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PERSON-PROCESS-CONTEST
Successivamente il modello (processo-persona-contesto). In esso si richiama la necessità di studiare in chiave bidirezionale sia le interazioni della persona con il suo contesto che le influenze del contesto sulla persona. Questa concezione dell'ambiente comprende anche le interconnessioni fra diverse situazioni ambientali e dimensioni più ampie di ordine socioculturale. Si tratta della nozione di ambiente ecologico, che viene rappresentata come una serie di strutture concentriche articolate in quattro livelli: MICROSISTEMI e MESOSISTEMI, che implicano la partecipazione diretta dell'individuo; ECOSISTEMI, cioè quei contesti che influenzano indirettamente l'individuo; MACROSISTEMA, cioè la cornice contestuale che contiene tutti gli altri sistemi.
Il MICROSISTEMA è costituito da quell'insieme di relazioni fra la persona e l'ambiente che l'individuo sperimenta direttamente (famiglia, scuola, gruppo dei pari, ecc.).
si partecipa. Ad esempio, la scuola rappresenta un altro microsistema che influisce sullo sviluppo del bambino. In questo contesto, le relazioni con gli insegnanti e i compagni di classe, così come le attività svolte, giocano un ruolo fondamentale. A livello mesosistemico, invece, si analizzano le interazioni tra i diversi microsistemi. Ad esempio, le relazioni tra famiglia e scuola possono influenzare il benessere e lo sviluppo del bambino. È importante considerare come i diversi contesti si influenzino reciprocamente e come le esperienze vissute in uno possano avere un impatto sugli altri. Infine, a livello macrosistemico si prende in considerazione il contesto culturale e sociale in cui si sviluppa il bambino. Le norme, i valori e le tradizioni della società in cui vive influenzano le esperienze e le opportunità a sua disposizione. Ad esempio, la cultura può influire sulle aspettative educative dei genitori o sulle opportunità di gioco e apprendimento offerte dalla comunità. In conclusione, il modello ecologico di Bronfenbrenner ci aiuta a comprendere come l'individuo sia influenzato e influenzi a sua volta il contesto in cui vive. Ogni livello di sistema ha un impatto sullo sviluppo e le esperienze vissute in uno possono avere conseguenze sugli altri.L'individuo partecipa. Ciò vuol dire che un determinata situazione ambientale può agevolare lo sviluppo in funzione delle interconnessioni con le altre situazioni ambientali cui il bambino/adolescente partecipa ed in relazione alla natura di tali interconnessioni.
Ad esempio, nel microsistema famiglia appaiono molto incisivi eventi quali: la presenza di fratelli, l'insieme delle caratteristiche dei genitori, le regole di comportamento ma anche le condizioni dell'ambiente.
Il MESOSISTEMA è un sistema di microsistemi. Esso comprende le interconnessioni fra due o più contesti ambientali a cui l'individuo partecipa attivamente. Un esempio tipico delle ricerche condotte nell'ambito del mesosistema è lo studio dei rapporti fra famiglia e scuola.
B. ha sottolineato che l'indebolimento delle connessioni mesosistemiche all'interno delle quali si realizza lo sviluppo infantile potrebbe essere all'origine di problemi adattivi.
In adolescenza. Altri esempi di ricerche condotte in prospettiva ecologica sono quelli che indagano il ruolo che il PARENTAL SUPPORT NETWORK (Sistema di Supporto dei Genitori) gioca sulle traiettorie evolutive. Le ricerche in tal senso hanno dimostrato che la qualità e l'estensione della rete di relazioni che i genitori hanno con figure che possono offrire supporto determinano eventi e situazioni rilevanti per lo sviluppo.
L'ESOSISTEMA indica quelle situazioni a cui l'individuo in via di sviluppo non partecipa direttamente, ma nelle quali si verificano eventi che indirettamente agiranno su di lui (es. lavoro dei genitori). B. sostiene che anche il sistema dei media fa parte dell'esosistema del bambino dal momento che i programmi TV entrerebbero in casa da fonti esterne con le quali il bambino non è direttamente in contatto.
Il MACROSISTEMA è il contesto sovrastrutturale che fa da cornice agli altri sistemi più specifici. Esso in qualche modo
può essere assimilato al concetto di cultura, con i relativi sistemi di credenze, rappresentazioni sociali, norme, valori ed ideologie. Questi complessi sistemi vengono condivisi da una generazione all'altra tramite i processi di socializzazione.
Al livello macrocontestuale appartengono anche i modelli educativi delle giovani generazioni, che costituiscono l'esito di una complessa interconnessione fra istituzioni sociali, caratteristiche della famiglia, mass media, ideologie e valori.
Il macrosistema rappresenta lo sfondo e il contenitore più ampio che dà significato a tutti gli altri sottosistemi. Pertanto, la cultura può essere considerata un macrosistema con un impatto notevole sullo sviluppo cognitivo, affettivo, emotivo e sociale del bambino.
2. Il benessere psicosociale in prospettiva evolutiva
Solo recentemente è stato indagato il ruolo che il contesto sociale gioca nel determinare condizioni di benessere o di malessere. All'interno di
Questa prospettiva è stato elaborato il costrutto di benessere sociale, che si focalizza sull'analisi delle dimensioni ecologiche ed ambientali dello stare bene riequilibrando il peso attribuito ai fattori individuali.
Studi sul benessere psicosociale
I primi tentativi di valutazione del benessere soggettivo sono sorti nell'ambito della sociologia, che, intorno agli anni Settanta, cominciò ad interessarsi dell'incidenza che alcuni indicatori economici e sociali hanno sulla qualità della vita.
Successivamente, a questi fattori oggettivi vennero affiancati indicatori soggettivi che prendevano in considerazione il punto di vista delle persone rispetto alle proprie condizioni di vita.
Più di recente, diverse prospettive hanno posto l'accento su dimensioni che si situano nel rapporto fra individuo e contesto socioculturale, definendo il benessere come derivante dalla partecipazione dell'individuo ad attività dotate di senso ed orientate da
specifici sistemi di valori e di credenze che si realizzano tenendo conto dei vincoli e delle risorse offerti dal contesto sociale di appartenenza. Il rischio psicosociale Da un punto di vista generale, il rischio psicosociale è quell'insieme di condizioni a carico dell'individuo e/o dell'ambiente che possono determinare un danno evolutivo. La psicologia dello sviluppo e dell'educazione, invece, definiscono il rischio evolutivo come un fenomeno socialmente situato, un'interazione squilibrata fra fattori di stress e risorse all'interno di un contesto sociale specifico. Studi sul rischio psicosociale All'interno della complessa area di ricerca sul rischio evolutivo è possibile individuare tre principali traiettorie di analisi: Prospettiva della causalità diretta: si presuppone un nesso causale diretto fra uno specifico fattore di rischio e un risultato non adattivo nel corso dello sviluppo. Questo approccio implica una concezionedeterministica e si rifà al modello medico dell'eziopatogenesi degli stati morbosi. Prospettiva della causalità multifattoriale: individua gli indici cumulativi di rischio. Secondo ANTHONY (1980) il profilo di rischio ha valore predittivo e rende possibile delineare il grado di rischio di un soggetto in riferimento a diversi fattori. Questa prospettiva risulta, però, statica e non tiene conto della dimensione processuale. Prospettiva per meccanismi e processi: parte dal presupposto che i fattori di rischio devono essere considerati in un'ottica interazionista, che li consideri solo come alcuni degli elementi in gioco nella traiettoria evolutiva di un individuo. In tal senso, ci si può rendere conto delle differenze individuali nelle reazioni alle diverse forme di adattamento richieste da situazioni particolarmente difficili richiamandosi alla nozione di RESILIENZA, intesa come la capacità dell'individuo di mantenere un adeguato livello.di risposta adattiva anche in condizioni particolarmente sfavorevoli di vita. All'interno di questa traiettoria di ricerca le differenze individuali nelle risposte di adattamento vengono spiegate in riferimento ai modi specifici che adottano le persone verso i cambiamenti in vari contesti di vita. Questo terzo orientamento, quindi, è centrato sull'analisi dei processi di adattamento e tiene conto dell'incidenza sia dei fattori di rischio che di quelli di protezione. Questi ultimi sono considerati risorse specifiche delle singole storie di vita. Tale orientamento, inoltre, tiene conto del modo in cui individuo e contesto interagiscono per produrre forme di funzionamento adattivo o disadattivo. L'idea di considerare il rischio in termini di sfide e risorse, propria della terza prospettiva, ha avuto il merito di limitare la logica predittiva tipica dell'analisi tradizionale, secondo la quale la presenza di elementi negativi nel percorso di sviluppo si tradurrebbe
inevitabilmente in mal adattamento e devianza. In realtà, una letteratura ormai consolidata mostra come solo una parte dei minori esposti a fattori di rischio finisca con il mettere in atto risposte devianti. In questo senso, i problemi della predizione del rischio sono connessi con quelli sulla protezione, ossia su quegli aspetti delle esperienze di vita che possono essere potenziati al fine di rendere l'individuo maggiormente resistente. Alcuni contributi di ricerca sulla condizione di rischio nello sviluppo all'interno della prospettiva per meccanismi e processi. Rischio di sviluppo psicosociale e sistema familiare Molte delle condizioni di rischio evolutivo sono legate all'emergere e allo strutturarsi di problemi connessi al microcontesto famiglia. Tali problemi vengono ricondotti a due principali categorie: Fattori di tipo strutturale (contesto sociale, economico, culturale, ecc.) Fattori di tipo funzionale (fasi critiche dell'esperienza familiare).condizione di rischio evolutivo di un minore dipenderà sia dalla presenza, nel nucleo familiare, di specifiche problematiche personali e sociali, sia dalle modalità di funzionamento relazionale. Rischio e funzione genitoriale Si possono prendere in considerazione tre tipi di fattori:- Risorse e le caratteristiche individuali dei genitori:
- Per esempio, i genitori che soffrono di disturbi psichici sono molto predisposti alle difficoltà di gestione della genitorialità; così come lo sono le madri adolescenti;
- Caratteristiche del bambino:
- Un esempio tipico è il caso di bambini disabili. L'essere genitore di un bambino disabile può produrre conseguenze come diminuzione dell'autostima,