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FUTURO DELL'EPI

In generale le teorie classiche dell'EPI pongono l'accento su fattori nazionali e internazionali, ad esempio la teoria della dipendenza riguarda relazioni nel sistema internazionale, mentre liberalismo economico concerne i processi di modernizzazione che hanno luogo a livello nazionale. In conclusione, si può dire che l'EPI è un campo di indagine che si presta molto a stabilire un collegamento tra esterno e interno, la ricerca EPI è un buon esempio di come combinare fattori internazionali e interni nelle relazioni internazionali. Il tema ricchezza-povertà sollevato dall'EPI va acquisendo un peso crescente nella politica mondiale, in un contesto in cui tradizionalmente le teorie delle relazioni internazionali concentrano l'attenzione sul tema guerra-pace. L'EPI inaugura numerose nuove agende di ricerca (temi come affari internazionali, geografia economica, storia economica) molte delle quali si allontanano da.

quelle tradizionalmente affrontate dalle RI.

CAP 8: IL COSTRUTTIVISMO SOCIALE

Il costruttivismo sociale si concentra sulla consapevolezza umana e sul ruolo che essa gioca nelle vicende del mondo.

A differenza della maggior parte delle teorie RI, che sono materialistiche nel senso che si occupano della distribuzione della potenza materiale (forza militare e risorse economiche), il costruttivismo sostiene che l'aspetto più importante delle relazioni internazionali sia sociale e non materiale. Perciò secondo i costruttivisti lo studio delle RI non può prescindere dalle idee e dalle convinzioni degli attori, il sistema internazionale esiste solo in quanto consapevolezza intersoggettiva tra individui ed è dunque costituito primariamente da idee e non da forze materiali, esso è una costruzione umana che ha una natura non fisica o materiale, bensì intellettuale e ideazionale.

In virtù di queste premesse, tendenzialmente, i costruttivisti sostengono

che la realtà sociale non è oggettiva o esterna all'osservatore degli affari internazionali, il mondo politico e sociale non è un'entità fisica, un oggetto materiale al di fuori della coscienza umana, ne segue che il campo di studi delle RI non può essere studiato come qualcosa che sta al di fuori dell'osservatore. Il costruttivismo guadagnò successo a partire dagli anni 80 soprattutto negli Stati Uniti, quando con il crollo dell'Unione sovietica sembrò chiaro che l'approccio neorealista non fosse completamente adeguato in merito all'interpretazione degli eventi futuri. La logica neorealista impone che altri Stati cerchino di contrapporsi agli Stati Uniti, perché riusciranno a salvaguardare la loro sicurezza soltanto controbilanciando gli USA, secondo dinamiche che porteranno inevitabilmente alla nascita di un sistema multipolare. La tesi costruttivista è che le incertezze neorealiste sono.strettamente connesse alla natura angusta e materialistica della loro teoria, infatti secondo i costruttivisti occorre una maggiore attenzione alle idee e alle correnti di pensiero per creare una teoria più convincente sull'anarchia e sull'equilibrio delle forze. Il contesto storico, cioè la fine della guerra fredda, e il dibattito teorico (specialmente tra neorealisti e liberalisti) sono le coordinate che prepararono il terreno per l'ascesa dell'approccio costruttivista. Il costruttivismo trovò ragioni di ispirazione anche in altre discipline delle scienze sociali, soprattutto nella filosofia e nella sociologia. In ambito sociologico è fondamentale il concetto di strutturazione proposto da Anthony Giddens per analizzare il rapporto tra strutture e attori. Le strutture, cioè le regole e le condizioni che guidano l'azione sociale, non determinano meccanicamente il comportamento degli attori, anche se innegabilmente lo condizionano: lautilizzando la ragione e l'esperienza. Egli sostiene che la realtà non è solo una questione di percezione soggettiva, ma è anche influenzata dalle strutture concettuali che noi stessi creiamo. Le nostre conoscenze e le nostre intenzioni influenzano la nostra interazione con il mondo e con gli altri attori. Pertanto, la relazione tra strutture e attori comporta una reciproca influenza e trasformazione. Il costruttivismo, come teoria delle relazioni internazionali, si basa su queste premesse. Alexander Wendt, uno dei principali teorici costruttivisti, sostiene che le strutture sociali e le norme internazionali sono il risultato delle interazioni tra gli attori internazionali. Gli attori, a loro volta, sono influenzati e influenzano le strutture sociali in cui operano. Questo significa che le relazioni internazionali non sono determinate solo da fattori materiali o di potere, ma anche da fattori ideationali e intersoggettivi. Il costruttivismo propone quindi una visione meno rigida dell'anarchia internazionale. Mentre le teorie tradizionali vedono l'anarchia come un sistema di competizione e conflitto tra gli stati, il costruttivismo sostiene che l'anarchia può essere interpretata e gestita in modi diversi. Le norme, le idee e le identità degli attori internazionali possono influenzare la loro percezione dell'anarchia e le loro interazioni con gli altri attori. Di conseguenza, l'anarchia internazionale può essere interpretata come un sistema di cooperazione e di costruzione di ordine. In conclusione, la relazione tra strutture e attori comporta conoscenze e scopi intersoggettivi. Gli attori, attraverso le loro azioni e interazioni, possono trasformare le strutture sociali esistenti e creare nuove direzioni di sviluppo. Il costruttivismo, come teoria delle relazioni internazionali, propone una visione meno rigida dell'anarchia internazionale, sottolineando l'importanza delle idee, delle norme e delle identità nella determinazione delle relazioni internazionali.sempre in modo soggettivo, dal momento che queste conoscenze sono sempre filtrate dalla coscienza umana. In proposito Max Weber sottolinea che il mondo sociale è fondamentalmente diverso dal mondo naturale e dei fenomeni fisici, gli esseri umani fanno assegnamento sul fatto di "comprendere" l'uno le azioni dell'altro e di assegnare ad esse un "significato", perciò comprendere l'interazione umana non significa descriverla nello stesso modo in cui descriviamo i fenomeni fisici. Riprendendo le parole di Weber, "la comprensione soggettiva è la caratteristica specifica della conoscenza sociologica". Più di recente, nel costruttivismo ha avuto un importante ruolo la distinzione tra logica della consequenzialità razionalista e logica dell'appropriatezza sociologica. IL COSTRUTTIVISMO COME TEORIA SOCIALE 52 I costruttivisti pongono l'attenzione sulla costruzione sociale della realtà, sul modo in cuile relazioni umane, comprese quelle internazionali, siano fatte di pensiero e di idee. Perciò il mondo sociale e politico non fa parte della natura, la storia non è un processo esterno indipendente dal pensiero e dalle idee degli uomini. Questi elementi idealisti della corrente del costruttivismo contrastano con la filosofia materialista presente in gran parte del positivismo delle scienze sociali (si veda cap. 9). Quindi l'idea di fondo del costruttivismo, considerato dal punto di vista della teoria sociale, è che il mondo sociale è un dominio intersoggettivo che ha un senso per gli individui che lo compongono e lo comprendono. Tuttavia, i costruttivisti riconoscono che il mondo sociale è in parte costituito da entità fisiche, soprattutto le "risorse materiali" che secondo Wendt costituiscono le strutture sociali (egli afferma che le strutture sociali sono formate da tre elementi: conoscenza condivisa, risorse materiali e prassi).

Il componente materiale esiste, ma resta secondario rispetto a quella intellettuale, che le conferisce un significato e ne consente la pianificazione. Per tale ragione Wendt afferma "agli occhi degli Stati Uniti 500 armi nucleari britanniche sono meno minacciose di 5 armi della Corea del Nord, perché i britannici sono amici e nordcoreani no". Questo esempio ci fa capire che non è tanto il numero materiale delle testate nucleari a fare la differenza, quanto ciò che gli attori pensano l'uno dell'altro.

Si evince bene il contrasto tra:

  • la concezione materialistica dei neorealisti, convinti che potenza e interesse nazionale siano le forze motrici della politica internazionale. La potenza è la capacità militare supportata dall'economia ed altre risorse, l'interesse nazionale è il desiderio degli Stati di conseguire potenza, sicurezza e benessere. Questi due elementi sono considerati fattori materiali, cioè

entità oggettive nel senso che l'anarchia costringe gli stati a preoccuparsene.▪ e concezione idealistica dei costruttivisti, i quali non contestano l'idea secondo cui gli stati perseguono i propri interessi, ma ritengono che tali interessi siano socialmente costruiti. La tesi dei costruttivisti non è che le idee sono più importanti della potenza e dell'interesse o che sono autonome rispetto ad essi, ma piuttosto che potenza e interesse sono considerati rilevanti e hanno i loro effetti in virtù delle idee che danno loro forma e significato.

Affinché abbiano un impatto, le idee devono essere largamente condivise, ma possono esserlo anche all'interno di singoli gruppi differenti. Una buona definizione di idea è la seguente: sono costrutti mentali presenti nella mente degli individui, insieme di credenze e peculiari, principio opinioni da cui scaturiscono le linee direttrici del comportamento.

Nina Tannewald identifica 4 tipi

principali di idee:

  1. ideologie o sistemi di convinzioni condivise - insieme di dottrine o convinzioni che riflettono le esigenze e le aspirazioni sociali di un gruppo, una classe, uno stato (esempio etica protestante)
  2. convinzioni normative - specificano i criteri per distinguere bene male
  3. convinzioni causa-effetto - riguardano i meccanismi causali o le relazioni mezzo-fine
  4. prescrizioni di indirizzo politico - specifiche idee programmatiche che agevolano la definizione delle linee politiche specificando le linee di condotta più indicate per risolvere particolari problemi politici.

Il costruttivismo è un approccio empirico allo studio delle RI, empirico nel senso che focalizza l'attenzione sulle idee intersoggettive che definiscono le relazioni internazionali. I costruttivisti individuano quattro diverse tipologie di potere e sostengono che una corretta analisi del potere nelle relazioni internazionali debba contemplare tutte queste quattro dimensioni.

  1. il

Il potere coercitivo si riferisce alle interazioni che consentono a un attore di esercitare controllo diretto su un altro.

Il potere istituzionale si riferisce all'attuazione di un controllo indiretto su altri attori.

Il potere strutturale consiste nella creazione di capacità sociali e interessi di attori che sono in relazione diretta l'uno con l'altro.

Il potere produttivo è la produzione di soggettività socialmente diffusa in sistemi di significato.

Come abbiamo accennato, i costruttivisti non sono d'accordo sulla possibilità da parte delle scienze sociali di emulare le scienze naturali nella produzione di spiegazioni scientifiche basate su ipotesi e generalizzazioni. Questo perché i costruttivisti respingono il concetto di verità oggettiva, sono convinti di "formulare affermazioni di verità sugli argomenti che indagano che sono sempre interpretazioni contingenti e parziali di un mondo complesso", dal momento che gli.

studiosi di scienze sociali non hanno possibilità di scoprire alcuna "verità finale" sul mondo che valga sempre e ovunque. Nonostante queste convinzioni di base e l'idea condivisa che il mondo sociale sia fatto di idee, dobbiamo considerare la pre
Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
85 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/06 Storia delle relazioni internazionali

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Lawliet202 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia delle relazioni internazionali e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pisa o del prof Calossi Enrico.