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TRASMISSIONE CULTURALE DIPENDE DALLA QUALITÀ’ DELL’ESPERIENZA SOGGETTIVA

a essa associata.

Artefatti non si producono e si mantengono da soli. Questi processi derivano da applicazione di

energia psichica da parte degli individui.

Un elemento della cultura attira i nostri processi psichici (e quindi sarà adottato, conservato e

comunicato) se esso dà buona esperienza.

Alla base c’è visione x cui individuo, partendo da propria base biologica, attraverso sua

interazione con cultura, costruisce attivamente e in modo armonico con il contesto la propria

identità. Questo nucleo individuale si realizza attraverso cognizioni, ragionamenti, motivazioni,

affetti, nel fluire della vita quotidiana, attraverso specifiche esperienze. Appare allora evidente la

centralità della qualità dell’esperienza soggettiva nella costruzione del Sè personale e del

comportamento.

La focalizzazione delle nostre cognizioni e dei nostri affetti sugli artefatti dipende quindi dalla

possibilità che una specifica relazione mente/cultura dia un’esperienza che il soggetto

percepisce dotata di senso e organizzata in quanto collegata sia alla situazione in atto, sia al

nucleo di identità personale, sia agli scopi futuri.

Importante è teoria dell’esperienza soggettiva o flusso di coscienza (flow of consciusness) che

evidenzia rapporto. vita passata dell’individuo, motivazioni, cognizioni, emozioni e sviluppo della

cultura materiale e delle idee.

FLUSSO DI COSCIENZA è specifico stato di coscienza che si manifesta quando cognizione,

emozioni e motivazione funzionano in maniera interagente e integrata, rispondendo sia a

richieste provenienti dal mondo esterno sia a quelle del mondo interno. Nel flusso di coscienza

tutta l’energia psichica viene investita nell’esperienza in atto e il soggetto sperimenta uno stato di

COMPETENZA e di AUTODETERMINAZIONE che lo porterà poi a ricercare le situazioni che

permettono tali stati interni positivi.

Esso è attivato quando è presente serie di eletti che devono essere attivi contemporaneamente

e senza conflitto. Essi sono:

32

- concentrazione e piena attivazione cognitiva sulla situazione in atto: stimoli irrilevanti

scompaiono dalla coscienza, attenzione focalizzata su ciò che sta avvenendo in quel

momento

- scopi chiari: situazione è chiara se soggetto sa con chiarezza e senza sforzo cognitivo ciò che

deve essere fatto

- feedback immediato: situazione fornisce feedback e segnali chiari permettendo la percezione

precisa di come stanno andando le cose

- assenza di auto-osservazione: soggetto non modula il proprio comportamento

- immersioni tra azione e consapevolezza: è presente senso di “fusione” consapevole tra Sè e

contesto

- senso di controllo automatico

- sensazione del tempo alterata

- equilibrio tra richieste esterne e capacità

- motivazione intrinseca: esperienza diventa motivo stesso del comportamento; soggetto

permane nella situazione perché essa lo ripaga pienamente di per sé; è presente senso di

motivazione profonda e di autodeterminazione

- stato affettivo positivo: la persona si sente bene, coinvolta, socievole, con senso di

integrazione e pienezza

- assenza di noia: situazione appare stimolante, permettendo la piena messa in gioco delle

proprie potenzialità e del proprio Sè

- assenza di ansia: situazione non dà stress, non suscita conflitto o timori

Mondo interno individuale si costruisce intorno a dei nuclei e a delle pratiche culturali che sono

state capaci di dare senso ed esperienza positiva alla persona: famiglia, luoghi del quotidiano,

casa, scuola, lavoro.

Società d’altro canto cercherà di organizzarsi in modo da fornire questo tipo di esperienza

complessa e positiva alle giovani generazioni nei momenti cruciali della socializzazione come

appunto famiglia e scuola.

Questo processo si collega a doppio destino degli artefatti (p. 99).

33 PARTE SECONDA

L’INFLUENZA DELLA PSICOLOGIA CULTURALE SULLE SCIENZE DEL

COMPORTAMENTO

CAPITOLO 4: PSICOLOGIA CULTURALE E PSICOANALISI

Rapporto. fra le due:

1. psicoanalisi può essere considerata una vera e propria ETNOTEORIA, una teoria legata alla

cultura. Teoria freudiana nasce infatti in preciso momento storico e in specifica cultura; parla

in particolare di una famiglia, quella nucleare di una nuova classe sociale, la borghesia con i

suoi valori e le sue ideologie che si affermava in Europa; mette al centro individuo,

considerato come ente autonomo, studiabile con metodo scientifico; è capace, secondo F, di

dialogare con medicina e con scienze esatte che si stavano costituendo in senso moderno,

durante la seconda metà dell’800, nel mondo occidentale.

2. matrice culturale di Freud, sua appartenenza alla cultura ebraica che può avere influenzato

la strutturazione dell’apparato teorico

3. apporto significativo che la teoria psicoanalitica ha dato all’intera cultura occidentale

attraverso rapporti intensi con altre discipline: la letteratura, il teatro, il cinema, l’arte

figurativa

Freud in Totem e tabù è considerate opera emblematica di un approccio generale al problema, e

cioè dell’idea che lo sviluppo individuale riproduce l’evoluzione culturale e che le società che

allora venivano definite primitive sono in una fase primordiale dell’evoluzione culturale. Ne deriva

che nella vita psichica degli individui delle culture primitive è possibile rintracciare uno stadio

precoce dello sviluppo psichico dell’uomo moderno.

F. considera la storia dei popoli come si trattasse di una psiche collettiva, in cui i processi

possono svolgersi come nella psiche individuale. Approccio oggi superato, ma basato su

principali teorie antropologiche dell’epoca.

Totem e tabù esprime idea sostanzialmente universalistica di Freud. I tabù e i divieti e il

totemismo propri delle + svariate società primitive derivano x F. da conflitto primario padri VS figli

x il possesso della madre. conflitto che nella storia primordiale dell’umanità si risolse attraverso

alleanza dei figli che uccisero e divorarono il padre —> senso di colpa nascita dei tabù come

meccanismi di difesa contro incesto —> TOTEMISMO ha funzione di sostenere e facilitare

identificazione dei figli con gli ancestri e con il padre, al fine di evitare e risolvere conflitto

edipico.

Totemismo ha poi legami con ESOGAMIA (sposarsi con donne dello stesso gruppo totemico—>

tabù dell’incesto).

F. usa il materiale provenente dalla clinica individuale x spiegare dei processi culturali. Approccio

x cui mente umana sarebbe caratterizzata in tutte le culture da processi universali che derivano

da storia ancestrale comune.

34

In Psicologia delle case e analisi dell’Io si pose problema della nascita del VINCOLO SOCIALE

> perché culture si formano e permangono nel tempo? 2 meccanismi fondamentali:

1. desessualizzazione della libido porta persone a sentirsi unite da amicizia

identificazione: persone si riuniscono in gruppi perché si sono identificate con lo stesso

2. leader e di conseguenza si identificano l’una con l’altra. Anche in questo caso meccanismo

pan-umano alla base e cioè sentimento di ostilità edipica verso padre, trasferimento di tale

ostilità verso autorità o un superiore presenti nella vita reale e attuazione dell’identificazione

come meccanismo di difesa x far fronte a aggressività e ai sensi di colpa.

Questo stesso tema e approccio presenti in L’avvenire di un’illusione su tema dell’idea religiosa:

scambio tra individuo e cultura in cui quest’ultima fornisce una serie di legami e di sicurezze

affettive e concrete ma ciò avviene, x la persona, solo attraverso la rinuncia a potenti

gratificazioni istintuali e al fatto di subire forme di controllo sociale. Questi processi suscitano

aggressività e ostilità che ancora una volta risolte attraverso identificazione con autorità

minacciosa e potenzialmente punitiva —> idea del Divino e nascita del sentimento religioso.

In Disagio della civiltà: mete dell’individuo e della società non coincidono —> postula la

presenza di innata tendenza umana all’aggressività e alla distruttività, una pulsione di morte che

avrebbe funzione disintegratrice rispetto a valori sociali e alla cultura. Società controlla questi

istinti introiettandoli nel Super-io e indirizzandoli contro l’Io. Conclusione pessimistica: vi sia un

meccanismo universale x cui ogni cultura umana, x sopravvivere, porta alla rinuncia di felicità dei

singoli, dominati dai sensi di colpa e dalla rimozione del desiderio e degli istinti aggressivi.

Interessante è quindi la lettura delle dinamiche socioculturali!

4.2 Da Gèza Ròheim alla psicoanalisi europea degli anni Sessanta: la continuità

metodologica con Freud

Assunto di base di R. è che lo sviluppo infantile, biologicamente condizionato e che segue le fasi

scoperte da F., stia alla base della costituzione della cultura e delle istituzioni: esse derivano cioè

da specifici meccanismi di difesa dagli impulsi e dalle forze istintuali.

“Esistono parallelismi riscontrabili in culture diversissime tra loro ovvero in un individuo rispetto a

una cultura” —> analogia tra sogni, fantasie degli psicotici e credenze e i miti propri di culture tra

loro differentissime.

Ricerche di gruppo di psicoanalisti zurighesi che compiono studi in Africa occidentale (p. 108) >

mettono in evidenza elementi strutturali nuovi che definiscono “Io di gruppo” o “coscienza di

clan” e individuano nuovi meccanismi psichici di difesa sconosciuti in Occidente. In + si nota un

PROCESSO BIDIREZIONALE, in parte nuovo x psicoanalisi: non è solo intrapsichico a

conformare la società, ma avviene anche il contrario.

D’altro canto strumento psicanalitico ha radici nella cultura Occidentale e nel suo modo di

pensare: se lo applichiamo in studi transculturali “non ci resta dunque che continuare a fare

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errori in una prospettiva culturale e tentare poi di correggerli alla luce della critica e di nuove

osservazioni” —> questo tipo di approccio si situa in prospettiva di psicologia cross-culturale

—> obiettivo è quindi creare PSICOLOGIA SOCIALE PSICOANALITICA.

In questo scambio fecondo tra psicoanalisi e antropologia nell’Europa degli anni Sessanta del

‘900, pietra miliare rimane lo studio sull’UNIVERSALITÀ' DEL COMPLESSO EDIPICO di

Ortigues e Ortigues (1966). Sottolineano come nelle società tradizionali africane le figure degli

antenati, abbiano funzione fondamentale e regolatrice x le relazioni tra i gruppi, x il corretto

Dettagli
A.A. 2018-2019
51 pagine
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SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/01 Psicologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher barbaramaestri di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia transculturale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Inghilleri Paolo.