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L’INFLUENZA SOCIALE
L’influenza sociale si riferisce alla pressione che un gruppo sociale esercita sul singolo alterandone
atteggiamenti e comportamenti sul principio che Nell’essere umano è insita la tendenza al
conformismo. Per conformismo si intende la tendenza ad approvare l’opinione di un’altra persona
o di un gruppo di persone e ad agire in modo diverso da quanto avremmo fatto da soli.
Esistono due tipologie distinte di influenza sociale:
1)INFLUENZA SOCIALE INFORMATIVA: risponde al bisogno di informazioni e si tratta della
tendenza ad assumere il comportamento altrui come fonte di informazione e infine ad adeguarsi ad
esso quando la situazione è ambigua. Come dimostrato in un esperimento di Sherif con l’utilizzo
dell’effetto auto cinetico, in situazioni ambigue i singoli tendono a conformarsi a canoni condivisi
dal gruppo, detti NORME SOCIALI, e ad interiorizzarli. Determinanti sono inoltre circostanze di
emergenza quando non c’è tempo abbastanza per riflettere, o la consapevolezza della presenza di
persone esperte.
2)INFLUENZA SOCIALE NORMATIVA: ossia la tendenza a conformarsi per rispondere al bisogno
di essere accettati dal gruppo. Infatti, come dimostrato dagli studi di Asch, le persone tendono a
conformarsi anche (in situazioni chiare)se un gruppo esprime un parere contrario all’evidenza.
Questa influenza risponde al bisogno di essere graditi dal gruppo. Tuttavia la pressione normativa
porta solo a un’acquiescenza pubblica e non a un’accettazione privata.
Sono molteplici le condizioni che favoriscono il conformismo:*UNANIMITA’: se un gruppo che
esercita la pressione normativa è unanime sarà maggiore la tendenza al conformismo, anche in
caso di scarsa numerosità del gruppo. Se è presente anche solo un dissenziente il soggetto non si
conformerà all’opinione del gruppo a prescindere. *IMPEGNO: un impegno rispetto a un giudizio
iniziale fungerà da vincolo che ostacolerà la tendenza al conformismo *DOVER RENDER CONTO
al gruppo delle proprie decisioni aumenta la tendenza a conformarsi *DIFFERENZE
INDIVIDUALI: basso livello di autostima maggiore tendenza al conformismo *DIFFERENZE
CULTURALI: maggiore tendenza al conformismo in società collettiviste come la Cina *AUTORITA’
PERCEPITA
EFFETTO DELLA TERZA PERSONA: ossia la tendenza a sovrastimare la vulnerabilità altrui al
conformismo derivante dalla pressione della maggioranza e a sottostimare la propria vulnerabilità
ai processi di influenza sociale. Alla base di tale distorsione nel giudicare c’è la tendenza a
soddisfare la motivazione di promozione del sé e quindi la ricerca di desiderabilità sociale, ma
anche processi cognitivi che, attribuendo un’importanza diversa a osservazioni introspettive e a
comportamenti osservati nella formulazione di giudizi riguardanti noi stessi e gli altri, conducono
all’illusione di introspezione (ci si concentra sulle osservazioni introspettive a discapito di quelle
comportamentali nel formulare giudizi sul sé ma non sugli altri).
OBBEDIENZA E LE SUE NORME
Come dimostrato dall’esperimento di Milgram, in presenza di un’autorità le persone tendono a
seguire la NORMA SOCIALE DELL’OBBEDIENZA ALL’AUTORITÀ a tal punto che divengono
capaci di mettere in atto comportamenti distruttivi(seguendo la convinzione secondo cui le persone
sono tenute a obbedire a chi è dotato di autorità legittima). Il conflitto tra la propria coscienza e il
dover eseguire un ordine imposto veniva risolto riconducendo tutta la responsabilità all’autorità; le
persone entrano nello STATO D’AGENTE, ossia avvertono se stesse come agenti della figura dotata
di autorità.
Tuttavia il paradigma sperimentale è talmente specifico che non può essere applicato per spiegare
tutti i casi di comportamenti distruttivi messi in atto per ordine di qualcuno dei contesti di vita
reale, a causa di alcune sue caratteristiche che hanno aumentato la probabilità di obbedire
determinanti : *norma dell’autorità altamente accessibile:non era percepita nessuna alternativa
all’atteggiamento di obbedienza **riducendo la distanza fisica tra insegnante e allievo si attivava la
norma di responsabilità sociale, che ci impone di dare sostegno a coloro che, incapaci di aiutare se
stessi, si trovano in difficoltà ***la procedura sequenziale dell’esperimento che prevedeva un
progressivo aumento dell’intensità delle scosse contribuì a spiegare il comportamento distruttivo
dei soggetti , aver obbedito alle prime e minori richieste legittimava l’obbedienza alle successive più
gravose richieste ****la dissonanza cognitiva spingeva a giustificare il comportamento screditando
la vittima, colpevolizzando l’allievo pensando che meritasse la punizione a causa della sua lentezza
nel compito d’apprendimento. Questa propensione è dovuta alla c
redenza in un mondo giusto,
l’idea di una giustizia in base al merito e che le persone ottengano ciò che meritano *****nella
società oltre le norme di obbedienza esistono strumenti di supervisione che controllano la condotta
dell’autorità.
BURGER replica l’esperimento nel 2009 con risultati simili, ma riesce a mettere in luce a
differenza di Milgram, che le persone con più elevati livelli di empatia e con un forte desiderio di
controllo erano quelle che disobbedivano all’autrorità mostrando un atteggiamento altruista nei
confronti dell’allievo.
INFLUENZA SOCIALE MINORITARIAMODELLO GENETICO (MOSCOVICI) VS……:
I lavori di Moscovici sono volti a indagare in che modo la minoranza influenza la maggioranza
partendo dall’idea che l’innovazione minoritaria sia alla base del mutamento sociale, in
contrapposizione con i tradizionali modelli funzionalisti. Secondo questa visione, i cambiamenti
nell’opinione pubblica sono quasi sempre originati dalla spinta intellettuale di un ristretto numero
di persone che, attraverso la loro azione, riescono a modificare gli orientamenti dei più.
Questa prospettiva si basa sul MODELLO GENETICO DI INFLUENZA SOCIALE di Moscovici,
secondo cui appunto anche la minoranza è in grado di incidere sulla collettività ed è intesa come
uno stimolo all’innovazione. Il sistema sociale non è più inteso come un’entità precostituita a cui
conformarsi, bensì il risultato dell’interazione sociale e del progresso continuo generato
dall’introduzione di nuove forme di pensiero. L’OBIETTIVO dell’influenza sociale non è più il
conformismo ma il cambiamento sociale. Due fattori favoriscono l’influenza sociale minoritaria:
COERENZA (sia diacronica –nel tempo che sincronica –accordo tra più persone all’interno del
gruppo) e –STILE DI NEGOZIATO aperto e disponibile a compromessi ha più possibilità di
esercitare la propria influenza poiché viene avvertita flessibile e non categorica.
INFLUENZA SOCIALE MAGGIORITARIA –MODELLO FUNZIONALISTA
TRADIZIONALE (ASCH): Gli studi di ricerca sociale prima di Moscovici portati avanti
soprattutto da ASCH, il quale si poneva domande su come la maggioranza influenza la minoranza,
hanno portato al MODELLO FUNZIONALISTA: La maggioranza raffigura l’ordine, il sistema
sociale stabile e pertanto è percepita come un modello di organizzazione sociale degno di
conservazione. In quest’ottica la minoranza è considerata come un elemento deviante sul quale la
maggioranza deve far pressione attraverso l’influenza al fine di conservare il sistema. L’influenza
sociale è quindi vista come FUNZIONALE al conformismo, per cui i membri si conformano alla
maggioranza per adattarsi meglio al gruppo. L’ordine viene mantenuto,ma se si considera la
minoranza deviante la possibilità di rinnovamento dell’esistenza umana sono scarse.
Una sostanziale differenza tra influenza maggioritaria e influenza minoritaria è che
l’influenza maggioritaria determina, in coloro che si conformano, un cambiamento
rilevante di giudizio che si esplicita a livello manifesto e pubblico ma senza
determinare un’accettazione privata (COMPIACENZA). Mentre una minoranza
coerente che riesce a farsi percepire come impegnata anziché dogmatica induce un
tipo di influenza che determina un cambiamento di atteggiamento soprattutto a
livello privato (CONVERSIONE).
CAPITOLO 7
PERCEPIRE I GRUPPI: DALLA CATEGORIZZAZIONE
ALLA STEREOTIPIZZAZIONE
CATEGORIZZAZIONE SOCIALE
E’ la tendenza umana a suddividere il mondo sociale in categorie in base alla salienza dello stimolo
percepita, di raggruppare cioè le persone sulla base della loro similarità rispetto a determinate
caratteristiche. I motivi sono: da un punto di vista COGNITIVO, la categorizzazione svolge una
funzione adattiva perché semplifica il mondo sociale consentendo di risparmiare energie cognitive,
da un punto di vista MOTIVAZIONALE la categorizzazione è funzionale al mantenimento di una
visione positiva di se stessi in quanto appartenenti ad un gruppo considerato migliore. Per fare ciò
si deve differenziare l’INGROUP dall’OUTGROUP attraverso la categorizzazione.
Gli effetti della categorizzazione sono molteplici: 1)EFFETTO DI OMOGENEITA’ DEL GRUPPO
ESTERNO: sovrastima delle somiglianze all’interno di una categoria e accentuazione delle
differenze tra categorie diverse. La prima spiegazione è che questo effetto sia dovuto alla familiarità
(maggiore conoscenza dell’ingroup fa si che esso ci appaia più differenziato, mentre la scarsa
conoscenza dell’outgroup conduce a una percezione più globale e indifferenziata del gruppo stesso.
La seconda ipotesi è che i comportamenti dell’ingroup vengono codificati utilizzando categorie di
tipo specifico, mentre quelli dell’outgroup vengono codificati nei termini di categorie di tipo
generale. Il livello usato per rappresentare un gruppo sociale determina poi l’elaborazione e il
ricordo delle informazioni a esso legate.
2)FAVORITISMO NEI CONFRONTI DELL’OUTGROUP ossia la tendenza a distorcere le info. in
modo che risultino a favore del proprio gruppo. Anche il linguaggio è una strategia atta al
mantenimento di un’immagine positiva dell’ingroup: i comportamenti positivi vengono descritti in
termini astratti relazionati a caratteristiche intrinseche lasciando intendere che tali comportamenti
siano dimostrativi di una più stabile e generale caratteristica di chi li mette in atto, mentre i
comportamenti negativi sono descritti in termini concreti, come causati da fattori contingenti.
L’opposto avviene per i comportamenti dei membri dell’outgroup.