maggioranza a partito unico.
Cosa succede quando nessun partito controlla da solo una maggioranza legislativa? L'uso frequente dei sistemi PROPORZIONALI spiega perché così pochi partiti ottengono una maggioranza di voti o seggi.
attività di formare un governo tende a essere svolta da un piccolo gruppo di dirigenti politici di ogni partito che si mettono d’accordo e un governo si forma non appena i leader di partito si impegnano a garantire a esso il sostegno, assicurandogli così il controllo di una maggioranza legislativa. Il capo di stato PRESIEDE il processo di formazione ed è lui che, in ultima analisi, INVESTE un governo con l’autorità costituzionale per entrare in carica. La misura in cui il presidente è attivamente COINVOLTO nell’effettiva contrattazione varia da paese a paese. In alcuni, il capo di stato si milita a far prestare GIURAMENTO alle dirigenze di partito e se c’è un voto di investitura, ottenuta la maggioranza, il capo di stato si LIMITA a nominare il governo. Questo governo rimarrà al potere fino alle elezioni successive, fino a che non è sconfitto in un voto di sfiducia o fino a che non rassegna le dimissioni.In altri paesi, il capo di stato svolge un ruolo più attivo scegliendo un particolare politico per avviare il processo di formazione del governo. Questo politico è noto come formatore e spetta a lui costruire il governo.
In altri paesi, il capo di stato si limita alla nomina di un informatore, il quale esamina le coalizioni politicamente fattibili e nomina il formatore.
Solitamente il formatore è quasi sempre il leader del partito più grande ed anche il primo ministro designato.
La possibilità di nominare i membri del gabinetto è uno dei poteri più importanti del PM. Nei gabinetti formati da un unico partito di maggioranza, il primo ministro ha un potere discrezionale enorme rispetto a chi nominare come membro del gabinetto, potere limitato solo dalla politica interna del suo partito. Nei gabinetti di coalizione, il potere del PM è ovviamente più limitato.
Se il governo è sconfitto in un voto di sfiducia o sono indette nuove elezioni,
Allora il governo al potere resta in carica per amministrare il paese come governo ad interim o provvisorio. Il fatto che un governo deve controllare una maggioranza legislativa per giungere al potere suggerisce che il processo di formazione del governo può essere più facile se il governo proposto controlla EFFETTIVAMENTE una maggioranza dei seggi legislativi.
Ma che cosa vogliono gli attori politici coinvolti nel processo di formazione del governo? Gli scienziati politici dividono i politici in DUE categorie:
- Un politico a caccia di cariche (office-seeking) è interessato ai benefici intrinseci della carica; vuole più cariche possibili. Può ottenere il sostegno soltanto dando cariche agli altri politici per ottenere una maggioranza.
Un'evidenza empirica dimostra che un primo ministro deve assegnare portafogli agli altri partiti in modo PROPORZIONALE rispetto al numero dei seggi che ogni partito apporta alla maggioranza legislativa del governo.
legge di Gamson. Quindi un politico di questo genere non vorrà nel governo più partiti di quanti siano STRETTAMENTE necessari per ottenere una maggioranza legislativa = coalizione minimavincente (CMV). Una seconda implicazione è che il politico sceglierà la CMV più piccola, o la coalizione minimavincente minore2. Un politico interessato alle politiche (policy-seeking) mira soltanto a influenzare le politiche. Può ottenere il sostegno di una maggioranza solo garantendo agli altri politici delle concessioni in termini di politiche. Ciò significa che bisogna implementare una politica di COALIZIONE che si trova da qualche parte tra i punti ideali di tutti i partner della coalizione. ➔ Una delle implicazioni è che vorremo formare governi con i partiti che si trovano vicino a noi nello spazio politico = coalizione connessa. In questo caso, quindi, le coalizioni più probabili sono quelle che includono il partito mediano, cioè una.Volta posizionati i partiti sull'asse sinistra-destra quello che include il legislatore mediano. È il 50 legislatore che divide in due la distribuzione dei seggi, ovvero quello che alla sua sinistra (e con lui) e alla sua destra (e con lui) ottiene sempre la maggioranza.
TUTTAVIA, anche se i politici fossero interessati solo alle cariche o solo alle politiche, la competizione politica li costringerebbe ad agire come se si preoccupassero sia delle politiche sia delle cariche.
Formare un governo di coalizione solleva un problema interessante, ovvero il problema della delega, che si riferisce alle difficoltà che emergono quando un principale delega autorità a un agente che ha obiettivi DIVERSI da quelli del principale e NON può essere monitorato in modo perfetto.
La delega avviene perché l'agente ha alcune informazioni o competenze (ad esempio- sotto forma di formazione professionale), o semplicemente tempo, di cui il principale non dispone.
Questo ragionamento si può applicare alla democrazia rappresentativa, dove i principali sono i cittadini. I motivi per cui non prendiamo decisioni politiche attraverso la democrazia diretta sono ad esempio che non abbiamo il tempo o non ci fidiamo della nostra capacità di prendere decisioni ben informate e coerenti tra loro.
La democrazia rappresentativa è caratterizzata da una catena di deleghe che vanno dagli elettori a coloro che governano. Per garantire che la delega serva i loro interessi, i principali hanno bisogno di strumenti per mantenere gli agenti responsabili. Un agente è responsabile nei confronti del suo principale se:
- È obbligato ad agire per conto del principale
- Il principale ha il potere di ricompensare o punire il suo operato
I regimi democratici contengono diversi meccanismi che consentono ai cittadini selezionare e controllare i loro governanti, come nei regimi parlamentari e nei regimi presidenziali.
SISTEMI PARLAMENTARI
Dipartimenti
amministrativi Ministri Primo ministro Parlamento Elettori SISTEMI PRESIDENZIALI Dipartimenti Segretari Commissioni di Stato Legislative Congresso Presidente Elettori Quindi: - Nei sistemi parlamentari: • Catena unica di delega • Catena di delega più semplice • Gli agenti sono responsabili nei confronti di un singolo principale - Nei sistemi presidenziali: • Catena di delega multipla • Catena di delega più complessa • Gli agenti sono responsabili nei confronti di principali multipli e in competizione tra loro TUTTAVIA, la delega può creare alcuni problemi: - Selezione avversa: i principali non conoscono appieno le competenze o le preferenze dei loro agenti o le esatte esigenze del compito loro assegnato - Rischio morale: i principali non possono osservare pienamente le azioni dei loro agenti Per contenere questo tipo di problemi, i principali possono esercitare varie forme di CONTROLLO sui loro agenti: - Controlli ex-ante: meccanismi discreening e selezione degli agenti. Tipici dei sistemi PARLAMENTARI (ruolo partiti)
- Controlli ex-post: controlli istituzionali e requisiti in materia di monitoraggio e rendicontazione.
Tipici dei sistemi PRESIDENZIALI (ruolo istituzioni)
Abbiamo assunto che i governi debbano comprendere un numero sufficiente di partiti in modo tale da controllare esplicitamente una maggioranza di seggi legislativi. Tuttavia, esistono governi di MINORANZA e governi a MAGGIORANZA SOPRANNUMERARIA.
- Un governo di minoranza è un governo in cui il partito o i partiti al potere NON dispongono esplicitamente di una maggioranza di seggi legislativi.
I governi di minoranza possono essere a PARTITO UNICO o COALIZIONI DI MINORANZA finché l'opposizione decide di non farlo cadere. Ciò significa che quando osserviamo un governo di minoranza, sappiamo