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IDEAZIONE ERRONEA:
idee prevalenti/dominanti. Sono idee accettabili, comprensibili, la cui natura non è né delirante, né
ossessiva, ma è preoccupante per il grado in cui domina la vita di chi vi è affetto. È “prevalente” nel senso
che provoca un modo di funzionare disturbato o uno stato di sofferenza al soggetto o agli altri. Le idee
prevalenti sono a metà tra credenze normali e deliri: si differenziano dai deliri per il fatto che queste
originano esplicitamente da ciò che si conosce della persona e della situazione. Assomigliano più a
convinzioni politiche, religiose o etiche appassionate, che a normali credenze.
Disturbi con idee prevalenti (Mckenna): stato paranoideo, tipo querulomane o litigioso; gelosia morbosa,
ipocondria, dismorfofobia, parassitofobia, anoressia nervosa e transessualismo.
Sindromi e idee paranoidee. “paranoide” vuol dire, in psichiatria, “autoreferente”. Tutti i deliri sono deliri di
riferimento in quanto sono in relazione al paziente. Un delirio paranoide è un delirio di riferimento.
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Il disturbo di personalità paranoide è quel tipo di personalità abnorme in cui le reazioni della persona agli
altri sono autoriferite.
Il termine “paranoia” è stato usato da Kreaplin per descrivere quella condizione in cui ci sono deliri, ma non
allucinazioni.
“Stato paranoide” è un termine generale per un gran numero di condizioni in cui il contenuto è
impropriamente autoriferito, ma la forma dell’idea non è stata ben delineata.
CAP. 9 DISTURBI DEL PROCESSO DI PENSIERO
Il pensiero è un’attività operativa della psiche che permette dii valutare la realtà e formulare giudizi
attraverso processi di: associazione, correlazione, integrazione, astrazione e simbolizzazione. Si basa
sull’intelligenza (per impostarlo ed elaborarlo in modo valido ed economico) e memoria (per richiamare i
contenuti di coscienza sui quali si esplicano i processi ideativi).
È in relazione sia alla logica, sia a elementi soggettivi di tipo affettivo. Il pensiero presenta un ordine
formale, determinato dalla strutturazione (o ideazione), funzione che relaziona tra loro le singole idee.
Tale funzione è soggetta a 2 leggi fondamentali: il ragionamento (che pone in relazione le idee attraverso
processi logici), e la critica (che permette di discriminare al termine del ragionamento il vero e il falso).
[Disturbi del pensiero:
- Disturbi della forma del pensiero modificazioni della codifica e dell’articolazione dei pensieri
- Anomalie del linguaggio e del suo flusso
- Disturbi del controllo del pensiero
- Disturbi del contenuto del pensiero ]
TIPI DI PENSIERO:
(Fish) il pensiero può non rispettare la logica, può liberarsi dal legame con la realtà e dal controllo della
coscienza.
1) Pensiero fantastico afinalistico, dereistico e autistico. Può essere di breve durata (il sognare ad
occhi aperti prima di dormire) o può diventare uno stile di vita stabile. La fantasia gioca un ruolo
importante nel modo in cui ciascuno di noi conduce le proprie attività quotidiane, ma può portare la
persona a sfuggire o negare la realtà, oppure a convertire la realtà in qualcosa di più tollerabile. Il
fantasticare può svilupparsi dallo stadio di forma deliberata e sporadica di pensiero, fino a essere
una modalità stabilizzata: la persona comincia a credere al contenuto delle proprie fantasie, che
diventano soggettivamente reali e accettate come fatti. La fantasia viene di solito compresa come la
creazione di immagini o idee che non possiedono una realtà esterna, tuttavia, il pensiero fantastico
si può rivelare anche nella negazione di eventi esterni forma di autoinganno meccanismo di
difesa dell’io.
2) Pensiero immaginativo. Il termine “immaginazione” comprende stati psicologici come la fantasia,
la nascita di idee innovative e la produzione creativa (espressione artistica, scoperte scientifiche).
Tre elementi costitutivi dell’immaginazione:
- Le immagini mentali (abilità di creare rappresentazioni iconiche del mondo)
- Ragionamento controfattuale (capacità di svincolarsi dalla realtà per pensare eventi ed
esperienze che non sono accaduti e che potrebbero non accadere mai)
- Rappresentazioni simboliche (implicano l’utilizzo dei concetti o delle immagini per
rappresentare gli oggetti e le entità del mondo reale).
3) Pensiero razionale o concettuale. Il problem solving (l’insieme dei processi cognitivi che
impieghiamo per raggiungere un obiettivo nel momento in cui dobbiamo superare degli ostacoli che
si frappongono al compimento dello scopo prefisso) e il ragionamento (processo cognitivo che
utilizziamo per compiere delle inferenze e giungere a delle conclusioni) sono aspetti fondamentali
del pensiero razionale.
Le strategie di risoluzione dei problemi si avvalgono di euristiche, cioè regole empiriche che
producono una risposta corretta. Il ragionamento contempla processi di tipo analogico (applicare
soluzioni per problemi noti a nuovi problemi), induttivo (generalizzazione di un singolo caso ad altri
inediti) e deduttivo (implica un’argomentazione per cui se la premessa è vera, la conclusione non
può essere falsa).
PROCESSI DEL PENSIERO DISTURBATO
Un modello di associazione basato sul pensiero di Jasper. I pensieri (eventi psichici) sono concepiti come
una sequenza ininterrotta, in modo tale che una, o più associazioni, possono nascere da ciascun pensiero
originando ulteriori eventi psicologici. La quantità di associazioni possibili che risultano da un singolo
evento psichico viene denominata “costellazione”. Esiste un grandissimo numero di associazioni possibili,
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ma il pensiero di solito procede in una determinata direzione. Questa coerenza del flusso di pensiero verso
la propria meta è da ascriversi alla “tendenza determinante”. I pensieri sono un flusso che può accelerare,
rallentare, essere vorticosi o calmi, aumentare di volume, precipitare o bloccarsi.
Classificazione dei disturbi del pensiero: (ordine basato sulle slide)
1) Disturbi del flusso di pensiero:
a. Disturbi del ritmo :
- Accelerazione del pensiero si verifica come una “fuga delle idee”. È un quadro in cui si ha
contemporaneamente presenza di accelerazione, distraibilità e impulso a parlare (es. parlo
del tempo e subito viene in mente un’altra idea a Roma ci sono tanti turisti, c’è traffico ….).
La fuga delle idee è tipica dello stato maniacale del disturbo bipolare. Nell’ipomania si
verifica la “fuga delle idee ordinata” in cui il paziente è in grado di ritornare al compito
assegnato (prolissità), nonostante perda il filo per qualche istante. Occasionalmente si
verifica nella schizofrenia e stati organici (lesioni dell’ippocampo).
- Rallentamento del pensiero, “inibizione del pensiero”è un quadro caratterizzato da
povertà dell’eloquio e povertà dei contenuti (pochi temi). È associato alla depressione e in
una condizione affettiva di agitazione (e stupor maniacale). L’apparente deficit cognitivo in
individui con rallentamento del pensiero affetti da depressione può portare a errate diagnosi
di demenza.
- Pensiero circostanziale sia nella fuga delle idee che nell’inibizione del pensiero,
l’affettività influenza la velocità del pensiero, dettando quale idea debba avere la
precedenza. Nella circostanzialità il lento fluire del pensiero non è impedito dall’umore, ma
da un difetto delle capacità intellettive. È un disturbo della percezione nel quale non si
distingue la figura dallo sfondo.
Ad una domanda il paziente replica con dettagli non rilevanti che impediscono di
raggiungere la risposta. Il pensiero procede lentamente con un eccesso di superflui ed
insignificanti dettagli, ma alla fine l’obiettivo viene raggiunto. Lo scopo del pensiero non è
mai perso di vista ed il pensiero procede in quella direzione attraverso sentieri intricati e
contorti.
Epilessia
o Oligofrenia
o Deficit dell’apprendimento
o Personalità ossessiva
o
b. Disturbi della continuità :
- Perseverazione il paziente mantiene una costellazione di idee a lungo, anche dopo che il
loro ruolo appropriato si è esaurito (forniscono la stessa risposta della prima domanda anche
a tutte le domande successive). Nelle fasi precoci il paziente riconosce la propria difficoltà:
disturbi organici cerebrali
o soggetti affaticati
o intossicazione alcolica
o
- blocco del pensiero (barrage) (nella schizofrenia) il flusso ideativo si arresta
improvvisamente ed il paziente ha l’impressione che il pensiero sia svanito, con un senso di
vuoto e perplessità. Può riprendere proseguendo il tema precedente o deviando su altri
argomenti. Nei pazienti che conservano un certo grado di insight si può rivelare
un’esperienza terrificante. schizofrenia DD con la perdita improvvisa del flusso del pensiero
che si può verificare quando la persona è stanca o ansiosa.
2) Disturbi del possesso del pensiero:
In alcune malattie c’è una perdita di controllo e del senso di possesso del pensiero.
a. Ossessioni (ruminazioni) il soggetto rimugina insistentemente su alcuni temi, senza riuscire a
sortirne.
b. Alterazioni del pensiero :
- Inserzione
- Furto
- Trasmissione
Senso di influenzamento dell’esterno sul proprio pensiero, con vissuti di inserzione, sottrazione,
diffusione e trasmissione dello stesso. (Ha la sensazione di avere in testa qualcosa che gli
hanno messo).
3) Disturbi della forma del pensiero (nella schizofrenia- spesso con deficit cognitivi e disturbi organici
cerebrali). 27
a. Deragliamento le idee deviano in direzioni scarsamente o per nulla collegate con la direzione
di partenza (come un treno che deraglia). Il discorso è grammaticalmente corretto, ciascuna
idea è un semplice pensiero, che usato al momento opportuno risulterebbe adeguato. Può
manifestarsi con diversi livelli di gravità che rendono il discorso da appena disturbato a
incomprensibile (insalata di parole).
b. Tangenzialità modalità di risposta alle domande, in cui si ha un’attinenza solo marginale con la
richiesta di partenza. Jaspers: “parlare di traverso”.
Andreasen (’70): distinzione tra deragliamento e tangenzialità il primo si manifesta nel corso di
un discorso spontaneo, mentre la seconda si manifesta come immediata risposta ad una
domanda.
- Incoerenza perdita delle connessioni grammaticali, logiche e affettive del linguaggio. Il
discorso risulta del tutto disorganizzato e incomprensibile; s